6 apr 2016

TUTELA ANCORA TANTA STRADA DA FARE


La scuola, oltre all’insegnamento delle lingue e delle altre materie, dovrebbe trasmettere e restituire la consapevolezza di essere sloveni.

 Lo ha affermato Riccardo Ruttar, presidente provinciale della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, dopo essersi chiesto perché ancora oggi la maggior parte della popolazione non percepisca la necessità di avvalersi dei propri diritti quale comunità slovena. Ruttar è intervenuto alla tavola rotonda «Legge di tutela 38/2001. Sviluppo dell’istruzione plurilingue in provincia di Udine», organizzata il 29 febbraio a San Pietro al Natisone dall’associazione «Darko Bratina» e dall’Unione culturale economica slovena-Skgz per ricordare i 15 anni dall’approvazione della legge di tutela per la minoranza slovena, come ha evidenziato nel proprio intervento di saluto la presidente provinciale della Skgz, Luigia Negro. In veste di relatori sono intervenuti Živa Gruden, già dirigente dell’Istituto comprensivo bilingue, la parlamentare Tamara Blažina, in collegamento telefonico (per indisposizione) l’assessore regionale all’Istruzione, Loredana Panariti, il responsabile dell’Ufficio regionale per le scuole slovene, Igor Giacomini. Panariti ha evidenziato la necessità di promuovere in tutte le scuole la conoscenza delle culture e lingue minoritarie presenti in regione. Gruden ha ricordato che le scuole bilingui dell’infanzia e primaria sono diventate statali sulla base dell’articolo 12 della legge 38. Si è soffermata sui paragrafi 5 e 6; il primo, grazie all’intervento fondamentale dell’allora direttore scolastico regionale Bruno Forte e di altre circostanze, ha permesso il riconoscimento ufficiale della scuola bilingue, il secondo ha reso possibile l’istituzione della scuola media bilingue, la cui prima classe è stata formata l’ultimo giorno utile, quando è stata trasmessa l’autorizzazione a procedere. Traguardi raggiunti grazie alla determinazione dei genitori e alla disponibilità delle istituzioni. La legge di tutela da una parte, infatti, offre delle opportunità, dall’altra richiede impegno per l’attuazione di ogni minima normativa. L’art. 3 della legge prevede l’avvio nelle scuole in provincia di Udine, Gorizia e Trieste di corsi facoltativi di lingua slovena. Un articolo che finora è stato poco sfruttato, ha detto Gruden, e nell’ambito del quale potrebbero rientrare le ore di insegnamento di lingua slovena presso il Convitto a Cividale. Giacomini si è soffermato sull’attività dell’Ufficio che presiede, competente anche in materia di organico, e sulla complessità della legge 38, che prevede la figura di un ispettore scolastico, ad oggi assente. L’onorevole Blažina ha detto che in questi quindici anni la legge in materia scolastica ha subito non pochi cambiamenti, dalla cosiddetta riforma Gelmini all’attuale riforma denominata «della buona scuola», che conferiscono alle istituzioni scolastiche una maggiore autonomia nelle scelte. In base alle necessità emerse negli ultimi anni in provincia di Udine, ha individuato tre aspetti: l’estensione dell’istruzione bilingue nei 18 Comuni inseriti nel territorio di tutela, una modalità perseguita per i Comuni di Taipana e Lusevera, ma che poi si è arenata; l’insegnamento trilingue in Valcanale, proposta che dovrebbe essere inserita annualmente nel piano di dimensionamento scolastico e dovrebbe partire dalla scuola dell’infanzia. A questo proposito Blažina ha sottolineato la necessità di uno specifico piano dell’offerta formativa; il terzo punto riguarda la possibilità di istituire la scuola secondaria bilingue di secondo grado per completare l’attuale percorso formativo. Non mancano gli argomenti per richiederne la realizzazione dopo averne individuato l’indirizzo specifico. In apertura il sindaco Mariano Zufferli ha definito la legge 38 un fattore di sviluppo della fascia confinaria in provincia di Udine e ha detto che l’art. 21 prevede risorse finanziare per risolvere le molteplici criticità. Ksenija Dobrila, presidente del Comitato istituzionale paritetico, ha sottolineato l’impegno profuso in merito all’attuazione della legge anche sull’istruzione e si è appellata alle istituzioni competenti, affinché sfruttino le opportunità offerte dalla 38/2001 anche in ambito economico e sociale. Il sindaco di Taipana, Grassato, ha sottolineato quanto sia importante istituire la scuola bilingue per salvare la scuola in loco, che soffre del problema dello spopolamento e della difficoltà a reperire bambini. Su scuola e attività culturali nella valle del Cornappo, ignorate dall’attuale amministrazione comunale, ha richiamato l’attenzione Marco Ternovec, presidente del circolo culturale e coro Naše vasi di Taipana, l’unica organizzazione che si prodiga per la tutela dell’identità slovena locale. Al convegno, moderato da Michele Obit, erano presenti anche la console generale slovena a Trieste, Ingrid Sergaš, con la console Eliška Kersnič Žmavc, i sindaci di Stregna, Luca Postregna, di Savogna, Germano Cendou, e di Prepotto, Maria Clara Forti, il vicesindaco di Drenchia, Michele Qualizza, il consigliere provinciale Fabrizio Dorbolò, il vicepresidente del Comitato paritetico, Giuseppe Marinig, i dirigenti degli istituti comprensivi di San Pietro, Sonja Klanjšček e Nino Ciccone.
Larissa Borghese (Dom, 15. 3. 2016)
http://www.dom.it/wp-content/uploads/2016/03/Slovit-2-febbraio-2016.pdf

Purtroppo le politiche del passato e del presente hanno portato a questa situazione :a Lusevera e a Taipana non vedo prospettive per un insegnamento dello sloveno o del po' našin.
Bravi ,forse sarà meglio istituire l'insegnamento dell 'arabo...che fa parte delle nostre radici...
Solo la chiesa a Lusevera usa ancora il dialetto dell'Alta Val Torre per volontà del parroco e di un esiguo gruppo di persone,a Taipana il circolo culturale Naše vasi ha un repertorio di canzoni in dialetto .
Poveri noi,cosa direbbero i nostri avi se ritornassero in Alta Val Torre...

3 commenti:

  1. TUTELA ANCORA TANTA STRADA DA FARE

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  2. Meno male che alcuni traguardi siano stati raggiunti... ciao Olga un abbraccio grande!!!

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  3. So quanto ci tieni Olgica per cui spero tanto che possano essere fatti grandi passi in avanti in questo senso ♥
    Sei nel mio cuore e ti abbraccio fortissimo ♥

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