30 apr 2018

Scolari di Breginj in visita a Taipana

Martedì, 10 aprile, i bambini delle scuole di Taipana/Tipana e Breginj si sono incontrati per la prima volta per trascorrere insieme la Festa degli alberi. Il brutto tempo, in verità, ha impedito di piantare all’aperto i nuovi alberi, ma non l’arrivo a Taipana dei bimbi più grandi della scuola d’infanzia e di dieci bambini della scuola primaria di Breginj, accompagnati da tre insegnanti.
Non potendo farlo dal vivo, con alcune foto i bambini di Taipana hanno presentato in sloveno ai bambini di Breginj la chiesa di Monteaperta/Viškorša e gli aspetti ambientali della zona, coi monti e la natura.
Trattandosi del primo incontro, non è mancato un momento conviviale, che si è svolto nella sala consiliare del comune. Qui tutti hanno cantato insieme una canzone con suoni onomatopeici, che unisse anche senza la conoscenza di una lingua veicolare. Sempre all’insegna del gioco, sia i bambini di Taipana sia quelli di Breginj si sono presentati in italiano e in sloveno.
Gli alunni della scuola d’infanzia hanno, quindi, proseguito la mattinata in sala consiliare cantando «Ringa ringa raja» e giocando, mentre quelli più grandi si sono spostati alla scuola primaria, per cantare tutti insieme «Če si srečen».
9forestale 2Qui gli alpini di Monteaperta hanno, in seguito, presentato ai bambini il proprio ruolo sul territorio e come, nel tempo, abbiamo mantenuto rapporti e conoscenze anche al di là dell’ex confine con la Slovenia. E alcuni di loro parlano sloveno piuttosto bene. Non potendo portare tutti a fare una passeggiata come inizialmente previsto, i forestali di Attimis hanno, invece, spiegato l’importanza di prestare attenzione alla natura, soprattutto evitando il rischio di provocare incendi nel bosco. Tutto è sempre stato tradotto anche in sloveno.
La mattinata è proseguita ancora nel gioco, riunendo nuovamente tutti insieme i bambini, e gustando i prodotti locali, in collaborazione con gli alpini.
davPrima dei saluti, non è mancato uno scambio di doni: i bambini di Taipana hanno regalato a quelli di Breginj dei segnalibri fatti a mano sul tema della Festa degli alberi, il libro Domače pravljice-Domače pravce, degli attestati di presenza alla festa degli alberi e dei braccialetti; quelli di Breginj, invece, hanno donato un formaggio con un disegno fatto dai bambini della loro scuola, una spilla di feltro fatta a mano per tutti i presenti, il giornalino pubblicato nel cinquantennale della scuola di Kobarid e il libroJedi na Kobariškem, su ricette e prodotti tipici locali.
davRicordiamo che le scuole d’infanzia e primaria di Taipana operano nell’ambito dell’Istituto comprensivo di Tarcento, mentre quelle di Breginj nell’ambito dell’istituto scolastico di Kobarid (Caporetto). (Luciano Lister)
V torek, 10. aprila, so se nekateri učenci iz otroškega vrtca in osnovne šole iz Breginja mudili v Tipani, da bi se na praznik dreves srečali s tamkajšnjimi učenci. Kljub slabemu vremenu so se otroci vseeno imeli lepo, saj so se skupaj igrali in zapeli.
Med dnevom so se tudi marsikaj naučili. Najprej so tipajski otroci govorili o viškorski cerkvi in domači naravi, nato se je predstavila tudi viškorska sekcija alpincev. Ahtenski gozdni stražarji so pa opozorili na potrebo po òim veòji omejitvi tveganja, da se sprožijo požare. Pred pozdravi je bilo tudi obilo daril za vse, tako za tipajske otroke s strani breginjskih kot za breginjske otroke s strani tipajskih.

Anche Drenchia e Grimacco nel cluster - Cluster privabil tudi Dreko in Garmak


8Romanut FabelloContinua a allungarsi l’elenco dei Comuni aderenti al cluster transfrontaliero. Il sindaco di Taipana, Alan Cecutti, che tiene i contatti tra i municipi interessati, fa sapere che anche le Valli del Natisone aderiranno al completo: «La delibera di Drenchia è già arrivata e dovrebbero arrivare anche quelle di Grimacco e Prepotto. Tutti i Comuni delle Valli vengono uniti». L’elenco degli enti che entreranno nel cluster sul versante italiano è, per ora, già ben nutrito: oltre a Taipana, Drenchia, Grimacco e Prepotto, ci sono anche Pulfero, San Pietro al Natisone, San Leonardo, Savogna, Stregna, Torreano, Lusevera, Nimis, Tarcento, Moggio Udinese, mentre è ancora attesa la delibera di Chiusaforte. Manca anche la delibera di Resia, ma, nel caso, si farà aderire il Comune successivamente.
Pur restando ancora da valutare la posizione di ulteriori amministrazioni, Cecutti spiega come, a breve, saranno tirate le fila: «Bisogna capire anche l’intenzione del Comune di Tricesimo, come quella di Attimis e Faedis, che sono gli unici due comuni che, al momento, non hanno risposto. Dopo chiuderemo il gruppo. In seguito si andrà a fare l’accordo coi comuni sloveni e si farà partire il progetto, perché già a giugno a Bruxelles si svolgeranno degli incontri».
Ricordiamo che da parte slovena aderiranno Bovec, Kobarid, Tolmin e Kanal, che coprono un territorio molto vasto. Su entrambi i lati dell’ex confine, quindi, il cluster nascerebbe forte. Cecutti prosegue costantemente anche nei contatti con le amministrazioni slovene: «Di recente ho visto il sindaco di Bovec e a breve ci troveremo anche coi rappresentanti del versante sloveno per una riunione in cui fare il punto generale circa il documento d’intenti e definirlo nello specifico in base alle esigenze di ogni Comune. Si tratterà di una bozza generica, che coprirà tutti i settori dove potere intervenire. Poi seguirà un incontro con tutti, in cui sarà fatto un riepilogo della situazione». A maggio si riuniranno anche i Comuni sul lato italiano per fare il punto della situazione e da questo incontro in avanti programmeranno tutti insieme.
Cecutti specifica che la programmazione partirà dai bisogni del territorio: «Sarà condivisa una scheda, dove saranno portate le problematiche di tutti i Comuni e da ciò sarà tratto un filo conduttore per tutti. Ad esempio, probabilmente tutti segnaleranno la viabilità, o lo sviluppo delle energie legate al territorio, o l’ambito turistico e insieme sarà condivisa la strada da percorrere per arrivare a un finanziamento. All’interno di questo percorso, entro i 4-5
settori che individueremo ufficialmente, nei tavoli di Bruxelles dovremo muoverci assieme ai Comuni sloveni. Dovremo essere presenti almeno a dei tavoli di confronto con gli altri partner europei, che iniziano a giugno». Al massimo questa settimana, infatti, probabilmente Cecutti dovrà riservare un posto per un tavolo su energie o turismo.
I sindaci del cluster possono contare anche sull’aiuto di persone che hanno già qualche dimestichezza nell’accesso ai finanziamenti europei: «Fortunatamente abbiamo il contatto di un’udinese che in genere viene chiamata a Bruxelles per condividere dei passaggi all’interno di questa progettualità e che è molto disponibile a dare una mano».
Sembra giunto davvero, quindi, il momento di chiudere le fila: «Se dovessero mancare dei Comuni, saranno aggiunti dopo, non è un problema », conclude Cecutti. (Luciano Lister)

http://www.dom.it/cluster-privabil-tudi-dreko-in-garmak_anche-drenchia-e-grimacco-nel-cluster/

29 apr 2018

Testi per il Senjam fino al 31 maggio - Pesmi za 33. Senjam do 31. maja


8SenjamParpravjajo 33. Senjam beneške piesmi, ki bo 10. in 11. novemberja na Liesah. Do 31. maja je cajt za pošjat kulturnemu društvu Rečan_Aldo Klodič (info@recan. it) novo piesam. Besedilo piesmi muora bit v adnim od slovenskih dialektu, ki se guorijo v Benečiji, Reziji in Kanalski dolini.
Dietro le quinte fervono già i preparativi in vista del 33. Senjam beneške piesmi, il festival della canzone in dialetto sloveno nelle Valli del Natisone, che si svolgerà sempre a Liessa/Liesa (Grimacco/Garmak), stavolta il 10 e 11 novembre. C’è tempo fino al 31 maggio per inviare una nuova canzone al circolo culturale Rečan_Aldo Klodič (info@recan. it). Il testo della canzone deve essere redatto in uno dei dialetti sloveni parlati nella Slavia Veneta, a Resia e in Valcanale.

http://www.dom.it/pesmi-za-33-senjam-do-31-maja_testi-per-il-senjam-fino-al-31-maggio/

28 apr 2018

Comunicato stampa: Elezioni regionali 2018, cresce l'attenzione dei candidati verso la tutela delle minoranze linguistiche



Solo Bolzonello, Cecotti e Fraleoni Morgera 
rispondono al  Comitât / Odbor / Komitaat / Comitato 482

Presentati oggi a Udine i riscontri al documento 
sulle politiche lingustiche sottoposto a leader e coalizioni


I candidati alla Presidenza della Regione condividono una certa consapevolezza sull'importanza della tutela delle minoranze linguistiche come fondamento dell'autonomia speciale del Friuli-Venezia Giulia e sulla rilevanza delle politiche linguistiche, anche se mostrano livelli di attenzione e di competenza alquanto diversificati sugli specifici aspetti della questione. È quanto emerge dalle risposte fornite al Comitât / Odbor / Komitaat / Comitato 482 – che aggrega oltre una ventina di realtà espressione delle comunità friulana, slovena e germanica della nostra regione – a seguito di un documento riguardante queste tematiche posto alla loro attenzione.

L'iniziativa aveva una duplice finalità: verificare l'attenzione su questi temi di chi aspira a governare la Regione e, poiché si tratta di una questione di pubblico interesse, dare adeguata informazione ai cittadini in merito alle diverse posizioni al riguardo. Il documento di sintesi è stato così sottoposto ai quattro candidati alla Presidenza della Regione e ai rappresentanti delle liste che li sostengono lo scorso 13 aprile con l'invito a rispondere nell'arco di una decina di giorni.

Il testo, elaborato a partire dai contenuti presenti nelle relazioni finali predisposte dai quattro gruppi di lavoro coinvolti nella Conferenza regionale di verifica e proposta sulla lingua friulana, organizzata lo scorso dicembre dal Consiglio regionale, propone diciassette questioni, che vanno dalla necessità di rafforzare il ruolo della Regione in questo campo con apposite norme di attuazione dello Statuto ad una serie di interventi nei settori dell'istruzione, dei media e dell'uso pubblico delle lingue minoritarie.

Il più alto livello di convergenza tra i candidati-presidente che hanno risposto (Sergio Bolzonello per il centrosinistra, Sergio Cecotti per il Patto per l'Autonomia e Alessandro Fraleoni Morgera per il M5s, mentre non ha fornito alcun riscontro Massimiliano Fedriga per il centrodestra) riguarda proprio il rafforzamento delle competenze regionali in materia di tutela delle minoranze e di promozione delle loro lingue, l'attribuzione alla Regione di competenze e risorse nel campo dell'istruzione, la certificazione e la valorizzazione delle competenze dei docenti di friulano, la formazione nelle lingue minoritarie per i dipendenti della pubblica amministrazione e la competenza linguistica in friulano, sloveno e tedesco quanto meno come requisito accessorio per l'accesso all'impiego pubblico.

I tre sono sostanzialmente d'accordo anche sulla possibilità di disporre della carta d'identità bilingue italiano/friulano mentre le loro posizioni divergono sulla necessità di disporre di una struttura di programmazione Rai autonoma per il friulano: su questo punto Bolzonello appare piuttosto timido, Fraleoni Morgera invoca parità di diritto e di trattamento per tutte le minoranze e Cecotti condivide concretamente la proposta formulata nel documento, sottolineando le inadempienze del governo statale in questo ambito («una Regione seria - scrive - lo avrebbe già portato in tribunale»).

Su scuola e politica linguistica si possono cogliere significative differenze, legate soprattutto a diversi livelli di competenza ed attenzione.


Buon ponte del 1° maggio in Alta Val Torre - liep muost 1° maja tou Terski dolini

Alta val Torre /Terska dolina
L'Alta Val Torre si trova a 25 km da Udine e poco più di 15 km dagli svincoli autostradali di Udine nord e Gemona.E' una valle tranquilla attraversata da torrenti ,ricca di boschi con la splendida catena dei Musi che fa da cornice.
A Villanova delle grotte c'è uno splendido ipogeo di oltre 7 km, il più esteso d'Italia.Territorio dove si può fare un giro in MBT, arrampicate, hikking, marce,voli con parapendio.C'è un grande parcheggio per Camper vicino al ristorante Terminal grotte e ai Templari. In Alta Val Torre troverete numerosi  ristoranti con piatti locali.

ocikana
frico

la polenta

27 apr 2018

A chi dare la nostra fiducia? - Kateremu kandidatu lahko zaupamo?


Ormai ci siamo. Domenica, 29 aprile, i cittadini del Friuli Venezia Giulia sono chiamati a eleggere il nuovo presidente della Regione e i consiglieri regionali. Le urne saranno aperte dalle ore 7 alle ore 23. Subito dopo la chiusura delle operazioni di voto sarà effettuato lo scrutinio.
Ai quattro candidati alla presidenza del Friuli Venezia Giulia abbiamo chiesto di esporre quali azioni intendono mettere in campo per l’area di insediamento della comunità slovena in provincia di Udine (valli del Natisone e del Torre, Resia e Valcanale) che versa in una gravissima crisi demografica, sociale ed economica.
Bolzonello: rinascita col turismo lento
5BolzonelloPer Sergio Bolzonello, esponente del Pd, vicepresidente della Giunta regionale uscente e candidato presidente della coalizione di centrosinistra (Pd, Slovenska skupnost, Cittadini per il presidente e Open-sinistra Fvg), «il punto di forza della Slavia Friulana è il paesaggio e la natura incontaminata. Grazie alle scelte di questi cinque anni, in termini di promozione del territorio, e grazie alla scelta di portare il Giro d’Italia anche in queste parti della regione, abbiamo gettato un seme per la rinascita del turismo lento in un territorio che più di altri ha pagato in termini di spopolamento – spiega –. Dobbiamo continuare a sostenerlo come abbiamo fatto garantendo anche a loro i finanziamenti delle aree interne e rilanciando strumenti utili a quel territorio come la legge 10/2010 per il recupero dei terreni incolti. È un territorio che ha idee, la Regione deve essere al suo fianco per realizzarle. A questo si aggiunge la misura strutturale che vogliamo realizzare e che prevede un contributo di 100 euro ogni mese per ogni famiglia, per ogni figlio dagli 0 ai 18 anni. Una parte di questi soldi, dopo i sei anni di età, va utilizzata per cultura e sport».
Cecotti: al centro relazioni transfrontaliere
5Sergio Cecotti«La situazione è pesante, inutile nasconderlo. Ma vi sono elementi interessanti che possono essere messi in gioco per costruire uno specifico modello di sviluppo purché ci sia un impegno convinto della Regione che deve considerare il rilancio delle proprie aree deboli la sua maggiore priorità. Negli ultimi 10 anni il centrodestra con Tondo e il centrosinistra con Serracchiani hanno pensato quasi solo allo sviluppo di Trieste», afferma Sergio Cecotti, candidato presidente del Patto per l’autonomia.
«La Slavia Friulana – prosegue – è un territorio ancora integro dal punto ambientale, bellissimo, con una grande ricchezza culturale e storica. Un luogo ideale per lo sviluppo della Green Economy e dell’economia circolare, le parole d’ordine del futuro. Viviamo un mutamento di paradigma che coinvolge l’economia di tutto il mondo occidentale; nel nuovo paradigma, territori “marginali” e svantaggiati nella precedente fase, ma ancora incontaminati, come le Valli del Natisone o Resia, partono con un vantaggio competitivo che non va assolutamente disperso. Ma bisogna pianificare a lungo termine e iniziare a lavorare subito, prima che i nuovi rapporti tra territori si consolidino a nostro danno. Il compito della Regione è fondamentale; speriamo che sappia essere all’altezza della sfida e capire che non è più accettabile spingere i forti e lasciare indietro i deboli. Un filone specifico è il turismo tematico: turismo ambientale, turismo culturale, e anche turismo “magico” (molto in espansione nel mondo), quel turismo che va alla ricerca di luoghi invisibili ai circuiti di massa che sono segnati dal mito. La Slavia Friulana è una miniera di segni e tradizioni ».
Per Cecotti «un altro punto di forza potenziale, che va reso concreto, è dato dalla “scomparsa” del confine. Il territorio della comunità slovena non è più la periferia estrema dello Stato, ma un territorio che può stare al centro di relazioni transfrontaliere sia economiche che culturali. Spiace osservare che nei 10 anni dall’ingresso della Repubblica di Slovenia nell’area Schengen a questa opportunità non è stato dato adeguato seguito. Ma io confido sulla buona volontà (e l’interesse) delle popolazioni sui due lati del confine invisibile».
Fedriga: confronto con la minoranza slovena
5FedrigaSecondo Massimiliano Fedriga, leghista e candidato presidente della coalizione di centrodestra (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Autonomia respondabile e Patto Fvg), per affontare la drammatica situazione della Benecia e di Resia, ma anche della Valcanale «ci vuole un approccio di squadra. Proprio per questo, quando ho incontrato i rappresentanti della comunità slovena, ho promesso la creazione di un tavolo permanente delle minoranze linguistiche, allo scopo di decidere insieme sulle politiche da adottare per affontare le criticità di ogni singola minoranza. Lo ha affermato rispondendo alla domanda del giornalista del Dom nel corso della tribuna elettorale dei programmi in lingua slovena della Rai. «L’impoverimento delle specificità, delle differenti identità in Friuli Venezia Giulia significa impoverimento per l’intero territorio, non solo sotto il profilo culturale e sociale, ma anche economico – ha proseguito Fedriga –. Nella nosta regione, che ha 1,2 milioni di abitanti, siamo ricchi di tante diversità. Volere l’omologazione non ci porta vantaggi. Prendo l’impegno di ascoltare e di decidere insieme. Non ho le soluzioni in tasca per tutto, non sono possessore di verità assolute. Penso che il buon governo sia possibile solo attraverso il dialogo e ciò è mancato alla Giunta regionale uscente, non solo sulla minorana slovena, ma anche sulle riforme delle autonomie locali e della sanità».
Il candidato del centrodestra ha anche rassicurato che non c’è alcuna intenzione di chiudere il confine con la Slovenia per evitare l’immigrazione illegale, ma di aumentare i controlli. «Il modello è quello austriaco, cioè più uomini delle forze dell’ordine sui treni e sulle strade per verificare se chi ha varcato il confine è in regola o debba essere respinto».
Fraleoni Morgera: risorse naturali come volano
5Fraleoni MorgeraPer il candidato del Movimento 5 stelle, «Nelle valli del Natisone e del Torre, in Val Resia e nella Valcanale la situazione non è facile. Siamo convinti che le risorse naturali di comuni come Drenchia, Taipana, Savogna etc. non vadano assolutamente sottovalutate. Se ricominciamo a dare valore alle valli e ai boschi, prendiamo provvedimenti contro il dissesto idrogeologico e facciamo confluire investimenti potremo finalmente rilanciare un turismo che sia attento al territorio ed alle bellezze della natura. La domanda di un turismo “lento” e sostenibile è in crescita: nelle valli siamo in grado di ricevere cicloturisti e amanti di quei prodotti tipici locali, parte del nostro patrimonio enogastronomico, che sono, ora come ora, poco noti fuori dalla regione. È indispensabile formare gli addetti turistici e rendere attrattivo quel che già abbiamo. In particolare in aree come quelle delle valli, il Movimento 5 Stelle vuole aumentare l’accesso alla banda larga e ultralarga e spingere verso mobilità alternative al trasporto pubblico locale per gli spostamenti più brevi. La comunità slovena ci ha confermato, nel corso dell’incontro avuto con l’Ures, che l’attività transfrontaliera è già molto importante oggi: la potenzieremo ulteriormente, perché è una grande opportunità economica e sociale per tutto il Friuli Venezia Giulia».
V nediejo, 29. obrila, bojo volitve za predsednika in svètnike (konsiljerje) Furlanije Julijske krajine. Naša dežela je avtonomna, ima poseban statut, zatuo je vsak glas/voto še buj pomemben in »težak«, kakor tist za parlament.
Na peti strani lahko preberete, kaj predlagajo štierje kandidati za predsednika, de bi rešili naše kraje iz katastrofalnega stanja, v katerim se nahajajo. Vsak lahko presodi, katero smier čé vebrati za svojo zemljo. In tuole je politično zelò pomembno.
Na listah so tudi ljudje iz naših dolin in drugi, ki so za naše kraje pokazali veliko skarb in za dobro naših ljudi dielajo. Teli kandidati do konca poznajo probleme naše deželice, kier jih živijo na svoji koži. Zatuo od njih lahko pridejo te narbuj pametne rešitve.
Nucno je votati za človieka, ki je zaljubljen v svojo vas, v svoj kamun, v svoje doline. Nikoli na bo pustiu, de se vederba naš teritoriji in de se grobo poseže v nedotaknjeno naravo. Saj vie, de je tela velika bogatija za obstoj in tudi ekonomsko rast Benečije, Rezije in Kanalske doline.
Nucno je votati za človieka, ki ima kompetence v svojim dielu in dobro izobrazbo. Takega na bo nobedan vlaču za nuos.
Nucno je votati za človieka, ki ima močne ideale in jih kuražno peje naprej. Tega na bo nobedan mou zastrašiti al’podkupiti. Dielu bo za dobrobit vsieh in ne za svoje gajufe Nucno je votati za človieka, ki je odpart, ima evropske poglede, niema konfinu v glavi in predsodku, kompleksu manjvierdnosti al’ vičvriednosti. Tele bo lahko sodelovau s sosiedi na slovenski in na italijanski strani za dobro naših ljudi.
Nucno je votati za človieka, ki ima par sarcu domači slovenski jezik in kulturo, ki je ponosan na svojo identiteto. Tajšan ima sigurno vse karakteristike, ki smo jih opisali v prejšnjih točkah.

http://www.dom.it/kateremu-kandidatu-lahko-zaupamo_a-chi-dare-la-nostra-fiducia/

Il 27 aprile nella vicina Repubblica di Slovenia è festa nazionale





“Giornata dell’insurrezione contro l’occupatore” (Dan upora proti okupatorju).


Fino all’indipendenza, raggiunta nel 1991, questo giorno veniva definito “Giorno del Fronte di Liberazione” (Dan osvobodilne fronte-OF). Il 27 aprile del 1941, dieci giorni dopo la resa dell’esercito jugoslavo a Belgrado e dopo due buone settimane dall’occupazione della Slovenia da parte delle truppe tedesche, italiane e magiare, veniva istituito a Lubiana il Fronte antiimperialista (Protiimperialistična fronta-PIF), che divenne, dopo l’attacco tedesco all’URSS il 22 giugno 1941, il Fronte di Liberazione del Popolo Sloveno (Osvobodilna fronta slovenskega naroda-OF). Ironia della sorte vuole, come tante volte nella storia, che l’edificio in cui venne istituito il PIF, che si proponeva di scacciare gli invasori tedeschi, italiani e ungheresi, oggi sia la sede dell’ambasciata della Repubblica federale tedesca in Slovenia (all’angolo tra la Šubičeva ulica e la Prešernova cesta).
L’OF in realtà venne istituito il giorno prima, il 26 aprile del 1941 (ed è per questo che in questi giorni in Slovenia infiamma la disputa sulla giusta data da festeggiare, poiché molti ritengono che il 27 aprile sia la data sbagliata), nella villa del letterato Josip Vidmar, dove si riunirono rappresentanti di vari gruppi politici e vari intellettuali. Questi erano per il Partito comunista sloveno (KPS) Boris Kidrič, Boris Ziherl e Aleš Bebler, per i Sokol – ovvero “i Falchi”, la la prima unione ginnastica della Slovenia, nata nel 1863 sull’esempio dell’omonima unione ginnastica ceca nata a Praga l’anno prima; erano un’unione panslavista e patriottica che si proponeva di allenare corpo e mente dei loro associati che si dichiaravano patriottici, democratici e tesi a difendere la libertà del popolo sloveno – Josip Rus, per i socialisti cattolici (Krščanski socialisti) Tone Fajfar e per i Lavoratori culturali sloveni (Slovenski kulturni delavci) Ferdo Kozak, Franc Šturm e Josip Vidmar.


fonte http://www.sconfinare.net/il-27-aprile-festa-nazionale-in-slovenia/#


In Slovenia sarà festa il 1 e 2 maggio.

Papeža Frančiška so povabili na Višarje - A Papa Francesco un invito a Lussari

V soboto, 21. aprila, je Cerkveni pevski zbor iz Ukev v jutranjih zgodnjih urah odpotoval z avtobusom iz Kanalske doline, da bi naslednji dan zapel med mašo v baziliki Svetega Petra. 27 cerkvenih pevcev so spremljali tudi drugi Kanalčani kot nekateri romarji iz furlanskega mesta San Daniele, ki bi se radi udeležili maše.
Po večurnem potovanju so udeleženci izleta bili v Rimu že za kosilo. V večnem mestu so si pevci najprej ogledali Vatikanske muzeje, ki gostujejo obilo umetnin iz raznih zgodovniskih dob, z znamenito Sikstinsko kapelo. Nato so seveda obiskali tudi baziliko Sv. Petra. Med sobotnim ogledom Vatikana jih je spremljal Stefano Marin iz Vatikanske žandarmerije, ki ima sicer furlanske korenine. Zvečer so si cerkveni pevci s spremljevalci privoščili večerjo v tipični restavraciji v sosednjem mestecu Frascati.
Naslednji dan je nekako predstavljal višek izleta v Rim. Udeleženci so opoldan bili na trgu Sv. Petra, ko je papež molil Raduj nebeška se Gospa.
S tem, da so kot vsako nedeljo molitev predvajali tudi po televiziji, so si opoldan tudi gledalci iz Kanalske doline in Ukev pred zasloni lahko ogledali skupino, ko je navdušeno dvignila transparent z napisom »Cerkveni pevski zbor Ukve-Ugovizza Friuli – Združenje Don Mario Cernet«. Že takšno močno doživetje je udeležence in cerkvene pevce globoko razveselilo in opogumilo za popoldanski nastop. Po kosilu so se pevci srečali z zborovodjem Vatikanske kapele, da bi imeli vaje. Ob 17.15 so tako glasbeno obarvali, tako v italijanščini kot v slovenščini, slovesno somaševanje v bazilik Sv. Petra, ki ga je vodil kardi- nal in tamkajšnji nadžupnik Angelo Comastri. Med duhovniki,
ki so ob tej priliki somaševali pod Petrovo katedro, je bil sicer tudi pater Peter Lah, ki ga v Kanalski dolini poznajo kot odgovornega za pastoralne dejavnosti v svetišču na Sv. Višarjah.
Po maši in pred povratkom v Kanalsko dolino je zbor nekaj minut nastopil samo za kardinala Comastrija, sicer s pesmimi v italijanščini, furlanščini, nemščini in slovenščini. Ukovški zborovodja Osvald Errath in predsednica Združenja Don Mario Cernet Anna Wedam sta pred pozdravi poleg nekaterih daril pustili še podobo Višarske Matere Božje s prošnjo, naj jo prinese papežu Frančišku. V priloženem pismu so Ukljani svetega očeta povabili, naj obišče Svete Višarje.
Kardinal in nadžupnik bazilike Svetega Petra, ki sta mu še posebej bili všeč pesem o črni Materi Božji in pesem Marija skoz življenje, je povabil
Cerkveni pevski zbor na drugi nastop v baziliki Svetega Petra.
Gre omeniti, da vse to se ne bi zgodilo brez pomoči Antonija Pischiutte iz mesta San Daniele. Prav on je največ zaslužen za to, da je Cerkveni pevski zbor iz Ukev nastopil v baziliki Sv. Petra. 83-letni Antonio Pischiutta je zelo pobožen in ima veliko prijateljev v Vatikanu, še posebej v okviru žandarmerije, kjer je v službi tudi inšpektor Stefano Marcon, ki ima korenine v Klužah. Še o zaslugi Antonija Pischiutte, ki je enkrat med mašo celo bil ministrant za papeža Frančiška, je sveti oče pozdravil Cerkveni pevski zbor iz Ukev med nedeljsko opoldansko molitvijo.
Cerkveni pevski zbor iz Ukev se prav tako zahvaljuje tudi kardinalu Angelu Comastriju, ki ga je toplo sprejel.
Dogodek je že vzbujal pozornost domačih slovenskih medijev in medijev iz Slovenije. (Luciano Lister)

Il Majnik tra vita e storia di Resia - Majnik v življenju in zgodovini Rezije


Ravanska cerkevIl 24 giugno 1718 mons. Daniele Dolfin (1688-1762), all’epoca vescovo coadiutore di Aquileia e abate commendatario dell’abbazia di Moggio, consacrava, dopo gli ultimi lavori di ampliamento e rinnovo durati 25 anni, l’attuale chiesa-pieve- santuario di Prato/Ravanca, dedicata alla Beata Vergine Assunta. Il giorno della dedicazione della chiesa, come quello della precedente di epoca medievale, è storicamente fissato all’1 maggio, in resiano Majnik.
In merito alle iniziative previsteper questa ricorrenza, sul numero pasquale del bollettino parrocchiale di Resia «All’ombra del Canin», il vicario parrocchiale, don Alberto Zanier, scrive: «Quest’anno celebreremo l’anniversario della Dedicazione della nostra comune casa di preghiera, della chiesa madre di Resia, del più importante tempio santo di Dio
a Resia. Quest’evento non ha solo una connotazione storica: non si tratta solo di fare memoria di un evento passato, ma, ricordando la Dedicazione di questo tempio, dobbiamo rinnovare in noi la personale e comunitaria consacrazione al Signore perché “stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo” (1Pt 2,4-9)». Inoltre, celebrare questa Dedicazione significa anche riscoprire la natura di santuario della nostra pieve.
Quest’anno, per ricordare questo importante avvenimento, la Parrocchia di Santa Maria Assunta ha invitato a presiedere la Santa Messa delle ore 11 il vescovo emerito di Belluno- Feltre, mons. Giuseppe Andrich. La cerimonia
inizierà prima della Messa con la processione all’esterno della chiesa con l’antica reliquia della Santa Croce e si concluderà con la processione col Ss. Sacramento.
Già il 28 aprile, alle 20.30, in pieve a Prato ci sarà un concerto d’organo suonato da Federico Quagliaro e orchestra degli Amici della Musica di Villalta di Fagagna, e diretto dal maestro Andrea Toffolini.
Oltre alla Santa Messa, il primo maggio a Prato si terrà anche la prima delle tre annuali fiere storiche dove, specialmente un tempo, i valligiani accorrevano a rifornirsi del necessario per iniziare i lavori agricoli e legati all’allevamento. Inoltre, per gli sportivi, ci sarà la consueta camminata sui sentieri di fondovalle, con due diversi percorsi. (Sandro Quaglia)


http://www.dom.it/majnik-v-zivljenju-in-zgodovini-rezije_il-majnik-tra-vita-e-storia-di-resia/

I candidati di Faedis per lo sloveno - V Fojdi kandidata za slovenščino


municipio FaedisCorsa a due, domenica, 29 aprile, per la prima poltrona del municipio di Faedis. L’uscente Claudio Zani è sfidato da Elena Bertossi. Abbiamo chiesto a entrambi quali sono i loro progetti per la valorizzazione dei borghi di montagna e quali i progetti per la tutela del dialetto sloveno.
5Elena BertossiElena Bertossi:
«Le idee per valorizzare gli splendidi borghi di montagna del nostro comune sarebbero tante, troppe. Purtroppo ogni progetto è subordinato alla richiesta e all’ottenimento di contributi per poterlo attuare e sappiamo che non stiamo vivendo tempi in cui le erogazioni di denaro sono così generose, pertanto le idee spesso restano tali. Partirei dall’idea di preservare i paesi e le borgate così come erano una volta, senza stravolgimenti e modernità, mantenendo intatti tutti gli aspetti, anche i più piccoli particolari, per far sì che siano delle vere e proprie “perle” del nostro territorio. Sarebbe auspicabile il rifacimento delle stradine interne di Canebola, prendendo come esempio quelle di Stremiz e Clap, rifacendole con gli stessi materiali con cui erano fatte in origine». «Un’altra bella idea è legata alla ex canonica di Canebola che adesso è libera: propongo di prendere contatti con gruppi scout che potrebbero soggiornarvi per qualche giorno durante le loro uscite nella natura; la canonica potrebbe essere utilizzata anche da turisti amanti della bicicletta o delle camminate». «Sarebbe auspicabile, infine, che tutte le famiglie che parlano lo sloveno lo tramandassero ai propri figli: è una tradizione che non deve andare persa, anche se, purtroppo, le persone che al giorno d’oggi lo parlano sono sempre meno».
5Claudio ZaniClaudio Zani:
«Dobbiamo puntare sul mantenimento e sulla manutenzione delle borgate di montagna; per la ex canonica di Canebola puntiamo sulla creazione di un centro di aggregazione che sia, allo stesso tempo, anche un centro cultura per mantenere la memoria e tramandare il dialetto sloveno. L’amministrazione ha da sempre avuto un particolare occhio di attenzione alle borgate di montagna e al loro territorio che, negli ultimi anni, vede il passaggio di molti turisti in bici, in moto e a piedi, anche provenienti da lontano. Ai nostri territori non manca nulla: cultura, storia, ambiente e natura. Vogliamo preservarli dallo sfregio dell’uomo, come la distruzione di parte dei sentieri da parte di aziende boschive incivili, e dalla furia della natura, come il gelicidio. Come amministrazione abbiamo a bilancio 47 mila euro per lo sportello sloveno che sarà presto attivato. Abbiamo poi una somma di 100 mila euro per le frazioni di Valle, Pedrosa e Costalunga, per rispristinare la viabilità alta. Abbiamo gestito il bilancio comunale in modo tale da trovare comunque e sempre delle risorse da impiegare sul territorio; per le attività delle associazioni, ad esempio, per la sentieristica e per interventi di piccola manutenzione. Per la tutela del dialetto sloveno, oltre al nascente sportello, continueremo ad appoggiare e a patrocinare le iniziative che vengono promosse per il mantenimento e la valorizzazione». (Paola Treppo)
V občini Fojda bi si oba kandidata za župansko mesto prizadevala za vrednotenje domače slovenščine. Tako Claudio Zani, ki kandidira za drugi mandat, kot druga kandidatka Elena Bertossi, bi si prav tako prizadevala za vrednotenje gorskih vasi fojske občine. Bralce spominjamo, da prav v gorskih vaseh Občine Fojda je še ohranjena domača slovenska govorica.
V občini Fojda bi si oba kandidata za župansko mesto prizadevala za vrednotenje domače slovenščine. Tako Claudio Zani, ki kandidira za drugi mandat, kot druga kandidatka Elena Bertossi, bi si prav tako prizadevala za vrednotenje gorskih vasi fojske občine. Bralce spominjamo, da prav v gorskih vaseh Občine Fojda je še ohranjena domača slovenska govorica.
Oba kandidata bi imela posebne načrte za bivše čanebosko župnišče. Bertossijeva bi vanj povabila skupine skavtov; Zani bi tam ustanovil družbeno-kulturni center.
Bertossijeva si želi, da bi čim več ljudi prenašalo na mljajše rodove domače slovensko narečje in prav tako Zani, ki je med drugim napovedal, da bo kmalu na Občini Fojda začelo obratovati slovensko jezikovno okence.

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