Julija 2009 pa je izšel »Slovar terskega narečja Jana Baudouina de Courtenayja (Il glossario del dialetto del Torre di Jan Baudouinde Courtenay)«, ki ga je pripravila profesorica Liliana Spinozzi Monai, ki je uredila obsežno gradivo, ki ga je Poljak Baudouinde Courtenay zbral med letoma 1873 in 1901 v občinah Bardo, Tipana, Montenars, Čenta, Neme, Fojda in Tavorjana. Na podlagi zbranega materiala je nato sestavil kar 7405 leksikografskih kart in jih shranil v arhivih Ruske akademije znanosti. Slednja jih je leta 1990 dala na razpolago Furlanskemu univerzitetnemu konzorciju, ki je poskrbel za njihovo objavo. Pri pripravi pomembnega slovarja so sodelovali tudi predstavniki Inštituta za slovenski jezik Fran Ramovš, avtorica pa si je pomagala tudi z Besediščem terskega narečja Pavleta Merkuja. »To je slovar, ki ljudem iz Terske doline vrača jezik in glas ter na tak način osvobaja ljudstvo, ki je bilo pred tem obsojeno na tišino,« je ob njegovi prvi predstavitvi v Teru pomembno delo Liliane Spinozzi Monai označil domačin, profesor Viljem Černo. Slovar so že predstavili tudi v Ljubljani.
fonte:http://www.primorski.it/dossiers/Priloge/6/19/89636/
Traduzione personale
Il dialetto della Val Torre appartiene al gruppo dialettale del litorale (come scritto nel manoscritto di Cergneu del 1497), ha molti punti in comune con il resiano, ma anche con il dialetto delle Valli del Natisone. Utilizza ancora l'accento musicale sloveno. Chi ha padronanza della lingua standard, inizialmente ha difficoltà a capirlo, soprattutto se è pronunciato velocemente . In alcune parole, ad esempio, gli abitanti della Val Torre tralasciano la lettera g (ora, invece di gora), ma quando lo si ascolta per un po 'ci si abitua e non si hanno non più grossi problemi. A differenza di altri dialetti il "Tersko narečje " non è legato a qualsiasi altra forma di uso letterario, nè è standardizzato dalla scuola e dalla chiesa. Questo è probabilmente uno dei motivi che permette la coesistenza di parole e modi espressivi diversi per lo stesso concetto, differenti forme fonetiche di uno stessa parola ,come come ha scritto Merkù nel suo libro " Ljudje ob Teru". Il dialetto è stato tramandato oralmente di generazione in generazione, a causa della mancanza di politica linguistica e dell' atteggiamento ostile verso dialetto sloveno.Nel corso degli anni è quasi scomparso.
Nel 2009 è stato pubblicato il "Il glossario del dialetto del Torre di Jan Baudouin de Courtenay", redatto dalla slavista prof. Liliana Spinozzi Monai, che ha organizzato l'ampio materiale fornito dal polacco de Courtenay raccolto tra il 1873 e il 1901 nei comuni di Bardo, Taipana, Montenars, Tarcento, Nimis, Faedis e Torreano. Il materiale raccolto è stato assemblato in 7405 mappe lessicali ed è conservato negli archivi dell'Accademia Russa delle Scienze di San Pietroburgo . Tutto il lavoro è reso disponibile dal 1990 dal consorzio universitario friulano che si è preso cura della pubblicazione. Ha collaborato alla preparazione dell'opera il rappresentante dell'Istituto della lingua slovena Franc Ramovš. La prof . Liliana Spinozzi Monai per il suo lavoro, ha beneficiato anche del glossario del dialetto Pavle Merkù.
"Questo è un dizionario che restituisce alla gente della valle del Torre la lingua e la voce. In questo modo libera le persone che sono state per tanto tempo condannate al silenzio " ha detto alla prima presentazione dell'opera , il professor Viljem Cerno. Il dizionario è stato presentato anche a Lubiana.
visita anche il sito :http://www.micottis.it/11/mic_glossario/index.html
come al solito, interessante, fortuna c'è anche la traduzione in italiano. Grazie. Patdistele
RispondiEliminaGrazie del commento Pat!
RispondiEliminaLa storia delle lingue e' affascinante soprattutto nei luoghi dove esiste una promiscuita' fra diverse culture. Sono pochi i luoghi al mondo dove possiamo trovare l'incontro fra tre-quattro culture e quattro-cinque lingue.
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