13 lug 2015

Poeti e ambasciatori della cultura resiana

Renato Quaglia

Recentemente la casa editrice slovena Študentska založba ha pubblicato un’interessante antologia dei poeti sloveni in Italia, attivi dal 1945 fino ai giorni nostri, dal titolo Rod lepe Vide.
Sfogliando le pagine del colume che raccoglie più di mezzo secolo di poesie, troviamo anche le opere di Silvana Paletti e Renato Quaglia, i due resiani più conosciuti negli ambienti letterari sloveni che da più di trent’anni scrivono in resiano e fanno così conoscere ed apprezzare uno dei molti dialetti della lingua slovena anche oltre le vette che circondano la valle che ispira i loro componimenti.
Ma chi sono questi ambasciatori della cultura resiana a livello internazionale? Conosciamoli meglio.
Silvana Paletti è nata a Prato di Resia/Ravanca nel 1947 e dopo un’infanzia trascorsa in Valle si è diplomata alla scuola infermieri di Udine, svolgendo la professione presso diversi ospedali della regione. Ha coltivato l’amore per la cultura resina svolgendo ricerche sulle tradizioni popolari e scrivendo poesie e racconti per lo più in resiano. Oltre ad alcune esperienze come traduttrice ha collaborato con l’Università di Udine per la realizzazione di pubblicazioni didattiche sul resiano.
Collabora, fin dai primi anni, alla realizzazione della trasmissione Te rozajanski glas in dialetto resiano trasmessa nell’ambito dei programmi di radio Trst A della sede Rai di Trieste.
Le sue poesie sono state pubblicate nel libro Rozajanski ser‹ni romonenj — La lingua resiana del cuore — Rezijanska srčna govorica (2003) mentre alcuni dei suoi componimenti sono stati inseriti anche nelle antologie: Drugačni verzi / Versi diversi — Poeti di due minoranze/Pesniki dveh manjšin, Tiere me

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