30 dic 2017
Nell’anno nuovo con la koleda koledo
![]() |
"Koledniki"cartolina del famoso pittore sloveno di origini carniche Maksim Gaspari immagine dal web |
Una volta il giorno di Capodanno in Val Torre i bambini andavano di casa in casa per ricevere il "koledo", una "mancia" che consisteva in noci,nocciole,castagne,mele,solo più tardi caramelle ,uova o qualche monetina.
Questa usanza la troviamo anche a Resia, in Val Natisone, in Slovenia e in altri paesi di origine slovena.
In Val Torre i bambini cantavano una filastrocca:
" koledo novo ljeto,Buoh nan dejte no dorò lieto".
" koledo novo ljeto,Buoh nan dejte no dorò lieto".
Anche la Slavia si sta preparando a festeggiare la fine dell’anno vecchio e l’arrivo del 2018. Una delle tradizioni più antiche è la «koleda», la questua del periodo natalizio conosciuta in Slovenia e in tutto il mondo slavo. Un tempo il rito si svolgeva in tutti i paesi. Ora nelle Valli del Natisone è restato a Cicigolis di Pulfero, dove nell’ultima sera dell’anno gli uomini del paese, portando una stella, intonando canti tradizionali, effettuano una questua di casa in casa. Al mattino si svolge, invece, la koleda dei bambini. A Lusevera, nell’Alta val Torre, i bambini raccolgono la «Koleda» l’1 gennaio, mentre a Ugovizza, in Valcanale, lo fanno il 6 gennaio, nella solennità dell’Epifania. Il Capodanno sarà atteso nelle valli slovene del Friuli con veglioni nelle abitazioni e nei locali pubblici.
fonte :http://www.dom.it/s-koledo-v-novo-lieto-2015_nellanno-nuoco-con-la-koleda/
Il Natale nei canti della Valcanale
Ogni anno all’avvicinarsi del Natale c’è più musica anche in Valcanale. Tra le varie manifestazioni dei giorni scorsi domenica 17 dicembre, nella chiesa di Sant’Egidio a Camporosso/Žabnice, si è svolto il concerto dal titolo «Adventne pesmi in melodije – Canti e suoni d’avvento – Lieder und Klänge im Advent».
A esibirsi sono stati il Gruppo Bandistico della Valcanale diretto da Michael Pescolderung, il coro «Piccole voci della Valcanale» diretto da Alberto Busettini e il coro camporossiano «Tantum Ergo», diretto da Andrea Zanier. Durante la manifestazione, moderata da Brunella Del Giudice, sono state recitate anche poesie in friulano, sloveno e tedesco. Il concerto è stato organizzato dal Gruppo Bandistico della Valcanale in collaborazione con l’associazione slovena Don Mario Cernet. Sempre in collaborazione con l’associazione Cernet e anche col consorzio vicinale di Camporosso, sempre nella chiesa di Sant’Egidio si volgerć un concerto anche venerdì, 22 dicembre, alle 20.30. Durante la serata si esibiranno il coro parrocchiale di Camporosso e il coro Giuseppe Peresson di Arta Terme.
Anche quest’anno tra la comunità slovena della Valcanale c’è grande attesa, in ogni caso, per il Božični koncert/Concerto di Natale di Ugovizza/Ukve, che si svolgerà martedì, 26 dicembre. L’associazione Cernet, il coro parrocchiale di Ugovizza e la parrocchia dei Ss. Filippo e Giacomo di Ugovizza lo organizzano in collaborazione con l’associazione Blanchini e con la scuola di musica Glasbena matica. Ogni anni vi partecipano cori provenienti da Italia, Austria e Slovenia.
Oltre al locale coro parrocchiale, quest’anno in chiesa si esibiranno il coro Heimat di Dellach-Egg/Dole-Brdo in Gailtal/Zilja, il coro Rečan_Aldo Klodič di Liessa di Grimacco/Liesa pri Garmaku, l’ottetto Zven di Ljubljana, l’Ottetto Lussari e gli alunni della scuola di musica Tomaž Holmar, filiale della Glasbena matica a Ugovizza.
29 dic 2017
Zvezde žarijo za solbaški Božič - Brillano stelle sul Natale di Stolvizza
Emozioni forti a Stolvizza/Solbica domenica, 24 dicembre. Grazie all’associazione ViviStolvizza, a partire dalle 21.30 una grande e brillante stella scenderà dalla cima del monte Pusti Gost fin sopra il paese a illuminare un suggestivo presepe vivente. Il presepe si animerà dopo la messa di Natale, celebrata alle 22.30 nella chiesa paesana dal nuovo vicario parrocchiale, don Alberto Zanier, per finire con un percorso per i suggestivi vicoli di Stolvizza, impreziositi da decine di presepi esposti nei punti più caratteristici. La discesa della stella e lo spettacolo del presepe vivente andranno in replica nei pomeriggi di martedì, 26 dicembre, con una rappresentazione dedicata ai bambini, e sabato, 6 gennaio 2018, con l’arrivo dei Re Magi e il saluto della Befana.
Dall’inizio di dicembre e fino a sabato 6 gennaio 2018, intanto, la grande stella illuminerà un presepe a grandezza d’uomo con sagome in legno finemente disegnate, mentre il «Percorso Natale», con tanti presepi nel paese e grandi stelle accese sulle pareti delle case, faranno compagnia ai numerosi turisti.
Sempre a Stolvizza sabato scorso, 16 dicembre, si è svolta la cerimonia di consegna dell’annuale premio «Stella d’argento della Val Resia». Anche quest’iniziativa, giunta alla quattordicesima edizione, è ideata e organizzata dall’associazione Vivi-Stolvizza. La cerimonia di consegna del premio si è svolta nella sala consiliare del Comune di Resia alla presenza del sindaco, Sergio Chinese, di don Alberto Zanier e, per l’ANA, del presidente nazionale, Sebastiano Favero, del presidente sezionale di Udine, Dante Soravito De Franceschi, e del consigliere nazionale Renato Romano, assieme a tanti alpini e alla commissione giudicatrice.


Vse do sobote, 6. januarja 2018, boste lahko na Solbici uživali v božičnem vzdušju. Pričarale ga bodo velika zvezda repatica, ki bo razsvetljevala posebne žive jaslice z lesenimi figurami, in ostale jaslice, ki jih bodo postavili po vasi in jih bodo razsvetljevale številne zvezde. Solbica se bo z njimi v tem obdobju spremenila v naravne jaslice.
Po »Božični poti« boste lahko občudovali različne jaslice. Sprehod po starih uličicah predela Solbice, ki ga imenujejo Kikej, do Goračiča, kjer je razgledna točka Roberto Buttolo, bo ob tej priložnosti res nepozabno doživetje.
V nedeljo, 24. decembra, bodo spustili veliko svetlo zvezdo iz Pustega gozda (1.265 m) do živih jaslic na Solbici (625 m). Sledila bo sveta maša v vaški cervki ob 22.30, nato pa bodo na gričku Goračič pod veliko zvezdo zaživele žive jaslice. Ves program bodo ponovili tudi v torek, 26. decembra, in v soboto, 6. januarja 2018, ob 16.30. Na Solbici lahko tudi obiščete »Muzej brusačev«, kjer boste lahko spoznali to tipično obrt, in »Muzej rezijanskih ljudi«. V Muzeju rezijanskih ljudi sta na ogled hišica s staro kuhinjo in spalnico ter razstava o domačih pravljicah.
Na Solbici je v soboto, 16. decembra, društvo ViviStolvizza tudi za letos podelilo nagrado »Stella d’argento della Val Resia«. Podelitev se je odvijala v občinski dvorani v Reziji. Med prisotnimi so bili domači župan Sergio Chinese, rezijanski župnik g. Alberto Zanier ter, iz društva alpincev ANA, vsedržavni predsednik Sebastiano Favero, predsednik videnske sekcije Dante Soravito De Franceschi in vsedržavni svetnik Renato Romano.
Za letos so pomebno priznanje podelili skupinam alpincev »Val Resia« z Ravance, »Monte Canin« iz Osojanov in »Sella Buia« s Solbice. Skupine so na podelitvi zastopali vodji Gino Paletti, Loris Chinese in Antonio Buttolo. Sto let po prvi svetovni vojni so skupine nagrado prejele za svojo solidarnost.
Za letos so tradicionalno posebno priznanje podelili domači učiteljici Paoli Coss, ki je v svojem življenju bila vedno predana šoli. http://www.dom.it/zvezde-zarijo-za-solbaski-bozic_brillano-stelle-sul-natale-di-stolvizza/
28 dic 2017
Živeti v domu za ostarele - Vivere in casa di riposo
La casa di riposo «Giuseppe Sirch» a San Pietro al Natisone è stata fondata nel 1933 in seguito alla trasformazione dell’Ente di beneficenza (che sussidiava con borse di studio giovani studenti nati e residenti nell’allora distretto di San Pietro al Natisone), costituito nel 1921 grazie al capitale concesso dal cav. Giuseppe Sirch di San Leonardo.
Nel dopoguerra la struttura accoglieva bisognosi di assistenza ed era gestita dalla parrocchia. Il Consiglio di amministrazione era costituito da un rappresentante della famiglia Sirch, dai parroci di San Pietro e di San Leonardo e da due rappresentanti del Comune di San Pietro, nominati dal sindaco.
Nel 2005 sulla base della legge 19/2003 la struttura è diventata una Asp (Azienda pubblica di servizi alla persona) «Casa di riposo Giuseppe Sirch». Presidente è Giuseppe Chiabudini, già presidente della Comunità montana “Valli del Natisone”, entrato a fare parte del consiglio di amministrazione nel 2000.
Nell’attuale Consiglio di amministrazione sono presenti tre rappresentanti dell’amministrazione comunale, uno della parrocchia di San Pietro al Natisone e un rappresentante della famiglia Sirch.
Nel 2005 l’edificio è stato completamente ristrutturato, su progetto dell’arch. Simnocig. Strutturato su due piani, accogliente e spazioso, ospita: al piano terra i servizi generali, gli uffici e altri servizi (cucina, ambulatorio, parrucchiera, fisioterapista, magazzino, due ampie sale) e al piano superiore le camere, suddivise in due nuclei da 30 posti letto ciascuno, la cappella per i momenti di raccoglimento, la sala mensa. Ogni domenica viene celebrata la santa messa.
La struttura dispone di 60 posti per anziani non autosufficienti e di un ampio giardino esterno. Personale efficente, la cucina che sforna piatti succulenti, macchinari sanitari sofisticati e volontari sono i punti di forza di Casa Sirch, ai quali si aggiunge il servizio di 118, attivo 24 ore su 24, che ha sede nello spazio attiguo. È prevista, inoltre, l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari, in base a finanziamenti europei.
«Puntiamo sull’aspetto ricreativo, seguito dalla nostra animatrice, per fare sentire ai nostri ospiti che sono ancora parte viva e integrante della società. Ogni tanto ci fanno visita i bambini delle scuole e ogni sabato le associazioni, i gruppi e i cori, attivi sul territorio», sottolinea Chiabudini, insegnante di musica in pensione e instancabile direttore del coro Nediški puobi, che cura con gli ospiti di casa Sirch il canto sacro e profano.
continua in sloveno http://www.dom.it/ziveti-v-domu-za-ostarele_vivere-in-casa-di-riposo/
26 dic 2017
23 dic 2017
Speleoterapija v Terskih dolinah . Speleoterapia nelle Valli del Torre
Le grotte di Villanova/Zavarh saranno utilizzate anche per scopi terapeutici. È la prima volta in un ambiente naturale. Lo rende noto il Gruppo esploratori e lavoratori Grotte di Villanova.
Il presidente, Mauro Pinosa, annuncia che il gruppo è già al lavoro e sta collaborando con il dottor Mario Canciani, responsabile di allergologia e pneumologia della clinica pediatrica del Policlinico universitario dell’ospedale di Udine.
«Ci sono già stati alcuni sopralluoghi eseguiti da Canciani, che ringraziamo per l’interessamento – spiega Pinosa –; è emerso che le nostre grotte sono un ambiente ideale per la cura delle malattie respiratorie, grazie a fattori positivi quali umidità, temperatura, assenza di agenti inquinanti e di allergeni, per esempio pollini e acari. Non da ultimo, la presenza di correnti d’aria moderate e pure. Siamo entusiasti di poter collaborare con il dottor Canciani».
«Il mio lavoro mi porta a viaggiare molto – aggiunge Pinosa –. Da oltre 10 anni sto seguendo per passione la speleo terapia in alcuni Paesi del mondo e così ho pensato che potesse essere una buona idea da proporre anche qui da noi».
Recentemente, al teatro Nuovo Giovanni da Udine, nell’ambito della sessantaquattresima premiazione del lavoro e del progresso economico, la Camera di Commercio di Udine ha poi conferito al Gruppo esploratori e lavoratori Grotte di Villanova l’ambito riconoscimento “Diploma di benemerenza con medaglia d’oro. Premio promozione del territorio”, per l’importante attività di valorizzazione turistica delle Grotte di Villanova e dell’Alta Val Torre.
«Per i successi che stiamo ottenendo – dice Pinosa – ringrazio l’amministrazione regionale che ci è sempre stata vicina, realizzando grandi opere all’interno delle grotte. Un grazie in particolare a Enrico Bertossi, amministratore preparato e lungimirante, che, prima come presidente della Camera di Commercio e poi come assessore regionale, ha intuito le grandi potenzialità delle grotte per lo sviluppo turistico e ci ha dato fiducia. Il Gelgv ha dimostrato che la fiducia è stata ben riposta. Guardiamo ancora alla Regione per completare i lavori e questo comporterebbe un immediato raddoppio dei visitatori». (Paola Treppo)
V Zavarških jamah bodo izvajali terapevtske dejavnosti, sporoča Skupina raziskovalcev in delavcev Zavarške jame. Predsednik Mauro Pinosa si v to smer prizadeva v sodelovanju z dr. Marijem Cancianijem, ki je strokovnjak za alergologijo in pnevmologijo v videnski bolnišnici. Zaradi vlažnosti, temperature, odsotnosti onesnaževalcev in alergenov ter zmernega in čistega prezračevanja naj bi Zavarške jame bile idealno okolje za zdravljenje dihalnih motenj. Speleoterapijo naj bi tako širili tudi na Terske doline.
V okviru 64. podelitve nagrad za delo in gospodarski razvoj, je videnska Trgovska zbornica Skupini raziskovalcev in delavcev Zavarške jame podelila priznanje in zlato medaljo za oglaševanje teritorija, sicer z ozirom na vrednotenje Zavarških jam in Gornje Terske doline.
Tutela della minoranza linguistica friulana, per fare meglio servono i Piani
Doveva essere un momento di verifica e di proposta e così è stato. La seconda Conferenza regionale dedicata alla comunità linguistica friulana e allo stato di attuazione della legge regionale 29/2007 è stata caratterizzata proprio dal confronto e dai contenuti, illustrati con chiarezza e con profondità. Al contrario di quanto avvenne cinque anni fa, quando la prima Conferenza fu una mera cerimonia autoreferenziale della politica regionale e non affrontò concretamente nessuna questione in termini né di valutazione né di rilancio, nel corso dell’evento che si è tenuto a Udine dal 1° al 2 dicembre si è fatto il punto in merito all’attuazione – e alla non attuazione – di quel provvedimento.
Nel corso dei lavori l’attenzione è stata puntata in particolare su quattro temi fondamentali: la politica linguistica nel suo complesso – programmazione e pianificazione sono i caratteri qualificanti della legge 29 – e i settori dell’istruzione, dei media e della pubblica amministrazione. Ciascuno dei quattro temi selezionati è stato sviluppato da una relazione, frutto dei dati raccolti e valutati tra luglio e novembre da parte dei rispettivi gruppi di lavoro, che è stata ulteriormente arricchita alla luce del dibattito che si è avuto durante la prima giornata.
È stato rilevato, nel quadro della politica linguistica, un evidente deficit di pianificazione e programmazione. Il primo Piano generale di politica linguistica, previsto dalla legge 29/2007, è stato approvato solo nel maggio 2015 e a tutt’oggi nessun ente pubblico si è dotato del proprio Piano speciale (PSPL), con la conseguenza che gran parte della normativa resta di fatto lettera morta. In questo ambito è stato sottolineato un elemento che era già emerso la settimana precedente nel corso della Conferenza dedicata alla comunità slovena: il costante ridimensionamento dell’ufficio della Regione che si occupa della tutela delle minoranze. Contestualmente è stata evidenziata la necessità di rafforzare anche la struttura dell’ARLeF affinché possa svolgere al meglio il proprio ruolo di organismo di pianificazione, programmazione e promozione.
La mancanza dei PSPL si fa sentire in particolare nel campo della pubblica amministrazione, in cui la legge è attuata troppo piano e i diversi interventi fatti in questo ambito – dalla cartellonistica agli sportelli linguistici – non hanno continuità e talvolta neppure coerenza. Si è osservato che in un contesto multilingue, l’uso pubblico delle lingue delle minoranze costituisce un metro di valutazione della qualità dei servizi, dell’efficacia amministrativa e del livello di democraticità delle istituzioni. Ne consegue che la situazione deve essere evidentemente migliorata.
L’assenza dello specifico PSPL condiziona in termini negativi soprattutto l’azione della Regione e degli enti regionali, sia con riferimento agli usi pubblici del friulano che in termini generali, e il tutto si riverbera anche nei settori della scuola e dei media, in cui emergono in positivo il ruolo di soggetti come Radio Onde Furlane e in negativo la sostanziale mancanza di attuazione della normativa per quanto attiene al servizio pubblico radiotelevisivo. Nel campo dell’istruzione le buone notizie riguardano l’avvio della formazione degli insegnanti e del centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica Docuscuele, quelle meno buone sono riferite all’effettiva offerta formativa di e in friulano.
In attesa della pubblicazione degli atti la prima versione delle relazioni dei gruppi di lavoro è disponibile su www.consiglio.regione.fvg.it e www.arlef.it. Ora è necessario che quelle indicazioni teoriche diventino azioni concrete.
http://novimatajur.it/attualita/tutela-della-minoranza-linguistica-friulana-per-fare-meglio-servono-i-piani.html
Nel corso dei lavori l’attenzione è stata puntata in particolare su quattro temi fondamentali: la politica linguistica nel suo complesso – programmazione e pianificazione sono i caratteri qualificanti della legge 29 – e i settori dell’istruzione, dei media e della pubblica amministrazione. Ciascuno dei quattro temi selezionati è stato sviluppato da una relazione, frutto dei dati raccolti e valutati tra luglio e novembre da parte dei rispettivi gruppi di lavoro, che è stata ulteriormente arricchita alla luce del dibattito che si è avuto durante la prima giornata.
È stato rilevato, nel quadro della politica linguistica, un evidente deficit di pianificazione e programmazione. Il primo Piano generale di politica linguistica, previsto dalla legge 29/2007, è stato approvato solo nel maggio 2015 e a tutt’oggi nessun ente pubblico si è dotato del proprio Piano speciale (PSPL), con la conseguenza che gran parte della normativa resta di fatto lettera morta. In questo ambito è stato sottolineato un elemento che era già emerso la settimana precedente nel corso della Conferenza dedicata alla comunità slovena: il costante ridimensionamento dell’ufficio della Regione che si occupa della tutela delle minoranze. Contestualmente è stata evidenziata la necessità di rafforzare anche la struttura dell’ARLeF affinché possa svolgere al meglio il proprio ruolo di organismo di pianificazione, programmazione e promozione.
La mancanza dei PSPL si fa sentire in particolare nel campo della pubblica amministrazione, in cui la legge è attuata troppo piano e i diversi interventi fatti in questo ambito – dalla cartellonistica agli sportelli linguistici – non hanno continuità e talvolta neppure coerenza. Si è osservato che in un contesto multilingue, l’uso pubblico delle lingue delle minoranze costituisce un metro di valutazione della qualità dei servizi, dell’efficacia amministrativa e del livello di democraticità delle istituzioni. Ne consegue che la situazione deve essere evidentemente migliorata.
L’assenza dello specifico PSPL condiziona in termini negativi soprattutto l’azione della Regione e degli enti regionali, sia con riferimento agli usi pubblici del friulano che in termini generali, e il tutto si riverbera anche nei settori della scuola e dei media, in cui emergono in positivo il ruolo di soggetti come Radio Onde Furlane e in negativo la sostanziale mancanza di attuazione della normativa per quanto attiene al servizio pubblico radiotelevisivo. Nel campo dell’istruzione le buone notizie riguardano l’avvio della formazione degli insegnanti e del centro di documentazione, ricerca e sperimentazione didattica Docuscuele, quelle meno buone sono riferite all’effettiva offerta formativa di e in friulano.
In attesa della pubblicazione degli atti la prima versione delle relazioni dei gruppi di lavoro è disponibile su www.consiglio.regione.fvg.it e www.arlef.it. Ora è necessario che quelle indicazioni teoriche diventino azioni concrete.
http://novimatajur.it/attualita/tutela-della-minoranza-linguistica-friulana-per-fare-meglio-servono-i-piani.html
I nostri presepi nel nostro Natale
Porzus/Porčinj senza presepe non è Porzus/Porčinj, perché il borgo montano è per eccellenza quello dedicato alla Madonna che qui apparve alla piccola Teresa Dush. Fino al 6 gennaio i presepi allestiti dalla comunità locale e dall’associazione Amici di Porzûs sono visitabili lungo le vie e le strette strade del paesino: la Natività allestita nella chiesa dei Santi Giovanni Battista e Santa Lucia si può vedere sabato, domenica e nei giorni festivi con orario 10-16. Per chi vuole pregare davanti alla Cappella c’è la possibilità sempre di fermarsi davanti al luogo sacro o di visitare, nel vicino cimitero, la tomba dimonsignor Vito Ferini.
A Subit/Subid al presepe allestito all’interno della chiesa di Sant’Anna da alcuni anni se ne è aggiunto un altro sul piazzale al suo esterno. È stato realizzato in tronchi da una famiglia del paese, artigiana del legno. Ogni anno viene riallestito nel tempo libero; per quest’anno è esposto sulla piazza della chiesa dalla metà di dicembre.
Nell’Alta Val del Torre il presepio è stato allestito nella piccola scuola di Vedronza, come sempre nella chiesa di Pradielis, fatto tutto in legno scolpito a mano dal nonozolo Valeriano e nella cappella del cimitero. In Borgo Russa, poi, in piccolo abitato che sorge accanto alla frazione di Villanova delle Grotte, torna come da tradizione la delicata rassegna di Natività ideata diversi anni fa da una residente del posto, Assunta, che si occupa dell’allestimento dei presepi negli angoli suggestivi, tra vecchie stalle, cortili, balconi e scalinate, spessi imbiancati dalla neve. C’è anche un piccolo mercatino di beneficienza che propone sciarpe, guanti e scialli in lana fatti a mano.
Natale anche in Val Malina, ad Attimis, che è iniziato con una speciale rassegna di presepi nella splendida Villa d’Attimis- Strassoldo; si può visitare la mostra fino al 7 gennaio nei giorni festivi con orario 10-12.30/15-18.30.
Giovedì, 21 dicembre, invece, «Giro presepi e le ricette della tradizione » con ritrovo a Borgo Molinars di Forame alle 18; si prosegue quindi alla volta di Racchiuso, nella frazione di Canalutto, in via Faedis, e quindi si arriverà a Partistagno, in Borgo Faris. Si accenderanno i presepi e si potranno assaggiare i piatti cucinati seguendo le tipiche ricette della tradizione locale. Si chiude in bellezza, alle 20.30, con «La Santa Notte di Betlemme», una sacra rappresentazione vivente nella chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Attimis.
Il 22 dicembre altro appuntamento in attesa del Natale: l’itinerario, questa volta, parte da 18.30 in via Viola, e prevede tappe in piazza Moro, in via Roma, in direzione del ponte sul Malina, in piazza Zorutti, via Ellero, via Garibaldi, via Principale, via Dottor Giovanna Marcolin e piazza Plebiscito, di fronte alla chiesa. Dudel rante il giro si accenderanno simbolicamente i presepi e si assaggeranno le pietanze tipiche locali.
Dopo la notte di Natale, festa giovedì, 28 dicembre, con il «Premio Notte di Natale»: si tratta di una serata dedicata ai presepi, alle famiglie e alle associazioni. Canti natalizi intonati dagli alunni delle scuole accompagneranno la consegna dei premi concorso «Mio primo presepe» e del concorso «Il mio presepe». La serata si terrà nell’auditorium Padre Tristano d’Attimis, a partire dalle 20.30.
Nel vicino comune di Faedis si può visitare, invece, il presepe di Costalunga: lungo le strade, nei vicoli e negli angoli di questo bellissimo borgo gli abitanti allestiscono preziose Natività che si possono scoprire facendo una passeggiata, dal 16 dicembre e fino al 31 gennaio, tutti i giorni, da mattina a sera. A organizzare la rassegna è il Comitato Cittadini Costalunga. Nella chiesa di Canebola/Čeniebola, invece, è allestito il tradizionale presepe con le statue risalenti ai primi del Novecento. Sempre a Faedis, infine, ci sono il presepio della scuola primaria, fino al 6 gennaio, e quello visitabile in via Lea D’Orlandi, sempre fino al giorno della Befana.
Taipana diventa un presepe tra i presepi per queste festività natalizie con una miriade di Natività che puntellano i paesi e il capoluogo, e con tante iniziative tutte a favore di chi è meno fortunato. Nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe e San Mattia Apostolo il presepe viene allestito sempre con un’ambientazione di tipo tradizionale: grandi statue in gesso in primo piano e altre di varie dimensioni collocate a corollario. Poi muschio, sassi, carta e acqua, insieme a effetti di luce che abbelliscono la capanna del Bambin Gesù.
Un presepe, insomma, come una volta, come quello che tutti realizzano nelle proprie case. Nella parrocchiale lo si può ammirare nella navata destra, ai piedi dell’altare dedicato a San Giuseppe. L’allestimento viene curato con particolare impegno dal Gruppo giovani della parrocchia. Sempre nel capoluogo, a due passi dalla chiesa, c’è la Natività realizzata nella Casa famiglia, per la gioia di tutti gli ospiti, per regalare loro una calda atmosfera natalizia.
Nelle borgate si può visitare la rassegna allestita come ogni anno a Prossenicco: la realizzano con tanta attenzione e grande passione le donne del paese; sono Franca, Margherita, Velina ed Elvira. Usano decori naturali e, con le statue di gesso, realizzate a mano, onorano la memoria delle nonne di un tempo, che le facevano nello stesso modo.
Sempre nella stessa borgata, un altro presepe viene allestito grazie a un’idea di Pietro Carta, insieme alla comunità della frazione montana: la creazione impiega vecchie tavole di legno, di diverse tonalità, e dà vita ai personaggi e agli animali della natività. Ogni anno, a Prossenicco, si aggiunge un altro soggetto ligneo che arricchisse e dà sempre maggiore risalto alla originale composizione, sistemata in angoli particolarmente suggestivi del paesino, quindi vecchie stalle e vecchie abitazioni tradizionali.
A Monteaperta quest’anno la parrocchia ha deciso di organizzare una rassegna di presepi classici e dal sapore e gusto più originale. Sono state messe in mostra Natività provenienti un po’ da tutto il mondo con alcune caratterizzate da figure in movimento.
Nella piazza della chiesa, con l’aiuto dei genitori, i bambini hanno realizzato poi un presepe sfruttando i materiali di riciclo: i personaggi sono stati creati con bottiglie di plastica, borse della spesa, nastri trovati infondo ai cassetti e tanta buona volontà. I presepi di Monteaperta si possono visitare ogni sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
A Debellis di Taipana, il presepe è una tradizione consolidata dal 2006 con una speciale iniziativa che coinvolge tutti gli abitanti: la Natività viene allestita nella piazza del piccolo borgo che trasforma il cuore del villaggio di case in sasso in un grande presepe all’aperto. I personaggi, a grandezza naturale, vengono realizzati in compensato di legno e dipinti a mano.
Oltre alla casetta che ospita la Sacra Famiglia, tutto intorno, vengono rappresentati momenti della vita quotidiana: c’è l’oste che aspetta i clienti alla sua porta, i fidanzati che si stringono innamorati seduti su una panchina, il fabbro che forgia il ferro e il mugnaio fuori dal mulino con i suoi sacchi di granturco macinato. Si può scorgere poi, vicino alla capanna, tanti animali domestici, da quelli da compagnia a quelli dell’aia, che animavano con le mucche e i maiali le corti contadine di un tempo. Nel punto più alto del pendio ecco il maestoso cervo che sorveglia il suo piccolo, una mamma cinghiale e un gufo che osserva tutti con i suoi grandi occhi.
Il vivace presepe è ancora più suggestivo quando scende il buio e si accendono le luci. Domenica, 10 dicembre, invece, nella vicina località di Cornappo, è stato aperto il mercatino dell’artigianato nella piazza della chiesa. È stata celebrata la messa e poi è stata inaugurata la rassegna delle Natività nella sala sottostante il luogo sacro, come ormai è tradizione da molti anni. Per il 2017-2018 è stato bandito nuovamente il concorso “Il nostro presepe”, alla sua 4° edizione. Le Natività in gara sono state realizzate dai bambini delle scuole dell’infanzia e della primaria di Taipana, con l’aiuto dei loro insegnanti e dei loro genitori, con tanta fantasia e creatività. Al termine dell’inaugurazione della rassegna non poteva mancare un momento convivale con la polenta e il gulasch di Alfredo, cucinato Al Fogolar di Villa Santina. La rassegna resta aperta venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Chi vuole può fare un’offerta libera: tutto il ricavato sarà devoluto all’acquisto di materiali per la scuola di Taipana.
continua in sloveno http://www.dom.it/nase-jaslice-ozivljajo-nas-bozic_i-nostri-presepi-nel-nostro-natale/
continua in sloveno http://www.dom.it/nase-jaslice-ozivljajo-nas-bozic_i-nostri-presepi-nel-nostro-natale/
22 dic 2017
Auguri di buon Natale e Anno nuovo
Kaj smo jedli dan bot za Božič / Cosa si mangiava un tempo per Natale
Dan bot po majši polnočni ,smo jedli tripe bokinove ali od ovce tou kropu za se ogrieti,ker tou cjerkui ni bluo horkuo.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa
faceva freddo.
Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con strutto, cipolla,sedano e
Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con strutto, cipolla,sedano e
carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere
il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio
gratugiato.
La paača di nonna Maria
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o
![]() |
immagine da google |
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o
salato e
poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).
Ricetta
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).
Ricetta
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o
panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4mm, mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e
Fare una sfoglia di 4mm, mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e
zucchero.
Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.
![]() |
spolert costruito con i mattoni si trovava in ogni cucina http://ilfogolar.blogspot.it/2011/11/polenta-di-lidia.html |
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per
21 dic 2017
Dolci natalizi del Valcanale - Božično pecivo v Kanalski dolini
Specimo vanilijeve rogljičke!
Prepariamo i Vanillekipferl!

BOMA SPEKLE VANILJI KIPFLČE
Za Bianahte, u naše daline, spečama uaščas vanilji kipflče, to sa zua prliubljane piškotne. Liatas uam boma pabedle, kak jiah nardima. Nucama 160 g putra, 50 g štaubcukra, 70 g zmliatah mandlnu, 200 g moče, 3 žlice cukra mpa n mau vanilji cukra.
- Moka, štaubcukr mpa putr zmiašama ukap mpa nrdima tsto. Pole diama cua mandlne mpa jiah fain zamiašma.
- S tstam nardima na blika kugua mpa ja diama, za pu ure, u nan huàdn krej.
- Ad tsta nardima doje rolne mpa jih zriažama u mikne koščlne.
- Z usàčam miknam koščalnam naprabma kipflče mpa jiah diama u topu ror na 200 ºC.
- Kipflče pastima 10 manut u roro mpa, še tople, jiah paualjama u cukr zmiašan z vanilji cukram.
SPECIMO VANILIJEVE ROGLJIČKE
Potrebujemo 160 g masla, 50 g sladkorja v prahu, 70 g mletih mandljev, 200 g moke, 3 jedilne žlice sladkorja in malo vanilijevega sladkorja.
- Moko, sladkor v prahu in maslo zgnetemo v gladko maso. Dodamo mandlje in testo ponovno pregnetemo.
- Oblikujemo kepo, ki jo pol ure postavimo na hladno.
- Iz mase oblikujemo kroglice, ki jih razvaljamo v majhne svaljke.
- Iz svaljkov oblikujemo rogljičke in jih položimo na pekač.
- Rogljičke pečemo 10 minut v predhodno ogreti pečici na 200ºC. Jih še tople povaljamo v vanilijevem sladkorju.

Grazie all’aiuto di Maria Moschitz, sopra potete leggere le istruzioni per la loro preparazione nel dialetto sloveno zegliano parlato a Camporosso/Žabnice.
PREPARIAMO I VANILLEKIPFERL
Servono 160 g di burro, 50 g di zucchero a velo, 70 g di mandorle sminuzzate, 200 g di farina, 3 cucchiai di zucchero e un po’ di zucchero vanigliato.
- Amalgamiamo la farina, lo zucchero a velo e il burro fino a formare un impasto omogeneo. Aggiungiamo le mandorle e lavoriamo ulteriormente l’impasto.
- Formiamo una palla, che lasciamo riposare per mezzora al fresco.
- Dall’impasto riposato ricaviamo tante palline, che lavoriamo dando forma a piccoli cilindri.
- Curviamo i cilindri a forma di cornetto e li disponiamo su una teglia.
- Cuociamo i cornetti per 10 minuti in forno preriscaldato a 200ºC. Ancora caldi, li passiamo nello zucchero vanigliato. http://www.dom.it/specimo-vanilijeve-rogljicke_prepariamo-i-vanillekipferl/#
20 dic 2017
Calendario transfrontaliero 2018
Probabilmente è l’unico calendario realizzato in sinergia tra due comuni di Stati diversi, quello edito anche quest’anno dalla cooperativa «Most» per conto delle municipalità di Taipana/Tipana e Kobarid nonché dell’associazione “Don Eugenio Blanchini”. È un inizitiva che si ripete ormai da diversi anni e incontra, a ogni pubblicazione, un riscontro entusiastico. In primo luogo per le belle foto di paesaggi, animali e piante scattate da Maurizio Buttazzoni. Il calendario/koledar 2018 è a disposizione nella sede della Cooperativa Most e dell’associazione “Blanchini” a Cividale (Borgo San Domenico 78). Contiene anche gli aguri dei due sindaci. Alan Cecutti, di Taipana: « Un augurio a tutti di buone feste natalizie, che portino felicità e amore in tutte le famiglie. Un augurio per l’anno nuovo, che sia l’inizio di un cambiamento e crei sinergia per lo sviluppo dei territori». Robert Kavčič, di Kobarid: «Vi auguriamo un 2018 con tanta salute, serenità e comprensione reciproca. Buone feste natalizie e felice anno nuovo!»
.http://www.dom.it/izsel-cezmejni-koledar-2018_calendario-transfrontaliero-2018/
.http://www.dom.it/izsel-cezmejni-koledar-2018_calendario-transfrontaliero-2018/
Iscriviti a:
Post (Atom)
ultimo post
-
Il Pust di Rodda (Pulfero), coloratissimo e scherzoso con la sua tipica tenaglia estendibile e i suoi campanacci, essendo una masc...
-
chiesa di S.Marco a Vrba http://en.wikipedia.org/wiki/St._Mark's_Church,_Vrba O Vrba, srečna, draga vas domača O Vrba! srečna...
-
Nella lingua slovena il verbo conosce tre modi, cioè l'indicativo, il condizionale e l'imperativo. I tempi dell'indicati...