22 mar 2018

Mancano solo 89.000 firme!

Mancano ancora due settimane. In questo lasso di tempo gli organizzatori dell’iniziativa civile Minority Safepack e i membri delle minoranze linguistiche europee devono riuscire a raccogliere il milione di firme con cui impegnare l’Unione europea a garantire standard giuridici europei nell’ambito della tutela delle minoranze etniche.
L’Unione federalista dei gruppi etnici europei-FUEN, che opera dal 1949 e che oggi conta circa 90 membri e rappresenta circa 400 comunità etnico-linguistiche, ha intrapreso a maggio l’iniziativa civile dal nome MINORITY SAFEPACK. Si tratta di un’iniziativa che mira a raccogliere 1 milione di firme di cittadini europei, per spronare l’Unione Europea a un impegno più attivo rispetto alla questione della tutela delle minoranze etnico-linguistiche.
La buona notizia è che il primo criterio utile a garantire il successo dell’iniziativa è stato soddisfatto. In almeno sette stati europei bisognava raggiungere un determinato numero minimo di firme, altrimenti tutti gli sforzi sarebbero stati vani. Questa soglia minima è stata già oltrepassata in Romania, Lettonia, Spagna, Ungheria, Slovacchia, Croazia e Danimarca. Ma anche Austria, Bulgaria, Polonia, Italia e Slovenia hanno buone possibilità di oltrepassare il proprio numero minimo prefissato. Certo – se entro il 3 aprile più persone possibili firmano la petizione!
Nel momento in cui abbiamo pubblicato questo articolo, mancavano circa 89.000 firme. Fino al 3 aprile abbiamo a portata di mano un’occasione unica: migliorare la posizione delle minoranze etnico-linguistiche a livello europeo con solo una firma.
La raccolta di firme MINORITY SAFEPACK si sta svolgendo in tutti i paesi membri dell’Unione Europea.Quest’iniziativa civile rappresenta un momento unico di solidarietà tra le comunità etnico-linguistiche d’Europa, che non le fa restare sole. Vi hanno aderito:
  • il partito Unione Slovena/Stranka Slovenska skupnost (membro della FUEN),
  • la Confederazione delle organizzazioni slovene/Svet slovenskih organizacij,
  • l’Unione culturale economica slovena/Slovenska kulturno-gospodarska zveza,
  • il quotidiano della minoranza slovena in Italia «Primorski dnevnik»,
  • il settimanale della minoranza slovena «Novi glas»,
  • il quindicinale della comunità slovena della provincia di Udine «Dom».
Dove si può firmare?
Su internet all’indirizzo https://ec.europa.eu/citizens-initiative/32/public/#/, dove si può anche scegliere di compilare il modulo in sloveno; nel farlo, va obbligatoriamente scelto lo stato di residenza.
Negli uffici:


2 commenti:

  1. Provvedo immediatamente perché penso che essendo una petizione europea anche un residente in Francia possa esprimere il suo parere. Un abbraccio.

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  2. Olga, ho parlato, o meglio scritto, troppo presto perché sul sito mi chiedono il numero di un passaporto francese o di una carta d'identità francese. Io sono italiano e quindi i miei documenti sono rilasciati dall'Italia. I dati sono obbligatori e quindi non so come fare. Puoi darmi istruzioni via gmail? Grazie.

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