Persone da non dimenticare.
Ida Pascolo, nata Filippig (Cornappo, 4 dicembre 1924 - Gosselies (Belgio), 15 settembre 2012), matricola 88542, venne arrestata con la sorella Augusta (14 marzo 1913 - 30 maggio 1997) nel febbraio 1944 in Italia per motivi politici. Erano impegnate a sostegno della resistenza, provvedendo al rifornimento dei tanti che si erano ribellati alla dittatura ed al dominio nazista. Curavano inoltre, tenendolo nascosto nella propria casa, un partigiano ferito, originario di Resia di nome Arturo Siega.Tradite da un delatore, portate dapprima a Nimis poi a Trieste furono torturate affinché parlassero, (narrava Ida, "sentivo mia sorella urlare per un cerchio di ferro che le stringeva la testa, mentre a me schiacciavano i piedi con il calcio di un fucile"). Messe poi su di un treno via Brennero, furono instradate a Buchenwald, poi deportate a Auschwitz dove rimasero per circa un anno. Riuscirono a fuggire nel 1945. Le due sorelle sono sepolte al cimitero di Monteaperta. Carissima Ida, il tuo sorriso rimane sempre nel mio cuore, Jean-Marc Pascolo
Hvala -Grazie Jean-Marc
Hvala -Grazie Jean-Marc
per non dimenticare
RispondiEliminaCiao Olga, cosa dire di fronte a vite come queste che tu ci descrivi. Molti altri hanno subito la stessa sorte e sono stati traditi da connazionali che non avevano un briciolo di coraggio. Purtroppo sono rimasti in pochi per poterci raccontare tutto quello che è successo. Un amichevole abbraccio.
RispondiEliminaPeccato che queste persone a poco a poco se ne stiano andando e non potranno raccontare.
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