20 giu 2019

«La lingua è il valore fondamentale di cui dobbiamo avere cura»

SAN PIETRO AL N. – ŠPIETAR

All’assemblea generale è emerso l’importante ruolo dell’Istituto per la cultura slovena-Isk

 Al Centro culturale sloveno-Slovenski kulturni dom di San Pietro al Natisone-Špietar si è svolta, venerdì, 25 maggio, l’assemblea ordinaria dell’Istituto per la cultura slovena-Inštitut za slovensko kulturo. «Per la nostra comunità la lingua è il valore principale, che dobbiamo curarci di conservare, consolidare, diffondere. Rappresenta il più importante elemento della nostra identità. Accanto alla lingua ci sono altri valori, che concorrono al bagaglio culturale di tutti noi – la storia, l’architettura, il canto, le diverse manifestazioni dell’arte… tutto ciò lo dobbiamo valorizzare e includere in un programma per la rinascita della nostra comunità». È quanto ha detto nella propria relazione Giorgio Banchig, che nell’ultimo triennio ha guidato, da presidente, il principale ente della comunità slovena in provincia di Udine. Tra i presenti all’assemblea c’erano anche il segretario di stato della Repubblica di Slovenia Robert Kojc, che all’Ufficio governativo per gli Sloveni d’oltreconfine e nel mondo dirige il settore per gli Sloveni d’oltreconfine, il sindaco di San Pietro al Natisone-Špietar, Mariano Zufferli, la presidente dell’Unione culturale economica slovena, Ksenija Dobrila, e la presidente della Confederazione delle organizzazioni slovene-Sso per la provincia di Udine, Anna Wedam, che hanno espresso soddisfazione per gli importanti successi dell’Istituto per la cultura slovena e assicurato sostegno a ulteriori iniziative di sviluppo. Ha salutato i presenti anche Luigia Negro, presidente dell’Unione culturale economica slovena-Skgz per la provincia di Udine. Soprattutto il presidente della Pro Loco Nediške doline, Antonio De  Toni, ha ricordato l’importante risultato rappresentato dal fatto che il punto d’informazione turistica abbia trovato posto proprio al museo Smo. Il punto è stato attivato nell’autunno del 2017, in collaborazione con la Pro Loco Nediške doline e il Comune di San Pietro al Natisone. Da allora il museo è aperto sette giorni su sette; ciò gli conferisce anche maggiore visibilità, visto che è incluso nella rete di punti informativi delle Pro loco e di Turismo Fvg. All’assemblea De Toni ha espresso anche l’auspicio di una maggiore coordinazione dell’offerta turistica nelle Valli del Natisone. L’Istituto per la cultura slovena ha confermato il proprio ruolo di coordinamento delle attività, di aiuto ai circoli e agli enti sul territorio nonché di collegamento dei circoli sloveni. Diviene sempre più, inoltre, catalizzatore di iniziative più ampie per la valorizzazione delle vallate. Altre attività che all’Istituto richiedono un certo sforzo sono la conduzione del museo Smo e il progetto triennale «Mi smo tu», incentrato sulla promozione turistica – anche attraverso la valorizzazione dei musei dislocati sul territorio da Tarvisio alle Valli del Natisone. Il progetto, che terminerà a giugno di quest’anno, è finanziato con un contributo della Regione Friuli Venezia Giulia. Nel suo ambito l’Istituto ha rafforzato la propria collaborazione con alcuni circoli (con l’Associazione-Združenje Don Mario Cernet, il Museo della gente della Val Resia, il Centro di ricerche culturale di Lusevera-Bardo) e dislocato sul territorio dei punti di riferimento con personale proprio. Nei prossimi anni l’attività dell’Istituto dovrebbe espandersi col progetto «Mi smo tu 2.0» e con l’allestimento di un Museo etnografico nell’ex sede della Comunità montana Torre, Natisone, Collio. Lì troverebbe gli spazi necessari una raccolta museale che nascerebbe in collaborazione con giovani architetti, esperti dell’ambito e persone dal territorio. Proprio nelle scorse settimane, durante le riprese della serie tv per ragazzi «Krivopetniki», su iniziativa di Riccardo Ruttar la programmazione in lingua slovena della Rai ha registrato del materiale, che in futuro potrà essere a disposizione anche nella raccolta multimediale del museo etnografico. Altra iniziativa dell’Istituto per la cultura slovena-Isk che ha goduto di eco e successo è di certo il collegamento turistico transfrontaliero su corriera «Benečija gor in dol». Si spera che questa e altre iniziative generino frutti di lungo periodo. Al successo dei progetti dell’Istituto contribuiscono attivamente non solo i membri del consiglio direttivo, anche gli stessi circoli e i singoli affiliati – sia più anziani sia più giovani. Proprio l’inclusione dei giovani infonde speranza per il futuro. Negli ultimi tempi l’Istituto si è impegnato in modo ancor più intensivo per includere nella propria attività e nelle proprie iniziative anche ipaesi di lingua slovena nei comuni trilingui della provincia di Udine. Come notato da Anna Wedam, mantenere vive le varianti slovene locali in paesi come Subit-Subid, Porzus-Porčinj, Masarolis-Mažeruola o Cialla-Čela ha una valenza strategica. All’approvazione del bilancio consuntivo per il 2018 e del preventivo per il 2019 è seguito il rinnovo delle cariche. Il nuovo consiglio direttivo dell’Istituto per la cultura slovena-Isk sarà composto da Giorgio Banchig, Larissa Borghese, Luisa Cher, Davide Clodig, Živa Gruden, Luciano Lister, Loretta Primosig, Sandro Quaglia, Donatella Ruttar, Riccardo Ruttar e Margherita Trusgnach. Nel collegio dei revisori siederanno Emanuela Cicigoi, Sandra Manzini e Renzo Mattelig. Sabato, 30 maggio, il nuovo consiglio direttivo si è riunito per eleggere i nuovi vertici. Presidente per un ulteriore mandato sarà Giorgio Banchig, così come continuerà a essere vicepresidente Živa Gruden. Luciano Lister (Dom, 31. 5. 2019)
dal SLOVIT del 31 maggio 2019

2 commenti:

  1. Cara Olga, noto che sei sempre impegnata in tutto!!!
    Vedo pure che il tuo blog è sempre sotto lavorazione!!!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  2. La lingua è il valore fondamentale di cui dobbiamo avere cura»

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