31 gen 2012

Non dimenticare la nuova vignetta 2012 per la Slovenia


Da domani 1 febbraio per andare in Slovenia dovremo essere muniti della vignetta 2012 di colore verde chiaro.Il suo prezzo è rimasto invariato:annuale 95 euro,mensile 30 euro,settimanale 15 euro.La vignetta deve essere incollata sul parabrezza e serve per circolare su autostrade e strade a scorrimento veloce,tangenziale di Lubiana.

28 gen 2012

Antico proverbio della Benecija

Januarja topluota,februarja marzluota-antico proverbio della Benecija(Slavia veneta)




 Gennaio tiepido,febbraio freddoloso.


Quest'anno pare sia così!!!

PUST/CARNEVALE : Terska ,Tipanska e Resianska dolina-valle


Nella Terska dolina il Pust(Carnevale)ogni anno si festeggia  a Sedlisce (Micottis).I festeggiamenti presentano uno spettacolo improvvisato(Pustne igre-commedie carnascialesche),simile a una farsa.Gli attori un tempo utilizzavano maschere di legno intagliato.Alcuni esempi di tali maschere lignee si trovano nel Museo Civico di Udine.Un tempo c'era una grande competizione fra  "l'impero" di Bardo e "la repubblica"Sedlisce e venivano trattati avvenimenti locali.
Ora il Pust si fa solo a Sedlisce ed ha temi moderni.Le scenette sono parlate in in "po nasin" in friulano e italiano.A Taipana,Comune confinante con Bardo,troviamo un Pust più tradizionale.Lo scorso anno hanno festeggiato con le maschere i Plahutarji,Tabarji e delle Liepe (belle)maskare.Negli anni passati per le Ceneri si faceva tradizionale "Pogreb Pusta"(funerale del carnevale)


A Resia il Pust si distingue grazie alla musica e ai balli che vengono eseguiti in modo esclusivo per l'occasione.Le tipiche maschere sono" Lipe bile Maskire"(le belle bianche maschere),i Babaci/Kukaci e le maschere brutte(vestiti vecchi messi a rovescio e viso sporcato di fuliggine).
I costumi sia maschili che femminili  consistono in gonna e camicia bianca adornati da nastri multicolore,in testa portano un cappello alto ornato da fiori colorati di carta che vogliono preannunciare la "Pomlad" -primavera .
Un tempo si mascheravano solo le ragazze nubili.
Il Babac viene condannato a bruciato il giorno delle Ceneri.(web e conoscenze personali)




26 gen 2012

25 gen 2012

Giornata della Memoria: i campi di internamento-concentramento in Friuli


Risiera San Sabba  20 ottobre 1943

Dopo la costituzione della Repubblica fascista di Salò,nel settembre 1943  questa cedette ai nazisti alcuni territori di confine come Fiume,Udine,Trieste e  con loro il retroterra  friulano ed istriano.I nazisti vi stabilirono una propria amministrazione e li battezzarono come "Adriatisches Kuestenland."Nella zona infuriava la lotta partigiana e quindi impiantarono a Trieste un campo di concentramento e sterminio.Fu scelto un edificio in disuso, adibito un tempo alla pilatura del riso, in località San Sabba.Da qui il nome del lager dove antifascisti,partigiani,civili italiani,sloveni,croati,ebrei furono rinchiusi,torturati,massacrati e infine cremati.
Oggi la Risiera di San Sabba è monumento nazionale,fu l'unico campo di sterminio in Italia.Vi transitarono oltre 25.000 persone dirette a Buchenwald,a Dachau ,ad Auschwitz.Persero la vita oltre 5.000 persone.Il 29 aprile 1945,quando i partigiani Jugoslavi  del 9° Korpus avevano conquistato Trieste,i pochi nazisti rimasti fecero saltare la Risiera per cancellare le tracce.Nel dopoguerra i responsabili del lager furono condannati dal Tribunale italiano,ma sfuggirono alle pene.



A Gonars, un Comune della provincia di Udine, nel 1941 fu costruito dal regime fascista un campo di concentramento per internare migliaia di civili rastrellati nei territori occupati dall'esercito italiano nell'allora Jugoslavia,la cosiddetta Provincia italiana di Lubiana.(dal web)

bibliografia

  • Alessandra Kersevan, Un campo di concentramento fascista. Gonars 1942-1943., Kappa Vu Edizioni, Udine, 2003.
  • Nadja Pahor Verri Oltre il filo: storia del campo di internamento di Gonars, 1941-1943, Arti Grafiche Friulane, Udine, 1996.


24 gen 2012

42° incontro degli Sloveni della Prov.di Udine e della Valle dell'Isonzo

Sabato 21 gennaio a Tolmino si è svolto il 42° incontro degli Sloveni della Provincia di Udine e della Valle dell'Isonzo.
Dopo il saluto del sindaco di Tolmino Brezan ,hanno preso la parola la vicepresidente del Parlamento sloveno Novak e Michele Coren a nome degli sloveni della Provincia di Udine.
Alla fine il prefetto Likar ha consegnato il riconoscimento"Gujonovo priznanje"al settimanale Novi Matajur e al quindicinale Dom, gli unici giornali bilingui della provincia di Udine.
Il riconoscimento  porta il nome di mons. Pasquale Gujon (1909-2002) ,discepolo di mons.Ivan Trinko ,fu parroco  nel paese Matajur e a Livek(Luicco) , si è sempre battuto affinchè gli  Sloveni vedessero riconosciuti i propri diritti nella Chiesa e nella società civile.Per questa sua opera è chiamato il patriarca del Matajur.
Il riconoscimento è un premio che viene dato ogni anno alle organizzazioni slovene della Provincia di Udine per il loro lavoro.

"L'inverno d'Italia"-Davide Toffolo-

Il 27 gennaio -Giornata della Memoria-
Voglio segnalare una storia a fumetti su una pagina di storia italiana che pochi conoscono.





Due bambini nel lager: Davide Toffolo racconta “L'inverno d'Italia”

Gonars, provincia di Udine, 1942-43. Una pagina vergognosa e rimossa del nostro passato: i campi di internamento dove l'Italia deportò e lasciò morire migliaia di cittadini sloveni. Un folle progetto di pulizia etnica, narrato attraverso lo sguardo e i dialoghi di due bambini. Un graphic novel poetico, intenso, toccante: sullo sfondo i fatti, in primo piano la voce delle vittime dimenticate della Storia.
Una tragedia rimossa e dimenticata. Una pagina vergognosa della nostra storia. Davide Toffolo fa rivivere a fumetti la memoria di circa 300mila cittadini sloveni rastrellati e deportati in vari campi di concentramento in Italia dal regime fascista di Mussolini a partire dall'autunno del 1941. In questo toccante volume a fumetti, in libreria mentre si avvicina la ricorrenza della Giornata della memoria delle vittime dei lager (27 gennaio), l'autore prende spunto dalla storia del campo friulano di Gonars, in provincia di Udine, dove nel corso del 1942 furono internati migliaia di sloveni nel quadro di un terribile progetto di “pulizia etnica” dei vicini territori jugoslavi programmato dal nazifascismo. Tra i prigionieri, costretti a vivere in difficili condizioni di sovraffollamento, c'erano intellettuali, artisti, operai, insegnanti, anziani, donne e bambini. Circa 800 persone morirono nell'anno di attività di campo, soprattutto di malattie dovute alle precarie condizioni igieniche.
Attraverso lo sguardo ingenuo e spaventato e le voci narranti di due bambini, che nel dolore di Gonars costruiscono la loro amicizia, Toffolo ripercorre settant'anni dopo questa vicenda finora poco nota. “Il mio lavoro non è una cronaca o un reportage – spiega l'autore – ma una storia che si ispira a fatti veri: una riflessione sulla tragedia della deportazione, sulla pulizia etnica, sul piano folle degli italiani durante la Seconda guerra mondiale. I fatti sono quelli dell'epoca, filtrati attraverso la mia immaginazione e il mio amore per i fumetti, riletti con un approccio che ha debiti con Charles Schultz, Jules Feiffer e Debeurme, solo per fare qualche esempio”.
Un volume, “L'inverno d'Italia”, che ha richiesto un forte impegno di ricerca: non esistono molti documenti fotografici della storia di Gonars, ma restano i disegni dei tanti artisti sloveni che furono internati nel campo. Una parte di questo materiale di documentazione, conservato al Museo di storia contemporanea della Slovenia di Lubiana, è stata inserita nel libro, insieme alla ricostruzione dei fatti storici di quel periodo, a cura della docente di Storia dell'arte Paola Bristot.
“Come quasi tutti – dice Davide Toffolo – non conoscevo questa storia. Per gli sloveni noi italiani siamo stati il Male, e quando l'ho scoperto ho provato vergogna. Ho sentito il bisogno di raccontare questa vicenda, per tenere viva una memoria. Se nessuno in Italia si è preso la responsabilità di chiedere scusa, per riavvicinare popolazioni e sentimenti, forse posso provare a farlo io. Con le parole e i disegni di un fumetto”.


DAVIDE TOFFOLO
È tra gli autori più originali e amati sulla scena del fumetto italiano. A lui si deve la nascita di tre riviste che hanno fortemente segnato nuove vie per i comics in Italia: Dinamite (Granata Press), Mondo Naif (Star Comics) e Fandango (Panini). La sua ricerca sul linguaggio e sulle intersezioni tra il fumetto e altri modi del racconto lo ha portato a realizzare diversi graphic novel: dalla biografia del pugile friulano Primo Carnera a “Pasolini”, che è diventato anche uno spettacolo con musica e disegni live, fino a “Il Re bianco”, la storia del gorilla albino dello zoo di Barcellona, e a “Tres!” e alla serie di tre volumi “Cinque allegri ragazzi morti” (tutti pubblicati da Coconino Press). Davide Toffolo è anche la voce del gruppo rock “Tre allegri ragazzi morti”.(dal web)


Il 25 gennaio il libro, tradotto il lingua slovena ,verrà presentato a Ljubljana alle ore 17 nella libreria Azil .









postato su YouTube da eltofotre

I saggi consigli della mamma:racconto/pravca/ di altri tempi



Un tempo c'era una ragazza della Val Torre(Terska dolina)che aveva tre pretendenti.
Alla giovane piacevano tutti e tre e non sapeva quale scegliere.
-Cosa devo fare?-chiese alla mamma.
-Cara figlia,ti dò un consiglio:chiedi ad ognuno cosa fa per raffreddare la minestra.
-Ma mamma,è ridicolo!-disse la ragazza.
-Ascolta e miei consigli e vedrai.
La ragazza alla prima occasione chiese al primo ragazzo:-Cosa fai per raffreddare la minestra?
-La lascio raffreddare!-rispose il giovane.
-Non fa per te disse la madre!
-Cosa fai per raffreddare la minestra?-chiese al secondo.
-Ci soffio sopra!-rispose
-Anche questo non fa per te!-affermò la madre.
Alla fine ,la ragazza delusa, fece la stessa domanda all'ultimo pretendente.
-A casa mia  inzuppiamo il pane nella minestra per raffreddarla.
-Questo è ricco,perchè ha anche il pane,sposalo ,starai bene-disse la madre.

E così fece la ragazza e fu davvero felice!



E' una storia che mi raccontava mia nonna:parla dei tempi in cui c'era molta miseria e il pane era cibo dei ricchi,si mangiava solo polenta. 

22 gen 2012

Il tiglio/lipa: simbolo del popolo sloveno

Il tiglio /lipa secondo la tradizione slovena è l'albero sacro simbolo della vita.Nei tempi antichi cresceva al centro di ogni villaggio e sotto ad esso si riuniva la comunità (vicinia/sosednja) presieduta dal sindaco(zupan) che era coadiuvato dal Consiglio dei 12 (dvanajstija) per giudicare ed amministrare il territorio della Slavia.
Il tiglio/lipa aveva anche un ruolo religioso,infatti veniva piantato vicino alle chiese.Nelle leggende offre il riparo ai giusti,anche Maria col Bambino si ripara alla sua ombra.



La leggenda di kralj Matjaz (re Matjaz)

Il re Matjaz provocò Dio e fu sconfitto in una battaglia sotto il tiglio in mezzo alla campagna.
Matjaz e i suoi ultimi soldati rimasero imprigionati in una grotta e caddero in un sonno lungo e profondo che sarebbe durato fino a quando (una notte di Natale )fosse cresciuto e fiorito un tiglio davanti alla grotta dove dormivano Matjaz e i suoi seguaci.Il tiglio si sarebbe seccato un'ora dopo.
Matjaz si sarebbe allora svegliato guidando i suoi uomini nella battaglia decisiva,il profumo del tiglio li avrebbe rinvigoriti portandoli alla vittoria.
La pace universale sarebbe stata stipulata sotto il tiglio dalle 7 cime sul quale Matjaz avrebbe posto uno scudo,simbolo della resistenza della fede,invano colpito dalle frecce delle tentazioni.(da lintver)

21 gen 2012

Proverbi popolari-Sant'Agnese (21 gennaio)


Santa Agnese
21 gennaio Sant'Agnese

 "Sveta Neza kuram rit odveze" (proverbio popolare sloveno)
cioè
per Sant'Agnese le galline iniziano a fare le uova nei pollai.


In Friuli dicono:
" Sant'Agnis oris dis" 
cioè
per Sant'Agnese il giorno fa dieci ore di luce.


Un tempo nei pollai dei nonni,quando non c'erano i cibi bilanciati, le galline durante i mesi più freddi interrompevano la produzione di uova.

19 gen 2012

Trinkov Koledar 2012

Speter/S.Pietro
Speter/San Pietro


26 januarja ob 18 uri  bo v Slovenskem kulturnem centru v Spetru prestavitev Trinkovega Koledarja 2012


Giovedì 26 gennaio alle ore 18  nel Centro della cultura slovena di San Pietro verrà presentato il Trinkov Koledar 2012.


Il Trinkov Koledar(calendario)è una pubblicazione degli Sloveni della provincia di Udine,la sua presentazione è un evento annuale e culturale della Benecija.La prima pubblicazione risale al 1952 e porta il nome di Mons.Ivan
Trinko che si battè per il risveglio della coscienza nazionale della Slavia veneta(Benecija).(vedi post precedente)

Misici/gattici




Esistono moltissime varietà di salice anche nella Terska dolina.
Gemme di salice gattici/misici(da mis=topo)
(sloveno macice=gattini)


Salix caprea (salicacee)
 arbusto o alberello alto fino a 13 metri.Vive in montagna,ama il sole e i luoghi umidi,non ha grandi esigenze.


Utilizzato come pianta da foraggio nelle zone di pascolo.
Ha rami distribuiti uniformemente e foglie ovoidali con margini poco seghettati di color verde chiaro superiormente  e bianco grigiastro per la fine peluria nella pagina inferiore.Prima della ripresa vegetativa compaiono i fiori riuniti in amenti(spighe) eretti;quelli maschili di grandi dimensioni,sono forniti di peli grigio-argentei,chiamati gattici ;quelli femminili sono meno appariscenti di colore verdastro,disposti lateralmente ai  vecchi rami,il frutto è una piccola capsula conico-allungata sessile e liscia.(wikipedia)









Rami di salice:i loro bei rami setosi,bianchi candidi,che diventano luminosi in controluce.Se si vogliono conservare a lungo dobbiamo metterli in un vaso senz' acqua.In Tirolo usano adornare i rami con uova colorate per Pasqua,perchè sono simbolo di primavera.


18 gen 2012

E'arrivato il vero inverno-parsla je zima

Donas v Terski dolini - 5.Pri spolertu je gorkuo,bomo kuhali polento an friko,kaj pravite?
Oggi nella Terska dolina -5.Vicino al "spolert"si sta al caldo,che dite?Oggi polenta e frico,che buono!!!Ne vado ghiotta.

immagine dal web

Ricetta del frico
Ingredienti per 4 persone:
-1 cipolla media
-4 patate piccole
-400 g di formaggio Montasio (metà fresco e metà stagionato)
-burro o olio quanto basta
-a piacere pepe e sale (io non lo salo,perchè il formaggio è già salato)
Preparazione
-rosolare nel burro o olio la cipolla affettata a fettine sottili
-sbucciare le patate,tagliatele a fettine sottili (o grattugiate grossolanamente),aggiungetere in padella con gli altri ingredienti,coprire con un coperchio e cuocere a fuoco moderato per 30 minuti
-aggiungere il formaggio e amalgamare tutto
- rosolare tutto finchè non avrà fatto una crosticina dorata,girare il frico e servire con la polenta
Il frico può essere arricchito con speck e erbe aromatiche.
BUON APPETITO!!!

Il frico è un piatto tipico della montagna friulana,ha un'origine povera.Veniva fatto un tempo per riutilizzare avanzi di formaggio e patate.Oggi è una  specialità  e si trova nei ristoranti tipici  della Terska dolina.

FVG pronti a risoluzione contratto con Trenitalia


"I primi miglioramenti ai servizi treno in FVG si vedranno già dalla prossima settimana,il ritorno alla normalità verso la fine del mese".Lo ha confermato il responsabile regionale di Trenitalia all'Assessore regionale alle infrastrutture Riccardi il quale ha affermato che la situazione dei treni ultimamente è stata da "da terzo mondo"e che il servizio deve essere garantito.Se a febbraio i disservizi perdureranno non resterà che risolvere il contratto ed optare sulla gomma, delle autolinee,servizio indispensabile per lavoratori e studenti.(web)

Non perder tempo

"Ura zamujena                                     
ne vrne se nobena"


traduzione:il tempo perso non ritorna.

17 gen 2012

Sandrino Coos in "Tempi difficili-Tezko zivenje"


Tempi difficili
Težko živenje

Sandrino Coos
Tempi difficili Težko živenje
Tipana, pravice in čudnosti naših vasi
Una coedizione / Založba: Most società cooperativa a.r.l. / Comune di Taipana

»Il libro valorizza la cultura locale e, in primo luogo, la parlata slovena dei nostri paesi, elevandola a mezzo d’espressione letteraria. Il fatto non è trascurabile poichè l’autore restituisce dignità ad un mezzo espressivo che, nel corso degli ultimi due secoli, subì ogni sorta di vessazioni e divieti. Per questa regione si può ben dire senza, senza timore di smentita, che la sua soppravivenza ha dello straordinario« Il Sindaco del Comune di Taipana Elio Berra (Dom.it)

Incontro a Tolmino tra gli sloveni della Benecija e Posocje(Valle dell'Isonzo)


Tolmin (Slo)

Tolmin/Tolmino tradizionale incontro tra gli sloveni della Benecija e del Posocje(valle dell'Isonzo)

21 gen 2012 - 17:00
V soboto 21. januarja ob 17. uri v Kulturnem domu v Tolminu bo 52. novoletno srečanje med Slovenci iz Benečije in Posočja. Pozdravili bodo podpresednica državnega zbora republike slovenije Ljudmila Novak, tolminski župan Uroš Brežan in dreški podžupan Miha Koren v imenu slovenskih organizacij. Nato bodo podelili Gujonovo nagrado. Sledila bota kulturni program in družabno srečanje.
Sabato 21 gennaio alle 17.00 nel Centro culturale di Tolmino si svolgerà il 52° incontro tra gli sloveni delle Valli del Natisone e della Valle dell’Isonzo. Interverranno la vicepresidente del consiglio della repubblica slovena, il sindaco di Tolmino Uroš Brežan e il vicesindaco del comune di Drenchai Michele Coren. Seguiranno le premiazioni del premio Guion e il programma culturale.(Dom.it)

16 gen 2012

TGR Rai 3 Bis e RADIOSPAZIO 103 in lingua slovena per la prov.di Udine


La trasmissione «Okno v Benečijo» (Finestra sulla Slavia Friulana), nata nel giugno 2008, è dedicata alla comunità slovena della provincia di Udine. Curata e condotta da Ezio Gosgnach, va in onda la domenica alle 14.30 su Raispazio 103(50 minuti). Dopo una carrellata sulle notizie della settimana si passa al tema principale, con interviste e inserti audio. 




TDD/TGR
TG Rai in lingua slovena,in onda ogni giorno alle 20,30 su RAI 3 Bis.







Una volta nella Terska dolina in gennaio-dan bot tou Terski dolini


ZIMA
"gorleta" per filare la lana
zlik
kos
Una volta/ dan bot quando si lavorava nei campi....
Quando arrivava la neve si iniziava a trasportare il letame(nuoj) con la slitta(zlik) e a spargerlo(trositi)nei campi(njive).
Le donne(zené) in casa filavano la lana(so predle) , sferruzzavano(so gugjale)e cucivano(so siuale).
kosa
grabje
Gli uomini(mozje) facevano i manici(nasadi) delle vanghe(lopate),dei rastrelli (grabje) e intrecciavano  gerli e cesti (kosi an kose).


Oggi nessuno si dedica più a questi lavori.

Architettura rurale della Terska dolina-kmecka arhitektura Terske doline

Architettura rurale della Terska dolina( Zavrh-borgo Dolina)

















La comunità slovena della Provincia di Udine risiede nella regione delle Prealpi Giulie con variazioni climatiche e culturali di influsso mediterraneo ed alpino.
Dopo il sisma del 1976 poco è rimasto dell'architettura popolare.


A Zavrh, il borgo Dolina è stato completamente restaurato dopo il terremoto mantenendo le caratteristiche di un tempo: muratura in pietra,tetti con ridotte pendenze coperti con coppi e ballatoi esterni in legno,viuzze strette.(da MI SMO TU-foto archivio personale del blogger)

13 gen 2012

Visita in Argentina ai discendenti dei Benecani

Dejan Valentincic
f.to Facebook

Nell'autunno scorso,Dejan Valentincic che si interessa dei problemi degli sloveni nel mondo,è andato in Argentina a fare visita agli Sloveni ivi emigrati.Tra i numerosi originari della Slovenia ha conosciuto anche persone originarie della Benecija.
Molti abitanti della Beneska Slovenija (Slavia veneta) sono emigrati nel paese del tango, prima della prima guerra mondiale,nel periodo tra le due guerre,ai tempi del fascismo e nel primo dopoguerra.A San Martin ,vicino a Mendoza ,hanno fatto un proprio Circolo che si collega con "l'Unione Emigranti sloveni del FVG "(Slovenci po svetu)che ha sede a Cividale il cui presidente è Dante Del Medico di Bardo e il direttore Renzo Mattelig delle Nadiske doline.
A San Martin vive la 3°- 4°generazione degli emigrati della Terska dolina che non sanno il "po nasim",ma conoscono canzoni della Benecija.
Interessante sapere che conoscono l'italiano, in quanto frequentano dei corsi.
Ogni anno "l'Unione Sloveni nel mondo" organizza visite in Friuli,per far conoscere alle generazioni degli ex emigranti i luoghi di origine dei loro avi.
Anche in altre città dell'Argentina ci sono circoli culturali beneski(Buenos Aires -circolo Castelmonte ed altri)che organizzano congressi,corsi di balli e canzoni della Benecija(Slomedia.it).







Le attività dell’Unione si articolano in interventi nei più svariati settori.

Fondamentale é la funzione informativa per mettere in grado gli emigrati e i loro discendenti di seguire le vicende della nostra comunità e di conoscere quali sono i diritti e le opportunità che lo Stato italiano, ma soprattutto la Regione Friuli Venezia Giulia mettono a loro disposizione.


Questi infatti sono molteplici: soggiorni culturali e stages per le nuove generazioni, interventi in favore di emigrati anziani e di ridotte possibilità economiche che vogliono rientrare temporaneamente in Regione, manifestazioni culturali che permettono di mantenere e rafforzare il senso di appartenenza all’estero ma anche di far conoscere la nostra cultura alle comunità e ai Paesi dove i nostri emigrati e i loro discendenti si sono stabiliti.(web)

12 gen 2012

Zavarh-Villanova (Bardo-Lusevera) i borghi

zbrinzija per foglie e fieno

Borgo Dolina dallo sloveno valle

salita per borgo Dolina

Borgo Funtič
Madonnina in borgo
 Zajama( dallo sloveno dietro la grotta)

Zavarh/Villanova fa parte del Comune di Bardo/Lusevera,dista 2,68 km da Bardo,si trova a 688m.s.l.m.Ha 5 borghi:
Funtič,
Dolina (dallo sloveno dolina:valle)
Zajama (dallo sloveno  za jama :dietro la grotta)
Benče
 Ruša (dallo sloveno ruševina-rudere anticamente c'erano dei ruderi)

Zavarh antico nome del paese:dietro la cima(dallo sloveno) ,poi italianizzato in Villanova dei monti  e successivamente in V. delle grotte.
Villanova perchè c'era stato un incendio e il paese è stato ricostruito nel luogo attuale

Abitanti circa 70-80

11 gen 2012

La minoranza linguistica slovena in Friuli Venezia Giulia(dedicato a chi non conosce questa realtà)




LA MINORANZA LINGUISTICA SLOVENA IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Nel 7°secolo gruppi etnici sloveni si sono stabiliti nella fascia delle Alpi e Prealpi Giulie fino al Carso.Il loro arrivo è datato con precisione dallo storico longobardo Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum.
L'area abitata oggi dagli sloveni è abbastanza ampia,ma poco densamente popolata nelle zone montane e si estende a ridosso del confine italo-sloveno da Tarvisio a Muggia.Questa zona è compresa nelle province di Udine,Gorizia e Trieste.



Gli abitanti delle zone montane,un tempo,erano costretti ad andare all'estero per trovare lavoro.La causa di questo fenomeno era dovuta alle scarse risorse del territorio.


In ogni zona la lingua parlata ha le sue caratteristiche.Un detto dice:"vsaka vas ima svoj glas"cioè ogni paese ha la sua voce.



In Val Resia (prov.UD) si parla un dialetto sloveno arcaico,rimasto tale perchè non ha subito influenze italiane o friulane.Un tempo a primavera,gli uomini resiani scendevano a valle con la loro "krama"(attrezzatura)per svolgere la loro principale attività,quella degli arrotini.Andavano di casa in casa,alcuni si spingevano fino a Vienna,Venezia,Trieste.Ora questo è un mestiere quasi scomparso.
Caratteristici ed unici sono i balli resiani che hanno un ritmo particolare e sono accompagnati da tipici ed antichi strumenti:la "citara" e la "bunkula".

Il ballo Resianka è una danza originalissima,il gruppo folcloristico si esibisce spesso in tutto il mondo,di recente è stato in Perù.












Con la legge n.38/01,che reca norme a tutela degli sloveni del Friuli Venezia Giulia,è stata raggiunta una parità di tutela di tutti gli sloveni pur viventi in diverse province,sia nell'insegnamento che nella possibilità di accesso ai media,nella toponomastica e nell'uso pubblico della lingua.


La minoranza slovena ha le proprie scuole statali con lingua di insegnamento sloveno di ogni ordine e grado.

A S.Pietro al Natisone c'è la scuola statale bilingue it/slo materna,elementare e media(ist.Comprensivo).
Nel comune di Bardo/Lusevera la scuola elementare e materna ha organizzato delle lezioni di "po nasim"(a modo nostro:cioè nella parlata locale).
Il Comune di Taipana e di Bardo ha richiesto di istituire la scuola bilingue it/slo per il prossimo anno scolastico.


Gli sloveni hanno i propri giornali,trasmissioni TV e Rai in lingua slovena,teatri,circoli culturali e di ricerca,biblioteche, musei etnografici ed organizzazioni.
Molto vivace anche l'editoria in lingua slovena che pubblica scrittori conosciuti in tutto il mondo.
A Trieste si stampa il quotidiano "Primorski Dnevnik",a Gorizia il settimanale cattolici "Novi Glas" mentre nella provincia di Udine il settimanale "Novi Matajur" e il quindicinale cattolico " Dom".(rielaborazione personale da varie fonti)






                                     





Prima carta d'identità bilingue a Cividale



Il Comune di Cividale,provincia di Udine,ha emesso la prima carta d'identità bilingue ad un cittadino che l'aveva richiesta alla metà dello scorso anno.La procedura per l'emissione del documento bilingue in conformità con la legge per la tutela della minoranza linguistica slovena è stato lungo e complicato.(traduzione ed adattamento dal Primorski Dnevnik)





10 gen 2012

IVAN TRINKO "padre della Benecija "che si battè per il risveglio della coscienza nazionale



"O ti zemlja rodna,
  zemlja bedna,
  ki te milost bozja,

  meni v last je dala" (I. Trinko)

"O terra natia,
  terra misera,
  piccola,
  che la grazia divina,
  mi ha donato"(traduzione)


Ivan Trinko è nato nel 1863 a Tarčmunu , paesino  delle Valli del Natisone ,sulle pendici sud-ovest del Matajur.                                                                                                               
 Frequentò le scuole elementari a Cividale, e nel 1875 si recò a Udine nel seminario.Disse la prima Messa nel 1886.Divenne prefetto del seminario e  per tre anni studiò filosofia ,russo, polacco e ceco . Nel 1889 divenne professore di filosofia e di italiano presso la scuola secondaria inferiore, nel 1894 assunse la cattedra di filosofia nel seminario, che ha mantenuto fino al suo ritiro. Nel  tempo libero insegnava agli studenti della Benecija la lingua letteraria slovena.
Nel 1942 a Udine ebbe un incidente. Dopo la dimissione dall'ospedale smise di lavorare e ritornò ottantenne a Tarcmun nella casa dei nipoti .
 Aveva una stanza e cappella , leggeva , studiava, riceveva gli amici e lì  rimase fino alla sua morte nel 1954.
Fu scrittore,poeta,filosofo,compositore,traduttore,linguista,critico,disegnatore e geologo.


Il Circolo Culturale Ivan Trinko di Cividale è a lui dedicato come anche alcune scuole slovene del Friuli.
Il Comune di Cividale ha l'intenzione di dedicargli il tratto di via  dove si trova il circolo I.Trinko.
Fu una grande figura che risvegliò la coscienza nazionale della Benecija, perciò è chiamato anche "padre della Benecija".

RICORDI


Ricordo quando morì,anche se ero bambina. Non potei partecipare al suo funerale,perchè per raggiungere Tarcmun bisognava percorrere un lungo tratto attraverso il sentiero.Era il lontano 1955 e non tutti i paesi avevano le strade!

9 gen 2012

Proverbio della Terska dolina

"BOLJSI MOČNIK V MIRU,KAKOR PECENKA V PREPIRU.
"MEGLIO IL MOČNIK IN PACE,CHE L'ARROSTO NELLA LITE".

*močnik=polenta tenera di farina di mais con fagioli lessi

8 gen 2012

IL PIGNARUL GRANT

Il 6 gennaio,a causa del vento forte,per motivi di sicurezza non è stato possibile bruciare i falò.Le manifestazioni sono state rinviate di un giorno.
Vediamo cosa ha detto il "venerando":fumo a sud,sarà un anno faticoso,bisognerà rimboccarsi le maniche"per far farina",ritornare a fare i contadini e riscoprire la solidarietà" .Questo è il responso del "Pignarul Grant" acceso sul Colle di Coja,sopra Tarcento ,vicino ai ruderi del castello dei Frangipane.



7 gen 2012

Dan Emigranta al Ristori di Cividale


Ieri pomeriggio a Cividale ha avuto luogo il 49° "Dan Emigranta",la più importante manifestazione degli Sloveni della provincia di Udine per tracciare un bilancio .
Questa realtà linguistica,per chi non la conosce, si trova nelle valli del Natisone ,Valli del Torre,Val Canale e Resia.
Il teatro era strapieno:c'erano autorità locali e d'oltreconfine, numerosissimi gli Sloveni della provincia di Udine,Trieste,Gorizia e del Posocje(valle dell'Isonzo).
Erano presenti i parlamentari sloveni Samo Bevk,Daniel Krivec,il parlamentare sloveno Lojze Peterle, amico della Benecija,la senatrice Tamara Blazina ,la console RS Vlasta Valencic Pelikan,Zorko Pelikan, Rudy Merljak ,Rudy Pavsic e Luigia Negro (SKGZ),Giorgio Banchig e Walter Bandelj (SSO) e numerosi altri.
Dopo i rituali saluti del sindaco di Cividale,del rappresentante delle organizzazioni slovene,del parlamentare Monai si sono esibiti gli alunni del centro musicale di S.Pietro diretto da Davide Klodic,che hanno cantato canzoni del poeta sloveno F.Bevk.
Interessante la visione del cartone animato della favola resiana"Ta rozajanska lisica"(La volpe resiana).La favola è contenuta in un dvd realizzato dalla Comunità Montana e dall'ass.culturale "Museo della Gente"della val Resia.
 Per concludere il top della manifestazione:l'allegra commedia del Benesko gledalisce in dialetto nedisko"Moz nase zene."(Il marito di nostra moglie)
La manifestazione si è conclusa con un ritrovo conviviale.


Documentario sulla Terska dolina su Rai 3 Bis


Terska Dolina/Valle del Torre – ore 20.50 documentario »Zasnova in zaplet« su Rai 3 Bis

8 gen 2012 - 20:50
V nedeljo 8. januarja ob 20.50 in v četrtek 12. januarja bodo na slovenskem programu na televizijski mreži Rai 3 bis pokazali dokumentarni film »Zasnova in zaplet«, ki govori o Terski dolini.
Domenica 8 gennaio alle ore 20.50 e giovedì 12 gennaio su Rai 3 Bis verrà presentato il documentario »Zasnova in zaplet«, girato nelle Valli del Torre.
Ieri sera ho visto la trasmissione e l'ho trovata interessantissima,ricca di notizie storiche ed interviste.CONSIGLIO la visione che verrà ripetuta giovedì 12 alle 20.50 su Rai3 Bis

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