19 mag 2019

Continua il dibattito sulla rappresentanza politica degli sloveni


LJUBLJANA – LUBIANA

La Lega vorrebbe svincolare la minoranza slovena in Italia dai partiti

Il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Danilo Slokar a colloquio da Ljudmila Novak, presidente della commissione per i Rapporti con gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo, Ljudmila Novak, che la Lega continua a impegnarsi per assicurare alla comunità etnica slovena in Italia un seggio al Parlamento italiano. Un esponente di spicco della Lega, il presidente del governo regionale del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha più volte pubblicamente dichiarato di impegnarsi per una soluzione che permetta agli sloveni in Italia di eleggere, autonomamente e al di là della volontà dei partiti, un proprio rappresentante a Roma. «Ho detto a Ljudmila Novak che vige ancora ciò che Fedriga ha detto al capo dello Stato Pahor, al ministro Cerar e al console generale a Trieste, Volk. Per gli sloveni in Italia deve valere ciò che hanno i tedeschi in Alto Adige/Südtirol o gli italiani in Slovenia e Croazia», ha detto Slokar dopo l’incontro con Novak. «Sono contento, perché ho potuto parlare con lei da solo», ha aggiunto l’esponente della minoranza slovena in seno alla Lega. Era stato invitato a Lubiana già la settimana precedente, quando della rappresentanza politica degli sloveni in Italia avevano dibattuto il comitato per la Politica estera e la commissione per i Rapporti con gli sloveni d’oltreconfine e nel mondo. All’incontro avevano partecipato anche la senatrice Tatjana Rojc, il consigliere regionale del partito Unione slovena-Slovenska skupnost, Igor Gabrovec, nonché la presidente dell’Unione culturale economica slovena-Skgz, Ksenija Dobrila, e il presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso, Walter Bandelj. Ma Slokar non nasconde di partecipare poco volentieri agli incontri a cui è presente anche Rojc. Il consigliere regionale della Lega, infatti, rimprovera alla senatrice del Partito democratico di ostacolare il tentativo della Lega di stabilire una rappresentanza garantita della comunità slovena a Roma. Quando a febbraio, però, il Senato italiano stava dibattendo sulla riduzione del numero dei parlamentari, la Lega non aveva sostenuto alcun emendamento che apportasse alla costituzione una qualche disposizione per l’elezione facilitata o garantita di un esponente della minoranza slovena. «Non è questo il canale attraverso cui intendiamo raggiungere l’obiettivo», ha spiegato Slokar, senza voler scendere nei dettagli. «La Lega lavora affinché gli sloveni ricevano qualcosa che a loro non ha dato nessuno. È un obiettivo grande. Fondamentale è, proprio, che gli sloveni non siano dipendenti dai partiti. Rojc lavora contro questo, ma noi lo raggiungeremo già prima della fine del mandato. Noi, la Lega, siamo stufi che abbiano il grosso della voce sempre gli stessi. Il problema è, anche, che si ritengono rappresentanti degli sloveni alcuni che non rappresentano tutti. Sabato (13 aprile, ndr) a Trieste si è svolta una manifestazione di protesta a cui figurava anche la scritta “Sloveni in Italia”. Io sono sloveno in Italia, ma con quella manifestazione non sono d’accordo». Slokar si riferisce al corteo «People – Prima le persone» per una società antirazzista e tollerante, cui hanno aderito diverse organizzazioni della società civile. P. V. (Primorski dnevnik, 16. 4. 2019)

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