25 mar 2015

Non c’è Pasqua senza pirhi – le uova colorate slovene

Conosciamo le usanze dei nostri vicini di casa:gli Sloveni

Pirhi, pisanice, pisanke, remenke… tanti nomi per indicare un’usanza molto amata in Slovenia: quella delle uova di Pasqua colorate. Secondo alcuni etnologi, le uova di Pasqua che si preparano tradizionalmente in Slovenia si distinguono in tutta Europa per varietà e bellezza. Andiamo quindi a vederle, nelle loro varianti regionali, dalla Bela Krajina al Prekmurje fino alla “nostra” Benečija.

Un’usanza antichissima

Tra le antiche popolazioni indoeuropee l’uovo era simbolo di fertilità e del rinnovarsi della vita, ed era quindi collegato al culto della primavera. Culto sul quale s’innestò il cristianesimo: l’uovo di Pasqua, infatti, nella tradizione cristiana simboleggia la resurrezione di Cristo.
pisalka
Decorazione delle uova con la pisalka
L’usanza di dipingere le uova di Pasqua, comunemente chiamate “pirhi”, si diffuse capillarmente in Slovenia a partire dal XVIII secolo, anche se la tradizione di regalare uova nel periodo pasquale è attestata sin dalla fine del XIV secolo. Le uova inizialmente erano colorate di rosso o marroncino, mentre con il passare del tempo entrarono in uso colori diversi e decorazioni sempre più raffinate.
Un tempo le ragazze regalavano le uova di Pasqua colorate ai ragazzi come gesto d’amore, ma anche per esprimere delusione, offesa o scherno. Sulle uova, che venivano regalate il Sabato santo o a Pasquetta, si scrivevano frasi d’amore, come ad esempio: “Pisanka rdeča, ljubezen goreča” (“uovo di Pasqua rosso, amore ardente”), ma anche versetti sarcastici: “Enga sem fanta imela prav zavbrnga, pa je druga mrcina prevzela mi ga”. (“Avevo un ragazzo molto bello, ma una canaglia me l’ha portato via”).
drsanke
preparazione delle drsanke
Per dipingere le uova venivano usati coloranti naturali: bucce di cipolla per uova rossastre o marroncine, cumino e camomilla per il colore giallo, mirtilli e cavolo rosso per il blu, prezzemolo, ortiche o spinaci per il verde e rape rosse per il colore rosso.

A ogni regione il suo

Ogni regione slovena ha la sua variante di uova pasquali, che vengono indicate con nomi diversi: nella Koroška e nella Štajerska si chiamano “pisanke”, in Prekmurje “remenke” o “remenice”, in Bela Krajina “pisanice”. Mentre le uova pasquali delle regioni slovene occidentali sono caratterizzate da ornamenti ispirati alla natura (fiori, uccelli, foglie), quelle della Slovenia orientale prediligono decorazioni geometriche, spesso abbinate a simboli cristiani (ad es. il monogramma di Cristo o di Maria).
Belokranjske pisanice
Una delle tradizioni pasquali slovene più antiche e meglio conservate sono sicuramente le “belokranjske pisanice”, bellissime uova pasquali realizzate con un procedimento particolare che richiede abilità ed esperienza: la realizzazione di ogni uovo richiede anche oltre due ore. I colori classici di queste uova sono il rosso, il bianco e il nero. Le uova vengono decorate usando uno strumento particolare chiamato “pisalka” (slov. “pisati” = “scrivere”), che termina in una sorta di piccolo imbuto appuntito contente cera d’api fusa. Le uova decorate con la cera vengono poi immerse nel colorante, che ovviamente non colora le parti ricoperte di cera. La cera viene poi rimossa, e il procedimento si può ripetere per applicare vari colori.
Belokranjske pisanice
Belokranjske pisanice
Drsanke
Anche questo tipo di decorazione è caratteristico della Bela Krajina, più precisamente della zona nei dintorni di Metlika. Le uova vengono cotte a lungo (quasi due ore) assieme alla buccia esterna delle cipolle. Quando sono asciutte, il colore viene grattato via con dei coltellini per formare varie decorazioni, di solito fiori e foglie stilizzati. Il nome deriva dal verbo “drsati”, letteralmente “sfregare”, a indicare il metodo di lavorazione del guscio.
Drsanke
Drsanke
Prekmurske remenice o remenke
Anche in Prekmurje, regione nordorientale della Slovenia, viene utilizzata la tecnica di decorazione con la cera fusa. Qui lo strumento utilizzato per questo tipo di decorazione si chiama “trajtar” o “klükec”. Anche in questo caso i colori utilizzati sono il rosso, il bianco e il nero, e i motivi decorativi sono astratti o geometrici.
Prekmurske remenke
Prekmurske remenke
Prekmurska škrabanka
Un’altra variante di uovo pasquale tipico del Prekmurje sono le škrabanke. Le uova vengono colorate con colori vivaci e poi dipinte con delle larghe linee nere che s’intersecano con i colori. Su queste linee nere vengono poi incisi con un coltellino i motivi decorativi, per lo più motivi floreali e scritte.
Brkinski pirh
Anche il Brkinski pirh, tipico di Brkini, zona sud-occidentale della Slovenia, è simile alle škrabanke e alle drsanke. Anche in questo caso le decorazioni si eseguono grattando il colore con un coltellino. Ciò che distingue il Brkinski pirh dagli altri, però, sono gli ornamenti ispirati alla natura: garofani, rondini, colombi e agnelli.
Brkinski pirh
Brkinski pirh – © Kulinarika.net
Tarčmunske pierhe
In Benečija (in italiano Slavia Veneta, regione collinare e montuosa del Friuli orientale, tra Cividale e i monti che sovrastano Kobarid, zona abitata dalla minoranza slovena) è ancora viva l’antica tradizione delle uova pasquali chiamate “pierhe”. Note sono soprattutto le pierhe di Tarčmun (Tercimonte). Anche in questo caso le uova vengono bollite a lungo nel colore e poi graffiate per ottenere le decorazioni. La particolarità di queste uova pasquali sta nei motivi ornamentali, che rappresentano soprattutto animali, oltre ai classici motivi floreali. Presso il Museo etnografico nazionale di Ljubljana sono conservati ancora oggi degli esemplari di pierhe che il mons. Ivan Trinko, sacerdote, scrittore e uomo di cultura della Benečija, aveva regalato al museo nel lontano 1906.
Tarčmunske pierhe
Tarčmunske pierhe – © Kobilja glava

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