Enti locali:approvata la proposta del riordino territoriale del FVG
La proposta contiene 17 aggregazioni di Comuni. Trieste, 04 feb - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oggi, su proposta dell'assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, una prima proposta di articolazione del "Piano di riordino territoriale" che individua, in via preliminare, 17 aggregazioni di Comuni, le cosiddette Unioni Territoriali Intercomunali (UTI).
Trieste, 04 feb - La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato oggi, su proposta dell'assessore alle Autonomie locali Paolo Panontin, una prima proposta di articolazione del "Piano di riordino territoriale" che individua, in via preliminare, 17 aggregazioni di Comuni, le cosiddette Unioni Territoriali Intercomunali (UTI).
Le 17 aggregazioni di Comuni proposte rispettano tutti i criteri previsti dall'articolo 4, comma 2, della legge regionale 26/2014:
- la contiguità territoriale dei Comuni ricompresi in ciascuna UTI; - il rispetto del limite demografico minimo di ciascuna UTI, fissato in 40.000 abitanti o 30.000 abitanti se l'UTI comprende Comuni appartenenti o appartenuti a Comunità montane; - l'omogeneità, complementarietà e integrazione delle caratteristiche geografiche, demografiche, di mobilità, ambientali, economiche, sociali, culturali e infrastrutturali; - la compatibilità con il territorio delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria (AAS); - l'integrazione istituzionale rappresentata anche da precedenti forme associative o convenzioni, e ricalcano dunque l'assetto degli Ambiti socio-assistenziali del Friuli Venezia Giulia, con le uniche due eccezioni relativamente al territorio della provincia di Trieste, che vede i tre Ambiti socio-assistenziali raggruppati in un'unica UTI (eccezione che si è resa necessaria per rispettare il criterio del limite demografico minimo e quello della contiguità territoriale di tutti i Comuni aderenti) ed alla volontà di valorizzare l'esperienza del Consorzio della Comunità Collinare del Friuli, favorendone pertanto la trasformazione in UTI.
- la contiguità territoriale dei Comuni ricompresi in ciascuna UTI; - il rispetto del limite demografico minimo di ciascuna UTI, fissato in 40.000 abitanti o 30.000 abitanti se l'UTI comprende Comuni appartenenti o appartenuti a Comunità montane; - l'omogeneità, complementarietà e integrazione delle caratteristiche geografiche, demografiche, di mobilità, ambientali, economiche, sociali, culturali e infrastrutturali; - la compatibilità con il territorio delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria (AAS); - l'integrazione istituzionale rappresentata anche da precedenti forme associative o convenzioni, e ricalcano dunque l'assetto degli Ambiti socio-assistenziali del Friuli Venezia Giulia, con le uniche due eccezioni relativamente al territorio della provincia di Trieste, che vede i tre Ambiti socio-assistenziali raggruppati in un'unica UTI (eccezione che si è resa necessaria per rispettare il criterio del limite demografico minimo e quello della contiguità territoriale di tutti i Comuni aderenti) ed alla volontà di valorizzare l'esperienza del Consorzio della Comunità Collinare del Friuli, favorendone pertanto la trasformazione in UTI.
L'iter della norma prevede ora che la proposta di Piano venga inviata al Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) per l'espressione del relativo parere che deve essere espresso entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta della Giunta regionale.
Parallelamente, entro 60 giorni dalla pubblicazione della deliberazione concernente la proposta di Piano i Comuni che si trovano in alcune determinate condizioni possono: chiedere l'adesione ad un'aggregazione diversa, qualora adiacenti ad essa oppure qualora adiacenti a Comuni con essa confinanti che, a loro volta, abbiano richiesto lo spostamento o comunicare la decisione di non aderire ad alcuna aggregazione, qualora essi abbiano una popolazione superiore a 5.000 abitanti (3.000 se appartenenti o appartenuti a Comunità montane), sulla base di una relazione nella quale venga delineata la sostenibilità dell'esercizio in forma singola delle funzioni di cui la legge prevede invece l'esercizio in forma associata.
http://luseverainforma.it/tag/piano-riordino-territoriale-fvg/
Bardo-Lusevera informa
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