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Una volta nel mese di maggio molti abitanti della Terska dolina andavano nelle casere con le mucche e con tutta la famiglia.Molte si trovavano in località Kisalica(Chisalizza) ,secondo il toponomastico Pavle Merkù,deriva dal kis(e)lica acetosella (rumex acetosa), la pianta pan-e-vin che cresce nei prati.Le casere di Kisalica si tovano sul versante a nord del monte Tanavasjo (sopra il paese) che fa parte della catena del Gran Monte appartenente al comune di Lusevera, si trovano ad un' altezza tra i 730 e gli 800 m.s.l.m.con una pendenza tra il 40 e il 60 per cento.Sono costruite in pietra locale .
I figli pascolavano il bestiame, le donne (ženè) cucinavano ed aiutavano gli uomini a fare i prodotti caseari.
La vita era monotona:si alzavano al sorgere del sole e si coricavano dopo il tramonto.
Le famiglie si riunivano per poter fare almeno due formaggi (ser)al giorno,oltre al formaggio facevano anche ricotta (skuta),burro (mast) e latticello (kislo mlieko).Con i ritagli del formaggio facevano il frico mentre il burro veniva venduto.
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Casera di proprietà di Valeriano Lendaro |
Notizie rielaborate dal libro Bardo dan bot di Dino Del Medico e per quanto riguarda le casere il sito
Lintver.
http://www.lintver.it/index.php?act=view&r=cultura-tradizioni-chisalizza&f=main
Ciao Olga, il frico lo ho mangiato una volta, ma non mi ricordo dove. Cosa vuoi l'età avanza e la memoria vacilla. Per me è un piacere venire a trovarti perché i tuoi post mi ricordano la mia giovinezza, in vacanza con i miei genitori. Buona domenica.
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