22 nov 2014

Slovenci v Reziji :incontro per la presentazione del libro



Gli sloveni in Val Resia, gli aspetti giuridici e la situazione attuale della minoranza slovena è il tema affrontato nella pubblicazione scientifica scritta dal ricercatore Dejan Valentinčič che è stata pubblicata in collaborazione dall'Università di Klagenfurt, dagli Istituti Karantanija e Jože Pučnik nonchè dalla Facoltà per gli studi europei e nazionali di Kranj.
Si è tenuto giovedì sera a Gorizia un incontro per la presentazione del libro .L'autore  ha affrontato in maniera dettagliata il tema del  lavoro della sua ricerca riguardo la popolazione slovena della Val Resia.Ad arricchire la serata è stata la testimonianza diretta della situazione nella valle di due importanti operatori culturali del luogo, che con il loro lavoro quotidiano sono impegnati nella conservazione dell'eredità resiana della lingua e della cultura: Sandro Quaglia, membro del direttivo del SSO (Confederazione organizzazioni slovene) e dipendente del Museo della popolazione resiana e Pamela Pielich, coordinatrice del gruppo folcloristico Val Resia e consigliere nel Consiglio comunale resiano nel periodo travagliato a causa dell'emissione della prima carta d'identità bilingue. Sandro Quaglia, ha affermato che a Resia in genere non credono che ci sia una connessione tra l'origine dei dialetti e le diverse etnie. "Se si parla il dialetto sloveno, siamo quindi sloveni?"Questa logica non è molto diffusa a Resia.il percorso sulle proprie origini ognuno deve farle da sè.
La stessa cosa hanno dovuto fare  gli abitanti delle Valli del Natisone dove sono più consapevoli,perchè c'è la scuola bilingue.
Sandro Quaglia ha proposto anche a Resia di istituire una scuola bilingue,ma la cosa non è piaciuta.Per il futuro di Resia e della sua comunità secondo Valentinčič è determinante la scuola ed un maggior numero di bambini iscritti.Valentinčič e Quaglia hanno parlato della trasformazione negli anni dei dialetti sloveni,compreso il resiano,dove c'è una grande differenza fra la parlata degli anziani e dei giovani per l'influsso del friulano ed italiano. Il dialetto locale prevale tra le persone del posto che hanno trenta o più anni.i più giovani comunicano fra loro in italiano,ha sottolineato Quaglia. Valentinčič durante la sua ricerca ha rilevato che i resiani sono generalmente molto orgogliosi delle proprie tradizioni e  cultura, mentre  nel  resto  della Benecia c'è un  certo senso di inferiorità. Per quanto riguarda il grado di vitalità della lingua, a suo parere, in Val Torre-Terska dolina la situazione è la peggiore.
Il libro "Slovenci v Reziji?" edito in sloveno ed inglese è già esaurito e presto uscirà una ristampa.

fonte rielaborazione e traduzione di articoli trovati sul web

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