La diversità linguistica è bella, buona e giusta. Lo ha ribadito anche quest’anno Suns Europe, il festival delle arti nelle lingue minoritarie del continente, che si è tenuto a Udine dal 30 novembre al 2 dicembre scorsi. La manifestazione – organizzata dalle cooperative Informazione Friulana (editrice di Radio Onde Furlane) e Puntozero, con il sostegno dell’ARLeF, della Regione FVG, del Comune di Udine e della Fondazione Friuli, in collaborazione con Fondazione Teatro Nuovo Giovanni da Udine, Babel Film Festival e con il Patrocinio del Consiglio d’Europa – ha mantenuto le promesse della vigilia, sia sul piano artistico che con riferimento alla promozione di un’Europa plurale.
Sono stati tre giorni intensi, pieni di suoni, visioni, idee, lingue, storie e persone, a sostegno della rilevanza sociale ed artistica del pluralismo culturale e delle rivendicazioni di quella parte di diritti fondamentali dell’uomo – i diritti linguistici – che troppo spesso sono ancora negati, del tutto o parzialmente, a quote significative di cittadini europei a causa del perdurare di politiche ispirate al dogma della nazione «una d’arme, di lingua, d’altare».
È stata l’occasione per dialogare su questi temi con artisti, esperti e operatori culturali sulle frequenze di Radio Onde Furlane e nel foyer del “teatrone” di Udine, per guardare film e cortometraggi, per fare il punto sulla letteratura contemporanea in lingua friulana e per ascoltare tanta buona musica dal vivo. Nel programma c’è stato spazio anche per una riflessione a più voci su identità, creatività, diritti e istanze di autogoverno territoriale, in particolare in occasione del dialogo su questi temi tra il giornalista statunitense Ariel Yerushalami, il musicista e cineasta gallese Gruff Rhys, il giornalista e operatore culturale frisone Onno Falkena e il poeta e scrittore friulano Maurizio Mattiuzza.
Particolarmente significativa ed emozionante, tanto sul piano artistico quanto su quello dei contenuti, la proiezione di “Missus”, il documentario di Massimo Garlatti-Costa dedicato alla lotta più che quarantennale di Glesie Furlane per l’esercizio da parte dei friulani dei loro diritti linguistici in campo religioso.
La diversità linguistica e culturale come valore, diritto e opportunità, rispettivamente da promuovere, garantire e cogliere in modo positivo, è stata anche al centro di Scuele Europe, l’incontro di sabato mattina tra alcuni protagonisti del festival e più di quattrocento studenti delle scuole superiori di Udine e provincia.
Nel corso del grande evento conclusivo di sabato sera, infine, al momento dell’esibizione delle maiorchine Joana Gomila e Laia Vallès, è stato lanciato un messaggio di solidarietà e vicinanza nei confronti della Catalogna: «No Esteu Sols», non siete soli. Suns Europe: lingue e culture vive e solidali.
Sono stati tre giorni intensi, pieni di suoni, visioni, idee, lingue, storie e persone, a sostegno della rilevanza sociale ed artistica del pluralismo culturale e delle rivendicazioni di quella parte di diritti fondamentali dell’uomo – i diritti linguistici – che troppo spesso sono ancora negati, del tutto o parzialmente, a quote significative di cittadini europei a causa del perdurare di politiche ispirate al dogma della nazione «una d’arme, di lingua, d’altare».
È stata l’occasione per dialogare su questi temi con artisti, esperti e operatori culturali sulle frequenze di Radio Onde Furlane e nel foyer del “teatrone” di Udine, per guardare film e cortometraggi, per fare il punto sulla letteratura contemporanea in lingua friulana e per ascoltare tanta buona musica dal vivo. Nel programma c’è stato spazio anche per una riflessione a più voci su identità, creatività, diritti e istanze di autogoverno territoriale, in particolare in occasione del dialogo su questi temi tra il giornalista statunitense Ariel Yerushalami, il musicista e cineasta gallese Gruff Rhys, il giornalista e operatore culturale frisone Onno Falkena e il poeta e scrittore friulano Maurizio Mattiuzza.
Particolarmente significativa ed emozionante, tanto sul piano artistico quanto su quello dei contenuti, la proiezione di “Missus”, il documentario di Massimo Garlatti-Costa dedicato alla lotta più che quarantennale di Glesie Furlane per l’esercizio da parte dei friulani dei loro diritti linguistici in campo religioso.
La diversità linguistica e culturale come valore, diritto e opportunità, rispettivamente da promuovere, garantire e cogliere in modo positivo, è stata anche al centro di Scuele Europe, l’incontro di sabato mattina tra alcuni protagonisti del festival e più di quattrocento studenti delle scuole superiori di Udine e provincia.
Nel corso del grande evento conclusivo di sabato sera, infine, al momento dell’esibizione delle maiorchine Joana Gomila e Laia Vallès, è stato lanciato un messaggio di solidarietà e vicinanza nei confronti della Catalogna: «No Esteu Sols», non siete soli. Suns Europe: lingue e culture vive e solidali.
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