27 gen 2018

L’ultimo abitante di Simaz/Sinci


Conta un solo abitante, di fatto e all’anagrafe, Simaz, una splendida località della 
frazione di Musi, in Alta Val Torre. Si chiama Flavio Coletto, ha 42 anni e una 
grande passione per la montagna che lo ha portato prima ad allevare cavalli 
nella zona di Pian dei Ciclamini, per circa 4 anni, e poi a trasferirsi definitamente
 a Simaz dove tiene puliti i campi con una murgese femmina, una croata femmina, 
uno stallone e, dal 2017, anche con il nuovo piccolo arrivato, uno stalloncino, 
nato a giugno. Sono i suoi quattro cavalli e non temono il brutto tempo né il freddo
 che caratterizzano questa zona montana per la gran parte dell’anno.
Anche Flavio non si fa spaventare dal meteo inclemente; va a tagliare legna e poi 
cura gli animali, per passione.
«C’è sempre da lavorare, qui – dice –; il forte vento dell’ultima ondata di 
maltempo non solo ha distrutto completamente la tettoia aperta che avevo realizzato
 come riparo per i cavalli ma anche gran parte della palizzata del recinto, molto 
grande, che delimita l’area dove i miei animali vivono liberi. Le raffiche sono 
state così forti da spezzare i pali che avevo rinforzato alla base con una struttura 
di rivestimento in metallo. Non è la prima volta che succede ma non mi arrendo.
 Tutto il recinto sarà rifatto».
A Simaz, Falvio cura tutti i prati: la borgata, una sorta di altipiano, perlopiù 
pianeggiante, è pulita e d’inverno non c’è altro che lui, di recente anche con il 
padre, Dino, che gli dà una mano con i lavori. Musi, invece, conta in tutto sei 
residenti stabili che restano in costante contatto tra loro in caso di emergenze, 
necessità, o anche solo per fare due chiacchiere.
«A Simaz la rete telefonica non è molto buona – spiega Flavio –: riesco a chiamare
 e a ricevere solo con una compagnia telefonica mentre per il traffico dati devo
 raggiungere la zona delle Sorgenti, vicino alla trattoria. Le utenze telefoniche
 fisse non esistono, in questa località: non sono state mai installate perché non
 c’era convenienza da parte delle società dei telefoni; così ci si arrangia come 
si può con i cellulari. In estate e nella bella stagione la piccola borgata si anima
 con gli emigranti ma d’inverno a regnare sono il silenzio, la neve e il
freddo. Per chi ama la montagna è un paradiso».
P. T.


Nelle foto: a sinistra Flavio Coletto; a destra i suoi cavalli nel recinto.
dal dom del 15 gennaio 2018

1 commento:

  1. Cara Olga,io direi che è una tristezza sentendo tutto questo.
    Ciao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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