31 dic 2013
Villanova delle Grotte-Zavarh, Primorska poje 2013, coro Sv. Urban, Godovič
Villanova delle Grotte-Zavarh, Primorska poje 2013, coro Sv. Urban, Godovič
Tradizionale rassegna corale Primorska poje / Il litorale canta
Tradizionale rassegna corale Primorska poje / Il litorale canta
28 aprile 2013, Chiesa di San Floriano (Terska dolina-Alta Val Torre, Zavarh-Villanova delle Grotte).
Coro della Comunità/župnijski zbor SV. URBANA, Godovič (SLO)
AVE MARIA di Jaakko Mäntyjärvi
Coro della Comunità/župnijski zbor SV. URBANA, Godovič (SLO)
AVE MARIA di Jaakko Mäntyjärvi
30 dic 2013
Tradizione del Koledo il primo dell'anno
Una volta il giorno di Capodanno in Val Torre i bambini andavano di casa in casa per ricevere il "koledo".Questo era una "mancia" che consisteva in noci,nocciole,castagne,mele,solo più tardi caramelle ,uova o qualche monetina.
Questa usanza la troviamo anche a Resia, in Val Natisone, in Slovenia e in altri paesi di origine slovena.In Val Torre i bambini cantavano una filastrocca:"koledo novo ljeto,Buoh nan dejte no dorò lieto".
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cartolina di Maksim Gaspari pittore sloveno |
29 dic 2013
Il papa e le minoranze/ Papež in manjšine
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Pavle Merkù di Trieste
canzone che si cantava un tempo![]() |
Pavle Merkù (Trieste, 12 luglio 1927) è un compositore, etnomusicologo e linguista italiano di origine slovena. |
28 dic 2013
Lusevera - Bardo Predstavitev knijge poezij/presentazione libro poesie
Lungo servizio di TV KOPER su Lusevera/Bardo in occasione della presentazione del libro di Viljem Guglielmo Černo "Ko polno je noči srce - Quando pieno di notte è il cuore" (LUSEVERA/BARDO, 17.11.2013)
23 dic 2013
22 dic 2013
21 dic 2013
Lusevera:scuola bilingue
Scuola bilingue a Lusevera, sì delle famiglie
Non ci sono impedimenti all'apertura di filiali della scuola bilingue di S. Pietro al Natisone nelle Valli del Torre. A condizione che tutte le famiglie aderiscano al progetto di educazione bilingue italiano-slovena. La legge di tutela della minoranza linguistica slovena (38/2001), che prevede quest'opzione, afferma d'altra parte che non ci debbono essere ulteriori costi per lo Stato.
Dopo il chiarimento del Ministero dell'istruzione su un preciso quesito della direttrice scolastica regionale Daniela Beltrame, l'amministrazione comunale di Lusevera ha compiuto i passi necessari perchè la scuola locale si trasformi in bilingue a partire dal prossimo anno scolastico.
Dopo averlo già fatto due anni fa, il Comune ha verificato l'orientamento delle famiglie dei bambini che nell'anno scolastico 2014/15 frequenteranno la scuola di Njivica-Vedronza.
L'assenso è stato sottoscritto da tutti i genitori dei 18 bambini residenti nel comune di Lusevera. Corredata dalla firme, la richiesta è stata poi inviata sia alla Direzione scolastica regionale che all'assessore regionale per l'istruzione Loredana Panariti. Questo percorso era stato concordato a novembre in un incontro a Cividale a cui hanno partecipato tra gli altri l'on. Tamara Blažina ed i rappresentanti dei Comuni di Lusevera e Taipana.
La volontà delle famiglie e dell'ente locale, chiaramente espressa, rappresenta una condizione necessaria, anche se non sufficiente. Perché il nuovo percorso educativo possa essere avviato andranno risolti anche altri problemi, compreso quello degli organici.
Dopo il chiarimento del Ministero dell'istruzione su un preciso quesito della direttrice scolastica regionale Daniela Beltrame, l'amministrazione comunale di Lusevera ha compiuto i passi necessari perchè la scuola locale si trasformi in bilingue a partire dal prossimo anno scolastico.
Dopo averlo già fatto due anni fa, il Comune ha verificato l'orientamento delle famiglie dei bambini che nell'anno scolastico 2014/15 frequenteranno la scuola di Njivica-Vedronza.
L'assenso è stato sottoscritto da tutti i genitori dei 18 bambini residenti nel comune di Lusevera. Corredata dalla firme, la richiesta è stata poi inviata sia alla Direzione scolastica regionale che all'assessore regionale per l'istruzione Loredana Panariti. Questo percorso era stato concordato a novembre in un incontro a Cividale a cui hanno partecipato tra gli altri l'on. Tamara Blažina ed i rappresentanti dei Comuni di Lusevera e Taipana.
La volontà delle famiglie e dell'ente locale, chiaramente espressa, rappresenta una condizione necessaria, anche se non sufficiente. Perché il nuovo percorso educativo possa essere avviato andranno risolti anche altri problemi, compreso quello degli organici.
20 dic 2013
Natale a Resia/ Božič v Reziji
A Stolvizza arriva il Natale con l’inaugurazione del “Percorso Natale – Presepi per la via” una fantastica escursione per i secolari vicoli del Borgo Kikey dove si potranno ammirare tanti straordinari Presepi frutto di autentici artisti del paese e non solo.“La sorprendete scoperta di un caratteristico Borgo illuminato da una grandissima Stella, che scende dalla montagna, faranno nascere in tutti sensazioni ed emozioni che cattureranno e riconcilieranno i presenti con il messaggio natalizio di pace e serenità che solo la straordinaria iniziativa di Stolvizza saprà dare”. E’ questo il messaggio natalizio dell’Associazione “ViviStolvizza” che, consapevole della straordinaria forza e bellezza della manifestazione “Notte di Natale in val Resia” invita tutti a questo momento di suggestiva religiosità, una esperienza che, nelle passate dodici edizioni, ha deliziato migliaia e migliaia di visitatori. Ma ecco il programma completo.
Martedì 24 dicembre 2013 – Ore 20,30: Aspettando la Stella; – Ore 21,45: Discesa della grande Stella dalla montagna Pusti Gost m. 1.265 s.l.m. fin sopra il paese m. 625 s.l.m. – Ore 22,30 – S. Messa di Natale; – Ore 24,00: Presepe vivente sotto la Stella – “Percorso Natale” – Presepi per la via
Giovedì 26 dicembre 2013 – Ore 16,30 – Aspettando la Stella – Ore 17,30: Discesa della grande Stella dalla montagna Pusti Gost m. 1.265 s.l.m. fin sopra il paese m. 625 s.l.m. – ore 18,30 – Presepe vivente sotto la Stella dedicato ai bambini – “Percorso Natale” Presepi per la via
Venerdì 27 dicembre 2013 – Ore 19,00: Prato di Resia – Sala del Consiglio Comunale – Assegnazione premio “Stella d’argento della Val Resia 2013” -
Domenica 29 dicembre 2013 – Ore 16,00: Concerto di Natale nella Chiesa di Stolvizza.
Domenica 5 gennaio 2014 – Ore 16,30: Aspettando la Stella – Ore 17,30: Discesa della grande Stella dalla montagna Pusti Gost m. 1.265 s.l.m. fin sopra il paese m. 625 s.l.m. – Ore 18,30: Presepe vivente sotto la Stella con l’arrivo dei Re Magi – “Percorso Natale” – Presepi per la via
Lunedì 6 gennaio 2014 – Ore 14,00: – Chiusura iniziative del Natale a Stolvizza con l’arrivo, per la gioia dei bambini, della BEFANA che distribuirà doni a tutti i presenti.
Un programma impegnativo ma anche di grande spessore culturale, religioso e di spettacolo che ha fatto di Stolvizza un punto di riferimento natalizio imperdibile, una delle più belle iniziative della Regione, inserita nel Circuito “Giro-Presepi” organizzato dall’associazione tra le Pro-Loco della Regione. Intanto sabato 21 alle ore 17,00 inaugurazione del “Percorso Natale – Presepi per la via” con decine e decine di fantastici Presepi esposti lungo i secolari caratteristici vicoli del Borgo Kikey.
Bogati program za božične praznike v Reziji: v torek 24. decembra in v četrtek 26. bojo spustili veliko božično zvezdo iz gore Pust gost nad vasjo. Bodo tudi žive jaslice.
Aperto il museo Smo/Odprli center Smo
Sončno vreme z lepim modrim nebom in idiličnimzasneženim goratim okvirom (medtem ko se je drugod vila gosta megla) je bilo najboljši pokazatelj, da bo današnji dan v Benečiji posebno prazničen in da ga bodo mnogi pomnili v zelo lepem spominu. Muzej Slovensko multimedialno okno, ki je bil urejen v Špetru v okviru strateškega projekta JezikLingua, financiran v okviru Programa čezmejnega sodelovanja Slovenija-Italija 2007-2013 iz Evropskega sklada za regionalni razvoj in nacionalnih sredstev, je odslej realnost. Danes je bilo slovesno odprtje tega res izjemnega in dragocenega bisera, ki je potekalo pod pokroviteljstvom predsednika Republike Italije Giorgia Napolitana in predsednika Republike Slovenije Boruta Pahorja ter ob pozdravih eminentnih institucionalnih osebnosti, v prvi vrsti predsednice Vlade Republike Slovenije Alenke Bratušek, predsednice poslanske zbornice Boldrinijeve in predsednice FJK Debore Serracchiani. Občinska dvorana v Špetru je bila za to priložnost pretesna, saj se je slovesnosti udeležila res velika množica ljudi iz vseh treh pokrajin, kjer živijo Slovenci v Furlaniji Julijski krajini ter iz Slovenije. Prisotni so bili tudi eminentni gostje, v prvi vrsti svetovalec predsednika Republike Slovenije Boštjan Žekš, državni sekretar na ministrstvu za Slovence v zamejstvu in po svetu Boris Jesih in deželni odbornik Furlanije Julijske krajine Gianni Torrenti, medtem ko je moral podtajnik na italijanskem notranjem ministrstvu Filippo Bubbico zaradi tehničnih težav zadnji hip odpovedati svoj obisk. Prisotni so bili podpredsednik deželnega sveta Furlanije Julijske krajine Igor Gabrovec, ki je prinesel pozdrav predsednika Iacopa, predsednik Sveta slovenskih organizacij Drago Štoka, predsednik Slovenske kulturno gospodarske zveze Rudi Pavšič, konzulka Republike Slovenije v Trstu Eliška Kersnič Žmavc, slovenska poslanka v italijanskem parlamentu Tamara Blažina, župani okoljskih občin ter še veliko političnih in institucionalnih predstavnikov. Uradni del slovesnosti je potekal v špetrski občinski dvorani, kjer so bili na vrsti uradni govori in so za glasbeno zakulisje poskrbeli Mali lujerji pod vodstvom Davida Clodiga. Po uradnem delu so se prisotni pomaknili kakih sto metrov stran do Muzeja, kjer je predsednica Inštituta za slovensko kulturo in ena izmed najzaslužnejših za udejanjenje zamisli, Bruna Dorbolò, ob prisotnosti svetovalca predsednika Republike Slovenije Boštjana Žekša in deželnega odbornika Furlanije Julijske krajine Giannija Torrentija, prerezala slovenski in italijanski trak. Arhitektinja Donatella Ruttar, ki je zasnovala, načrtovala in koordinirala Muzej pa je prisotne pospremila v notranje prostore. (www.slomedia.it)
http://www.dom.it/odprli-slovensko-multimedialno-okno/
SMO - Slovensko multimedialno okno
Urniki/Orari:
SMO - Slovensko multimedialno okno, durante il periodo natalizio, sarà aperto nei giorni sabato 21, lunedì 23, sabato 28, lunedì 30 dicembre dalle 10 alle 17; sabato 4 gennaio 2014 dalle 10 alle 17, lunedì 6 gennaio dalle 10 alle 14. In altri orari su appuntamento.
SMO bo med prazniki odprto v soboto 21., v ponedeljek 23., v soboto 28. in v ponedeljek 30. decembra od 10. do 17 ure; 4. januarja 2014 od 10. do 17., v ponedeljek 6. januarja od 10. do 14. Drugi urniki po dogovoru.
mail:isk.benecija@yahoo.it, tel. 3351285906, 3388764776
19 dic 2013
Facciamo insieme gli “štrukji” della Valli del Natisone
Takuo se parpravjajo štrukje
Treba je ahtat, de na bojo šli kuhani štrukji v pozabo. Alarm je spožilo združenje Slow Food, ki v cielim svietu skarbi za tradicionalno in zdravo hrano, kàr je 7. dičemberja v Vidnu parpravlo Dan matere zemlje. Tela iniciativa je vsako lieto in ima namien braniti znosno kmetijstvo (agricoltura sostenibile), ribolou in žvinorejo, ki so prijazni do ambienta. Vsaki krat zberejo kajšno jedilo al’ kmetijski pardielak, ki je v navarnosti, de se zgubi. V preteklih lietah so bli med nje dali tudi rezijanski česnak (strok), prù takuo rezijanski bujadnik in jabuke sevke iz Nediških dolin. Lietos so zbrali beneške kuhane štrukje, zak’ nimar manj ljudi vie, kuo se parpravjajo. Vse manj ljudi vie tudi, de so bli posebno jedilo za tri svete noči, se prave za Božič, za zadnji dan lieta in za Svete Trije Kraje. Med tistimi, ki jih šele znajo runat pa je Cecilia Banchig, ki smo jo šli obiskat v Ščigla. »Doma smo dielal’ štrukje za sveto nuoč, se pravi 24. dečemberja – nam je poviedala –. Vsake lieto jih je bluo dost al’ malo, odvisno dost je bluo oriehu. Kajšno lieto oriehu nie bluo, ku lietos, ki jih je malo in jih je težkuo ušafat. Tiste cajte narditi štrukje nie bluo ku sada, smo muorli tuč oriehe tu martale iz kamana. Potlé smo orieham doložli tud’ grozdje in sevieda žganje. Žganje nie smielo manjkat in je muoralo bit tiste domače, ne tiste kupjeno, ki nie dobro in samuo žge. Ocvarli smo tud’ pinjole gor na maslu. Kàr jih nie bluo, smo ocvarli drobno zriezane oriehe. Kàr so bli že kuhani, smo dali gor cuker, al’ stopieno maslo s cukerjan, al’ pa kruh ocvart na maslu le s cukerjan.« Štruklju je vič sort. »Nekateri nardijo testuo z marzlo vodo, drugi z gorko vodo, drugi kladejo odpuščat kruh tu mlieko in potlé, kàr je odpuščeno, dodajo moko in zavalijo testuo. Pridejo nomalo buj čarni, a so tud’ tisti zelo dobri. Kajšni nardijo testuo s krompirjan. V Marsine so jih par starim runal’ uoz gejdove moke. Tekrat so pravli, de so dobri in so jih tletode vsi poznali. Mi smo doma parpravljali gubančanje z oriehi, z grozdjan, s pinjoli an z žganjam. Lahko se ga nardi tudi z burjami, al’ pa miešano z oriehi an burjami kupe.«
Per le tre notti sante, ovvero la notte di Natale, l’ultima dell’anno e la notte che precedeva l’arrivo dei magi, ovvero tra il 5 e il 6 gennaio, nei paesi delle valli del Natisone era tradizione mangiare gli “štrukji” lessi, dolci ripieni di noci e uvetta. Gli “štrukji” sono stati recentemente anche i protagonisti del “Terra Madre Day 2013″, iniziativa promossa ogni anno da Slow food per difendere l’agricoltura, la pesca e l’allevamento sostenibili, in quanto a rischio di estinzione. Ecco come si fanno.
http://www.dom.it/takuo-se-parpravjajo-trukjeemfacciamo-insieme-gli-trukjiem/
http://www.dom.it/takuo-se-parpravjajo-trukjeemfacciamo-insieme-gli-trukjiem/
18 dic 2013
Renzo Calligaro, 40 liet diela tou Terski dolini
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Chiesa di San Giorgio/Sv,Jurij Bardo-Lusevera foto personale |
Nedijo 15 dečemberja, Barjeni, Sedliščeni anu Zavaršani so naordali, ke to je 40 liet, ke far don Renzo Calligaro u hodi ukop z njimi ta-na pot živjenja. Zuj taá, barščica Luisa Cher je par maiši prebrala tele besiede tou imanu ciele skupnosti:
“Ho cercato sui giornali del 1973 inizi 1974 se vi fosse qualche informazione circa l'entrata nelle parrocchie di Lusevera e Villanova delle Grotte di don Renzo Calligaro. Ma niente, nemmeno un accenno.
Ho trovato invece questa notizia: “Il giorno 4 dicembre 1973, alle ore 10, l'Arcivescovo di Udine Mons. Alfredo Battisti ha ricevuto in udienza i rappresentanti dei Circoli Culturali della Slavia italiana o Benecia, sorti per salvare e conservare l'identità della comunità vivente in zona, con tutto il suo patrimonio culturale. I circoli culturali hanno esposto all'Arcivescovo la situazione religiosa, sociale ed economica; il ruolo importante svolto dalla Chiesa attraverso il clero locale per la salvaguardia dell'immagine della popolazione”.
L'Arcivescovo, espressa la soddisfazione di essersi potuto incontrare con questa delegazione ha manifestato la sua apertura e la sua disponibilità verso tutte le minoranze etniche, egualmente valide ed importanti di fronte al messaggio cristiano ed alla attenzione della Chiesa; ha auspicato che siano instaurati e continuati sereni contatti che chiariscano i problemi liberandoli da condizionamenti politici; ha assicurato che gli staranno particolarmente a cuore queste popolazioni tanto povere, ma tanto religiose.
Quattro giorni dopo entrava nella parrocchia di Lusevera Renzo, quasi certamente senza troppi sfarzi né festeggiamenti. Per un giovane sacerdote non doveva essere “il massimo” prestare il suo servizio pastorale sul nostro territorio.
Allora la nostra valle non veniva considerata “Terra di incontro e porta di accesso tra oriente e occidente”, ma bensì luogo di scontro, di incomprensioni alimentate da odio e contrasti.
Erano i tempi della guerra fredda, della Gladio, delle minacce e dei soprusi.
Sebbene la chiesa universale avesse già allora stilato i suoi proclami sul rispetto delle minoranze ed il Sinodo Udinese V, dieci anni dopo (1983-1988), abbia definito le lingue locali come ricchezza e valore e, nonostante l'impegno personale del vescovo Battisti, pur tra mille paure e ripensamenti, i sacerdoti destinati alle nostre zone confinarie spesse volte si trovavano costretti a portare avanti le loro battaglie circa le complessità e le difficoltà tipiche di una terra di confine da soli, seppur considerandole consequenziali al Vangelo.
“Ho cercato sui giornali del 1973 inizi 1974 se vi fosse qualche informazione circa l'entrata nelle parrocchie di Lusevera e Villanova delle Grotte di don Renzo Calligaro. Ma niente, nemmeno un accenno.
Ho trovato invece questa notizia: “Il giorno 4 dicembre 1973, alle ore 10, l'Arcivescovo di Udine Mons. Alfredo Battisti ha ricevuto in udienza i rappresentanti dei Circoli Culturali della Slavia italiana o Benecia, sorti per salvare e conservare l'identità della comunità vivente in zona, con tutto il suo patrimonio culturale. I circoli culturali hanno esposto all'Arcivescovo la situazione religiosa, sociale ed economica; il ruolo importante svolto dalla Chiesa attraverso il clero locale per la salvaguardia dell'immagine della popolazione”.
L'Arcivescovo, espressa la soddisfazione di essersi potuto incontrare con questa delegazione ha manifestato la sua apertura e la sua disponibilità verso tutte le minoranze etniche, egualmente valide ed importanti di fronte al messaggio cristiano ed alla attenzione della Chiesa; ha auspicato che siano instaurati e continuati sereni contatti che chiariscano i problemi liberandoli da condizionamenti politici; ha assicurato che gli staranno particolarmente a cuore queste popolazioni tanto povere, ma tanto religiose.
Quattro giorni dopo entrava nella parrocchia di Lusevera Renzo, quasi certamente senza troppi sfarzi né festeggiamenti. Per un giovane sacerdote non doveva essere “il massimo” prestare il suo servizio pastorale sul nostro territorio.
Allora la nostra valle non veniva considerata “Terra di incontro e porta di accesso tra oriente e occidente”, ma bensì luogo di scontro, di incomprensioni alimentate da odio e contrasti.
Erano i tempi della guerra fredda, della Gladio, delle minacce e dei soprusi.
Sebbene la chiesa universale avesse già allora stilato i suoi proclami sul rispetto delle minoranze ed il Sinodo Udinese V, dieci anni dopo (1983-1988), abbia definito le lingue locali come ricchezza e valore e, nonostante l'impegno personale del vescovo Battisti, pur tra mille paure e ripensamenti, i sacerdoti destinati alle nostre zone confinarie spesse volte si trovavano costretti a portare avanti le loro battaglie circa le complessità e le difficoltà tipiche di una terra di confine da soli, seppur considerandole consequenziali al Vangelo.
Dunque Renzo, naš far, ha passato praticamente una vita a prestare il suo servizio pastorale tra di noi, tra la nostra gente e se dobbiamo essere sinceri e, come si suol dire, ne ha viste e ne ha passate tante, senza mai perdere la speranza.
Sicuramente ognuno di noi avrà un episodio da raccontare e da dedicare a Renzo perché quaranta anni sono tanti anche se sono passati molto in fretta.
E in tutti questi anni Renzo ci ha aiutati a riscoprire la nostra dignità di persone che vivono in un territorio montano, la cui parola è ricchezza non discriminazione, ci ha aiutato a crescere, ad avere fede nelle nostre capacità, a voler bene alla nostra terra.
Ci ha trasmesso l'insegnamento che la diversità è ricchezza, un po' come avviene in una sinfonia, dove i vari strumenti - che don Renzo insegna - pur mantenendo ognuno il proprio suono specifico e il proprio “timbro inconfondibile”, riescono ad accordarsi su un motivo comune e in cui la peculiarità di ogni strumentista viene valorizzata al massimo.
Buoh loni Renzo za tvo dielo med nami. Buoh u te dej šinjè pouno zdrauja, srenće anu pouno liet diela z nami”.
Nedijo popoudné, cierkua na se speka napounila za poslušati koncert »Božić tou terski dolini«. Pieli so kore iz Nediške doline nu iz Karnajske doline, iz Slovenije nu z Trsta.
A će donas se more tuole narediti tou Terski dolini, će tale zemija na je šinjé živa, to ma se zahvaliti še Renzu, ki u znau speka parnestí Besiedo anu moć med judmí, ki zuj hudih časeu nieso već znali viervati tou sebé, a inje speka stojó anu hodijo ta-na pot živjenja. (I.C.)
BUOH LONI don Renzo!!!
17 dic 2013
Il quindicinale DOM nel numero di Natale uscirà in una nuova veste grafica
dal dom
Menù di Capodanno ai Ciclamini
Ecco la nostra proposta per concludere il 2013 ed iniziare il 2014 insieme.
Aspettiamo le vostre prenotazioni.
Aspettiamo le vostre prenotazioni.
Perchè due lingue sono meglio che una
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dal web |
Con 830 lingue parlate (il 10 per cento delle lingue parlate nel mondo) la Papua Nuova Guinea è di gran lunga il paese con la maggior diversità linguistica. Seguono l’Indonesia, con 719, il Sudafrica con 514 e l’India con 438. Per la Repubblica e l’Economist, in Italia si parlano 33 lingue diverse (secondo i dati attualmente pubblicati da Ethnologue sono invece 36).
Ma il dato più interessante della tabella sul multilinguismo pubblicata dall’Economist è il Greenberg diversity index, che misura, paese per paese, la probabilità che due abitanti condividano una stessa lingua su una scala da 0 (nessuna diversità, tutti parlano la stessa lingua) a 1 (massima diversità).
Nel mondo globalizzato e iperconnesso, a far sì che le persone non imparino lingue diverse da quella natale sono due fatti diametralmente opposti: da una parte c’è la marginalità dei villaggi rurali della Papua Nuova Guinea, dall’altra la centralità delle nazioni anglosassoni, il cui passato (ma ora meno diffuso) atteggiamento sbrigativo nei confronti delle lingue straniere trova la sua espressione più estrema nelle parole di Lawrence Summers: “English’s emergence as the global language, along with the rapid progress in machine translation and the fragmentation of languages spoken around the world, makes it less clear that the substantial investment necessary to speak a foreign tongue is universally worthwhile”.
Avete capito di che Summers si tratta no? È l’ex rettore di Harvard, quello noto per aver sostenuto, negli anni novanta, che scaricare rifiuti tossici nei paesi in via di sviluppo corrisponde a un’impeccabile logica economica. E per aver affermato, nel 2005, che le donne hanno scarsa attitudine alla scienza (Summers è stato poi sostituito, alla guida di Harvard, da Catherine Drew Gilpin Faust, la prima rettrice nei trecento anni di storia dell’università).
Eppure perfino il buon Summers, forse, potrebbe trarre profitto dall’imparare un po’ di cinese, di francese, di spagnolo o d’italiano (tuttora, secondo la Farnesina, fra le cinque lingue più studiate del mondo).
È ancora l’Economist a promuovere il bilinguismo: in sostanza, le persone che parlano due lingue sono più flessibili perché possono applicare strategie diverse di pensiero. I bimbi esposti dalla nascita a più lingue fanno qualche confusione all’inizio, ma già verso i quattro anni sanno districarsi perfettamente. Il rischio che abbiano un vocabolario ridotto è limitato al periodo infantile, mentre i vantaggi sono rilevanti, dimostrati, e durano per tutta la vita: i bambini bilingui sono più precoci nel prendere decisioni e nel portare a termine compiti complessi.
L’università Vita-Salute San Raffaele di Milano conferma: il bilinguismo regala anche creatività, capacità di concentrazione, fiducia in se stessi, attitudine a capire gli altri e a prendere buone decisioni in tempi brevi e con sforzo minore.
Sembra anche – questo lo dice una ricerca pubblicata su Neurology – che sapere due lingue allontani di quasi cinque anni il ,rischio di Alzheimer indipendentemente da ogni altra variabile (istruzione, sesso, occupazione). Inoltre le persone bilingui hanno una gamma comportamentale più ampia e possono, cambiando lingua, arrivare a cambiare personalità, come racconta questo grazioso articolo uscito su La Voce di New York.
Il Telegraph elenca i sette vantaggi dell’essere bilingui: si diventa più brillanti e più abili nel multitasking, la memoria e la percezione migliorano così come la sensibilità linguistica e la capacità di decidere razionalmente. E, infine, c’è quella faccenduola dell’Alzheimer.
Tutto ciò, ovviamente, c’entra men che niente con l’abuso del detestabile itanglese. Parlare due lingue non vuol dire buttare nel frullatore del discorso parole straniere a casaccio, e spesso a sproposito.
16 dic 2013
Kaj smo jedli dan bot za Božič Cosa si mangiava un tempo per Natale
Dan bot po majši polnočni ,smo jedli tripe bokinove ali od ovce tou kropu za se ogrieti,ker tou cjerkui ni bluo horkuo.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa faceva freddo.
Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con strutto, cipolla,sedano e carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio grattugiato.
La paača di nonna Maria
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o salato e poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).
Ricetta
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4mm,mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e zucchero.Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per le feste religiose, per la sagra e per le partorienti.
Le verdure erano le solite invernali,patate,fagioli,rape,carote e verze.
I bambini mangiavano noci,nocciole,castagne secche e mele,chi aveva soldi comprava mandarini.
Un tempo,dopo la messa di mezzanotte,si mangiava le trippe di manzo o di pecora in brodo per scaldarsi,perchè in chiesa faceva freddo.
Le trippe (mulice) di nonna Maria
Ingredienti:
500 gr di trippe,sajin(strutto)1 cipolla (čebula),1 strok di luk (spicchio di aglio),1 carota (koranj),sedano,formaggio vecchio grattugiato,brodo (krop),sale e pepe.
Preparazione:
lessare le trippe per 4 ore se di manzo,tagliarle a listarelle,preparare un soffritto con strutto, cipolla,sedano e carota tagliata a pezzettini e l'aglio.Soffriggere le trippe mescolandole accuratamente per circa 10 minuti,aggiungere il brodo e far bollire a fuoco lento fino a completa cottura di tutti gli ingredienti,alla fine aggiungere il formaggio grattugiato.
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immagine da google |
La paača è un cibo povero della Terska dolina ormai dimenticato e si cucinava sotto la brace.Era dolce o salato e poteva avere anche un ripieno a seconda della stagione.
Per Natale lo si faceva dolce col ripieno di noci(kulini),nocciole (liešniki) e castagne (kostanji).
Ricetta
Fare un impasto con 400 gr di farina di mais e di frumento,miele o zucchero,burro o strutto,latte tiepido o panna (smetana) ,2 uova,sale e lievito.
Fare una sfoglia di 4mm,mettere il ripieno di noci o nocciole o castagne lessate tritate,1 uovo,grappa e zucchero.Arrotolare come un salsicciotto e spennellarlo con l'uovo sbattuto.
Nonna Maria quando lo cucinava sotto alla brace lo avvolgeva nelle foglie di castagno.
Infornare a 190° e cuocere per 50 minuti.
E' ottima per colazione.
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spolert costruito con i mattoni si trovava in ogni cucina http://ilfogolar.blogspot.it/2011/11/polenta-di-lidia.html |
Per Natale tiravano il collo a una vecchia gallina e facevano il brodo.La carne si mangiava raramente,solo per le feste religiose, per la sagra e per le partorienti.
Le verdure erano le solite invernali,patate,fagioli,rape,carote e verze.
I bambini mangiavano noci,nocciole,castagne secche e mele,chi aveva soldi comprava mandarini.
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da google |
15 dic 2013
13 dic 2013
Presepi in mostra a Zavarh
Rusa di Zavarh è un borgo molto bello,perchè è stato ricostruito dopo il tres(terremoto)
seguendo l'antica architettura della Terska dolina. Questo piccolo borgo, dove abita l'artista Dario Pinosa e la sua famiglia, è un laboratorio artistico.Quest'anno sono stati allestiti ben 12 presepi creati con vari materiali naturali:legno,cartoccio di mais ed altro.
I presepi sono ben disposti nei luoghi più impensati: un sottoportico, una vecchia stalla, un vecchio secchio arrugginito (tou starim škafu ruzimou),un "kotou" arrugginito, una rientranza di un muro e vicino ad un ramo.
Nella piazzetta del borgo,durante i weekend, possiamo ammirare una mostra-mercato di oggetti fatti a mano,allestito in un garage.
foto personali
11 dic 2013
Za moj rojstni dan/Per il mio compleanno
Poesia scritta da mia mamma per il miei 25°anni.
Rodila sem te,
ko mi je bilo petindvajset let,
toliko
kolikor jih imaš danes ti.
Težka je bila moja mladost,
zate sem se žrtvovala,
da tebi bila bi lepša.
Ne vem,kaj bi ti napisala,
da bi ne bila razočarana.
Ne pričakuj rož
od življenja,
pričakuj tudi trnjeve veje.
Premagaj zapreke,
hodi ponosno
z glavo pokonci,
čeprav godi ti se krivica,
če zdravo imaš dušo
in čisto srce,
sodnik samega sebe
bodi le ti !
tvoja mamica
Per il tuo 25°compleanno
Ti ho partorito a 25 anni,
alla stessa età che oggi hai tu.
La mia giovinezza è stata difficile,
mi sono sacrificata affinchè
tu avessi una vita bella.
Ricorda di non aspettarti solo fiori,
ma anche spine dalla vita.
Supera le difficoltà,vai sempre avanti,
cammina con orgoglio e a testa alta,
anche se subirai delle ingiustizie
sii solo tu giudice di te stessa,
l'importante è che tu sia onesta e sincera.
la tua mamma
Za tvoj 25°rojstni dan
Rodila sem te,
ko mi je bilo petindvajset let,
toliko
kolikor jih imaš danes ti.
Težka je bila moja mladost,
zate sem se žrtvovala,
da tebi bila bi lepša.
Ne vem,kaj bi ti napisala,
da bi ne bila razočarana.
Ne pričakuj rož
od življenja,
pričakuj tudi trnjeve veje.
Premagaj zapreke,
hodi ponosno
z glavo pokonci,
čeprav godi ti se krivica,
če zdravo imaš dušo
in čisto srce,
sodnik samega sebe
bodi le ti !
tvoja mamica
Per il tuo 25°compleanno
Ti ho partorito a 25 anni,
alla stessa età che oggi hai tu.
La mia giovinezza è stata difficile,
mi sono sacrificata affinchè
tu avessi una vita bella.
Ricorda di non aspettarti solo fiori,
ma anche spine dalla vita.
Supera le difficoltà,vai sempre avanti,
cammina con orgoglio e a testa alta,
anche se subirai delle ingiustizie
sii solo tu giudice di te stessa,
l'importante è che tu sia onesta e sincera.
la tua mamma
BROSKUE/ VERZE
La verza nel tardo autunno ed inverno è una fonte ricca di antiossidanti,vitamine,mineral
Ricetta di nonna Irma
Brouskue tou padieli
Un chilo di verze(broskue),un po' di strutto(sajin),di burro(mast) e uno spicchio di aglio (luk).
Soffriggere l'aglio nel condimento,aggiungere le verze precedentemente lessate e tritate.Lasciar cuocere per un'ora e servire calde.
NU SO UČILE NAŠE NONE-I CONSIGLI DELLE NONNE
Odour od brousk
Ma ta voju ke odour od brousk u ne poj po cieli kiši?Doložite broskuam 1 žlico mlieka.
Pere eliminare l'odore delle verze aggiungete alle verze un cucchiaio di latte.
9 dic 2013
Iz Nediške doline-dalle Valli del Natisone
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In ogni casa allestiamo l'alberello,ci dà felicità. Natale è in arrivo. |
8 dic 2013
Taverna allo Skarifič
7 dic 2013
JOŽICI MIKLAVČIČ TEDOLDI v spomin-IN MEMORIAM
30 novembra je minilo 36 let od smrti moje mame Jožice,ki je nas zapustila ko je bila stara komaj 56 let.Učiteljica po poklicu,se je rodila v Ljubljani 20 junija 1921.V času italijanske okupacije Ljubljane je spoznala mojega očeta Vojmirja Tedoldija iz Karnahte in se z njim leta 1943 poročila.
Preselila se je iz Ljubljane v Karnahto,zakotno gorsko vas Karnahtske doline,kjer je živela med leti 1943 in 1945.
V Sloveniji je pustila družino,ki je aktivno sodelovala v NOB,dva brata sta padla kot partizana. Življenje v tej mali vasici v Benečiji je bilo grenko in težko:bila je preganjena in ovadena,prišlo je tudi do hišne preizkave.
Po osvoboditvi se je vključila v napredne slovenske organizacije in opravljala važne funkcije,najprej v Demokratični Fronti Slovencev in kasneje v SFS. Že v letih 1948/49 je pričela z dopisovanjem,sprva v Šočo in kasneje v Primorski dnevnik.Pisala je o njenih spominih na medvojna leta v Beneški Sloveniji.Nekaj let pozneje je skrbela tudi za Dijaško Matico,za otroke iz Benečije,ki so obiskovali slovenske šole v Trstu in Gorici.
Leta 1950 se je porodila zamisel o časopisu Matajur,odgovorni urednik je bil moj oče Vojmir Tedoldi,ona pa je postala njegova desna roka.Prva številka je izšla 3.oktobra 1950, časopis se je tiskal v Gorici pri tiskarni Lukežič in ona se je z vlakom vozila koregirati boce.Matajur ni imel veliko dopisnikov,zato so moji starši hodili po Benečiji iskati novice in reportaže.Moja mama Jožica je upravljala Matajur do leta 1973 in do smrti sodelovala z Novim Matajurjem.Na pobudo očeta in mame je bilo ustanovljeno v Vidmu Kulturno društvo Ivan Trinko,ki ga je upravljala do prenosa sedeža društva v Čedad.Prepričana sem,da sta moja
starša s svojim delovanjem zelo koristila slovenski manjšini v videmski pokrajini.
Bili so zelo težki časi , časi protislovenske politike,cela družina je bila nadzorovana in zasledovana.Moja mama je pisala, upravljala Matajur in dala od sebe vse kar je mogla,ker je bila prepričana,da je kot Slovenka to dolžna narediti. Delala je v tišini in tako je tudi na tiho odšla.
Meni je pustila veliko praznino.Če bi danes še živela,bi videla,da se je spremenila miselnost glede slovenske manjšine,da so ustanovili dvoježično šolo,sprejeli zakon 482/1999 za manjšine ter zaščitni zakoni 38/2001 in deželni zakon 26/2007 za slovensko manjšino.Bila bi vesela,da ni bil njen trud zamanj,ampak je veliko doprinesel k ohranitvi slovenskega jezika in manjšine v videmski pokrajini.
hčerka O.Tedoldi
obljavljeno(pubblicato) v Novi Matajur 27/11/2013 in Dom 1/11/2013
6 dic 2013
Bozič v Terski dolini-Natale in Alta Val Torre
15 dicembre 2013-Bardo/ Lusevera (UD) Chiesa di San Giorgio/Cerkev Sv.Jurija,ore 15,30
Natale in Alta Val Torre
Božič v Terski dolini
CORO DI VOCI BIANCHE / OPZ MALI LUJERJI Lusevera / Bardo (Ud)
Direttore: David Klodič
CORO MISTO / MEPZ NAŠE VASI Taipana / Tipana (Ud)
Direttore: David Klodič
CORO MISTO / MEPZ REČAN Grimacco / Grmek (Ud)
Direttore: Stefania Rucli
CORO MISTO / MEPZ SV. ANTON Caporetto / Kobarid (Slo)
CORO MASCHILE / MOPZ JUSTIN KOGOJ Dolenja Trebuša (Slo)
Direttore: Matej Kavčič
GRUPPO VOCALE FEMMINILE / ŽEPS STU LEDI Trieste / Trst
Direttore: Katja Lavrenčič
v sodelovanju / in collaborazione con
OTTETTO BARŠKI OKTET in / e GORSKA SKUPNOST TER, NEDIŽA, BRDA / COMUNITÀ MONTANA DEL TORRE, NATISONE E COLLIO
http://www.comune.lusevera.ud.it/index.php?id=2317
Božič v Terski dolini
CORO DI VOCI BIANCHE / OPZ MALI LUJERJI Lusevera / Bardo (Ud)
Direttore: David Klodič
CORO MISTO / MEPZ NAŠE VASI Taipana / Tipana (Ud)
Direttore: David Klodič
CORO MISTO / MEPZ REČAN Grimacco / Grmek (Ud)
Direttore: Stefania Rucli
CORO MISTO / MEPZ SV. ANTON Caporetto / Kobarid (Slo)
CORO MASCHILE / MOPZ JUSTIN KOGOJ Dolenja Trebuša (Slo)
Direttore: Matej Kavčič
GRUPPO VOCALE FEMMINILE / ŽEPS STU LEDI Trieste / Trst
Direttore: Katja Lavrenčič
v sodelovanju / in collaborazione con
OTTETTO BARŠKI OKTET in / e GORSKA SKUPNOST TER, NEDIŽA, BRDA / COMUNITÀ MONTANA DEL TORRE, NATISONE E COLLIO
http://www.comune.lusevera.ud.it/index.php?id=2317
3 dic 2013
Manjšine so temelji avtonomije-50 anni di autonomia
Na začetku lietošnjega lieta je potekla 50. oblietnica odkar se je rodila avtonomna dežela Furlanija Julijska krajina, saj je ustavni zakon stopu v veljavo 31. ženarja 1963. Trieba je poviedati de je regija dobila posebni statut posebno, zaki je na teritoriju slovenska manjšina in tudi zaki večina je furlanska. Donašnji dan se tuolega vičkrat pozabljajo, zatuo je Inštitut za slovensko kulturo za lietošnje Beneške kulturne dneve parpravu vičer na temo Slovenci in Furlani: temelji posebnega statuta Dežele Furlanije Julijske krajine in ocena 50 liet avtonomije. Bo v sriedo, 4. dičemberja, ob 18. uri v občinski dvorani (kamunski sali) v Špietru. Za Slovence bota guorila Ivo Jevnikar in Stojan Spetič, za Furlane pa William Cisilino in Adriano Ceschia. Moderator bo Giorgio Banchig.
Il 50° anniversario della regione Friuli Venezia Giulia sarà il tema dei Beneški kulturni dnevi che si terranno nella sala consiliare di San Pietro mercoledì, 4 dicembre, alle ore 18. All’incontro dal titolo “Sloveni e friulani: le basi dello statuto speciale della regione Fvg: bilancio di 50 anni di autonomia”, interverranno Ivo Jevnikar, Stojan Spetič, William Cisilino e Adriano Ceschia. Moderatore Giorgio Banchig.
http://www.dom.it/manjine-temelji-avtonomijeembilancio-di-50-anni-di-autonomiaem/
http://www.dom.it/manjine-temelji-avtonomijeembilancio-di-50-anni-di-autonomiaem/
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