12 lug 2018

Aleš Šteger

Aleš Šteger (1973) è è un poeta, saggista e romanziere di lingua slovena. E’ nato a Ptuj e vive a Lubiana. Aleš appartiene alla generazione di scrittori che hanno iniziato a pubblicare subito dopo la caduta della Jugoslavia. Ha pubblicato prevalentemente raccolte di versi, tra le quali  ricordiamo l’ultima uscita in lingua italiana: “Arriva un ragazzo” (2015) dalla quale sono tratti i versi che qui vi proponiamo. Sempre in Italia nel 2009 è uscito il suo saggio intitolato “Berlino”.

Z ZAPRTIMI OČMI
Ko zapreš oči, vidiš pesem.
Izpraznjena je trdnosti vseh reči, ki si jih na skrivaj želiš.
Spominja te na sveže belo prepleskano sobo,
Ki ji je poletje pozabilo zapreti okna in vrata.
A tudi to je zgolj nezadostna aluzija na podobe fizičnega sveta.
Vhodi in izhodi iz te pesmi ne obstajajo.
Ta pesem je snovna in v plinastem stanju.
Osebe, ki lebdijo v njej, metafore,
Ki visijo po njenih stenah, lahko
Galaktični prepih takoj razprši in premeša v kaj drugega.
Dva gola oblaka, ki bi se pravkar pričela ljubiti,
Razsesajo in spihajo zvezde v oblak
Zaklanega vepra, obkroženega s sivim oblakom
Cigaretnega dima očeta, ki vse opazuje
Skrit v temnem kotu pesmi. Najverjetneje je on
Resnični pisec vsake pesmi. V mraku ga
Ne vidiš, vse dokler ne pride sam
Neslišno od zadaj, ti z dlanmi pokrije igrivo oči
In vpraša:Kdo sem? Me boš ubil? S moj?
A OCCHI CHIUSI
Quando chiudi gli occhi, vedi un poema.
Svuotato dell’intensità di tutte le cose che desideri in segreto.
Ti evoca una stanza imbiancata di recente a cui
L’estate si è scordata di chiudere la porta e le finestre.
Ma anche questo non è che una insufficiente allusione alle
[immagini del mondo fisico.
Non esistono entrate e uscite da questo poema.
Questo poema è sostanziale e aeriforme.
Le persone che vi lievitano, le metafore
Appese alle sue pareti possono venire subito disperse
Da un giro d’aria galattico e amalgamate in qualcosa d’altro.
Due nuvole spoglie in procinto di fare l’amore
Vengono risucchiate dalle stelle e soffiate nella nube
Di un cinghiale sgozzato, circondato da grigie spire
Di fumo di tabacco di mio padre che osserva tutto,
Nascosto in un angolo oscuro del poema. È molto
Probabile che sia lui il vero autore di ogni canto.
Non lo scorgi nel buio finché non si fa avanti da solo,
In silenzio, con le mani ti copre divertito gli occhi
E chiede: Chi sono? Mi ucciderai? Sei mio?
traduzione di Jolka Milič

1 commento:


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