28 nov 2019

Brez slovenskega duhovnika - Non c’è più il sacerdote sloveno

Ugovizza-Ukve
Prvič je v svoji zgodovini Kanalska dolina ostala brez stalnega slovenskega duhovnika. V soboto, 23. novembra, je nampreč nastopil službo trbiškega župnika in upravitelja v Ukvah, Žabnicah, Naborjetu-Ovčji vasi, Beli peči in Rajblu g. Alan Iacoponi. V celem pastoralnem sodelovanju mu bosta pomagala vikar g. Gabriel Cimpoesu in diakon Corrado Colutta Župnik je po rodu Bolivijec, kaplan Romun. Med krajevnimi dušnimi pastirji niso pa našli mesta za Slovenca, če izvzamemo patra Petra Laha, ki v poletnik mesecih skrbi za svetišče na Višarjah. V sredo, 20. novembra, je v cerkvi Svete Trojice v Ovčji vasi daroval svojo zadnjo mašo v Kanalski dolini pater Jan Cvetek, 38-letni frančiškan iz Bohinja, ki je prišel v naše kraje novembra lani, da bi priskočil na pomoč takratnemu župniku Claudiju Bevilacqui. Pater Cvetek je pomagal še posebej v cerkvah, za katere je do svoje smrti, 1. februarja letos, bil odgovoren gospod Mario Gariup. To je v Naborjetu, s podružničnimi cerkvami v Lužnicah, Šenkatriji in Ovčji vasi, in v Ukvah. Občasno je priskočil na pomoč tudi v ostalih cerkvah Kanalske doline od Kokove in Rablja do Žabnic. Verniki Kanalske doline so patra Cvetka dobro sprejeli in z njim navezali močne odnose. Vest, da mora po izteku pogodbe med vidensko nadškofijo in slovensko frančiškansko provinco, slovenski pater oditi, je kot strela z jasnega udarila med vernike v Kanalski dolini, ki so v njem našli zelo sposobnega dušnega pastirja, saj je v kratkem času oživil versko življenje. Hudo prizadeti so sestavili pismo, s katerim cerkvene predstojnike prosijo, da p. Cvetka spet sprejmejo v vidensko nadškofijo in k njim ga napotijo. Pismo so Kanalčani množično podpisali. Našteli so okrog tisoč podpisov na ombočju, ki zmore le kašnih pet tisoč prebivalcev. Odhod patra Cvetka je javno obžaloval tudi naborješko-ovški župan Boris Preschern.
La Valcanale si trova per la prima volta nella sua storia senza un sacerdote residente di lingua slovena. Lo scorso 22 novembre ha fatto ingresso il nuovo parrocco di Tarvisio, don Alan William Guijman Iacoponi, sacerdote nativo della Bolivia, che è anche amministratore parrocchiale di Ugovizza, Malborghetto- Valbruna, Camporosso, Fusine e Cave del Predil. Lo affianca il vicario parrocchiale don Gabriel Cimpoesu, rumeno. In concomitanza con l’arrivo del nuovo parroco ha concluso il proprio servizio nella collaborazione pastorale valcanalese p. Jan Cvetek, francescano sloveno, arrivato un anno fa durante la malattia di don Mario Gariup. La notizia della partenza del religioso è stata data con una lettera dallo stesso arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, causando sconcerto e grande tristezza tra i fedeli, che a p. Cvetek in questi mesi si erano affezionati. Così a loro volta hanno scritto un documento per evidenziare il gran lavoro pastorale compiuto dal padre francescano. Il testo è stato sottoscritto da parecchie centinaia di persone – un migliaio secondo fonti ben informate – dell’intera collaborazione pastorale, ma soprattutto delle comunità maggiormente seguite dal religioso, cioè Ugovizza, Valbruna, Malborghetto e Bagni di Lusnizza. «Padre Jan – scrivono – è giunto nella Val Canale soltanto un anno fa, eppure si è tanto prodigato con l’esempio e la parola, da segnare profondamente i cuori di tutti noi, dai piccoli alle persone più mature». Tra l’altro evidenziano come abbia saputo richiamare tanti bambini a fare i chierichetti e invitare i giovani nel campanile per imparare a scampanottare e far parte dei cori parrocchiali, come pure a far rivivere antiche tradizioni e a riscoprire chiesette e cappelle quasi abbandonate. Con lui, «la chiesa ha cominciato ad essere un richiamo per tanti che temevano di avere smarrito la via della verità: di nuovo la fede e la speranza trovano albergo nei loro cuori». In tal modo padre Cvetek è diventato un pastore amato, rispettato, ben accolto in tutte le famiglie della Val Canale. Inoltre, «proseguendo nel solco tracciato da don Mario Gariup e da don Dionisio Mateucig, padre Cvetek ha saputo valorizzare in ogni occasione con adeguata sensibilità le antiche consuetudini e tradizioni val- canalesi in ambito religioso, caratterizzate da un ricco e forte intreccio tra lingue, tradizioni, culture, fede e religione. Per il sindaco di Malborghetto-Valbruna, Boris Preschern, la partenza di padre Cvetek «è una realtà amara e dura da digerire per tutto quello che lui ha dimostrato di saper fare per la nostra comunità», ha scritto lo scorso 17 novembre sul proprio profilo Facebook. «Mi viene da dire – ha aggiunto – che come sempre le belle favole durano poco, ma poi desisto e l’importante è esprimere a lui, a nome di tutti, tutto il ringraziamento dal profondo del cuore. E… diciamo così… speriamo di poterci ritrovare, Jan».

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