
«Creare le condizioni affinché si riduca lo spopolamento e perché proprio la montagna, che ricopre buona parte del territorio del Friuli Venezia Giulia e in cui risiedono molti degli appartenenti alle minoranze linguistiche, divenga un’occasione di crescita, riscoperta, rilancio di aree di alto interesse culturale e non solo ambientale e paesaggistico». Lo ha affermato l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e forestali con delega alla Montagna, Stefano Zannier, intervenendo al teatro Ristori di Cividale alla 57ª edizione del «Dan emigranta», la più importante manifestazione degli sloveni di Benecia, Resia e Valcanale. La organizzano la Confederazione delle organizzazioni slovene (Sso) e l’Unione economico-culturale slovena(Skgz) sotto il patrocinio del Comune di Cividale del Friuli. Zannier ha preso la parola dopo il sindaco di Cividale del Friuli, Stefano Balloch, del ministro della Repubblica di Slovenia per gli sloveni nel mondo, Peter Cesnik, e di Saverio Lo Russo, del Dipartimento affari regionali e autonomie del Consiglio dei Ministri, per ribadire che «la sfida della Regione è quella di mettere assieme tutto quello che può creare una forza positiva per risollevare la montagna». «Le minoranze – ha aggiunto Zannier – riescono a gestire al meglio i rapporti intersociali sul territorio, ma ciò non è sufficiente per riuscire a mantenere vivo un tessuto vitale su aree così fragili come quelle montane. La sfida è riuscire a mettere a sistema le migliori proposte e pratiche che vengono realizzate perché l’obiettivo – ha concluso – è richiamare, specialmente i giovani, a vivere in montagna, per rivitalizzare quella rete di economia sostenibile e di attività che l’hanno resa e la mantengono tuttora attrattiva». A nome delle organizzazioni slovene della provincia di Udine ha parlato Davide Clodig, dirigente dell’istituto comprensivo statale bilingue «Paolo Petricig» di San Pietro al Natisone. Nel programma culturale si sono esibiti gli allievi della scuola di musica Glasbena matica di San Pietro al Natisone e dei partecipanti al laboratorio di ballo folcloristico della scuola bilingue. La poetessa valligiana Andreina Trusgnach vincitrice nel 2019 di presigiosi premi nazionali per i suoi componimenti in dialetto sloveno della Benecia, ha letto una sua poesia. Ha concluso il programma la compagnia teatrale «Beneško gledališče» con la prima della «Mandragola» di Nicolò Machiavelli trascritta in dialetto sloveno delle Valli del Natisone e adattata da Adriano Gariup e Jasmin Kovic. Quest’ultima ha firmato pure la regia della commedia.
Senza gente muore lo sloveno - Če ne bo ljudi ne bo tudi slovenščine
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