6 ott 2019

Gran Monte, il rifugio cerca un gestore


Con l’arrivo dell’autunno è tempo di bilanci per il Rifugio Ana Gran Monte di Monteaperta/ Viškorša. Ed è tempo di fare un bilancio più ampio, quello degli ultimi 20 anni, per un luogo che custodisce la storia di queste montagne, perché tra pochi mesi, il 20 febbraio del 2020, scade la concessione della gestione del rifugio alle penne nere da parte del Comune di Taipana. È la fine di una piccola era, che ha visto nascere, crescere e diventare sempre più conosciuto quello che era un vecchio ospedale militare.
«Sono vecchio, ho 80 anni. Questa è stata la mia ultima stagione. L’ho detto a tutti, durante la festa estiva: alla vicesindaca di Taipana, Sabrina Semic, al nuovo sindaco di Lusevera, Luca Paoloni, al consigliere regionale Giuseppe Sibau. Io non posso più andare avanti. Ho fatto tutto quello che ho potuto. Con il cuore. Adesso è tempo di lasciare».
Un po’ fanno venire i brividi le parole di Ivano Carloni, una storica e appassionata penna nera di Monteaperta/ Viškorša. Che per tutta questa calda estate si è fatto carico di accompagnare e accogliere turisti ed escursionisti nel «suo» rifugio. Portando in spalla, a piedi, da giugno a settembre, chili e chili di vivande per i pellegrini, per le famiglie, per i gruppi che hanno chiamato chiedendo ospitalità in questa ex struttura militare nata per curare i militari feriti in battaglia e trasformatasi, nei giorni della pace, in luogo di accoglienza e di preghiera per chi cammina lungo il Celeste cammino aquileiese.
«Siamo partiti da zero – dice Carloni –. Un finanziamento di 120 mila euro iniziale, per rimettere in piedi tutto. Poi, però, come alpini di Monteaperta Monteaperta/Viškorša, gruppo che adesso si è fuso con Nimis/ Neme, inglobando anche i soci di Cornappo/Karnahta, ci abbiamo messo l’anima. E tutto il nostro tempo e la nostra passione. Ogni piccolo ricavo è stato reimpiegato per migliorare la struttura. Oggi qui c’è tutto: frigo, congelatore, cucina, l’impianto fotovoltaico fatto nuovo di zecca quest’estate, il generatore, i letti che sono stati anche ammodernati. Fin la scopa elettrica. E poi sono stati appena stanziati dei fondi da parte della Protezione civile per rifare il tetto che ha qualche problema di infiltrazione. Lo rifaremo entro poche settimane, prima che arrivi il brutto tempo».
Un gioiello. Ma che fine farà senza Ivano? Lui, qui, ci lascia il cuore. E le sue mani laboriose. «Sarà cura del Comune di Taipana trovare un nuovo referente, un gestore, insomma. Qualcuno che prenda il mio posto. Che ami e rispetti questo luogo. Che lo tenga pulito, come i suoi sentieri, tutto intorno. Che accolga il turista in cerca di pace. Spero che il prossimo nuovo gestore sia capace e bravo. E che porti avanti un lavoro che non ci ha mai visto guardare le lancette dell’orologio né chiedere nulla, in termini di soldi. Io sarò disponibile a spiegare tutto: dove e come fare. Poi mi ritirerò». (Paola Treppo)
Koča v kraju Špik nad Viškorško išče novega upravitelja, saj jo od 20. februarja 2020 ne bodo več upravljali domači alpinci. Alpinec Ivano Carloni, ki se je za obnovo in upravljanje koče skupaj z drugimi zelo prizadeval, je že poleti napovedal, da ne bo več upravljal koče med poletno sezono, saj je star 80 let.


Občina Tipana naj bi v prihodnjem izbrala potrebnega upravitelja, ki naj bi med turistično sezono odprl stavbo in sprejel turiste in romarje po Nebeški poti.

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