Un bando Interreg (relativo alla programmazione Italia-Slovenia 2014-2020) che prevede un finanziamento massimo di 750mila euro a progetto. Cifra relativamente bassa, considerate le difficoltà socio-economiche in cui si trovano sia i comuni della Benečija che quelli del Posočje, ma comunque importante per consolidare i rapporti fra le istituzioni sui due lati del confine che, nell’anno appena trascorso, hanno costituito il cluster transfrontaliero.
Questo quanto emerso durante l’incontro fra i sindaci dei comuni della fascia confinaria della provincia di Udine e quelli dell’alta valle dell’Isonzo dello scorso 19 gennaio, ormai tradizionale momento di confronto fra istituzioni dei due lati del confine che apre il Novoletno srečanje.
Questo quanto emerso durante l’incontro fra i sindaci dei comuni della fascia confinaria della provincia di Udine e quelli dell’alta valle dell’Isonzo dello scorso 19 gennaio, ormai tradizionale momento di confronto fra istituzioni dei due lati del confine che apre il Novoletno srečanje.
A Tolmino a illustrare il bando è stata Tatjana Rener, responsabile dell’Ufficio governativo per lo sviluppo e la politica di coesione europea della Slovenia, indicando gli assi di intervento su cui presentare i progetti: il rafforzamento della capacità istituzionale e della “governance” transfrontaliera, la protezione e la promozione delle risorse naturali e culturali e la promozione delle capacità d’innovazione per un’area più competitiva. Nota rilevante anche l’imminente scadenza del temine per la presentazione dei progetti fissata per l’11 marzo.
Nel successivo workshop hanno discusso le possibilità di intervento i sindaci di Taipana (Alan Cecutti), Lusevera (Guido Marchiol), San Pietro al Natisone (Mariano Zufferli), San Leonardo (Antonio Comugnaro), Pulfero (Camillo Melissa), Savogna (Germano Cendou), Stregna (Luca Postregna), Grimacco (Eliana Fabello), l’assessore di Drenchia David Iurman, il sindaco di Tolmino (Uroš Brežan), di Caporetto (Marko Matajurc), di Bovec (Valter Mlekuž) e di Kanal Ob Soči (Tina Gerbec). Con loro si sono confrontati anche Zdravko Likar (Fundacija Poti miru v Posočju), Almira Pirih (direttrice del Posoški razvojni center), Luigia Negro (presidente provinciale dell’Skgz), Luciano Lister (dell’associazione don Mario Cernet-Sso), Stefano Predan (Kmečka zveza), e il consigliere regionale Igor Gabrovec.
Detto del clima di partecipazione e volontà di collaborazione che ha caratterizzato il confronto, rispetto al tema centrale del bando Interreg l’incontro si è chiuso con qualche interrogativo ancora aperto. Innanzi tutto sulle questioni tecniche: assente la rappresentanza della Giunta regionale (a rilevarlo è stato il sindaco di Pulfero Camillo Melissa), non è stato possibile individuare con certezza il lead partner del possibile progetto. I sindaci dei comuni della Benečija infatti, hanno ribadito come i piccoli enti che amministrano non sono abbastanza strutturati per potersi assumere l’onere di fungere da lead partner. A questo proposito Alan Cecutti, sindaco di Taipana, che è anche coordinatore per la parte dei comuni in Italia del cluster transfrontaliero, ha preso l’incarico di verificare la disponibilità della stessa Regione Fvg in tempi brevissimi, imposti dalla stessa scadenza per la presentazione dei progetti. Cecutti ha spiegato che l’assessore regionale Pierpaolo Roberti aveva da tempo annunciato l’impossibilità di partecipare all’incontro e di aver delegato allo scopo il consigliere regionale Danilo Slokar, assente per motivi personali.
Diverse anche le idee emerse rispetto ai settori in cui investire l’eventuale finanziamento: il miglioramento della struttura del cluster transfrontaliero in modo che possa acquisire le competenze (e quindi il personale?) specifiche per la partecipazione ai bandi europei. Ma anche la creazione di un servizio di trasporto pubblico fra Posočje e Benečija che garantisca un interscambio di turisti e il miglioramento della rete di infrastrutture di collegamento fra le due zone con particolare riferimento alle viabilità forestali. È stato quindi posto l’accento sul possibile potenziamento dell’offerta per il turismo culturale (a partire dai progetti sulla Grande Guerra) e naturalistico con la messa in rete dei Sic Natura 2000 e dei percorsi dedicati agli escursionisti (dal recupero dei terreni incolti al percorso Alpe Adria trail fino alla valorizzazione della vallata dello Judrio). Il sindaco di Tolmino infine, ha proposto di affrontare anche il problema dello spopolamento che riguarda, anche se in misura diversa, entrambe le zone a cavallo del confine: secondo Brežan si potrebbero infatti studiare le politiche e le misure più efficaci di contrasto al fenomeno che potrebbero essere poi proposte alla Regione Fvg e alla Repubblica slovena. Un primo passo per tentare di invertire il trend demografico negativo. Per raggiungere questo scopo però, hanno ribadito i sindaci, occorreranno strategie di medio-lungo termine e finanziamenti ben più cospicui.http://novimatajur.it/attualita/un-bando-interreg-per-consolidare-il-cluster-transfrontaliero.html
ciao passo x un salutino e ti voto in net parade....ciao!!
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