9 nov 2015

Da Vita nei Campi dell'8 novembre 2015



Per la rubrica dell' ORTO ecco l'intervento di Costantino Cattivello dell' Ersa sull' AGLIO passando da quello di Resia ai consigli per la semina che si fa proprio in questi giorni. 

" Novembre è il mese nel quale si completano le raccolte nell’ orto ma è anche il momento nel quale prendono avvio alcune colture come l’aglio.
Nella nostra regione l’aglio comune è coltivato in diverse aziende tuttavia non è di questo che voglio parlarvi ma di un aglio diverso dal tipo comune ovvero dell’aglio che si coltiva in Val Resia. Si tratta di un aglio che è uno dei pochi presidi Slow Food della regione ed è inserito nell’elenco ufficiale dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

Ma cos’è che contraddistingue questo aglio dagli altri. Innanzitutto il fatto che rispetto al tipo per così dire comune è una varietà botanica a parte; per capirci è la stessa differenza che si ha fra la lattuga cappuccina e quella da taglio.
Questa differenza botanica è alla base delle caratteristiche organolettiche peculiari di questo prodotto che si possono riassumere in una elevata digeribilità ed in un aroma molto delicato. Certo, anche l’ambiente nel quale è stato selezionato nel tempo e la tecnica colturale adottata, limitano di molto la produttività ma concorrono a esaltare le caratteristiche nutrizionali predette. E’ proprio il caso di dire pochi ma buoni pensate che la produzione è pari al 20-25% di un aglio normale. Si può perciò capire come elevata qualità e bassa produttività giustifichino appieno il prezzo più alto che spunta il prodotto sul mercato.
Volevo chiudere con delle brevi note colturali per quanti desiderano procedere alla semina dell’aglio nel proprio orto. Si mette a dimora tradizionalmente in luna calante: i bulbilli vanno interrati a 3-4 cm, in aiuole rialzate dove trovano posto tre - quattro file con piante distanziate 15-20 cm. Fate attenzione ad interrare i bulbilli nel verso giusto con la parte appuntita rivolta verso l'alto. Infatti, se seminati capovolti, otterrete una pianta che stenterà ad emergere dal terreno che rimarrà più stentata e meno produttiva delle altre.


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Il kiwi è  sotto attacco di un batterio arrivato dall’Asia che sta creando danni in un quarto degli impianti della nostra regione. L’Ersa ha già stabilito alcuni protocolli di intervento e si sta muovendo anche l’università di Udine. 

 SAGA DELLA BROVADA , con Enos Costantini che ci parla della semina delle RAPE, regolata, come un po’ tutto una volta, dal calendario dei santi e scandita dalle filastrocche del popolo. 

immagini dal web
Di AGLIO si parla invece nella RUBRICA DELL' ORTO passando da quello di Resia ai consigli per la semina che si fa proprio in questi giorni. 









Altra antichità nella RUBRICA DEL VINO con il dolciul, un nome e un programma per un bianco diffuso fino all’arrivo del tocai. 

Come si diventa micologi e soprattutto si campa facendo questo mestiere è il tema trattato nella RUBRICA DEI FUNGHI 

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