pubblicato il 15 maggio 2010
Terminiamo la pubblicazione di alcune note sulla carestia che ha colpito il Friuli e le montagne della Slavia negli anni 1816 – 1817, tratte da Fame dall’anno 1816-17 di Attimis e Platischis con Note storiche relative, di Pietro Bertolla senior.
Terminiamo la pubblicazione di alcune note sulla carestia che ha colpito il Friuli e le montagne della Slavia negli anni 1816 – 1817, tratte da Fame dall’anno 1816-17 di Attimis e Platischis con Note storiche relative, di Pietro Bertolla senior.
á 1817-20 aprile: Per ordine Delegatizio, diasi ajuto a Girolamo e Leonardo Culetti di Canalutto, ed a Domenico Orlando di Pertistagno.
á 1817-20 aprile: Ordine Delegatizio, -A Giovanni Fluros qm Giovanni di Forame, e Maria qm Andrea Turco colla cugina Anna di Tommaso Turco di Forame.
á 1817-21 aprile: La Commissione di Attimis a Cudicio. — Accresciuto per via di legali Ordinanze il numero de miserabili contemplati al soccorso della Zuppa stanno per dar fine i generi levati con credenziale Sua 11 corrente. Quindi questa Commissione supplica per un nuovo lievo, onde la dispensa continuata in ordine abbia a soccorrer almeno N° 250 al giorno oltre il numero di 45, che con apposite lettere sono stati arrollati alla percezione di tal Beneficio. Il numero de mendicanti che stati sono rimessi alle loro capane è considerevole, e quel che più mi rende sensibile, si è che son quasi tutti infermi, i quali non dando loro soccorso sono in necessità di soccombere…-.
á 1817 – 23 aprile: Per ordine Delegatizio si ordinano sussidi a Biagio di Giuseppe Cerico di Forame.
á 1817 – 2 maggio: – Per ordine Delegatizio, ut supra, a Biagio Fhros qm Leonardo e sua moglie Valentina e loro figlie Domenica ed Anna di Forame.
á 1817 – 2 maggio: Adami attesta che Giobatta qm Francesco Pellegrino detto Stallot di Ricchiuso è miserabile ed infermiccio, e Cudicio in data 5 maggio ordina alla Commissione di provvedere a lui.
á 1817 – 5 maggio: – Si manda il Rendiconto del cessato aprile a Cudicio. Si chiedono altri generi: «Questa Commissione sta aspettando l’accrescimento delle razioni giornaliere aumentandosi sempre più l’estenuazione ed il bisogno».
á 1817-7 maggio: Adami fa conoscere a Cudicio che Lucia moglie di Tommaso Molinaro di Forame è miserabilissima e Cudicio ordina si provveda alimento.
á 1817 – 8 maggio: Adami certifica la miserabilità di Giovanni qm Valentino Danelutto di Ricchiuso padre di 4 creature piccole, e Cudicio ordina ut supra.
á 1817 – 15 maggio: Si chiede a Cudicio rinnovo di generi.
á 1817 – 15 maggio: La Deputazione Comunale di Attimis attesta che la famiglia di Giovanni Rubis di Forame è miserabile ecc. e Cudicio ai 16 detto mese ordina ut alias.
á 1817 – 19 maggio: Per ordine Delegatizio diasi ajuto a Caterina moglie, e Giuseppe figlio di qm Anzelo Cuviz di Porzus.
á 1817 – 19 maggio: Per Ordine Delegatizio diasi ajuto a Giuseppe Chrich di Forame e ai suoi genitori ammalati.
á 1817 – 1° giugno: La Commissione di Beneficenza d’Attimis a Cudicio. Gli presenta il Resoconto de’ generi ricevuti nel maggio p.p. -Detta Commissione aspetta la credenziale per levare alla Centrale le assegnate 1400 porzioni.
á 1817-28 giugno: La Commissione di Beneficenza di Attimis a Cudicio. «Domani finiscono i generi della minestra, spedisca la credenziale per poter levare i generi alla Centrale».
á 1817-31 luglio: E’ un atto consimile a quello del 1° giugno qui sopra al N° 81, che riguarda il mese corrente di luglio. NB. Nel tergo dell’atto originale rilevasi che Adami era convalescente; che la Deputazione comunale di Platischis era illetterata, il cui agente era Cussigh.
á 1817 – 30 novembre: Cudicio ai Parrochi e Curati del Distretto. «Con Nota 18 corr. N° 19472 i Superiori si lagnano che gli Uffizii trascurino le questue per le altrui sventure sotto pretesto di annate di Miseria. La trascuranza degli Uffizii Comunali dipende dalla inerzia de’ Parrochi, quindi Parrochi sono in colpa. Pertanto i Parrochi si ricordino: 1°-Ricevuto l’ordine di una questua i Parrochi e Curati la eseguiranno facendo circuire la cassetta inter Missarum solemnia in giorno festivo; 2° – Li Signori Parrochi e Curati registrino in libretto lo esito generale delle questue di Chiesa, dichiarando qual sia il titolo della questua e quale il Paese a cui appartenga. 3°-Se richiamati, questi libri si presentaranno alla Regia Delegazione. 4° – Entro tre dì le questue si consegneranno al Cancelliere del Distretto. I Parrochi e Curati inobbedienti saran denunciati come renitenti alla Delegazione».
á 1820 – 16 marzo: La Deputazione Comunale di Attimis per ordine del Cancelliere del Censo chiede alla cessata Commissione di Beneficenza d’Attimis il Resoconto delle avute somministrazioni entro ore 24.
á 1820 – 17 marzo: Il Vicario Adami, Giacomo Tomat, e GioBatta Tunello membri della ex Commissione rispondono: aver dati i Resoconti adeguati di quindena in quindena. Non aver più note. Esser cose di due anni e mezzo addietro. Impossibile ad esaurirsi.
á 1817-20 aprile: Ordine Delegatizio, -A Giovanni Fluros qm Giovanni di Forame, e Maria qm Andrea Turco colla cugina Anna di Tommaso Turco di Forame.
á 1817-21 aprile: La Commissione di Attimis a Cudicio. — Accresciuto per via di legali Ordinanze il numero de miserabili contemplati al soccorso della Zuppa stanno per dar fine i generi levati con credenziale Sua 11 corrente. Quindi questa Commissione supplica per un nuovo lievo, onde la dispensa continuata in ordine abbia a soccorrer almeno N° 250 al giorno oltre il numero di 45, che con apposite lettere sono stati arrollati alla percezione di tal Beneficio. Il numero de mendicanti che stati sono rimessi alle loro capane è considerevole, e quel che più mi rende sensibile, si è che son quasi tutti infermi, i quali non dando loro soccorso sono in necessità di soccombere…-.
á 1817 – 23 aprile: Per ordine Delegatizio si ordinano sussidi a Biagio di Giuseppe Cerico di Forame.
á 1817 – 2 maggio: – Per ordine Delegatizio, ut supra, a Biagio Fhros qm Leonardo e sua moglie Valentina e loro figlie Domenica ed Anna di Forame.
á 1817 – 2 maggio: Adami attesta che Giobatta qm Francesco Pellegrino detto Stallot di Ricchiuso è miserabile ed infermiccio, e Cudicio in data 5 maggio ordina alla Commissione di provvedere a lui.
á 1817 – 5 maggio: – Si manda il Rendiconto del cessato aprile a Cudicio. Si chiedono altri generi: «Questa Commissione sta aspettando l’accrescimento delle razioni giornaliere aumentandosi sempre più l’estenuazione ed il bisogno».
á 1817-7 maggio: Adami fa conoscere a Cudicio che Lucia moglie di Tommaso Molinaro di Forame è miserabilissima e Cudicio ordina si provveda alimento.
á 1817 – 8 maggio: Adami certifica la miserabilità di Giovanni qm Valentino Danelutto di Ricchiuso padre di 4 creature piccole, e Cudicio ordina ut supra.
á 1817 – 15 maggio: Si chiede a Cudicio rinnovo di generi.
á 1817 – 15 maggio: La Deputazione Comunale di Attimis attesta che la famiglia di Giovanni Rubis di Forame è miserabile ecc. e Cudicio ai 16 detto mese ordina ut alias.
á 1817 – 19 maggio: Per ordine Delegatizio diasi ajuto a Caterina moglie, e Giuseppe figlio di qm Anzelo Cuviz di Porzus.
á 1817 – 19 maggio: Per Ordine Delegatizio diasi ajuto a Giuseppe Chrich di Forame e ai suoi genitori ammalati.
á 1817 – 1° giugno: La Commissione di Beneficenza d’Attimis a Cudicio. Gli presenta il Resoconto de’ generi ricevuti nel maggio p.p. -Detta Commissione aspetta la credenziale per levare alla Centrale le assegnate 1400 porzioni.
á 1817-28 giugno: La Commissione di Beneficenza di Attimis a Cudicio. «Domani finiscono i generi della minestra, spedisca la credenziale per poter levare i generi alla Centrale».
á 1817-31 luglio: E’ un atto consimile a quello del 1° giugno qui sopra al N° 81, che riguarda il mese corrente di luglio. NB. Nel tergo dell’atto originale rilevasi che Adami era convalescente; che la Deputazione comunale di Platischis era illetterata, il cui agente era Cussigh.
á 1817 – 30 novembre: Cudicio ai Parrochi e Curati del Distretto. «Con Nota 18 corr. N° 19472 i Superiori si lagnano che gli Uffizii trascurino le questue per le altrui sventure sotto pretesto di annate di Miseria. La trascuranza degli Uffizii Comunali dipende dalla inerzia de’ Parrochi, quindi Parrochi sono in colpa. Pertanto i Parrochi si ricordino: 1°-Ricevuto l’ordine di una questua i Parrochi e Curati la eseguiranno facendo circuire la cassetta inter Missarum solemnia in giorno festivo; 2° – Li Signori Parrochi e Curati registrino in libretto lo esito generale delle questue di Chiesa, dichiarando qual sia il titolo della questua e quale il Paese a cui appartenga. 3°-Se richiamati, questi libri si presentaranno alla Regia Delegazione. 4° – Entro tre dì le questue si consegneranno al Cancelliere del Distretto. I Parrochi e Curati inobbedienti saran denunciati come renitenti alla Delegazione».
á 1820 – 16 marzo: La Deputazione Comunale di Attimis per ordine del Cancelliere del Censo chiede alla cessata Commissione di Beneficenza d’Attimis il Resoconto delle avute somministrazioni entro ore 24.
á 1820 – 17 marzo: Il Vicario Adami, Giacomo Tomat, e GioBatta Tunello membri della ex Commissione rispondono: aver dati i Resoconti adeguati di quindena in quindena. Non aver più note. Esser cose di due anni e mezzo addietro. Impossibile ad esaurirsi.
NB.Trovansi eziandio nell’Archivio ex Vicariale di Attimis sotto il titolo Miscellanee, due ordini di Cudicio, l’uno del gennaio 1816, l’altro del gennaio 1817. Con questi egli vieta ogni e qualunque spettacolo, ballo ecc., a meno che non venga erogato a beneficio de’ poveri la quinta parte del ricavato per tali balli ecc. Di questi documenti non fui a tempo a trascrivere né copia né compendio (P. Bertolla.).
- Fine-http://www.dom.it/considerevole-era-il-numero-dei-mendicanti/
- Fine-http://www.dom.it/considerevole-era-il-numero-dei-mendicanti/
Storia/Considerevole era il numero dei mendicanti
RispondiElimina