“Più treni per Austria e Slovenia” era il titolo di un roboante
comunicato della passata amministrazione regionale, a guida
Serracchiani. Niente di male, se lo si prendeva come una
buona intenzione.
Tuttavia, per chi si intende di treni, o semplicemente li
utilizza, era facile segnalare che c’era una parola di troppo:
il “più”, visto che di treni che passano il confine ce ne sono
veramente pochi. Eliminati quasi tutti dagli orari di
Trenitalia nei decenni passati, pian piano ne sono stati
reintrodotti alcuni, ad opera delle ferrovie austriache
(qualche notturno, dei collegamenti sostitutivi con autobus)
e di quelle slovene (che hanno prolungato qualche
convoglio da Sežana a Villa Opicina e dallo scorso anno
hanno introdotto un autobus dalla stazione di Lubiana a
quella di Trieste), il tutto con difficoltà nei rapporti con
l’Italia.
Negli ultimi anni poi un collegamento tra Udine e Villaco è
stato realizzato con il progetto Mi.co.tra (acronimo di
“miglioramento collegamenti transfrontalieri), ad opera
delle Ferrovie Udine-Cividale. Ogni tanto spunta qualche
notizia di nuovi treni, che però poi si perde e non se ne sa
più molto. Con il nuovo orario ferroviario italiano, dal 10
giugno, sono stati però finalmente annunciati – con
altrettanto roboanti comunicati stampa – nuovi collegamenti
con l’Austria: il prolungamento della linea Mi.co.tra fino a
Trieste e l’introduzione di 7 treni sulla linea Trieste-Villaco.
Tutto quello che viene in più è sempre bene accetto, sia
chiaro, solo che purtroppo i comunicati devono fare i conti
con la realtà dei fatti, e/o la cattiva organizzazione. In
pratica i 7 treni, annunciati come giornalieri, in realtà
viaggiano solo nei fine settimana e – ciò che è peggio – non
sono segnalati adeguatamente: non figurano sugli orari di
Trenitalia, non sono reperibili sugli itinerari ferroviari
online, non appaiono sui monitor della stazione di Tarvisio
(dove c’è la coincidenza con i treni austriaci).
Neppure in Austria le cose vanno meglio: anche lì non ci
sono informazioni sui siti e nelle stazioni gli orari non sono
aggiornati. L’unico a essere completo e segnalato è l’orario
del Mi.co.tra, sul sito delle Ferrovie Udine-Cividale. Il
risultato di tutto ciò è che – come segnalato dagli utenti –
questi treni viaggiano con pochissimi passeggeri. Un vero
peccato, visto che dovevano migliorare i collegamenti
transfrontalieri, agevolare il turismo da e per l’Austria,
favorire il cicloturismo (tutti i treni hanno 30 posti per
biciclette).
Non sarà che come già accaduto a Milano negli anni scorsi
RFI non intende “favorire” la concorrenza, anche se il
servizio che questa fornisce non è alternativo da quelli suoi?
Sul fronte dell’altro confine, quello con la Slovenia, invece
è slittato al 9 settembre il prolungamento dei treni sloveni da
Villa Opicina a Trieste e Udine. Anche su questo progetto
però le informazioni latitano.
http://www.rifondazionecomunistatrieste.org/lavoratore
http://www.rifondazionecomunistatrieste.org/lavoratore
PER AUSTRIA E SLOVENIA PIU’ TRENI, MA…
RispondiEliminaCara Olga, vedo che tu conosci bene ogni situazione della tua regione!!!
RispondiEliminaCiao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso