tratto da “Guida delle Prealpi Giulie” di G. FERUGLIO e O. MARINELLI
Torre e Natisone. l’area delle Prealpi Giulie è quella che manda direttamente od indirettamente le sue acque all’Isonzo; però a questo proposito va tenuto conto di una circostanza che induce a considerare come fiumi quasi a sè tanto il Torre quanto il Natisone. Le acque di questi e dei numerosi loro affluenti giungono infatti soltanto in parte all’Isonzo e ciò avviene non solo al di fuori del territorio da noi considerato, ma in condizioni tali, per il quasi costante totale assorbimento esercitato su quei fiumi dalle alluvioni del piano, che una vera continuità idrografica manca quasi sempre: manca fra Isonzo e Torre, come del resto manca fra Natisone e Torre. Quindi per doppio motivo noi possiamo parlare dei nostri due fiumi veramente prealpini come se fossero ambedue indipendenti dall’Isonzo e l’uno dall’altro.
Il Torre ha le sue sorgenti nella zona più interna delle Prealpi. Il Torre nasce da una fonte ben determinata ed assai abbondante, poiché non consta abbia avuto mai una portata inferiore a 700 litri al secondo (febbraio 1909), mentre il Natisone risulta dalla riunione di più torrenti di poco diversa importanza fra i quali è difficile decidere quale sia il vero ramo sorgentifero. Assai diverso è anche l’andamento dei due fiumi rispetto alle linee orografiche e tectoniche della regione.
Da sotto Tanataviele, ove nasce a 529 m. sul mare, il Torre raggiunge Tarcento dopo un corso di appena 12 km., e qui esce da una valle per traversare una zona di basse colline e toccare il piano poco sopra Zompitta. Coll’avvicinarsi al piano cominciano anche qui le dispersioni, le quali fanno sì che non molto a valle dell’ultima località indicata il letto del fiume si traversa generalmente a piede asciutto. A rendere più breve il corso superficiale contribuì però da secoli ed in non scarsa misura, anche l’uomo mercè le due rogge che si derivano appunto alla presa di Zompitta; ma la totale scomparsa delle acque avverrebbe per lo più egualmente, solo un po’ più a valle. Il fiume del resto presenta non solo questa caratteristica degli altri fiumi friulani, ma un analogo regime (piene primaverili ed autunnali, magre estive ed invernali, queste ultime più persistenti), salvo le piene più repentine e di più breve durata di quelle, per esempio, del Tagliamento.
Mentre a monte di Tarcento il Torre ha di affluenti degni d’essere ricordati solo la Vedronza (7 km.) ed il Rio Zimor (6 km.), a valle riceve il Cornappoche ad esso porta oltre 300 litri al secondo anche nelle massime magre. Il Cornappo ha un corso di 15 km. ed è formato da più rami sorgentiferi che scendono dal versante meridionale del Gran Monte.
Sul torrente fiume Torre e altri corsi d’acqua
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