Conta un solo abitante, di fatto e all’anagrafe, Simaz, una splendida località della
frazione di Musi, in Alta Val Torre. Si chiama Flavio Coletto, ha 42 anni e una
grande passione per la montagna che lo ha portato prima ad allevare cavalli
nella zona di Pian dei Ciclamini, per circa 4 anni, e poi a trasferirsi definitamente
a Simaz dove tiene puliti i campi con una murgese femmina, una croata femmina,
uno stallone e, dal 2017, anche con il nuovo piccolo arrivato, uno stalloncino,
nato a giugno. Sono i suoi quattro cavalli e non temono il brutto tempo né il freddo
che caratterizzano questa zona montana per la gran parte dell’anno.
frazione di Musi, in Alta Val Torre. Si chiama Flavio Coletto, ha 42 anni e una
grande passione per la montagna che lo ha portato prima ad allevare cavalli
nella zona di Pian dei Ciclamini, per circa 4 anni, e poi a trasferirsi definitamente
a Simaz dove tiene puliti i campi con una murgese femmina, una croata femmina,
uno stallone e, dal 2017, anche con il nuovo piccolo arrivato, uno stalloncino,
nato a giugno. Sono i suoi quattro cavalli e non temono il brutto tempo né il freddo
che caratterizzano questa zona montana per la gran parte dell’anno.
Anche Flavio non si fa spaventare dal meteo inclemente; va a tagliare legna e poi
cura gli animali, per passione.
cura gli animali, per passione.
«C’è sempre da lavorare, qui – dice –; il forte vento dell’ultima ondata di
maltempo non solo ha distrutto completamente la tettoia aperta che avevo realizzato
come riparo per i cavalli ma anche gran parte della palizzata del recinto, molto
grande, che delimita l’area dove i miei animali vivono liberi. Le raffiche sono
state così forti da spezzare i pali che avevo rinforzato alla base con una struttura
di rivestimento in metallo. Non è la prima volta che succede ma non mi arrendo.
Tutto il recinto sarà rifatto».
maltempo non solo ha distrutto completamente la tettoia aperta che avevo realizzato
come riparo per i cavalli ma anche gran parte della palizzata del recinto, molto
grande, che delimita l’area dove i miei animali vivono liberi. Le raffiche sono
state così forti da spezzare i pali che avevo rinforzato alla base con una struttura
di rivestimento in metallo. Non è la prima volta che succede ma non mi arrendo.
Tutto il recinto sarà rifatto».
A Simaz, Falvio cura tutti i prati: la borgata, una sorta di altipiano, perlopiù
pianeggiante, è pulita e d’inverno non c’è altro che lui, di recente anche con il
padre, Dino, che gli dà una mano con i lavori. Musi, invece, conta in tutto sei
residenti stabili che restano in costante contatto tra loro in caso di emergenze,
necessità, o anche solo per fare due chiacchiere.
pianeggiante, è pulita e d’inverno non c’è altro che lui, di recente anche con il
padre, Dino, che gli dà una mano con i lavori. Musi, invece, conta in tutto sei
residenti stabili che restano in costante contatto tra loro in caso di emergenze,
necessità, o anche solo per fare due chiacchiere.
«A Simaz la rete telefonica non è molto buona – spiega Flavio –: riesco a chiamare
e a ricevere solo con una compagnia telefonica mentre per il traffico dati devo
raggiungere la zona delle Sorgenti, vicino alla trattoria. Le utenze telefoniche
fisse non esistono, in questa località: non sono state mai installate perché non
c’era convenienza da parte delle società dei telefoni; così ci si arrangia come
si può con i cellulari. In estate e nella bella stagione la piccola borgata si anima
con gli emigranti ma d’inverno a regnare sono il silenzio, la neve e il
freddo. Per chi ama la montagna è un paradiso».
e a ricevere solo con una compagnia telefonica mentre per il traffico dati devo
raggiungere la zona delle Sorgenti, vicino alla trattoria. Le utenze telefoniche
fisse non esistono, in questa località: non sono state mai installate perché non
c’era convenienza da parte delle società dei telefoni; così ci si arrangia come
si può con i cellulari. In estate e nella bella stagione la piccola borgata si anima
con gli emigranti ma d’inverno a regnare sono il silenzio, la neve e il
freddo. Per chi ama la montagna è un paradiso».
Nelle foto: a sinistra Flavio Coletto; a destra i suoi cavalli nel recinto.
dal dom del 15 gennaio 2018
dal dom del 15 gennaio 2018
Cara Olga,io direi che è una tristezza sentendo tutto questo.
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso