Delibera della Giunta regionale. I fondi consentiranno
alle scuole lo sviluppo dell’offerta pedagogico-formativa
inerente la lingua e la cultura della minoranza slovena
La Regione Friuli Venezia Giulia destinerà 100.000 euro del fondo per la minoranza slovena, in base all’articolo 21 della legge regionale di tutela n. 26/2007, a progetti a sostegno dello sloveno e della cultura promossi dalla rete delle scuole medie superiori e degli istituti comprensivi con lingua d’insegnamento slovena e bilingui, attivi sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Così ha deliberato il13 luglio, la Giunta regionale su proposta di Pierpaolo Roberti, assessore alle Autonomie locali, sicurezza e politiche comunitarie. In base alla delibera, il totale sarà diviso in metà uguali: 50.000 euro andranno ai progetti delle scuole superiori, altrettanti, invece, a quelli degli istituti comprensivi. I fondi menzionati consentiranno alle scuole lo sviluppo dell’offerta pedagogico-formativa, in considerazione dell’apprezzamento per la lingua e la cultura della minoranza slovena, ponendo particolare attenzione all’interscambio tra gli studenti e il personale scolastico, in collaborazione con gli istituti sloveni. Per accedere alla gara d’appalto per l’aggiudicazione di risorse dal fondo, le scuole interessate hanno costituito due reti scolastiche: una comprende le scuole medie superiori, coordinate dall’Istituto professionale «Jožef Stefan» di Trieste-Trst; l’altra, invece, unisce gli istituti comprensivi, coordinati dell’Istituto comprensivo di Aurisina-Nabrežina. Le scuole hanno, quindi, potuto presentare più piccoli progetti, il cui filo conduttore era il potenziamento dell’insegnamento dello sloveno nel quadro dell’offerta formativa. Per quanto attiene le scuole medie superiori, ognuna di queste ha presentato da cinque a sette progetti (per un totale di circa 30 progetti), che, nella maggioranza dei casi, riguardano attività in Slovenia: da tirocini e corsi di perfezionamento dello sloveno alla collaborazione con il Centro per lo sloveno come lingua seconda o straniera (Center za slovenščino kot drugi/tuji jezik) e a gemellaggi studenteschi. Sono previste anche attività supplementari per singole scuole o attività artistiche, legate all’insegnamento dello sloveno. La rete degli istituti comprensivi ha, invece, raggruppato i progetti in tre maxi-ambiti. Il primo comprende attività supplementari per il miglioramento della conoscenza dello sloveno e è riservato agli studenti della scuola dell’obbligo. Il secondo riguarda l’interscambio di alunni e personale scolastico tra scuole slovene o bilingui in Friuli Venezia Giulia e quelle della Slovenia, e contempla anche una permanenza di più giorni e l’insegnamento in Slovenia. Il terzo ambito riguarda attività per l’arricchimento dell’offerta formativa, anche in collaborazione con enti e organizzazioni delle comunità linguistiche slovene in Italia. Per quanto riguarda le singole attività possiamo citare, per esempio, i laboratori linguistici, la collaborazione nell’ambito di progetti già esistenti (quali ad esempio «Pomahajmo v svet», «Beseda povezuje, prijateljstvo združuje», oppure «Srečanje Prežihovcev»); la scoperta delle biblioteche in Slovenia; le escursioni; i laboratori teatrali e musicali; la collaborazione con il Teatro stabile sloveno-Ssg, con la Biblioteca nazionale slovena e degli studi-Nšk, con le scuole di musica Glasbena matica ed Emil Komel. I. Ž.
(Primorski dnevnik, 15. 7. 2018)
da Slovit
Cara Olga, rieccomi dopo una breve vacanza in Italia, sono ritornato nella mia terra dove sono nato, molte cose sono cambiate ma le valli del prosecco incantano!!!
RispondiEliminaCiao e buona domenica con un forte abbraccio e sempre con un sorriso:-)
Tomaso