19 gen 2015

Un’unione con radici comuni/Potriebna Unija s koreninami


Torniamo sull’argomento delle autonomie locali che la Regione prevede per i nostri comuni. Più e più volte, su queste pagine è stato sollevato il problema e lo facciamo nuovamente, all’inizio del nuovo anno, perché è questione di primaria importanza.
Come si sa, i comuni, che noi conosciamo, dovranno riunirsi in unità amministrative (Unioni) più ampie (almeno 30 mila residenti se in territorio montano, altrimenti 40 mila) con una continuità territoriale, salvo il caso dei 32 comuni nei quali è riconosciuta la presenza della comunità slovena.
Così i nostri amministratori hanno due possibilità, ma molto diverse tra di loro. 
Possono unirsi con Cividale e Manzano, oppure con i comuni della pedemontana, che vanno da Prepotto fino a Lusevera, costituendo così una unità linguistica e culturale, inclusa anche quella economica, visto che dobbiamo anche nutrirci.
Le diversità tra le due opzioni possibili balzano subito all’evidenza, senza che ci sia bisogno di lunghi studi.
Anche questo è stato detto molte volte, ma dobbiamo ripeterlo, dato che i tempi stringono. 
Andare con Cividale e gli altri grossi comuni del Cividalese, vuol dire far confluire i nostri ruscelli nel grande lago friulano e perderci in esso senza possibilità di distinguerci per quello che siamo. Vuol dire sparire nell’anonimato.
Al contrario, se costituiranno una comunità dei comuni sloveni, saremo senz’altro a casa nostra; affronteremo bene i nostri poblemi e non butteremo al macero il lavoro di decenni per arrivare alle leggi di tutela. Il tutto sta nel sapere utilizzare queste leggi e non lasciarle ammuffire nei cassetti e magari lasciarcele adoperare per altri fini, che non sono quelli della minoranza slovena. 
Questo è un momento importante che metterà in luce «la nostra nobilitate», diceva Dante ai suoi tempi. Se avremo tanta saggezza da scegliere la strada della convergenza linguistica, salveremo la nostra cultura, la nostra storia e potremo essere fieri di noi. Non penso al contrario, anche se non è la prima volta che ci siamo tarpati le ali, da soli. Ora che le leggi ci sono favorevoli, non perdiamo la coincidenza, perché resteremo a piedi.

Novo lieto 2015 je posebno, zak’ bo pokazalo al’ je v naših predstavnikah ostalo še tistega duha, ki so ga imieli an hranili naši možje v starih sosednjah, dokjer so pod Benetkam mogli avtonomno voditi naše vasi.
Bili so pogumni an se nieso bali svoje identitete, ampak so jo varvali kot dragoceno premoženje. Lietos imamo parložnost, de bomo spet imeli našo administrativno avtonomijo, če bomo takuo modri, de se združimo v Unijo s tistimi kamuni, ki imajo slovenske korenine.
Troštamo se, de bojo naši šindaki takuo modri, de se bojo znali lepuo odločiti, za kar je dobrega an vriednega za naše vasi.

http://www.dom.it/potriebna-unija-s-koreninami_ununione-con-radici-comuni/

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