31 mar 2019

Progetto strategico Primis - Strateški projekt Primis




V Benetkah poteka prva uradna predstavitev strateškega projekta Primis, ki še naprej povezuje slovensko narodno skupnost v Italiji in italijansko narodno skupnost v Sloveniji v duhu evropskega prijateljstva.

A Venezia si sta svolgendo la prima presentazione pubblica del progetto strategico Primis che continuerá a collegare la comunitá slovena in Italia e la comunitá italiana in Slovenia nello spirito dell’amicizia Europea.
Unione Italiana - CNI #primisproject
 — a Venezia.

Giro d’Italia na cesti na Višarje - Il Giro d’Italia sulla strada per Lussari

V okviru vsedržavne kolesarske dirke Giro d’Italia sanjajo organizatorji o tem, da bi bile med letoma 2020 in 2022 cilj v okviru dveh etapah Svete Višarje. Tako piše v triletnem načrtu, ki ga je za družbo RCS pripravil Enzo Cainero, projektni menedžer za etape v Furlaniji Julijski krajini. Sam se zaveda, da bi stvar bila precej zapletena. Glavno vprašanje je izgradnja asfaltirane ceste iz Ovčje vasi. Zanjo bi uporabili že obstoječo gozdno cesto, ki je dolga 8 kilometrov. Družba RCS naj bi imela premisleke zaradi ozkega cestišča; Dežela Furlanija Julijska krajina bi pa projektu bila naklonjena.
Podžupan Občine Trbiž, Igino Cimenti, nam je povedal, da je novica  trbiško občinsko upravo razveselila.
Iz Občine Naborjet-Ovčja vas župan Boris Preschern je previden, ker so obstoječi gozdno cesto svojčas speljali skozi precej nevarne gorske razmere in plazov je že veliko. Pred izpeljavo takšnega posega in organiziranja takšne prireditve bi po Preschernu bilo treba urediti že obstoječo cesto in poskrbeti za njeno varnost. Če bi Dežela Furlanija Julijska krajina nameravala vlagati sredstva v varnost ceste in jo asfaltirati, bi se to lahko splačalo s turističnega in promocijskega vidika, vendar bi potem po Preschernu cesta morala ostati nedostopna vsem vozilom, razen ljudem, ki skrbijo za višarsko planino in za ljudi, ki upravljajo gozd.
Pater Peter Lah, ki je v svetišču na Svetih Višarjah odgovoren za pastoralne dejavnosti, izraža premisleke. Predlog naj bi bil legitimen in zanimiv, ampak ne bi bil pravi za Višarje iz več razlogov. Višarje so namreč eno od redkih svetišč, kjer je še dokaj mirno in to je prednost za romarje. Romarji in tisti, ki pridejo peš, cenijo, da Višarje niso turističen kraj. Lah misli, da če bi gor speljali cesto, bi potem takoj bil večji pritisk, da bodo ljudje začeli hodit z avtomobili, z motorji. Poleg tega na Višarjah, na samem vrhu gore, naj ne bi bilo več prostora za nove stavbe, s katerimi bi lahko sprejeli večji pritok ljudi. Cesta iz Ovčje vasi, kakršna je zdaj, naj bi za potrebe Višarij bila primerna. Za nadaljnje potrebe je ozka; za udobno cesto bi pa morali razbiti pol gore in pri tem govoriti o težkih milijonih.
Uno dei sogni degli organizzatori del Giro d’Italia, la celebre manifestazione ciclistica di portata nazionale, è di portare a Lussari/Svete Višarje l’arrivo di due tappe tra il 2020 e il 2022. Si tratta di una delle proposte contenute nel piano triennale preparato per Rcs da Enzo Cainero, il project manager che si occupa delle tappe del Giro in Friuli Venezia Giulia. Cainero stesso si rende conto di come la faccenda sia piuttosto complessa; il nodo principale sarebbe la costruzione di una strada asfaltata. Per il suo tracciato sarebbe utilizzata la strada forestale già esistente che sale a Lussari da Valbruna, lunga circa 8 chilometri. Rcs nutrirebbe dei dubbi in merito alla strettezza della carreggiata; la Regione Friuli Venezia Giulia, invece, guardarebbe al progetto con favore.
Il vicesindaco del Comune di Tarvisio/Trbiž, Igino Cimenti, spiega come l’amministrazione comunale sia piuttosto soddisfatta della notizia.
Dal Comune di Malborghetto-Valbruna/Naborjet-Ovčja vas il sindaco Boris Preschern è prudente. La strada forestale esistente, infatti, si inerpica in circostanze ambientali piuttosto pericolose, con diversi fronti franosi. Secondo Preschern, quindi, prima di intraprendere un’iniziativa di questo tipo e organizzare una manifestazione di tale portata, andrebbe sistemata e messa in sicurezza la strada già esistente. Qualora la Regione Friuli Venezia Giulia intendesse investire fondi nella sicurezza della strada e asfaltarla, ciò potrebbe essere produttivo in termini di ritorno turistico e promozionale; tuttavia, in seguito, secondo Preschern la strada dovrebbe restare interdetta a tutti i veicoli, eccetto  quelli di coloro che si occupano della malga di Lussari e di quanti gestiscono  la foresta.
Il responsabile delle attività pastorali al santuario di Lussari, padre Peter Lah, esprime perplessità. La proposta sarebbe legittima e interessante, ma non sarebbe adatta a Lussari, per diversi motivi. Lussari è, infatti, uno dei rari santuari che ancora gode di abbastanza tranquillità e questo, per i pellegrini, è un pregio. I pellegrini e quanti giungono a Lussari apprezzano il fatto che non sia una località turistica in piena regola. Secondo Lah, nel caso in cui fosse realizzata una strada asfaltata, crescerebbe subito la pressione per potere iniziare ad arrivarci con automobili e mezzi a motore. Oltretutto a Lussari, sulla cima del monte stesso, non ci sarebbe ulteriore spazio per nuove strutture – con cui poter accogliere un flusso maggiore di persone. La strada che sale a Lussari da Valbruna sarebbe adatta ai bisogni di Lussari già nelle condizioni attuali. Per soddisfare ulteriori necessità sarebbe troppo stretta; per realizzare una strada più comoda sarebbe necessario sgretolare diversi versanti della montagna, intavolando un discorso di diversi milioni.

28 mar 2019

Tečaj plavanja v sklopu projekta Skokica plava/Corsi di nuoto nell'ambito del progetto Skokica plava


>> PLANINSKA DRUŽINA BENEČIJE
>> vsako saboto, od 17.30 do 18.30
parpravja v kamunskem bazenu v Čedadu tečaj plavanja v sklopu projekta Skokica plava namenjen otrokam od 5 do 14 liet. Plavali bojo 16., 23. in 30. marča, 6., 13. in 27. obrila, 4. in 11. maja. Vsi muorajo biti člani Planinske družine Benečije, članarina za lieto 2019 pride 10 euru za otroke. De bi se vpisal’, pokličite v večernih urah Flavio na 0432 727631 al’ na 348 551 1581.
>> PLANINSKA DRUŽINA BENEČIJE
>> ogni sabato, dalle 17.30 alle 18.30
organizza nella piscina comunale a Cividale il corso di nuoto nell’ambito del progetto Skokica plava rivolto ai bambini dai 5 ai 14 anni. Nuoteranno il 16, il 23 e il 30 marzo, il 6, il 13 e il 27 aprile, il 4 e l’11 maggio. Devono essere membri della Planinske družine Benečije, l’abbonamento per il 2019 costa 10 euro per i bambini. Per iscrivervi chiamate in orario serale Flavia allo 0432 727631 o al 348 551 1581.

9 sindaci su 10 in cerca di riconferma - 9 od 10 županov v boj za novi mandat

La modifica della legge elettorale, che ha introdotto la possibilità di terzo mandato consecutivo per i sindaci nei Comuni fino a duemila residenti e ridotto da 12 a 10 (più il primo cittadino) il numero dei consiglieri nei Comuni sotto i mille residenti, ha dato il via ai preparativi per il rinnovo delle amministrazioni locali. Il prossimo 26 maggio, assieme al voto per il Parlamento europeo, anche i cittadini di dieci municipalità della provincia di Udine, nei quali è tutelata la minoranza slovena, eleggeranno sindaco e consiglieri comunali.
A un mese dalla presentazione delle candidature (il termine dovrebbe essere il 16 aprile) e dall’avvio ufficiale della campagna elettorale, le anticipazioni e le indiscrezioni da noi raccolte fanno prevedere, nei dieci Comuni, la ricandidatura dei sindaci uscenti, con l’eccezione di Lusevera, e le opposizioni in molti casi in difficoltà a trovare gli sfidanti e anche a comporre le liste, tanto da prospettare in qualche caso corse solitarie.
Partiamo dalle Valli del Natisone. A Grimacco/Garmak la sindaca uscente, Eliana Fabello, è a disposizione del suo gruppo, purché resti coeso, per un terzo mandato, ma non è chiaro chi potrebbe sfidarla. Chiaramente si guarda in primo luogo ai consiglieri dei due gruppi dell’attuale opposione.
A Pulfero/Pobuniesac il primo cittadino, Camillo Melissa, dopo una lunga riflessione, ha sciolto la riserva sulla propria ricandidatura. Anche nella lista che lo sosterrà ci saranno poche novità. Tra l’altro a Pulfero il consiglio comuale continuerà ad avere 13 membri, avendo il comune registrato al censimento del 2011 ancora più di mille residenti. Secondo i rumors raccolti, a sfidarlo dovrebbe esserci Cernoia Mario, già vicesindaco di Piergiorgio Domenis. Quest’ultimo, negli ultimi cinque anni capogruppo dell’opposizione, lascierebbe la politica attiva.
Certa a San Leonardo/Svet Lienart la ricandidatura del sindaco Antonio Comugnaro, intenzionato a proseguire il lavoro svolto nel suo primo mandato, mentre è ancora da definire la lista a suo sostegno. Lo sfidante, stando alle voci, potrebbe essere uno o una degli esponneti della minoranza.
A San Pietro al Natisone/Špietar l’attuale primo cittadino, Mariano Zufferli, si ricandiderà per un secondo e ultimo (avendo il Comune più di duemila residenti) mandato al vertice della principale municipalità della Benecia. Lo/la sfidante dovrebbe arrivare dall’attuale gruppo di opposizione, anche se al momento nulla ancora sembra definito.
A Stregna/Sriednje è probabilie la riproposizione del duello di cinque anni fa tra l’uscente Luca Postregna e il suo predecessore Mauro Veneto. Come si ricorderà, nel 2014 lo spoglio delle schede in primavera fece prevalere per un solo voto Veneto, ma all’inizio del successivo inverno il Tar annullò una scheda a suo favore e consegnò la fascia tricolore a Postregna in virtù della più giovane età.
A Prepotto/Prapotno è intenzionata a proseguire nel suo impegno, se sarà premiata dal voto, l’attuale prima cittadina Maria Clara Forti. Non è ancora trapelato il nome dello sfidante, ma anche nel Comune della Val Judrio si guarda ai banchi dell’opposizione.
Nelle Valli del Torre, ad Attimis/ Ahten l’uscente Sandro Rocco dovrebbe essere della partita, anche se non ha ancora sciolto la riserva, mentre Lusevera/Bardo avrà un nuovo sindaco, considerata la decisione di Guido Marchiol a non cercare un terzo mandato.
In Val Resia/Rezija la modifica alla legge elettorale, operata dal Consiglio regionale, rischia di creare difficoltà. Lo stesso sindaco Sergio Chinese, che ha la possibilità di candidarsi per la terza volta, ci ha fatto sapere che la maggioranza aveva già individuato un candidato alla succesione. Ora il primo cittadino uscente è disponibile a proseguire l’impegno per la sua valle. Il nodo sarà sciolto una volta approvato il bilancio. Intanto dal fronte opposto non trapelano indiscrezioni.
In Valcanale, infine, sarà rinnovata l’amministrazione di Malborghetto-Valbruna/Naborjet-Ovčja vas . Scontata è la riproposizione alla guida del Comune del sindaco uscente, Boris Preschern, mentre l’opposizione sembra incontrare difficoltà ad individuare la figura da opporgli. (E. G.)
V Ahtnu, Bardu, Garmaku, Naborjetu, Podbuniescu, Prapotnem, Reziji, Sv. Lienartu, Sriednjem in Špietru že tečejo priprave na občinske volitve.
Potem ko je Dežela prižgala zeleno luč tretjemu mandatu za župane občin do 2000 prebivalcev, so stekle priprave na občinske volitve, ki bodo potekale 26. maja, ob volitvah za Evropski parlament. Zgleda, da se bodo v desetih občinah, v katerih je slovenska manjšina, razen v Bardu, za novi mandat potegovali dosedanji župani.

27 mar 2019

Obisk iz Tipane in Breginja - Visita da Taipana e Breginj


V ponedeljek, 25. marca, so uredništvo Doma obiskali učenci primarne šole iz Tipane in osnovnošolci podružnične šole Breginj, ki skupaj s sovrstniki iz kraja Guilmi (pokrajina Chieti v Abrucih) sodelujejo pri projektu, da bi pripravili skupen večjezičen šolski časopis. Na uredništvu Doma so dopoldne otroci iz Breginja izvedeli, kako nastaja petnajstdnevnik, njegovo dolgo zgodovino in ostale dejavnosti zadruge Most, ki Dom izdaja. Učenci so nato obiskali park Acrobati del sole in si ogledali znamenitosti Čedada. Popoldne so bili na uredništvu pa otroci in Tipane.
Lunedì, 25 marzo, sono stati in visita al Dom gli alunni delle scuole primarie di Taipana/Tipana e Breginj. Insieme ai coetanei di Guilmi (in provincia di Chieti in Abruzzo) collaborano nel progetto volto alla realizzazione di un giornalino scolastico plurilingue. Dopo la visita al parco «Acrobati del sole» e alla città di Cividale, nel pomeriggio i bambini di Taipana/Tipana, nella redazione del Dom, hanno avuto la possibilità di conoscere come nasce un numero del quindicinale, la storia del giornale e le altre attività della cooperativa editrice «Most». Gli alunni di Breginj erano stati alla redazione del Dom già in mattinata.

Spomladansko vabilo na kosilo - Invito a pranzo primaverile

Od 5. obrila vse do 2. junja bo vsak konac tiedna Vabilo na kosilo spomladi v Nediških dolinah. Iniciativo že 27. lieto parpravlja združenje Invito, de bi sladokusci spoznali domače okusne jedila, ki jih v Nediških dolinah napravjajo z zejan in s spomladnskim sadjam. Župa užgana, zlikrofi, marvice z lustrikan, močnik z ožejdam, pomladansko štakanje, ozebarjave, modac z ocvierki… so le nekatere miez vič sort jedil, ki jih bojo ponujale gostilne: Monte del re v Klenju, La casa delle rondini na Dugah, Alla cascata par Hlodiču, Al Vescovo/Škof v Podbuniescu, da Na.Ti. v Ošnijen, da Walter v Utani, ai Colli di Spessa na Špesi, Vartacia na Vartačah par Tračmune, planinski dom Pelizzo na Lazeh na Matajuru, Al giro di boa par Muostu in Taverna fiorita v Barnasu. Zaželjena je rezervacija. Na facebook strani invitoapranzo al’ na spletni strani www.invitoapranzo.it bote ušafali vse potriebne informacije in menuje.

Con l’arrivo della bella stagione variano i sapori e i prodotti che mangiamo, ciò che non cambia è il piacere di sedersi a tavola. Riparte venerdì, 5 aprile, e durerà fino al 2 giugno l’Invito a pranzo di primavera nelle Valli del Natisone, manifestazione organizzata dall’associazione Invito, che va avanti da 27 anni e attira persone sul nostro territorio, valorizzandone la cultura e le tradizioni gastronomiche nonché i prodotti tipici. Una rosa di 11 ristoratori proporrà il proprio menù di stagione a prezzo fisso: dai 21 ai 28 euro bevande escluse, a seconda dei locali. All’iniziativa aderiscono la trattoria Al giro di boa nella frazione Ponte San Quirino di San Pietro, l’agriturismo La casa delle rondini nella frazione di Dughe di Stregna, la trattoria Da Walter nella frazione di Altana di San Leonardo, la trattoria Da Na.Ti. nella frazione di Osgnetto di San Leonardo, la trattoria Ai colli di Spessa di Cividale, il rifugio Pelizzo in località Montemaggiore di Savogna, la trattoria Vartacia al bivio Tercimonte sulla strada per il Matajur (Savogna), la Taverna fiorita nella frazione di Vernasso di San Pietro al Natisone, la trattoria Alla cascata nella frazione di Clodig di Grimacco, l’albergo-ristorante Casa al Vescovo/Škof di Pulfero e l’agriturismo Monte del re nella frazione di Clenia di San Pietro. Sarà a disposizione anche il classico libretto stampato con la descrizione dei vari menù. Consultate la pagina facebook invitoapranzo o il sito www.invitoapranzo.it.

Castagno monumentale Pegliano - Pulfero

24 mar 2019

Un figlio, le distanze, le idee

Non si possono non sottoscrivere le parole che Margherita Trusgnach, a nome del circolo culturale Rečan –Aldo Klodič, ha rivolto ai congressisti della SKGZ (Unione economica culturale slovena) che si sono riuniti sabato scorso, 9 marzo, a Trieste per eleggere i nuovi organi.
E non si può non pensare, con una certa tristezza, a quanto sia giusto il paragone tra la Benecia e il figlio (della comunità slovena in Italia) che si trova in maggiore difficoltà, e a cui va dato (andrebbe dato, perlomeno) il massimo sostegno. Ne è stato cosciente, soprattutto in questi ultimi anni in cui il problema dello spopolamento nelle nostre vallate si è sempre più aggravato, il presidente uscente Rudi Pavšič. Non abbiamo dubbi sul fatto che chi da sabato
scorso lo sostituisce in questo compito allo stesso tempo prestigioso e gravoso comprenderà la gravità della situazione.
Da qui però arrivare a pensare su come agire implica un percorso tutt’altro che facile. Bisogna innanzitutto accorciare le distanze che ci sono tra noi periferia e il centro (Trieste, Lubiana). Occorre avere ben chiaro – e qui cito Fabio Bonini che l’ha scritto su questa stessa colonna – chi, cosa e come. Vogliamo la cultura abbinata al turismo? Sono sufficienti? Chi lo fa? Cosa si fa? Vogliamo l’agricoltura, l’artigianato, vogliamo le fabbriche?
Serve infine, lo diciamo da anni se non da decenni, condivisione. All’interno della comunità slovena di questa provincia, perlomeno. Così che non ci tocchi guardare con una sottile invidia chi, ai vertici delle due principali organizzazioni slovene, è capace di creare dialogo e collaborazione meglio di noi. (m.o.)



Formazione scolastica a Lubiana per gli alunni delle cl.quarte-Šolanje v Ljubljani za dijake četrtih razredov

Di Michal Sindelar at Ipernity – http://www.ipernity.com/doc/smichal/6645016, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11097466
Slovenski izobraževalni konzorcij bo tudi v naslednjem šolskem letu dijakom slovenskih višjih srednjih šol v Italiji (oziroma tistim, ki so obiskovali slovenske ali dvojezično osnovne in nižje srednje šole) ponudil možnost, da del svojega šolanja opravijo v Ljubljani v okviru programa Ekstra. Ta omogoča namreč mladim, ki bodo v šolskem letu 2019/2020 obiskovali 4. razred, da se za šest mesecev ali celo leto preselijo v Ljubljano. Slovik jim bo v sklopu programa, ki se ga je letos na primer udeležilo deset dijakov iz tržaške, goriške in videnske pokrajine, nudil pomoč pri organizaciji študijskega gostovanja, celoletno tutorstvo in skupinske coachinge ter inštrukcije ob povratku na matično šolo. Glavni cilj šolanja v Ljubljani, ki se lahko ponaša z zelo dobrimi šolami ter dobro organiziranimi dijaškimi domovi ter razvejano paleto dejavnosti, s katerimi si lahko mladi popestrijo svoj prosti čas, so spoznavanje novega okolja, drugačnega šolskega sistema, dodatnih vsebin, pa tudi osebnostna rast in razvoj. Gostovanje v slovenski prestolnici namreč pomeni za dijake večjo samostojnost, pa tudi odgovornost, predvsem pa omogoča povsem spontano spoznavanje in osvajanje “živega” slovenskega jezika. Več informacij in prijavno dokumentacijo lahko zainteresirani dobijo na www.slovik.org. Prijave zbirajo do 17. marca.

http://novimatajur.it/cultura/solanje-v-ljubljani-za-dijake-cetrtih-razredov.html

L'istituto sloveno per la formazione scolastica anche per il prossimo anno scol. offre la possibilità di approfondire la conoscenza della lingua slovena a Lubiana nell'ambito del progetto Ekstra.Questa opportunità è prevista per gli studenti delle classi quarte della scuola primaria ,media e superiore delle scuole slovene e bilingui in Italia che potranno studiare a Lubiana per sei mesi o un anno.Quest'anno vi hanno aderito dieci ragazzi delle scuole delle provincie di Udine,Trieste,Gorizia.Sono stati seguiti dai tutors con il coaching di gruppo.Lubiana può vantare ottime scuole, ostelli studenteschi ben organizzati e una vasta gamma di attività con cui i giovani possono arricchire il loro tempo libero.I ragazzi conosceranno un nuovo ambiente, un diverso sistema scolastico, contenuti aggiuntivi, nonché avranno una crescita personale e di sviluppo. Essere ospitati nella capitale slovena significa maggiore autonomia ,oltre che responsabilità e, soprattutto, permettere una conoscenza e una conquista del tutto spontanee della lingua slovena "vivente".Ulteriori informazioni e documentazione sono disponibili su www.slovik.org. Le domande entro il 17 marzo.(traduzione personale)

Sfida dei Robot al Convitto Paolo Diacono di Cividale


Il Liceo Scientifico annesso al CNPD di Cividale del Friuli (UD) è l’unica scuola italiana che, assieme alla scuola superiore La Prat’s di Cluny (Francia) e l’Escola Municipal Treball di Granollers in Catalogna (Spagna), partecipa attivamente a EUROROBOT “Let’s Eurorobot together!”, progetto Erasmus+ KA2 (parternariati tra scuole) la cui finalità è quella di avvicinare i ragazzi di più scuole d’Europa e favorire il teamworking attraverso un programma di costruzione e programmazione di Robot. 
Oggi, venerdì 22 marzo alle ore 15,00 presso la sede del Convitto di Cividale gli studenti dei tre team transnazionali si fronteggeranno in una competizione finale dei Robot, aperta al pubblico.  A differenza dello scorso anno, le “macchine” sono dotate di sensori e di un braccio meccanico che raccoglierà un oggetto, lo trasporterà e lo depositerà percorrendo un circuito dedicato. Il robot più efficiente riceverà un riconoscimento. 
EUROROBOT è stato attivato nell’anno scolastico 2017/18 con il sostegno dell’Unione Europea e coinvolgerà in totale circa 120 studenti. Nel primo anno i gruppi hanno costruito e programmato le “macchine” e si sono fronteggiati sui primi circuiti, mentre in questo secondo anno la programmazione è stata ulteriormente sviluppata da nuovi team misti di studenti italiani, francesi e spagnoli. In gennaio i gruppi si sono riuniti in Spagna per assemblare i loro robot con i pezzi precedentemente disegnati e stampati in 3D, applicando alle macchine dei sensori e un braccio meccanico; in questi giorni, a Cividale, condividono quanto appreso, testano il funzionamento dei robot mediante la programmazione delle schede madri tramite il software “bitbloq” (che permette di scrivere il codice utilizzando blocchi di istruzioni) e si preparano alla sfida di venerdì 22. I gruppi di studenti e docenti sono stati accolti in diverse famiglie del territorio.

23 mar 2019

DI SERA - ZVEČER


DI SERA
Sì lieve, sì calmo
è il tramonto
che già vi scorgo le stelle;
sulla cupola nera
per l ’oscura città
di luci s’empie l ’arco silente.
Poi due colombe,
tra i cieli, l'acqua
recarono con piume splendenti.
Già troppo tremasti;
cosa più brami, cuore:
ancora
felicità?

ZVEČER

Vsa tenka, vsa mirna
je zarja večerna,
da vidim zvezde skozi njo:
nad kupolo mračno
čez mesto temačno
se tiho v loku svetlem pno.
Golobov se dvoje
med nebom, vodo je
preneslo s perotmi blestečimi...
Dovolj si trpelo,
kaj zahrepenelo,
srce, si spet po sreči mi?

(Oton Župančič poeta sloveno)

 Oton Župančič (Vinica, 23 gennaio 1878 – Lubiana, 11 giugno 1949) è stato un poeta sloveno.
Appartenne a famiglia agiata, e poté studiare a Novo Mesto, a Lubiana e a Vienna. Per vari anni peregrinò in varie capitali europee e poté fare esperienza diretta di tutte le correnti letterarie dell'epoca.
Il suo stile inizialmente si ispirò alla poesia popolare per poi affrontare tutti i temi della vita e dell'arte, creando una lirica vivace e ricca di sentimento che fece di lui uno dei maggiori poeti sloveni...
https://www.wikiwand.com/it/Oton_%C5%BDupan%C4%8Di%C4%8D

testi dal web

21 mar 2019

Viaggio alla scoperta delle meraviglie di palazzo Antonini: aperto per l...

Roberti incontra Chinese e promette un nuovo studio “linguistico-culturale” sul Resiano. Che resta un dialetto sloveno


“Tutte le tipicità delle comunità locali, che nell’insieme rendono unico il Friuli Venezia Giulia, meritano di essere tutelate e valorizzate. In quest’ottica sarà quindi commissionato uno studio linguistico-culturale per valutare se, ferma restando la piena tutela della minoranza linguistica slovena presente nell’area, si possano comprendere meglio gli aspetti della lingua e della cultura della Val Resia e come tutelarli al meglio”.
Così l’assessore regionale Pierpaolo Roberti che, lo scorso 20 marzo, ha incontrato la giunta comunale di Resia guidata dal sindaco Sergio Chinese. Chinese che, il prossimo 26 maggio, potrebbe ripresentarsi alle elezioni comunali e correre per il terzo mandato, sostiene da sempre l’estraneità del dialetto di Resia dal sistema dialettale sloveno. Al punto da aver elaborato egli stesso una grafia ora utilizzata dal Comune anche negli atti pubblici.
Se lo studio cui ha accennato Roberti sarà elaborato da linguisti titolati (e non da politici o da sedicenti esperti in materia) le conclusioni non potranno discostarsi da quelle già elaborate dall’assemblea dell’associazione italiana degli slavisti sia nel 1989 che nel 2006 e che riportiamo qui di seguito:
L’assemblea dell’Associazione Italiana degli Slavisti, riunita a Udine in occasione del 4° Congresso Italiano di Slavistica, ritiene doveroso esprimersi sull’origine e l’appartenenza dei dialetti sloveni che si parlano lungo la fascia confinaria della Provincia di Udine. L’uso strumentale di definizione di questi dialetti (quali “po našin”, “natisoniano”…) e delle genti che li parlano (quali “slavofone”, “popolazioni autoctone di origine slava” ecc.) appare funzionale a negare l’appartenenza di questi dialetti e di queste genti alla comunità linguistica e culturale slovena. A questo proposito ribadiamo quanto già affermato nel 1989 dall’AIS in un documento in cui tra l’altro si sottolineavano i seguenti punti:sottolineavano i seguenti punti:
-Gli sloveni della provincia diUdine (Valli del Natisone, Val di Resia e Valle del Torre e del Cornappo) parlano tre diversi dialetti sloveni, appartenenti, come i dialetti sloveni delle province di Gorizia e Trieste, al gruppo dei dialetti sloveni comunemente definiti del Litorale. L’appartenenza di questi dialetti alla lingua slovena è attestata da un’innumerevole serie di studi scientifici, recepiti e messi a frutto con contributi originali dai glottologie dagli slavisti italiani e stranieri.- Una relativa diffusione della lingua letteraria slovena nel passato e l’ “arcaicità” dei dialetti sloveni in uso nelle località della provincia di Udine suddette non è dovuta a una presunta e scientificamente inesatta estraneità di questi dialetti alla lingua slovena, bensì a fattori storici e amministrativi che hanno determinato la situazione linguistica attuale.
-La peculiarità dei dialetti sloveni della popolazione slovena della provincia di Udine, nonché il loro particolare sviluppo storico, non possono essere quindi assunti a motivazione di un’artificiosa distinzione di queste parlate dal resto della lingua slovena o da una differenziata applicazione delle leggi di tutela (482/99 e 38/01)

IVAN CANKAR

Nello scorso 2018 ricorreva il centenario della morte di Ivan Cankar, il massimo autore sloveno (1876-1918).

L'evento è stato celebrato degnamente in Slovenia e ovvia-mente anche presso la comunità slovena in Italia. La ricorrenza invece è passata abbastanza inosservata da parte italiana, anche a Trieste dove pure Cankar era di casa e dove proprio negli ultimi anni della sua vita tenne interessanti conferenze. Al lettore italiano Cankar non è sconosciuto, in quanto i suoi libri vennero tradotti e pubblicati già nei primi decenni del secolo scorso (anche durante il fascismo, che politicamente invece voleva annichilire la nazione slovena) e ristampati più volte, anche da prestigiosi editori a livello nazionale (Rizzoli, Feltrinelli, Mondadori), fino agli anni‘80. Si tratta comunque inevitabilmente di uno scrittore di nicchia per l'Italia, in quanto quella slovena è la letteratura di un piccolo popolo, anche se stanziato ai confini orientali del Bel Paese e che con gli italiani convive nel Friuli Venezia Giulia e nell'Istria. Peccato quindi che la cultura italiana non abbia saputo approfittare del centenario dello scrittore sloveno per conoscerlo meglio. A colmare in parte questo vuoto ha contribuito l'Editoriale Stampa Triestina, che ha pubblicato in traduzione italiana (e ristampato in lingua originale) una selezione di racconti dello scrittore sloveno con il titolo "Sull'isola", curata dalla slavista Marija Mitrović. Si tratta di racconti tradotti per la prima volta in italiano da Paola Lucchesi, che presentano uno Cankar diverso, sconosciuto forse anche al lettore sloveno: prose scritte tra il 1899 e il 1913,
nelle quali si riflettono alcuni fenomeni e problemi universali che non sono caratteristici solo dell'ambiente da cui proviene lo scrittore, bensì, come nei veri classici, affliggono anche oggi tutti noi, che non siamo necessariamente legati all'epoca di Cankar nè al luogo in cui viveva. Un autore dunque estremamente moderno. Segnaliamo che il racconto che dà il titolo al libro sembra scritto
quasi da Edgar Allan Poe, anche se alcuni critici confrontano Cankar piuttosto con Franz Kafka. Durante la sua vita Cankar conobbe privazioni e miseria, ed ebbe occasione di convivere con la povera gente e le loro intime tragedie. Fu un cantore della ribellione sociale, che si scagliò contro la
società gretta e provinciale del suo tempo, utilizzando anche l’uso della satira. Il suo esordio nella letteratura avvenne con la raccolta di poesie “Erotika”, che provocò talmente tanto scandalo tra i conservatori da indurre il vescovo di Lubiana ad acquistare tutte le copie per farle bruciare. Per i
tipi della casa editrice Comunicarte inoltre è uscita una nuova traduzione - a cura di Daria Betocchi - del capolavoro di Cankar "Il servo Jernej e il suo diritto", nel quale l’autore denuncia la situazione di sopraffazione di fatto e di diritto della società borghese nei confronti delle elementari esigenze di giustizia dei contadini. Lo Slovenski Klub invece ha pubblicato una raccolta di pensieri e citazioni di Ivan Cankar (tra cui molti tratti dai discorsi politici tenuti a Trieste tra il 1907 e il 1918), dal titolo “Keep Calm and Read Cankar”, curata da Poljanka Dolhar e Martin Lissijach.

  fonte Il Lavoratore del 15/03/2019

Una pellicola per il Monte Nero - Krn - Lavadôr

Video di Romeo Trevisan

19 mar 2019

Sentieri persi, parole perse a Topolò - Topolovo, Izgubljene poti in besede


L’associazione giovanile Robida propone due giornate di esplorazioni lungo i sentieri che circondano il paese di Topolò. In questa occasione verrà presentata da Janja Šušnjar, architetta slovena, e Laura Savina, illustratrice romana, la guida “Sentieri persi, perse parole” che hanno pensato per accompagnare in modo creativo e suggestivo il camminatore che arriva a Topolò. La guida e il progetto stesso nascono dalla volontà di prendersi cura del paesaggio che circonda il paese, al di fuori delle strade principali e delle giornate estive. Riscoprire i sentieri che un tempo venivano percorsi quotidianamente, che avevano una propria funzione e richiedevano cura e manutenzione, oggi acquista un nuovo valore, una nuova funzione. Con questa iniziativa si vuole proporre una nuova prospettiva del camminare, esplorativa e creativa, dando in mano al camminatore una preziosa guida dove, tra le mappe e le indicazioni si trovano piccoli disegni e piccole storie che ognuno può leggere a suo modo e mettere in pratica una volta intrapreso il cammino, per crearsi così la propria guida personale. Ecco il programma. Sabato 23 marzo: dalle ore 10, casa Juljova “Sentieri persi”, introduzione a cura dell’Associazione Robida; “Sentieri persi, perse parole”, presentazione del progetto con Janja Šušnjar e Laura Savina; prima passeggiata; dalle ore 13, casa Juljova, pranzo offerto dalla Trattoria alla Posta; seconda passeggiata. Domenica 24 marzo in ascolto di “ToBeContinued” presso la posta di Topolò; dalle ore 11, casa Juljova, Perse parole, lezione di sloveno con Janja Šušnjar; terza passeggiata; dalle ore 14, al chiosco; rinfresco; quarta passeggiata. La partecipazione è libera e gratuita. In caso di mal tempo l’iniziativa si svolgerà presso la casa Juljova.

Mladinsko društvo Robida bo dva dni namenilo raziskovanju poti, ki objemajo vas Topolove. Ob tej priložnosti bosta Janja Šušnjar, študentka arhitekture, in Laura Savina, ilustratorka, predstavili vodnik “Izgubljene poti in besede”, ki je bil zamišljen kot kreativni in sugestivni spremljevalec sprehodov po poteh okrog vasi. Vodnik in sam projekt se rodita iz želje in prizadevnosti ohranjati krajino, ki obdaja vas, in to ne zgolj njenih glavnih poti, temveč tudi tiste pozabljene, in ne zgolj med poletjem, temveč skozi celo leto. Ponovno odkrivanje poti, ki so bile enkrat vsak dan prehojene, ki so imele svojo funkcijo in so zahtevale skrb in vzdrževanje, pomeni vrniti jim novo življenje. S tem projektom društvo predlaga novo perspektivo in daje nov smisel sami hoji, ki tako postane eksplorativna in kreativna ter pohodniku v roke poda dragocen vodnik, kjer dobijo svoj prostor – poleg običajnih zemljevidov in informacij o poteh – majhne risbe, zgodbe in predlogi, ki jih vsak lahko bere in jim sledi na svoj način. Program. V soboto, 23. marca, od 10. ure, v Juljovi hiši “Izgubljene poti” uvodna beseda: društvo Robida; “Izgubljene poti in besede” predstavitev projekta, govorijo: Laura Savina in Janja Šušnjar; prvi sprehod; od 13. ure, kosilo, v Juljovi hiši (kosilo ponuja Trattoria alla Posta); drugi sprehod. V nedeljo, 24. marca, v topolovški pošti poslušamo “ToBeContinued”; od 11. ure, v Juljovi hiši “Izgubljene besede” lekcije slovenščine Janje Šušnjar; tretji sprehod; od 14. ure kosilo v kiosku; četrti sprehod. Udeležba je brezplačna. V primeru slabega vremena bo program potekal v Juljovi hiši.

18 mar 2019

Senza fede in Dio ci si abbandona al destino - Kdor ne veruje v Boga se predaja usodi


Mi ha particolarmente colpito l’articolo del prof. Igor Jelen, sullo scorso numero del Dom, la sintesi del quale si trova nel titolo «Questo non è un Paese par bambini». Tenendo per buone le sue osservazioni storiche e sociologiche, è nostro obbligo tentare anche una lettura sotto il profilo religioso, ma tenendo ben presente la nostra storia e le vicende che riguardano soprattutto l’emisfero boreale, il nostro, compattamente cristiano ed economicamente evoluto. Sembra però che il connubio benessere e vita cristiana sia giunto alla separazione, se non proprio al divorzio, se notiamo che il nostro emisfero vive allegramente la più grave crisi cristiana degli ultimi tre secoli. Fermandoci al Friuli, notiamo che si distingue fra le Regioni con maggiore denatalità e nello stesso tempo con accertato abbandono della Chiesa. Non so, se le due cose si richiamino a vicenda, ma intanto le constatiamo. Di questo passo il futuro della fede e del suo influsso benefico sulla società sono ricordi del passato e miseria del presente. Mi viene in mente quanto diceva il meridionalista Giustino Fortunato, docente universitario a Napoli negli anni ’50 del secolo appena trascorso. Mostrando al giornalista Montanelli le colline spoglie che circondavano il paesaggio campano, osservava che quello era il risultato della mancanza di fede degli abitanti e soprattutto di una fede misticamente ispirata. Senza fede in Dio, diceva, non si piantano gli alberi dove le capre hanno brucato tutto e ci si abbandona al destino. Ampliando il discorso, possiamo dire che senza questa fede, nutrita di amore, non si comunica la vita, ma la si tiene egoisticamente per sé. Non è un caso che i movimenti di rinnovata spiritualità cristiana puntano tanto sulla procreazione, magari con qualche esagerazione di troppo, ma hanno colto nel segno: la fede genera vita e la diffonde, secondo quel grande principio noto nell’antichità: l’amore si comunica e si diffonde. Una questione particolare riguarda la Benecìa. Qui sono venute meno le premesse. L’esodo disastroso che ha svuotato i 2/3 dei nostri paesi non può permettere una ripresa demografica, anche con le migliori intenzioni, perché i rimasti sono nell’età di Zaccaria ed Elisabetta, genitori di Giovanni Battista, e non c’è intervento dall’alto che li possa rendere fecondi. È inutile piangere sugli errori del passato che hanno svuotato le nostre terre, quanto piuttosto puntare su un ritorno, reso possibile e solo da creazione di lavoro sul territorio. Cosa non impossibile, come pure una ripresa della fede da parte dei giovani, perché non vada persa la straordinaria eredità che le generazioni passate ci hanno tramandato. (Marino Qualizza)
V uvodniku, ki je objavljen v Domu z dne 15. marca, odgovorni urednik, msgr. Marino Qualizza, z verskega vidika poglablja vprašanje dramatičnega upadanja rojstev, ki se ga je v prejšnjem Domu lotil prof. Igor Jelen. Velik upad števila prebivalcev povzroča čedalje večje težave pri zagotavljanju osnovnih storitev prebivalstvu in s tem ograža njihov življenjski standard. Nenehno zaostrovanje tega trenda lahko sčasoma sproži negativen razvoj tudi na drugih področjih, na primer turizmu ali hidrogeološki varnosti. »Da bi se ohranilo bistvene alpske značilnosti naseljenega gorskega območja, je treba ohraniti prisotnost lokalnega prebivalstva,« priporoča Alpska konvencija. Predvsem, poudarja prof. Jelen, ne gre nikoli pozabiti, da so naša prihodnost otroci. Temu msgr. Qualizza dodaja: »Brez vere v Boga, ki jo hrani ljubezen, ne podarjamo življenja, temveč ga sebično zase držimo«, in z ozirom na Benečijo zaključuje: »Kdor ne veruje v Boga, se predaja usodi.«

Giro d’Italia na cesti na Višarje- Il Giro d’Italia sulla strada per Lussari


V okviru vsedržavne kolesarske dirke Giro d’Italia sanjajo organizatorji o tem, da bi bile med letoma 2020 in 2022 cilj v okviru dveh etapah Svete Višarje. Tako piše v triletnem načrtu, ki ga je za družbo RCS pripravil Enzo Cainero, projektni menedžer za etape v Furlaniji Julijski krajini. Sam se zaveda, da bi stvar bila precej zapletena. Glavno vprašanje je izgradnja asfaltirane ceste iz Ovčje vasi. Zanjo bi uporabili že obstoječo gozdno cesto, ki je dolga 8 kilometrov. Družba RCS naj bi imela premisleke zaradi ozkega cestišča; Dežela Furlanija Julijska krajina bi pa projektu bila naklonjena.
Igino Cimenti
Podžupan Občine Trbiž, Igino Cimenti, nam je povedal, da je novica  trbiško občinsko upravo razveselila.
Iz Občine Naborjet-Ovčja vas župan Boris Preschern je previden, ker so obstoječi gozdno cesto svojčas speljali skozi precej nevarne gorske razmere in plazov je že veliko. Pred izpeljavo takšnega posega in organiziranja takšne prireditve bi po Preschernu bilo treba urediti že obstoječo cesto in poskrbeti za njeno varnost. Če bi Dežela Furlanija Julijska krajina nameravala vlagati sredstva v varnost ceste in jo asfaltirati, bi se to lahko splačalo s turističnega in promocijskega vidika, vendar bi potem po Preschernu cesta morala ostati nedostopna vsem vozilom, razen ljudem, ki skrbijo za višarsko planino in za ljudi, ki upravljajo gozd.
Pater Peter Lah, ki je v svetišču na Svetih Višarjah odgovoren za pastoralne dejavnosti, izraža premisleke. Predlog naj bi bil legitimen in zanimiv, ampak ne bi bil pravi za Višarje iz več razlogov. Višarje so namreč eno od redkih svetišč, kjer je še dokaj mirno in to je prednost za romarje. Romarji in tisti, ki pridejo peš, cenijo, da Višarje niso turističen kraj. Lah misli, da če bi gor speljali cesto, bi potem takoj bil večji pritisk, da bodo ljudje začeli hodit z avtomobili, z motorji. Poleg tega na Višarjah, na samem vrhu gore, naj ne bi bilo več prostora za nove stavbe, s katerimi bi lahko sprejeli večji pritok ljudi. Cesta iz Ovčje vasi, kakršna je zdaj, naj bi za potrebe Višarij bila primerna. Za nadaljnje potrebe je ozka; za udobno cesto bi pa morali razbiti pol gore in pri tem govoriti o težkih milijonih.
Uno dei sogni degli organizzatori del Giro d’Italia, la celebre manifestazione ciclistica di portata nazionale, è di portare a Lussari/Svete Višarje l’arrivo di due tappe tra il 2020 e il 2022. Si tratta di una delle proposte contenute nel piano triennale preparato per Rcs da Enzo Cainero, il project manager che si occupa delle tappe del Giro in Friuli Venezia Giulia. Cainero stesso si rende conto di come la faccenda sia piuttosto complessa; il nodo principale sarebbe la costruzione di una strada asfaltata. Per il suo tracciato sarebbe utilizzata la strada forestale già esistente che sale a Lussari da Valbruna, lunga circa 8 chilometri. Rcs nutrirebbe dei dubbi in merito alla strettezza della carreggiata; la Regione Friuli Venezia Giulia, invece, guardarebbe al progetto con favore.
Il vicesindaco del Comune di Tarvisio/Trbiž, Igino Cimenti, spiega come l’amministrazione comunale sia piuttosto soddisfatta della notizia.
Dal Comune di Malborghetto-Valbruna/Naborjet-Ovčja vas il sindaco Boris Preschern è prudente. La strada forestale esistente, infatti, si inerpica in circostanze ambientali piuttosto pericolose, con diversi fronti franosi. Secondo Preschern, quindi, prima di intraprendere un’iniziativa di questo tipo e organizzare una manifestazione di tale portata, andrebbe sistemata e messa in sicurezza la strada già esistente. Qualora la Regione Friuli Venezia Giulia intendesse investire fondi nella sicurezza della strada e asfaltarla, ciò potrebbe essere produttivo in termini di ritorno turistico e promozionale; tuttavia, in seguito, secondo Preschern la strada dovrebbe restare interdetta a tutti i veicoli, eccetto  quelli di coloro che si occupano della malga di Lussari e di quanti gestiscono  la foresta.
Pater Peter Lah


Il responsabile delle attività pastorali al santuario di Lussari, padre Peter Lah, esprime perplessità. La proposta sarebbe legittima e interessante, ma non sarebbe adatta a Lussari, per diversi motivi. Lussari è, infatti, uno dei rari santuari che ancora gode di abbastanza tranquillità e questo, per i pellegrini, è un pregio. I pellegrini e quanti giungono a Lussari apprezzano il fatto che non sia una località turistica in piena regola. Secondo Lah, nel caso in cui fosse realizzata una strada asfaltata, crescerebbe subito la pressione per potere iniziare ad arrivarci con automobili e mezzi a motore. Oltretutto a Lussari, sulla cima del monte stesso, non ci sarebbe ulteriore spazio per nuove strutture – con cui poter accogliere un flusso maggiore di persone. La strada che sale a Lussari da Valbruna sarebbe adatta ai bisogni di Lussari già nelle condizioni attuali. Per soddisfare ulteriori necessità sarebbe troppo stretta; per realizzare una strada più comoda sarebbe necessario sgretolare diversi versanti della montagna, intavolando un discorso di diversi milioni.

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