Nediško, po našim-tersko,rezijansko sono tutte parlate della Benečija.
Dopo tanti anni ci sono ancora quelli che sostengono che non hanno nulla a che fare con lo sloveno, anche se ciò è stato ampiamente dimostrato da linguisti,etnologi,slavisti di indubbio valore.Il vero problema delle parlate della Benečija non è l'appartenenza,ma il fatto che oramai sono poche le persone che lo parlano.Di ciò ci si sta rendendo conto troppo tardi, è inutile che per salvare le parlate si facciano corsi,a volte anche improvvisati ,si scrivano grammatiche e vocabolari ,è come chiudere la stalla quando i buoi sono scappati.
Tutti questi volonterosi, per i quali ho il massimo rispetto,dovevano svegliarsi prima e non ora allettati dai contributi destinati alla minoranza slovena ,dei quali fondi a mio avviso ,non hanno diritto in quanto negano l'appartenenza alla lingua slovena.Costoro ,che molto spesso non parlano quotidianamente la lingua locale,non l'hanno insegnata ai propri figli ed ora hanno avuto un "lampo di genio" perchè vogliono togliere parte dei fondi per la minoranza a quelli che da anni lottano per la valorizzazione dello sloveno parlato in Benečija.
Meditate...meditate...
riflessione
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