A 130 anni dalla nascita e a 60 dalla morte, sabato 11 ottobre prima a S. Pietro al Natisone e poi a Lasiz di Pulfero si sono tenuti due momenti significativi per ricordare la figura di don Antonio Cuffolo, parroco originario di Platischis che dal 1920 alla scomparsa è stato prima cappellano e poi parroco a Lasiz. Una figura a cui si è ispirato lo scrittore sloveno France Bevk per il suo romanzo ‘Kaplan Martin Čedermac’. Il suo impegno per i diritti della gente della Benecia, compreso quello di poter usare senza restrizioni la propria lingua slovena, è stato evidenziato da Giorgio Banchig a margine dell’inaugurazione di una mostra fotografica dedicata al sacerdote. Banchig ha anche mostrato l’ultimo quaderno dove don Cuffolo ha tenuto il suo diario, in sostanza fino a pochi giorni prima di morire. Con un ricordo dello zio è intervenuta anche la nipote, suor Antonia, che ha poi parlato a conclusione della messa che è stata officiata a Lasiz e alla quale ha partecipato anche il coro Naše vasi di Taipana diretto da Davide Tomasetig. L’iniziativa è stata dell’associazione Blanchini e del quindicinale Dom.
http://novimatajur.it/cronaca/fotogalerija-poklon-gaspuodu-cuffolu-ob-130-lietnci-njega-rojstva-an-60-lietinci-smarti.html
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omaggio a don Cuffolo
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