3 apr 2017

Fieste de Patrie anche per gli sloveni

Riccardo Ruttar 

Oggi, lunedì 3 aprile, ricorre il 940. anniversario dalla nascita della Patria del Friuli (1077-1420). 940 anni fa Enrico IV concesse al patriarca Sigeardo i diritti feudali sul Friuli. In tal modo il Friuli divenne uno stato con un notevole livello di autonomia nell’ambito del Sacro Romano Impero. Al suo interno l’autorità era esercitata dal patriarca e da un parlamento. Come stato e come diocesi contenitore di varie culture, il Patriarcato di Aquileia rappresentò un’istituzione che rispettò anche la cultura slovena e che ai propri sloveni non impose una lingua loro estranea.
L’evento centrale in occasione della «Fieste de Patrie dal Friûl» di quest’anno si è svolto a Sappada/Plodn ieri, domenica 2 aprile. Sappada presenta diverse particolarità, anzitutto perchè lì si parla una varietà di lingua tedesca. Dal punto di vista amministrativo fa parte della regione del Veneto, mentre da quello ecclesiastico dipende dall’Arcidiocesi di Udine. A officiare la messa, nella chiesa locale, ieri è stato proprio l’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato. «No, questo è un popolo, un popolo con la sua identità e la lingua friulana è elemento essenziale di questa identità» ha detto dei friulani l’arcivescovo. A Sappada sono intervenuti anche diversi rappresentanti politici. Per la Regione Friuli-Venezia Giulia sono intervenuti il presidente del consiglio regionale, Franco Iacop, e i consiglieri regionali Riccardo Riccardi, Alessandro Colautti e Claudio Violino, mentre per la Provincia di Udine è giunto lo stesso presidente, Pietro Fontanini. In buon numero sono intervenuti anche sindaci o loro rappresentanti, capitanati dal presidente dell’Assemblea della comunità linguistica friulana, Diego Navarria. Consistente anche la presenza dei vertici dell’Arlef, che ha organizzato la festa, e della Società filologica friulana-Societât filologjiche furlane. A portare il proprio saluto ai presenti, anche in sloveno, è stato anche il presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, Walter Bandelj.
 Walter Bandelj.
La celebrazione di quest’anno a Sappada è stata, di fatto, quadrilingue, visto che già la stessa messa si è svolta in friulano, sloveno, tedesco e italiano. A leggere una delle letture e una preghiera dei fedeli  in sloveno è stato Riccardo Ruttar, della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso.
Durante la Messa, mons. Mazzocato ha esortato il popolo friulano a salvare la propria anima, l’anima dell’identità – perchè prima bisogna salvare l’anima e poi si può pensare alle riforme. Nella parte delle celebrazioni successiva alla messa, il sindaco del Comune di Sappada, Manuel Piller Hoffer, ha nuovamente richiamato l’attenzione del pubblico e dei media sul desiderio della comunità di Sappada di passare al Friuli-Venezia Giulia. In particolar modo, ha esortato i sindaci a firmare una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in cui si richiede una celere votazione in senato delle proposte di legge relative al risultato del referendum del 2008, con cui i sappadini si sono per la quasi totalità dichiarati a favore del passaggio al Friuli-Venezia Giulia. Secondo il presidente della provincia di Udine, Pietro Fontanini, sarebbero a favore della riannessione del comune di Sappada al Friuli-Venezia Giulia praticamente tutti – i consigli provinciali di Udine e Belluno e regionali di Veneto e Friuli-Venezia Giulia – ma il procedimento sarebbe ostacolato da alcuni parlamentari del bellunese.

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