Al nuovo Ufficio per la lingua slovena
tre traduttori, un giurista e un informatico
Oltre alla dirigente, Erika Hrovatin, che è già stata nominata,
nel neonato Ufficio regionale per la lingua slovena saranno
impiegati cinque dipendenti altamente qualificati – ossia tre
traduttori ovvero interpreti, un giurista e un esperto informatico.
La Regione assumerà tutti e cinque i dipendenti con un
bando, cui potranno concorrere candidati con formazione
a livello universitario (categoria d’impiego D). Inizialmente
l’amministrazione regionale aveva pensato solo a mansioni
d’ufficio (categoria E).
A comunicare ciò alla riunione del Comitato paritetico per
la minoranza slovena è stata, ieri, la presidente, Ksenija Dobrila.
Il comitato paritetico ha dato incarico alla presidente
e a un gruppo di membri di seguire più da vicino la nascita
di questa struttura regionale, importante per la comunità
slovena. Dobrila ha, invero, espresso rammarico per il certo
ritardo nell’istituzione di quest’ufficio, che rivestirà un ruolo
molto importante nell’affermazione della lingua slovena nelle
amministrazioni e negli enti pubblici. La dirigente Hrovatin
è stata selezionata in base a un bando regionale interno, per
i dipendenti saranno, invece e come detto, predisposti dei
bandi di concorso.
La presidente ha messo il Comitato paritetico al corrente
degli ultimi sviluppi rispetto alla questione dei segni diacritici
sloveni sui documenti ufficiali e nella cosiddetta base di dati
statale. La commissaria del governo in Friuli-Venezia Giulia,
Annapaola Porzio, nell’ultimo mese ha convocato due incontri
di lavoro inerenti queste due questioni. Al primo la funzionaria
statale ha invitato Dobrila e i presidenti di Sso e Skgz,
Walter Bandelj e Rudi Pavšič, al secondo anche i funzionari
degli enti pubblici che emettono documenti personali e di
vario tipo. La presidente ha giudicato i due incontri fruttuosi;
ora tocca a Roma, soprattutto all’ente Sogei, che si occupa
della base informatica di dati del ministero dell’Economia.
Dobrila ha ammesso che si tratta di una questione molto
complessa, per la cui risoluzione la prefetto di Trieste-Trst e la
società informatica regionale Insiel hanno mostrato buona
volontà. Ora tocca all’amministrazione statale, dove i singoli
servizi (anche all’interno di uno stesso ministero) comunica-
SLOVIT n° 4 del 30/4/17 | pag. 5
no male, oppure a volte proprio non comunicano tra loro. Per
la patente di guida, ad esempio, nel giro di tre giorni si può
sopperire ai segni diacritici sloveni, altrove la questione si protrae
a lungo o proprio non va avanti.
Il comitato paritetico si è nuovamente occupato del proprio
regolamento interno, approvato nel 2002 dall’allora governo
di Silvio Berlusconi. Il regolamento è diventato obsoleto e
molto restrittivo per la comunità slovena, visto che, tra l’altro,
nei documenti ufficiali non determina la pariteticità delle
lingue italiana e slovena, cosa che rappresenta un’autentica
assurdità. Qualcuno può depositare al Comitato un qualche
documento in sloveno; valore legale e ufficiale ce l’ha, però,
solo il testo in italiano. I presidenti e i membri lavorano gratuitamente
(l’unico diritto è relativo alle spese di viaggio) e a
giudizio di Dobrila ciò non è controverso; piuttosto le sembra
controverso che il comitato non possa pagare onorari agli
esperti e consulenti invitati. Tutto gratis, quindi.
Secondo la presidente, il nuovo regolamento dovrà anche
determinare la durata in carica del comitato paritetico, che è
un organo assembleare, la cui composizione, almeno sulla
carta, è temporalmente illimitata. Il mandato del prossimo
comitato durerà cinque anni; un membro potrà essere assente
giustificato al massimo cinque volte. Dopo tre assenze
ingiustificate il suo mandato decadrà automaticamente.
S. T.
(Primorski dnevnik, 6. 4. 2017)
dal Slovit 4 del 30 /04/2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
ultimo post
-
Sul disegno di legge regionale di riforma delle autonomie locali, approvato l’11 ottobre dalla Giunta Fedriga e prossimamente all’esame ...
-
Nella lingua slovena il verbo conosce tre modi, cioè l'indicativo, il condizionale e l'imperativo. I tempi dell'indicati...
-
Il Pust di Rodda (Pulfero), coloratissimo e scherzoso con la sua tipica tenaglia estendibile e i suoi campanacci, essendo una masc...
Al nuovo Ufficio per la lingua slovena tre traduttori, un giurista e un informatico
RispondiElimina