11 mar 2019

Arte di Kračina alla Narodna galerija-Kračinovi skulpturi za Narodno galerijo


In conclusione dei festeggiamenti per il centenario della Narodna galerija, il Comune di Ljubljana e la Narodna galerija hanno scoperto due sculture dell’artista Damijan Kracina, collocate nelle nicchie sulla facciata del palazzo. Dopo oltre cento anni la facciata è, così, compiuta. Per mancanza di fondi, infatti, le nicchie erano rimaste vuote sin dalla costruzione dell’edificio, nella seconda metà del XIX secolo.
«Le due sculture, contemporanee nella forma e nel materiale, rappresentano un omaggio all’arte delle epoche più antiche e alla Narodna galerija», ha scritto Damijan Kracina circa il concetto scelto.
L’autore ha tratto l’ispirazione dalla Narodna galerija e dalla sua collezione stabile. «Le due sculture sono abbozzate in modo tale che, accanto all’effetto estetico, offrono allo spettatore un’ampia gamma di associazioni, offrono una lettura a più sfaccettature degli elementi delle sculture e invitano alla riflessione». L’artista ha dato forma a due opere che ricordano il principio maschile e femminile e che s’intrecciano coi contenuti conservati nella Narodna galerija. Desta in modo particolare l’attenzione il riassunto del motivo della Fontana di Robba con rocce da cui crescono sculture, il che instaura un legame tra la Narodna galerija, che custodisce l’originale della Fontana di Robba, e la città. L’autore ha adattato le due sculture alla forma delle nicchie, di cui ha ripreso decorazioni e la doratura. Ha, inoltre, collegato le due metafore delle figure in attorcigliamento a due famosi quadri di Jožef Tominc. Le due sculture, che richiamano simbolicamente l’attenzione sulla missione e sul contenuto dell’istituzione, si accordano, così, alla composizione della facciata del Narodni dom. E, tuttavia, mantengono la caratteristica espressione artistica dell’autore.
«Le due sculture provano a comunicare col visitatore-osservatore, i loro volti ci ritornano simbolicamente lo sguardo, visto che la forma concava dorata riflette letteralmente la luce-sguardo. Le sculture ci osservano, invitano, controllano e, al tempo stesso, custodiscono un tesoro», dice ancora Damijan Kracina, che è originario di Staro selo presso Kobarid, ma già da anni vive a Ljubljana. Il suo percorso lo ha portato là già dopo la scuola elementare. Prima si è iscritto, infatti, alla Srednja oblikovna šola (scuola superiore di design) di Ljubljana, dopodiché all’Akademija za likovno umetnost in oblikovanje (Accademia di belle arti e design).
Conclusi gli studi in scultura, alla stessa accademia ha anche portato a termine, in alcuni anni, gli studi specialistici nello stesso ambito. Ora crea nel campo della scultura e dell’arte plurimediale. Dal 2010 è professore alla Scuola superiore di design e fotografia di Ljubljana. Soprattutto in estate lo si può trovare anche a Logje di Breginj dove, nel 2015, ha aperto il museo di arte contemporanea Poslednji muzej sodobne umetnosti. Il museo si trova nella casa di nascita di suo padre ed è concepito come una ‘camera delle meraviglie’, ossia le stanze che hanno preceduto i musei. In esso l’autore ha collocato le proprie sculture, installazioni, video e altri lavori artistici, ma anche lavori di altri autori.

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