30 set 2015

Igra za denar vederba ljudi - Il gioco d’azzardo rovina le persone


Tra i tredici comuni della provincia di Udine nei quali non sono presenti le «slot machines» quasi la metà sono dell’area nella quale vive la comunità slovena. Si tratta di Drenchia, Grimacco, Stregna, Taipana, Lusevera e Malborghetto-Valbruna. Lo rivela l’ingagine sul gioco d’azzardo delle Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia avviata, anche grazie al finanziamento della federazione regionale delle Banche di credito cooperativo, con la supervisione scientifica dell’Ires FVG, che ha approfondito sia la diffusione dei giochi in regione, sia i comportamenti degli adolescenti. È stata presentata in un convegno a Udine lo scorso 11 febbraio.

Il dato, tuttavia, non può essere enfatizzato. Si tratta di piccoli Comuni nei quali è carente anche il numero di esercizi pubblici. E, per giocare, ci si può spostare comodamente nei paesi vicini o fare una capatina nelle case da gioco della vicina Slovenia.
Anche nella Slavia, a Resia e in Valcanale si contano molte, troppe persone dipendenti dal gioco d’azzardo che dilapidano lo stipendio o la pensione alle macchinette e al tavolo verde come pure nelle scommesse, nei giochi a premi (Gratta e vinci, Superenalotto, eccetera), nella sale Bingo, nei giochi on line, creando grossi problemi per se stessi, le proprie famiglie e l’intera società.
Se il fruitore delle macchinette mangiasoldi nei bar, come emerge dall’indagine, è «cliente abituale, maschio, fascia d’età compresa tra i 40 e i 60 anni», negli altri esercizi (ricevitorie, tabacchini, edicole, sale Bingo e casinò sloveni) è forte anche la presenza femminile e over sessanta.
Alcuni amministratori locali, sempre più preoccupati dei danni sociali provocati dal fenomeno, ci hanno parlato di diversi casi cronici nelle valli della Slavia. Di persone che sperperano tutti i propri mezzi finanziari nel gioco d’azzardo e poi si rivolgono a familiari, parenti, amici, enti assistenziali per poter far fronte alle spese ordinarie del vivere quotidiano, quando non per i farmaci o addirittura per poter consumare pasti regolari.
Nell’aprire i lavori del convegno Caritas, intitolato «Gioco d’azzardo, rischio, speranza e illusione», l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato ha sottolineato che «anche di fronte alla tentazione del gioco d’azzardo solo una buona educazione della coscienza delle persone può far vivere una vita virtuosa».
Anche il legislatore cerca di mettere qualche pezza a quella che è una vera e propria emergenza. «La prevenzione è l’obiettivo principale della legge regionale per il Contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, anche con il supporto delle associazioni e degli enti locali», ha ricordato l’assessore regionale alla Salute e alle politiche, Maria Sandra Telesca, intervenendo ai lavori. Lo strumento citato dall’assessore è la legge regionale numero 1 del 2014 «Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate». Silvana Cremaschi, consigliere regionale e neuropsichiatra infantile, ha osservato che il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo rientrano ormai tra le attività di promozione della salute.
«La parola gioco – secondo l’assessore Telesca – aveva in origine tutt’altro significato. Ne abbiamo fatto un uso improprio, creando una specie di mostro».
Un mostro potentissimo, generato e tutelato dagli interessi economici. Dall’analisi dei dati quantitativi forniti dall’Agenzia e delle dogane e dei monopoli, si evince che la raccolta effettiva in una anno (novembre 2011-ottobre 2012 il periodo preso in considerazione) in Friuli Venezia Giulia è stata di complessivi 1 miliardo 482 milioni di euro. Cifra stilata per difetto, in quanto non può tenere conto di quanto i cittadini regionali hanno speso nelle case da gioco delle vicine Slovenia e Austria.
Benečani so nimar radi igrali.

29 set 2015

Detti dell'Alta Val Torre-Terska dolina

immagine dal web

Čarvič u snie simpri te buojse fruške- Il verme mangia sempre le pere migliori

Arbul poznaš po pomi - L'albero lo riconosci dal frutto

Te prideš prej kriu kuj boat dieluč - Diventi prima curvo che ricco lavorando


L'empatia del blogger

post condiviso di Ferruccio Gianola

immagine dal web

Non so come voi definite l'empatia. In una voce enciclopedica 
ho trovato che per empatia  si intende la capacità di assimilare
 in maniera diretta lo stato emozionale di un'altra persona. 

In poche parole bisognerebbe essere in grado di mettersi nei
 panni di un altro soggetto senza subirne però gli stati d'animo.

Io considero questa definizione la qualità migliore che il blogger
 può mettere sul piatto. Non a caso ho intitolato il post
 L'empatia del blogger

Ma quando scriviamo e pubblichiamo o interagiamo con i social 
siamo sicuri di essere veramente empatici

E io a che punto sono?

Vorrei  essere in grado di comprendere senza difficoltà chi mi 
viene a leggere e riuscire a proiettare attraverso i miei contenuti
 ciò che realmente vogliono.

Vorrei che le mie rubriche, come le vetrine e i servizi  legati al
 mio blog trasmettessero davvero del valore.

Dei  vorrei che richiedono molto impegno

Tuttavia sono anche ben cosciente che lavorando con pazienza 
e impegno, mettendoci tutta la mia passione, scrivendo gli articoli 
con sincerità e senza  pensare agli obiettivi immediati e ai successi
 clamorosi, presto o tardi diventerà quasi naturale arrivare a scrivere in maniera empatica

Ma aiutatemi a capire se sono davvero sulla strada giusta, magari
 con i vostri suggerimenti.
http://www.ferrucciogianola.com/2015/09/lempatia-del-blogger.html

Grazie sarò lieta di sentire i vostri pareri,accetto consigli,critiche e suggerimenti.

28 set 2015

A tavola nell'Alta Val del Torre Jesti tou Terski Dolini

Sabato 3 ottobre ore 18:00 a Pradielis/Ter Centro LEMGO ci sarà l'inaugurazione della XX edizione di "A tavola nell'Alta Val Torre - Jesti tou Terski dolini". Sarà presente anche il dott. Cattivello dell'Ersa che relazionerà sui progressi del progetto del fagiolo Fiorina.
Sul sito del Comune di Lusevera già disponibili i menù di quest'anno e la nuova brochure
http

Cultura e tradizione nei locali dell’Alta Val Torre

La tradizione culinaria di Lusevera conserva molte gustose ricette, come quella dell’ocikana (gnocchetti di polenta con burro fuso). Altre pietanze prelibate sono la gramperesa (polenta con patate e farina gialla), lo stak (purea di patate, fagioli o fagiolini lessati, conditi con lardo fuso) ed il požganik (salsiccia con latte e farina). Nel 2014 lo stak e il fagiolo Fiorina, tipico di Lusevera, sono entrati a far parte dell’elenco dei prodotti tradizionali agroalimentari del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. È con  entusiasmo, dunque, che l’Amministrazione comunale di Lusevera ripropone quest’anno la kermesse culinaria “A tavola nell’Alta Val Torre - Jesti tou Terski dolini” che dà ai buongustai la possibilità di scoprire questi antichi sapori e l’incantevole valle. Nei fine settimana fino al 25 ottobre, infatti, i ristoranti della valle offriranno menù con i gustosi piatti della tradizione locale e pietanze uniche ad un prezzo davvero speciale!
://www.comune.lusevera.ud.it/index.php?id=24401

Sito Ufficiale
COMUNE.LUSEVERA.UD.IT|DI SYNERGIE



POESIA :la sera del dì di festa

foto di olgica

Dolce e chiara è la notte e senza vento,
e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
posa la luna, e di lontan rivela
serena ogni montagna.
(Giacomo Leopardi)

"La rosa" poesia di Pierluigi Cappello

andrea nicola OltreCoscienza: Eclisse totale di Luna - 28 settembre 2015

27 set 2015

Tempo di mele, tempo di Seuka. La speciale mela friulana delle Valli.

L’antica mela che piace ai giovani
Autunno, le belle mele friulane incantano per sapore e colore. Su tutte, Seuka, la mela particolare delle valli del Natisone (anche del Torre), che preferisce nascondersi. Troppo speciale per farsi trovare da tutti.
Per saperne di più, basta visitare il sito (vedi link: Seuka. it) dove trovate tutte le informazione che riguardano la storia, la specificità, le storie, le leggende e tante altre curiosità dedicate a questa magnifica e poco nota mela.
Il sito web è stato realizzato completamente dai ragazzi del quarto anno (2014-2015) di Prima Formazione Professionale dell’Istituto ENAIP – FVG, sede di Pasian di Prato (Ud) – Corso di Grafica Multimediale.
I ragazzi, coadiuvati dai loro docenti, hanno sviluppato tutto il progetto mirato a far conoscere questo particolare prodotto attraverso vari esercizi didattici formativi che, appunto trovano la loro visibilità grazie a questo sito.
In questa maniera il lavoro di ricerca, di pensiero, di studio, di creatività e di visione trova uno  strumento efficace “per uscire dalle stanze della didattica scolastica” e diventare materiale utile per la conoscenza comune, per la valorizzazione del territorio e, soprattutto, scoprire il gusto della mela Seuka. Solo così, mordendola, esclamerete: divina la vita.
D.D

IL PLURILINGUISMO

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L'importanza di studiare le lingue straniere
                     
Sono piú di 6mila le lingue parlate nel mondo. Oggi tutti sono molto interessati ad imparare una lingua straniera.

Conoscere piú di una lingua e` importante perchè le persone protranno avere molte possibilitá di trovare un lavoro,si imparano le lingue straniere per diverse ragioni che possono essere: pratiche, aspirazionali, intellettuali e persino sentimentali.


Ci sono circa 225 lingue indigene in Europa – il 3% delle lingue mondiali. La maggior parte di esse è di origine indoeuropea, inoltre con l’arrivo di immigrati e rifugiati essa ha accresciuto il suo multilinguismo. Nella sola Londra si parlano 300 lingue.
Secondo un sondaggio europeo “Gli europei e le loro lingue”  il 56% dei cittadini europei (Ue a 25 membri) parla una lingua diversa dalla propria lingua madre, il 28% padroneggia due lingue straniere, il 38% sa l’inglese, il 14% sa il francese o il tedesco.
Il tipico europeo che parla più lingue è uno studente, un manager o è nato in un paese la cui lingua è diversa da quella dei genitori.
La Ue propugna una politica multilinguistica, sia nei suoi lavori istituzionali, sia come scopo per i suoi cittadini.
La UE si è prefissata come obiettivo quello di far imparare ai bambini almeno due lingue in giovane età. Il multilinguismo in Europa è legato alla mobilità dei lavoratori e all’economia.
L’Ue investe più di 30 milioni di euro all’anno per promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica .

Con tutte queste premesse ,secondo me, le regioni nelle quali si trovino minoranze linguistiche dovrebbero promuovere l'insegnamento delle lingue minoritarie nelle scuole sin dalla sc. primaria.
 

Super Luna rossa 2015

super Luna rossa 2015
immagine da ecumenicalnews.com

Massimo Ramella, dell'Inaf-Osservatorio Astronomico di Trieste, ricorda l'appuntamento con l'eclissi di "super Luna"

Alle 3.07 di lunedì mattina la Luna piena entrerà nell'ombra della Terra dando inizio alla fase parziale dell'eclissi. Alle 4.11 la Luna sarà completamente oscurata, e così rimarrà fino alle 5.23. 
    L'evento potrà essere seguito in diretta streaming dal sito dell'Osservatorio (oats.inaf.it).
per saperne di più
 http://www.centrometeoitaliano.it/astronomia-spazio/superluna-rossa-2015-ed-eclissi-totale-di-luna-orario-diretta-streaming-in-italia-31662/

Biofattorie aperte FVG

Domenica 27 settembre 2015 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 si svolgerà la 14. edizione di Biofattorie aperte.

Biofattorie aperte è la giornata delle porte aperte in 22 aziende a conduzione biologica del Friuli Venezia Giulia, una giornata per visitare e conoscere la realtà delle bio fattorie.Nel corso della manifestazione organizzata dall’A.Pro.Bio. sono previste visite guidate, passeggiate, gite in calesse, mostre didattiche, laboratori per bambini e adulti, degustazioni, animazione per bambini e molto altro ancora: tutto all’insegna del biologico in sei gustosi e curiosi itinerari.
Le aziende biologiche regionali ospiteranno i consumatori interessati a visitare l’azienda, a vedere e degustare i prodotti biologici direttamente in campo ed a conoscere i processi di produzione, guidati dal titolare dell’azienda.
Inoltre, in molte aziende ci sarà la possibilità di pranzo con prodotti biologici e, alle ore ore 16.00, la merenda per i bambini offerta da AproBio.
Le fattorie biologiche aderenti all’iniziativa sono sparse in tutta la regione, dalla montagna al mare e il programma delle iniziative è ricchissimo e variegato.
Biofattorie Aperte è un’occasione da non lasciarsi sfuggire, sia per adulti che per i bambini.


26 set 2015

Un ‘Fiume in festa’ per il Parco del Natisone



Da Taipana, passando per Caporetto, la valle del Natisone e la piana friulana attraversata dal fiume. Sono state tantissime le iniziative della seconda edizione di Festinparco, organizzata dall’associazione “Parco del Natisone”, che hanno coinvolto il 12 ed il 13 settembre tutto il territorio interessato dal progetto che mira all’istituzione del parco fluviale.
“Festinparco per ora è ancora la festa del “parco che non c’è”. Grazie all’impegno di tutte le amministrazioni comunali coinvolte e al sostegno della Regione, della Banca di Cividale, del Fai, (Fondo Ambiente Italiano ndr) di Legambiente e del Club UNESCO, possiamo affermare che in un anno abbiamo fatto passi importanti perché il nostro progetto possa andare in porto. L’indicazione di Manzano quale Comune capofila e l’adozione dello schema di contratto di fiume sono i primi atti formali emanati dalle Amministrazioni comunali e vanno nella giusta direzione ”. Queste le parole di Claudia Chiabai, Presidente dell’Associazione  “Parco del Natisone” e deus ex machina del progetto, intervenuta domenica 12 durante la visita guidata (dallo stesso architetto Massimo Asquini che ha realizzato l’opera) alla braida giardino di Casa Copetti in località Leproso: una delle novità dell’edizione 2015 di Festinparco, alla quale ha partecipato anche l’assessore regionale Maria Grazia Santoro.
Per capire le potenzialità del parco fluviale abbiamo intervistato il coordinatore scientifico del progetto Francesco Boscutti, collaboratore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali e docente del corso di “Morfologia e tassonomia vegetale”.
Quali sono le peculiarità del progetto Parco del Natisone?
Il progetto si basa su un concetto innovativo quanto antico: la gestione di un bene comune deve essere condivisa. La gestione coordinata di un così ricco e complesso territorio (sono 10 per ora i comuni interessati) non solo costituisce una necessità ambientale, ma rappresenta un’opportunità di sviluppo del territorio. Il progetto vuole promuovere una nuova gestione strategica del territorio che possa, allo stesso tempo, migliorare le condizioni ambientali del fiume e creare le basi per uno sviluppo economico sostenibile dell’ambito fluviale. In questa fase, il progetto vuole adottare lo strumento del “contratto di fiume”, già utilizzato in altre realtà europee, per coordinare le necessità e stabilire le buone pratiche gestionali di tutti i portatori d’interesse del territorio (municipalità, enti e privati e cittadini). In Regione e Italia questo sarebbe il primo caso di collaborazione transfrontaliera (coinvolge infatti anche il territorio sloveno di Kobarid) per la gestione partecipata di un bacino fluviale. Anche per questo motivo, il progetto punta ad attingere a fondi europei per la concretizzazione dello stesso. Il processo porterà quindi, in una fase successiva, all’istituzione del Parco Fluviale Transfrontaliero del Natisone, traguardo e marchio territoriale riconoscibile del progetto.
Quali le caratteristiche naturalistiche più meritevoli di tutela?
Se dal punto di vista istituzionale il Parco del Natisone non è ancora realtà, dal punto di vista naturalistico e culturale esiste già e mostra una forte identità. La ricchezza del territorio si esprime nella geologia (es. la forra, la grotta di Antro, la frana sottomarina Vernasso), nella biodiversità (presenza di specie endemiche e habitat di interesse europeo), nella qualità delle acque e delle comunità biologiche delle stesse (soprattutto nel tratto montano) e nello straordinario patrimonio storico-culturale. Alcune aree sono già state riconosciute e vincolate dalla comunità europea per la tutela ambientale (aree Natura 2000). Quello che manca è la presa di coscienza delle istituzioni per gestire questi beni naturalistici come opportunità e non meri vincoli.
Quali vantaggi economici potrebbe portare al territorio l’istituzione del parco?
Il progetto vuole coinvolgere in maniera trasversale tutti i settori produttivi e servizi (agricoltura, artigianato, turismo) creando uno sviluppo basato sulla valorizzazione ambientale e storica del territorio. In un mondo che si dimostra sempre più attento a produzioni di qualità, filiere corte, turismo ecosostenibile, il riconoscimento identitario di un territorio come quello dell’ambito fluviale del Natisone deve essere veicolo per la promozione di nuove iniziative pubbliche e private che potenzino queste strategie. L’adesione al progetto del parco dovrà costituire vantaggio sia per le istituzioni sia per i privati nell’accesso a vari piani di finanziamento (es. Piano di Sviluppo Rurale, Piano di Sviluppo Turistico).http://novimatajur.it/attualita/un-fiume-in-festa-per-il-parco-del-natisone.html

25 set 2015

A Resia “Puliamo il mondo” Čistilna akcija v Reziji

Sabato 26 settembre sarà celebrata in tutt’Italia la giornata dedicata all’ambiente inserita nel progetto “Puliamo il mondo”, una significativa iniziativa che mira a sensibilizzare tutti sul problema legato alla difesa di un ambiente sempre più fragile e fortemente aggredito e messo in serio pericolo da una quotidianità spesso irresponsabile e vissuta con errate abitudini poco incline a cambiare.
Il movimento ambientale “Amo Resia con i fatti”, di cui è capofila L’Associazione “ViviStolvizza”, ormai da anni si è caratterizzato per un’attenzione tutta particolare verso il proprio territorio; da sempre ha messo nei suoi programmi l’adesione a questa giornata organizzando negli anni varie iniziative tese a coinvolgere tutta la comunità. Anche quest’anno la vivace comunità resiana si è fatta carico per organizzare, nella mattinata di sabato 26 settembre, una importante attività ecologica che si svilupperà nella pulizia degli ampi e panoramici spazi in località “Calvario” di Prato e dell’area intorno al Cimitero.
Un bell’impegno che il movimento ritiene di portare a termine grazie alla partecipazione volontaria di tanti resiani residenti e non di tutta la Valle, una bella opportunità questa che da qualche tempo si sta sviluppando e che sta creando una cultura ambientale molto diffusa che sicuramente farà bene a tutto il territorio che, non bisogna dimenticare, è di una bellezza unica, con peculiarità ambientali veramente di grande pregio.
Ma quest’anno l’occasione servirà per fare anche il punto su questo movimento che sta sempre più interessando un gran numero di volontari. Nel tardo pomeriggio si svolgerà infatti l’assemblea annuale del movimento a Stolvizza presso la Baita del Gruppo Alpini “Sella Buia” per discutere il bilancio complessivo dell’attività svolta e tracciare le linee generali per il prossimo anno.
Il coordinatore del movimento Beltrame Beppino, nella sua relazione, metterà in evidenza i numeri davvero straordinari di questo gruppo: Ai vari appuntamenti hanno partecipato nel corso dell’anno ben 107 volontari per un numero di presenze complessive di 312 che hanno alla fine speso per tutte le attività svolte ben 1.738 ore di lavoro. Un successo veramente significativo che sarà celebrato alla presenza del Presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il Sindaco di Resia Sergio Chinese che hanno assicurato la loro presenza.
V soboto, 26. septembra, bo v Reziji čistilna akcija, ki ga organizira komitat “Amo Resia con i fatti”. Parsotna bosta tudi predsednik pokrajine Pietro Fontanini in župan občine Rezija Sergio Chinese.

Svet Mihou-San Michele:Brezje-Montemaggiore(Taipana)


27 settembre 2015   

Segra za Svet Mihou-Festa di S. Michele            Brezje(Tipana)- Montemaggiore di Taipana (UD)
      Come tradizione vuole anche quest'anno siete tutti invitati alla Festa Patronale di San Michele.
PROGRAMMA

Ore 11:00 : Celebrazione Santa Messa seguita dal tradizionale "BACIO DELLE CROCI" e PROCESSIONE;

Ore 11:30 : Apertura dei Chioschi con ricco menù e la Pesca di Beneficenza;

Ore 12.30: Inizio intrattenimento musicale con Gilberto Tomasino e la sua Fisarmonica;

Ore 15.00: Pomeriggio di risate con il barzellettiere "EL LOCO" Gigi Fantin, secondo classificato a "La Sai L'ultima"

immagine e programma da
https://www.facebook.com/events/1495873534064786/

Giornata europea delle lingue



Il 26 settembre è stato proclamato la Giornata europea delle lingue dal Consiglio d'Europa, con il patrocinio dell’Unione europea, il 6 dicembre del 2001, alla fine dell’anno europeo delle lingue, il 2001.
Il suo scopo è incoraggiare l’apprendimento delle lingue nel vecchio continente.
Tra gli obiettivi generali della Giornata europea delle lingue ci sono la sensibilizzazione sull’importanza dell’apprendimento delle lingue per migliorare il plurilinguismo e la comprensione interculturale, promuovere la diversità linguistica dell’Europa e incoraggiare uno studio delle lingue esteso a tutta la vita.
In occasione della Giornata, una serie di eventi vengono organizzati in tutta Europa, eventi per bambini, programmi radio e televisivi, conferenze.
Gli eventi non sono organizzati né dal Consiglio né dall’Unione europea, anche se questi stanziano dei fondi per l’occasione: gli Stati membri e i partner ricevono un aiuto per organizzare le attività.
Per coordinare le attività, il Consiglio d’Europa chiede ai Paesi partecipanti di nominare dei referenti nazionali.
Ci sono circa 225 lingue indigene in Europa – il 3% delle lingue mondiali. La maggior parte di esse è di origine indoeuropea, inoltre con l’arrivo di immigrati e rifugiati essa ha accresciuto il suo multilinguismo. Nella sola Londra si parlano 300 lingue.
Secondo un sondaggio europeo “Gli europei e le loro lingue” (“Eurobarometro speciale 243”, febbraio 2006), il 56% dei cittadini europei (Ue a 25 membri) parla una lingua diversa dalla propria lingua madre, il 28% padroneggia due lingue straniere, il 38% sa l’inglese, il 14% sa il francese o il tedesco.
Il tipico europeo che parla più lingue è uno studente, un manager o è nato in un paese la cui lingua è diversa da quella dei genitori.
La Ue propugna una politica multilinguistica, sia nei suoi lavori istituzionali, sia come scopo per i suoi cittadini.
Al vertice di Barcellona, nel 2002, si è prefissata come obiettivo quello di far imparare ai bambini almeno due lingue in giovane età. Il multilinguismo in Europa è legato alla mobilità dei lavoratori e all’economia.
L’Ue investe più di 30 milioni di euro all’anno per promuovere l’apprendimento delle lingue e la diversità linguistica tramite i programmi Socrates e Leonardo da Vinci, una politica iniziata con il pionieristico programma Lingua, nel 1990.




Viden / Udine – Evropski dan jezikov / Giornata europea delle lingue

26 set 2015, 11:00 - 26 set 2015, 13:00
Na sedežu videnkega pokrajinskega sveta v palači Belgrado bodo predstavili knjižico pod naslovom “Tri jeziki za posebnost” o jezikovnih manjšinah v Furlaniji Julijski krajini.
Alla sede del consiglio provinciale a Palazzo Belgrado verrà presentata la brossura dal titolo “Tre lingue per la specialità”, sulle minoranze linguistiche presenti in Friuli Venezia Giulia.


RAI TV regione FVG da qualche giorno per ricordare che la nostra è una regione SPECIALE plurilinguistica trasmette uno spot in
friulano-sloveno-tedesco oltre all'italiano ovviamente.

Taipana dice no allo statuto Uti Tipana proti statutu Terske unije


Non era una bufera nel bicchiere quella annunciata da Elio Berra all’atto delle sue dimissioni da vicesindaco di Taipana in disaccordo con il sostegno del primo cittadino, Claudio Grassato, allo statuto dell’Uti del Torre che discrimina la minoranza slovena e trascura il territorio montano. Infatti il consiglio comunale, nella seduta del 24 settembre ha respinto lo statuto. Sei sono stati i voti a favore e sei quelli contrari. Alla maggioranza non è bastato il soccorso del capogruppo dell’opposizione e già candidato sindaco, Roberto Bassi, che ha votato sì. Contro si sono espressi i restanti tre consiglieri di opposizione, Berra e altri due esponenti della maggioranza, mentre una consigliera era assente. Alla luce del fatto che lo statuto non ha raggiunto nemmeno la maggioranza assoluta dei membri dell’assemblea comunale, la Regione sarà costretta a nominare un commissario ad acta per l’approvazione. Grassato ha presentato lo statuto come fatto tecnico e suscettibile di modifiche in futuro. Da parte sua, Berra ha imputato al sindaco di non aver rispettato, in sede di redazione e votazione dello statuto nell’ambito della conferenza dei sindaci, il mandato conferitogli la scorsa primavera con una delibera del consiglio comunale per inserire nel documento fondamentale dell’Uti le priorità di Taipana, in primo luogo la montanità e la presenza della minoranza slovena. Anche il successivo voto sulle variazioni di bilancio ha fatto suonare un forte campanello d’allarme per la giunta Grassato. I favorevoli sono stati solo cinque e già si sente parlare di mozione di sfiducia. Nel limitrofo Comune di Lusevera, anch’esso montano, inserito nell’ambito di tutela della minoranza slovena e guidato dal centrosinistra, lo statuto dell’Uti è stato, invece, approvato senza problemi lunedì 21 settembre. A favore hanno votato tutti i consiglieri di maggioranza, contro tutti quelli di minoranza.
Tipajski občinski svet je zavrnil statut Terske medobčinske unije. Na seji, ki je potekala 24. septembra, je ob odsotnosti ene svetnice iz vrst večine za dokument glasovalo šest svetnikov (pet predstavnikov večine in načelnik opozicije, nekdanji županski kandidat Roberto Bassi). Prav toliko jih je bilo proti. Šlo je za tri predstavnike opozicije in tri svetnike iz vrst večine. Med slednjimi je bil seveda tudi Elio Berra, ki je nedavno odstopil iz funkcije podžupana, ker v statutu Terske medobčinske unije slovenska manjšina ni niti omenjena in ni nobedne skrbi za gorsko področje. Berra je na seji občinskega sveta županu Claudiu Grassatu očital, da pri pripravi statuta in glasovanju v okviru konference županov je popolnoma prežrl navodila, ki jih je sprejel občinski svet spomladi letos. Da je kriza v levosredinski večini na občini Tipana resna, je pokazalo tudi glasovanje o rebalansu. Predlog občinskega odbora je prejel le pet glasov. Slišati je tudi, da bo kmalu vložena nezaupnica županu. Satut Terske unije so pa gladko izglasovali 21. septembra v sosednji prav tako gorski in slovenski občini Bardo. Za je bilo vseh devet svetnikov iz vrst levosredinske večine, proti so bli štirje opozicijski svetniki.

Gusti di frontiera

Cattura
24 - 09
2015

-Do/Fino al/Fintremai il/Bis zum 27. 9. 2015 - Gorica/Gorizia/Guriza/Görz

“Okusi na meji/Gusti di frontiera” – Gastronomski festival/Festival gastronomico/Festival gastronomic/Gastronomisches Festival

Tudi letos se bo v Gorici odvijal že znani gastronomski festival. Predvidevano je, da bo 349 stojnic.
Anche quest’anno a Gorizia si terrà il già famoso festival gastronomico. E’ prevista la presenza di 349 stand.
Ancje par chest an a Guriza a inmanein il belzà inomenât festival gastronomic. Si previôt la presince di 349 barachins.
Auch dieses Jahr wird in Görz das schon bekannte gastronomische Festival organisiert. Es wird vorgesehen, dass daran 349 Stände teilnehmen werden.
Program/Programma/Program/Programm QUI (ITA)
http://www.kdajkam.eu/okusi-na-mejigusti-di-frontiera-gastronomski-festivalfestival-gastronomicofestival-gastronomicgastronomisches-festival/ 

Il 20 maggio 2016 il Giro nella Slavia-20. maja 2016 »Giro« v Benečiji

È stata presentata oggi (21 settembre) nella sede della Protezione civile regionale a Palmanova la tappa del Giro d’Italia che venerdì 20 maggio 2016 interesserà la Slavia. I ciclisti partiranno da Palmanova e, attraversando l’abbazia di Rosazzo e Cividale, giungeranno a San Pietro al Natisone. Percorrendo la valle dell’Alberone raggiungeranno Savogna, da dove imboccheranno la ripida salita (attraverso Ieronizza e Stermizza) fino al paese di Matajur, dove sarà posto il primo gran premio della montagna. Quindi, scenderanno fino a Cepletischis e saliranno il San Martino fino a Prievalo, per poi scendere a Clodig. Da lì saliranno a Trusgne e a Crai, dove ci sarà il secondo gran premio della montagna, per poi scendere a Tribil, Stregna, San Leonardo e Ponte San Quirino. Passando per Cividale, Moimacco, Ronchis e Faedis, giungeranno ad Attimis, da dove saliranno a Porzus, dove sarà posto il terzo gran premio della montagna. Da lì scenderanno a Canebola e Canal di Grivò per poi salire a Valle, dove sarà posto il quarto gran premio della montagna. Quindi la discesa a Campeglio e l’arrivo a Cividale.

Na današnji tiskovni konferenci (21. septembra) na sedežu Civilne zaščite v Palmanovi so ob prisotnosti predsednice dežele Furlanije Julijske krajine Debore Serracchiani in številnih deželnih odbornikov predstavili etapo slovite kolesarske krožne dirke po Italiji Giro d’Italia, ki bo v petek, 20. maja 2016 zaobjela Benečijo. Kolesarji bodo štartali v Palmanovi, nato bodo ob samostanu Rosazzo in preko Čedada prispeli v Špeter. Po dolini Aborne bodo nadaljevali do Sovodnje, kjer se bo začel strmi vzpon preko Jeronišč in Strmice v vas Matajur, kjer bo postavljen prvi gorski cilj. Spustili se bodo nato do Čeplešišč, povzpeli na Sveti Martin do Prevala in se nato ponovno spustili do Hlodiča. Tam se bo začel nov vzpon do Trušenj in Kraja, kjer bo postavljen drugi gorski cilj. Sledil bo spust do Tarbija, Sredenj, Svetega Lenarta in Mostu. Preko Čedada, Mojmaga, Ronchisa in Fojde bodo kolesarji prispeli v Ahten, kjer se bo začel nov vzpon do Porčinja, tam jih bo čakal tretji gorski cilj. Sledil bo spust do Čenebole in Podklapa ter nov vzpon do Podcerkve, kjer bo postavljen četrti gorski cilj. Nazadnje se bodo kolesarji spustili do Čampeja in bodo prispeli do končnega cilja v Čedadu.
http://www.dom.it/20-maja-2016-giro-v-beneciji_il-20-maggio-2016-il-giro-nella-slavia/

24 set 2015

Autunno-Jesen

mele-jabuka


pere-fruške
da https://it.wikipedia.org/wiki/Pera

L'autunno è una magica stagione,tutta colorata e ricca di frutti e colori.
La lipa-tiglio, albero sacro per tutti i popoli slavi ,diventa color oro,presto anche quella davanti alla chiesa di Zavarh-Villanova lo diventerà.
Quest'anno ci saranno tante mele-jabuka,pere-fruške,castagne-burje, prugne-slive,noci-kulini,funghi-obe.

23 set 2015

Non c'è più tempo

(Fabiana/flickr)

articolo di Luisa Chiodi e Bruno Simili
fonte da...http://www.balcanicaucaso.org/aree/Europa/Non-c-e-piu-tempo-164312

Tanti muri e filo spinato in quest'Europa a più di 25 anni dal crollo del Muro di Berlino. Ma non saranno le barriere a salvare gli europei, ma la capacità di dare risposte comuni e immediate alla crisi dei profughi. Un dossier co-prodotto da Osservatorio Balcani e Caucaso e la rivista Il Mulino
Dopo avere considerato per decenni il Muro di Berlino come simbolo dell’arretratezza culturale e ideologica, oggi scopriamo che l’Europa in cui abbiamo creduto è piena di barriere, filo spinato e cemento armato.
La strada compiuta dai primi accordi del dopoguerra verso una vera unione politica è tanta, forse non è mai stata sottolineata a sufficienza e ha sofferto dello stile così poco amichevole uscito dalle scrivanie di cristallo di Bruxelles. Tuttavia, il senso di appartenenza a un’idea davvero larga e comune, culturale ancor prima che politica, scompare di fronte ai drammi umanitari prodotti dalle nostre frontiere stato-nazionali.
Che fine ha fatto l’Europa unita che avevamo immaginato di poter realizzare, seppure poco alla volta? I due punti di riferimento che ci hanno permesso di sentirci parte di una entità più grande, non solo geografica, in certi momenti quasi di una comunità - Schengen e la moneta unica - sono a rischio. Ogni giorno emergono fratture e disconnessioni gravi, con alcuni paesi membri sempre meno disponibili a ragionare in termini di politiche comuni.
Eppure negli anni gli appelli alla necessità di una maggiore integrazione non sono mancati. Ma sottovalutando le conseguenze del populismo e lasciando incompiuta la riunificazione europea post-’89, siamo arrivati alla situazione attuale.
Con i muri e le barriere ottieni anche una rimozione culturale dell’altro. Alla fine della guerra fredda, infatti, quando l’Europa si è ricomposta abbiamo fatto una fatica tremenda a ritrovarci. Basti pensare alle modalità con cui si è ottenuto l’allargamento dell’Ue: sono serviti cinque anni solo per formulare i criteri di Copenaghen, vale a dire una promessa vaga e scontata di integrazione europea, mentre da decenni i paesi centroeuropei attendevano il loro “ritorno in Europa”.
Mentre l’Europa post-comunista sprofondava nella cosiddetta transizione pagando un prezzo altissimo in termini sociali, Unione Sovietica e Jugoslavia si disfacevano in solitudine. Solo la Germania si affannava, ma per compiere la sua stessa riunificazione.
Negli anni Novanta, abbiamo ampiamente deluso le aspettative dell’Est anche con l’accoglienza riservata ai profughi balcanici e ai migranti interni alla casa comune europea: per paura dello scafista albanese o dell’idraulico polacco.
Ventisei anni dopo la tremenda frattura tra l’Est e l’Ovest è ancora da sanare. Continuiamo a ignorare tutta la storia politica, economica e sociale dell’Europa centro-orientale e non abbiamo affatto rielaborato quel fallimento ideologico.
Incompiuta la riunificazione culturale dell’Europa, oggi ci sentiamo assediati dal mondo esterno e ci ritroviamo in balia della paura: della competizione economica con i paesi emergenti, del terrorismo internazionale, dello scontro militare con la Russia, dei rifugiati. Paura, sostanzialmente, di perdere il benessere conquistato.
Da decenni parliamo di globalizzazione, ma per rispondere alle minacce e alle sfide transnazionali a essa collegate (crolli in borsa, terrorismo, guerre, migrazioni) ci illudiamo ancora del rifugio offerto dalla comunità nazionale e della protezione dei muri. Evidentemente, il contagio economico della crisi del 2008 non ci è bastato. Pensiamo seriamente di poter evitare da soli le conseguenze delle guerre in paesi che immaginiamo ancora lontani. Ma come poteva rimanere localizzato in Turchia il problema della gestione di milioni di profughi dalla Siria? E come potevamo rimanere estranei alla dissoluzione dell’Iraq - che per altro abbiamo provocato noi con una guerra pretestuosa?
Impreparati a tutto ciò che richiede interventi politici sovranazionali o transnazionali, ci mostriamo sempre pronti alla bisogna a calpestare i principi liberali predicati fuori casa. Ogni giorno accettiamo gravi violazioni dei diritti umani, ignorando del tutto gli insegnamenti del recente passato europeo. Gli albanesi che morivano a migliaia per attraversare l’Adriatico negli anni Novanta sono arrivati comunque in Italia e oggi costituiscono una comunità bene integrata di mezzo milione di persone. Quando perdono il lavoro tornano a emigrare altrove: in Canada, in Svizzera, in Germania. Perché l’immigrazione si sposta là dove c’è crescita economica.

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