3 ago 2018

Risorse per il progetto plurilingue


La richiesta di un sistema d’istruzione plurilingue in Valcanale ha trovato spazio nel consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, in sede di discussione del bilancio di assestamento per gli anni 2018-2020. Proprio nel giorno di approvazione del bilancio, mercoledì 25 luglio, il consigliere regionale di opposizione Igor Gabrovec (Pd-Unione slovena) si è trovato a dover ritirare la proposta di emendamento da lui presentata ai fini dell’estensione della sperimentazione plurilingue avviata nello scorso anno scolastico a Ugovizza. Sempre dalle fila dell’opposizione, a sostenere la proposta di emendamento c’era anche la firma del consigliere Massimo Moretuzzo (Patto per l’autonomia).
L’emendamento proponeva l’assegnazione di un contributo straordinario di 35.000 euro all’Associazione/Združenje Don Mario Cernet e al circolo culturale Kanaltaler Kulturverein. In collaborazione con le amministrazioni comunali di Tarvisio/Trbiž e Malborghetto-Valbruna/ Naborjet-Ovčja vas, i due sodalizi espressione delle minoranze di lingua slovena e tedesca della Valcanale avrebbero collaborato nel medio periodo al progetto di una scuola pubblica plurilingue, cui mostrano interesse anche i comuni di Pontebba, Dogna e Chiusaforte. Con l’inizio del nuovo anno scolastico i due sodalizi avrebbero, tra l’altro, rafforzato l’insegnamento di sloveno e tedesco ai ragazzi delle scuole dell’obbligo della zona.
In buona sostanza, il finanziamento avrebbe garantito, almeno fino a dicembre, le risorse necessarie per svolgere il progetto «Crescere e apprendere in più lingue», che le amministrazioni comunali di Tarvisio e Malborghetto-Valbruna promuovono in collaborazione coi sodalizi della minoranza slovena e tedesca. Proseguendo nel solco del suo predecessore (il progetto «Cresco in più lingue: friulano, sloveno e tedesco», attuato nello scorso anno scolastico nel plesso scolastico di Ugovizza/Ukve come sperimentazione d’insegnamento plurilingue), nel prossimo anno scolastico avrebbe esteso l’insegnamento con italiano, sloveno, tedesco e friulano quali lingue veicolari anche alla classe terza della scuola primaria di Ugovizza e alle due classi prime e ai due gruppi dei grandi della materna dei plessi di Tarvisio Città e Centrale.
All’avvicinarsi del momento del voto, il 25 luglio si è affacciato il rischio che l’emendamento con cui venivano stanziati i 35.000 euro necessari potesse essere affossato da una prevalenza di consiglieri non favorevoli. Il consigliere Gabrovec lo ha, quindi, ritirato, proponendo al suo posto un ordine del giorno che il consiglio regionale ha poi approvato. Con esso, il consiglio «impegna la giunta regionale ad individuare quanto prima le risorse necessarie al finanziamento degli interventi previsti e volti all’insegnamento delle lingue minoritarie riconosciute nelle scuole dell’obbligo della Val Canale come azione propedeutica all’istituzione di una scuola trilingue in accordo con tutti i soggetti preposti». L’ordine del giorno rileva, tra l’altro, anche la valenza culturale ed identitaria del progetto «Crescere e apprendere in più lingue».
In Valcanale la notizia della mancata votazione dell’emendamento per il rischio di una sua bocciatura è riecheggiata come uno sgarbo, mentre l’ordine del giorno approvato come una pezza in risposta al desiderio del territorio di istruzione in più lingue. All’avvicinarsi dell’inizio di ogni anno scolastico, infatti, le attività nelle lingue del territorio sono spesso ostacolate da varie difficoltà organizzative e finanziarie. Come avvenuto all’inizio dello scorso anno scolastico per l’insegnamento dello sloveno, quando l’Associazione Cernet se ne è fatta carico per mancanza di fondi, sodalizi e amministrazioni locali si trovano spesso a cercare quanto dovrebbe già essere sul piatto.

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