30 set 2019

Besiede, ki združejo ljudi-Le parole che uniscono le persone

‘De b`mogle besiede’, naslov bukvi Claudie Salamant, je biu tudi naslov pesniške vičer, ki je bla v nediejo, 22. setemberja, v Idarski dolini, v Bordonih. Priredili so jo društvo Val Judrio-Idrska dolina, Kulturno društvo Ivan Trinko (ki je knjigo izdala) an čezmejno društvo Nit. Priet je Margherita Trusgnach v imenu predsednice društva Ivan Trinko Jole Namor, ki nie mogla prit, poviedala nekaj besied o Claudii Salamant an nje knjigi. Poviedala je o besiedah an njih pomenu. Claudia je parve besiede v domačem beneškem narečju čula v Salamantih, v Idarski dolini.
Besiede združejo ljudi, odpirajo vrata, dajejo kupe tiste, ki so sami. Poezije Claudie Salamant je na kitaro spremljala hčerka, Amelia Boscutti, na ramoniko je godu še mladi Jacopo Paravan iz Podklanca, mlada Beatrice Bertossi, ki je v Bordone paršla iz Medee, pa je godla na harfo, arpo. Potle so nastopili s poezijami tisti, ki so paršli v Idarsko dolino, de bi predstavli čezmejno društvo Nit. V našem beneškem narečju so brale Andreina Trusgnach an Margherita Trusgnach, iz Tolmina sta paršla Marjeta Manfreda an Rok Alboje, iz Drežnice Silva Mlekuž, Bogdan Troha je paršu iz Vipavske doline, Alenka Petaros pa z Opčin. Poezije Ivanke Kostantino je brala Silva Mlekuž.
Vičer, puna muzike an besied je parnesla puno življenja v gornjo Idrsko dolino, kjer je previč tišine an robide an se ljudje vse premalo družejo.
Dosti ljudi je na pesniško vičer paršlo tudi s slovenske strani Idrije, kjer bi tudi želiel, de bi bli vič kupe an de bi bluo liepih besied an takih vičer veliko. (sp)

28 set 2019

Nuovo centro sociale per Masarolis-Novi družabni center za Mažeruola


Anche il comune di Torreano in quest’ultimo periodo è impegnato nella gestione dei servizi scolastici con l’affidamento dei relativi incarichi per mensa scolastica, trasporto studenti e acquisizione libri di testo.
Per quanto riguarda le opere pubbliche segnaliamo l’integrazione del piano triennale al fine dell’inserimento per l’anno 2020 dell’intervento di recupero e messa in sicurezza della ex scuola elementare di Masarolis da adibirsi ad attività ricettive e sociali, sulla base di un contributo statale pari a 500 mila euro del ministero dell’Interno.
Anche a Torreano verranno avviati a breve i lavori di efficientamento energetico, in particolare, dell’illuminazione pubblica attraverso l’adeguamento a Led per un importo di 50 mila euro. Infine sono state avviate le procedure di progettazione riguardante gli interventi di mitigazione del rischio di caduta massi in località Casali Rieka, lungo la strada comunale per Reant, per un importo di 200 mila euro da contributo della Regione. (F. C.)


23 set 2019

Nasce l’associazione ‘Sapori nelle valli’, si punta al marchio




Favorire lo sviluppo delle produzioni agroalimentari, promuovere la cultura enogastronomica del territorio, fra tradizione e innovazione, nel solco della sostenibilità ambientale. E, infine, creare il marchio “Sapori nelle valli” che identifichi e certifichi l’origine e la qualità dei prodotti e ne favorisca l’ampliamento del mercato.
Questi gli obiettivi dell’omonima associazione “Sapori nelle valli del Natisone” presentati dal presidente Mauro Pierigh lo scorso 11 settembre nella sala consiliare di San Pietro al Natisone.
All’incontro, moderatore Daniele Damele, hanno partecipato anche il direttore del Marketing di Promoturismo FVG Bruno Bertero e il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Giuseppe Sibau. Oltre al sindaco di San Pietro Mariano Zufferli che, in apertura, ha garantito il sostegno dell’amministrazione, erano presenti tutti i sindaci dei comuni valligiani e l’assessora di Cividale Angela Zappulla.
Presentando l’iniziativa Pierigh ha evidenziato come l’associazione, nata formalmente lo scorso mese di giugno anche grazie al sostegno di Vallimpiadi e sulla scia degli eventi ‘Il buono di…’ (ad ottobre 2017) e ‘Sapori nelle valli’ (novembre 2018), abbia raccolto già l’adesione di 14 aziende. Che abbracciano un’ampia gamma di produzioni: apicoltura, produzione di mele, di latte e derivati, cereali, insaccati, prodotti orticoli, allevamento di lumache oltre al settore della produzione di dolci. Particolare attenzione, ha sottolineato il presidente, verrà dedicata alla castanicoltura anche alla luce del recente studio dell’Ersa che ha individuato genomi di piante unici nel territorio delle Valli del Natisone.
Oltre alla riproposizione della fiera-mercato ‘Sapori nelle valli’ (a San Pietro i prossimi 1, 2 e 3 novembre), il prossimo obiettivo dell’associazione sarà quello di proporre, in sinergia con le amministrazioni comunali, un riutilizzo della struttura nella zona industriale di Azzida – realizzata dalla ex Comunità montana, ora di proprietà dell’Uti del Natisone – che, fino alla scorsa primavera, era gestita dalla Latteria sociale di Cividale.
L’intento è quello di farne un punto di stoccaggio, conservazione e vendita diretta dei prodotti delle aziende associate.
Bertello ha ribadito la vicinanza di Promoturismo all’iniziativa, evidenziando come ormai il 48 per cento dei turisti scelga la destinazione del viaggio in base alle peculiarità enogastronomiche del territorio.
Promoturismo, ha ricordato, sta quindi investendo sui percorsi delle ‘Strade dei vini e dei sapori’, concentrando il proprio impegno sul turismo sostenibile. In conclusione Sibau, lodando l’iniziativa che punta a creare sinergia fra le aziende, ha più volte rimarcato come sia ormai giunto il momento, anche per l’istituzione regionale, di passare dai buoni propositi alla concretizzazione dei progetti, dedicando la giusta attenzione ai territori montani marginalizzati.
vignetta di Moreno Tomazetig dal quindicinale Dom

22 set 2019

PRAVICA OD PATALÏNA, LISÏCE ANO UKA - LA FAVOLA DEL GALLO, DELLA VOLPE E DEL LUPO

Val Resia-Rezija
Isö ki bota lajali to jë se naredilo tu-w Wasy ta-na Solbici.
To jë bilo tu-w wulažej ano to jë bil den lipi din. Ta-na ni lati jë se rël patalyn.
Wsë na den bot je paršla lisica. Na jë bila karjë lačna.
Na jë poledala patalïna anu mu rakla, na di: “Zakoj stojïš ta-wnë, som, pridi dölo!” Ki na jë wžë si mïslila da, kako na ćë löpo a snëst.
Patalyn jë ji rëkel, an di: “Në, ja ostajën izdë zajtö ki vin, da tï be tëla radë me snëst!“
Ano lisïca jë mu rakla: “Oh, kako be tako, da si misliš da be tëla te snëst! Na viš, da somo naredili kontret, ta-mi brawčići, da na bomo se snëdli već ta-mi nomi!?!”
Patalyn jë rëkel lisici, an di: “Në, na vin nikar od isaa kontrata!”
Anu lisica jë mu rakla: “To nï karjë, ki somo a paraćali!”
Kar to si pravilo, to vïdi öbadwa uka. Pa un jë bil karjë lačen.
Ko lisica jë vidala, da uk se blïžë rudi već nu već, na jë se wstrašila.
Ano patalyn jë jo barel: “Mo kako, da se bojiš! Zakoj?”
Lisica jë rakla, na di: “Se bojïn, da an be me na snidël!”
Ano patalyn jë ji rišpundel: “Mo kako, nisi rakla, da jë kontret!”
.“Jë, jë kontret   – jë rakla lïsica, na di  – mo nïsamo šćë a podpïsali!”
Ano na jë hïtë wbižala.
LA FAVOLA DEL GALLO, DELLA VOLPE E DEL LUPO
Questa storia è accaduta, tanti anni fa, proprio qui, in questo borgo di Stolvizza che si chiama Ves.
Era un bel giorno di primavera e un gallo se ne stava tranquillo al sole su una palizzata.
Di li passò una volpe ed era molto affamata. Guardò verso il gallo e gli disse: “Perché stai lassù da solo, viene giù!”.
Stava già pensando come poterselo mangiare.
Il gallo le rispose: “No, io resto qui, perché so che potresti mangiarmi!”
E la volpe gli disse: “Oh, come! Mangiarti! Ma assolutamente no! Non sai che abbiamo fatto un contratto tra noi animali con il quale ci impegniamo a non mangiarci più tra di noi!?!”
Il gallo rispose alla volpe: “No, non so nulla di questo contratto!”
E la volpe: “Ma si, è stato fatto proprio poco tempo fa!”
In quel momento entrambi  videro il lupo che stava scendendo dal monte vicino. Anche lui era molto affamato.
Quando la volpe vide che il lupo si stava avvicinando sempre di più a loro si impaurì.
E il gallo le chiese meravigliato: “Ma come, hai paura? E di che cosa?”
E la volpe rispose: “Ho paura che mi possa mangiare!”
E il gallo: “Ma come, non hai appena detto che è stato fatto un contratto con il quale tra gli noi animali non ci mangeremo più!?!”
“Si – rispose – ma il contratto non è stato ancora firmato!”
E scappò via veloce.

19 set 2019

Europeada brez Benečanov - Europeada, Slavia fuori dai giochi

Ai calciatori delle valli del Natisone e del Torre, di Resia e della Valcanale non è garantita la possibilità di partecipare ai Campionati europei delle minoranze linguistiche che si svolgeranno dal 20 al 28 giugno 2020. La Federazione italiana gioco calcio ha, infatti, chiuso le porte della rappresentativa della minoranza slovena in Italia agli atleti che non militano in formazioni espressione della minoranza slovena. E in provincia di Udine tali squadre non ci sono.
L’esclusione viene considerata un’ingiustizia da Alessio Codromaz di San Pietro al Natisone, 25 anni, difensore, che all’europeo ci tiene a partecipare, eccome. Ma è in forza al Brian Lignano (già Brian Precenicco fino allo scorso campionato di Eccellenza), dunque una squadra non della minoranza. Lui però della comunità slovena si sente parte. Sarebbe come escludere dalla nazionale azzurra un calciatore italiano che milita in un campionato estero.
«La decisione della Figc del Friuli Venezia Giulia non è per niente giusta. Fa parte della minoranza anche chi è sloveno e gioca da un’altra parte. In questo modo viene preclusa un’opportunità a molti ragazzi», commenta.
Codromaz, studente del corso di laurea magistrale in Banca e finanza a Pordenone, è fratello di Roberto, difensore della Triestina, in serie C. Alessio è difensore centrale. Ha giocato in Slovenia, tre anni a Nova Gorica e un anno a Tolmin, poi è ritornato a giocare in Italia, sempre in Eccellenza.
Parlando della sua appartenenza alla minoranza slovena, dice: «Ho frequentato l’istituto comprensivo bilingue di San Pietro al Natisone dall’asilo fino alle medie. Parlo lo sloveno, anche con un compagno di squadra, e ho la doppia cittadinanza. Quella slovena l’ho ottenuta nel 2016».
L’«Europeada», così si chiama il campionato europeo di calcio delle minoranze linguistiche, è promosso dall’Unione federale delle nazionalità europee (Fuen) e si gioca ogni quattro anni. Il titolo di campione, sin dalla prima edizione, è detenuto dal Südtirol/Alto Adige. Nel 2016 è stato ospitato a Bolzano ed è stato organizzato dai sudtirolesi di lingua tedesca e ladina. L’edizione 2020 si giocherà in Carinzia per l’organizzazione degli sloveni d’Austria. Il motto è: «Insieme unici, celebriamo insieme l’unicità della nostra diversità in Europa».
«Penso che sarà un’occasione fondamentale. Non ci sono molte persone che capiscono le diversità: io in Italia sono sempre stato chiamato “sloveno”, in Slovenia, invece, “tujec”, straniero. La questione delle diversità rappresenta un tema molto importante e sarebbe bello confrontarsi con quelle di altri paesi. Mattia Cendou mi aveva accennato alla possibilità di poter giocare con altri ragazzi della minoranza slovena di Trieste e di Gorizia e mi è sembrato bello poter partecipare, perché quando ci si può unire è sempre un’opportunità per crescere», sottolinea Codromaz.
La sua speranza, come quella di altri valligiani nelle sue condizioni, è al momento delusa dalla Figc regionale. Ma la comunità slovena darà battaglia per poter schierare nella sua rappresentativa i suoi migliori calciatori, indipendentemente dalle squadre nelle quali militano.


Nogometaši iz Benečije, Rezije in Kanalske doline se ne bodo lahko udeležili evropskega nogometnega prvenstva jezikovnih manjšin. »Europeada« bo naslednje leto od 20. do 28. junija v Celovcu. Italijanska nogometna zveza FIGC iz Furlanije Julijske krajine trenutno ne dovoljuje, da bi ekipo slovenske manjšine v Italiji (»Žile«) sestavljali tudi nogometaši, ki ne nastopajo za slovenska društva. Nogometaši iz Benečije, Rezije in Kanalske doline so na ta način prikrajšani, saj v videnski pokrajini slovenskih nogometnih društev ni.
Na primer Alessio Codromaz iz Špietra, ki je star 25 let in se ima za Slovenca, zaradi odločitve zveze FIGC nima pravice, da bi zastopal slovensko manjšino v Italiji. Obiskoval je dvojezično šolo v Špietru od otroškega vrtca do srednje šole; od leta 2016 je poleg italijanskega pridobil še slovensko državljanstvo. Vpisan je v magistrski študijski program druge stopnje bančništva in finančništva v Pordenonu. Na nogometni ravni je igral tri leta v Novi Gorici in eno sezono v Tolminu; trenutno igra za moštvo Brian Lignano v elitni ligi. Njegov brat Roberto igra za člansko ekipo Triestina v prvi nogometni ligi.
»Odločitev zveze FIGC iz Furlanije Julijske krajine nikakor ni pravična. Pripadnik slovenske manjšine je tudi Slovenec, ki igra drugje. Tako raznim fantom preprečijo priložnost,« je izjavil Alessio Codromaz.
Slovenska skupnost v Italiji si bo pa prizadevala, da bi pomagala njemuin drugim nogometašem v podobni situaciji.
»Europeada« je člansko evropsko nogometno prvenstvo jezikovnih skupnosti, ki je nastalo v sklopu zveze FUEN (Federativne zveze evropskih narodnosti). Odvijala se je leta 2008, 2012 in 2016. Vse tri Europeade so doslej osvojili Južni Tirolci.
Naslednje leto se bo odvijala na Koroškem, sicer v organizaciji Slovencev v Avstriji pod geslom: »Skupno enkratni – skupaj praznujmo enkratnost raznolikosti v Evropi.« V Celovcu naj bi poleg domačih koroških Slovencev in Slovencev v Italiji nastopilo nadaljnjih 22 manjšin.

17 set 2019

Cantieri aperti a Lusevera


Barsko županstvo/Il municipio di Lusevera
Novità in arrivo per il municipio di Lusevera/ Bardo a Vedronza/ Njivica. Grazie a un contributo di circa 50.000 euro, erogato dal ministero per lo Sviluppo economico, infatti, sarà possibile mettere mano all’impianto, ormai vetusto e superato, di riscaldamento e raffrescamento dell’edificio.
«In questo momento – spiega il sindaco Luca Paoloni –, la rete che utilizziamo permette un riscaldamento, per così dire, “generalizzato”, cioè non regolabile da stanza a stanza. Questo comporta un dispendio energetico inutile ed economicamente svantaggioso, oltre che non sostenibile a livello ecologico. Grazie a questo importante finanziamento, provvederemo a regolamentare la temperatura all’interno della sede del Comune in base alle reali esigenze dei dipendenti, degli amministratori e generale delle persone presenti nell’immobile».
Entro il mese di ottobre, per legge, devono essere affidati i lavori di sistemazione e ammodernamento in questione. Le opere, nella concretezza, tenuto conto dei tempi burocratici che richiedono i procedimenti tecnigrotte. ci, saranno portate a termine entro la stagione invernale 2019/2020.
«Non è l’unico lavoro di cui necessita il municipio – fa notare il primo cittadino –, ma ci sono mille altre necessità che riguardano tutto il paese cui è necessario far fronte». Tra queste, prima tra tutte, c’è la scuola di Vedronza/Njivica.
«Abbiamo ottenuto un contributo di circa 15.000 euro dalla Regione – spiega Paoloni – per migliorare l’arredo. Non appena possibile, andremo quindi a sostituire o a integrare il mobilio delle aule e degli uffici. Nella pratica, andremo a posizionare nuovi armadi, nuove panche o tavoli. Quello che il personale docente e non docente riterrà necessario per il migliore e più funzionale svolgimento dell’attività educativa. La scuola resta una delle priorità dell’amministrazione comunale e per il nostro paese, perché permette alle famiglie dell’Alta Val Torre/Terska dolina, e non solo, di affidare i loro figli a una struttura che si trova in loco, a due passi da casa».
Sul fronte interventi pubblici, infine, continua l’opera di ristrutturazione integrale dell’ex albergo ai Ciclamini di Passo Tanamea/Ta na meji. L’edificio potrà ospitare turisti, appassionati delle passeggiate e scolaresche in gita didattica. (Paola Treppo)
Ter/Torre

Meno bimbi nei nostri asili


Al via il 12 settembre il nuovo anno scolastico. Come di consueto, in questa occasione pubblichiamo il numero degli alunni nelle scuole dell’obbligo in tutto il territorio della provincia di Udine, nel quale è riconosciuta la minoranza slovena. Il dato che balza all’occhio è il perdurante calo dei bambini nella scuola dell’infanzia. Nelle Valli del Natisone sono 21 i piccoli in meno rispetto allo scorso anno scolastico. In tre anni il numero si è ridotto addirittura del quaranta per cento, a testimonianza della drammatica crisi demografica.
La riduzione colpisce anche l’asilo dell’Istituto comprensivo statale con insegnamento bilingue sloveno-italiano, che però vanta cifre in positivo sia per la primaria che per la secondaria di primo grado.
Al «Paolo Petricig», che sarà frequentato da 284 allievi, lunedì 9 settembre si è tenuta la tradizionale riunione di inizio anno con i genitori. Un’aula nuova, l’orto per i bambini, la messa in sicurezza dell’area circostante il cortile e il progetto di una biblioteca nonché per la sistemazione del parcheggio sovrastante la scuola sono le novità illustrate dal sindaco di San Pietro al Natisone, Mariano Zufferli.
La riunione è stata l’occasione anche per la presentazione ufficiale di Davide Clodig, lo scorso 22 agosto nominato nuovo dirigente della scuola bilingue e subentrato a Sonja Klanjšček, per quattro anni dirigente reggente.
È un anno all’insegna dei cambiamenti interni anche nell’organico dell’ufficio di segreteria, da quest’anno, per trasferimento ad altra sede di Flavia Iuretig, storica segretaria della bilingue dagli inizi.
In ambito didattico-organizzativo, se si esclude la quinta, sono tutte doppie le classi della scuola primaria. Lo sdoppiamento della prima comporta l’inserimento di due insegnanti nuovi che non sono stati ancora assegnati, considerata la scarsa disponibilità di docenti con conoscenza della lingua slovena. Cambiamenti nel quadro insegnante sono previsti anche alla secondaria inferiore.
Nel corso della riunione, l’assessore comunale all’Istruzione, Elena Chiabudini, ha illustrato le nuove modalità di pagamento della mensa. Igor Tull ha parlato dei servizi offerti dal «Zavod za slovensko izobraževanje », che presiede. Nel corso dell’incontro sono stati presentati il calendario scolastico e la ricca offerta formativa anche extrascolastica.

16 set 2019

Ne spreglejte Doma 15. septembra - Uscito il Dom del 15 settembre


V izdaji z dne 15. septembra, petnajstdnevnik Dom postavlja v ospredje začetek šolskega leta. Tako piše: “V četrtek, 12. septembra, bodo otroci spet napolnili učilnice. Znatno manj jih bo v vrtcih. Kar 21 manj v Nediških dolinah. Večstopenjsko dvojezično šolo bo obiskovalo vse skupaj 284 učencev. V Kanalski dolini bodo poskusni trijezični pouk uvedeli tudi v Žabnicah in na Trbižu”. Dom objavlja koliko otrok bo v vsaki posamezni šoli na področju, kjer je v videnski pokrajini prisotna slovenska manjšina in izpostavlja napore, da bi bilo čimveč učencev deležnih pouka slovenščine. Uvodnik je posvečen novi italijanski vladi. “Za sada je pozitivno, de je v programu nove koalicije napisano, de je trieba »zagotoviti spoštovanje jezikovnih manjšin«. Slovenci v Italiji se troštamo, de tuole pride reč’ tudi, de bo spet na notranjem ministerstvu dielalo omizje za slovensko manjšino, ki ga stara vlada nie nikoli sklicala, in bo pregledalo vse odparte probleme naše skupnosti. Na posebno vižo pa se parčakujemo, de bo riešeno vprašanje garantiranega slovenskega predstavnika v obeh domovih parlamenta, takuo ki določa leč 38/01, ki varje slovenski jezik,” poudarja. V pogovoru, predsednica Zveze slovenske katoliške prosvete Franka Padovan, spominja, da so k Zvezi pristopila tudi društva iz videnske pokrajine in obžaluje, da “žal od Dežele Furlanije Julijske krajine nismo dobili povratne oziroma finančne pomoči. Tako bi lahko tudi v videnski pokrajini ustanovili en majhen urad, kjer naj bi bila ena oseba, seveda, ne s polnim urnikom, s polovičnim urnikom. Ta bi sledila bolj od pobliže delovanju.” Ob gorskem prazniku na Matajurju je zadruga Most uspešno predstavila svojo novo knjigo “Živiet na planinah”. Avtorica Luisa Battistig je povedala: “Izraziti se v našem narečju, v mojem maternem jeziku, je to, kar mi je najbolj všeč, to kar mi je pisano na kožo. V tej knjigi sem opisala kakšno je bilo moje življenje tukaj na Matajurju, potem sem dodala tudi pravljico iz moje fantazije pod naslovan Rožinca, ker meni so zelo všeč rože in 15. vošta je biu edini dan, ko sem se varnila domov s planine in v vasi je bil ta veliki praznik.” V pogovoru, ki je nastal ob obisku italijanske skupnosti iz Pirana v Špietru, poslanec italijanske manjšine v Državnem zboru RS Felice Žiža zagovarja zahtevo po zajemačenem zastopstu za Slovence v italijanskem parlamentu. “Gre za politično zadevo, ki smo jo že večkrat obravnavali s krovnima organizacijama slovenske manjšine. Zelo pomembno je, da si pomagamo, tako da bo tudi slovenska narodna skupnost v Italiji dobila sedež v italijanskem Parlamentu in v Deželi Fjk, kajti ko imaš zagotovljen sedež lahko zastopaš tolko boljše interese svoje skupnosti. S tem v zvezi pridobivaš na ravni vzdrževanja in izboljšanja pravic in samega političnega položaja,” poudarja.


Nell’edizione del 15 settembre, il quindicinale Dom pone in primo piano l’inizio del nuovo anno scolastico. Come di consueto, in questa occasione viene pubblicato il numero degli alunni nelle scuole dell’obbligo in tutto il territorio della provincia di Udine, nel quale è riconosciuta la minoranza slovena. Il dato che balza all’occhio è il perdurante calo dei bambini nella scuola dell’infanzia. Nelle Valli del Natisone sono 21 i piccoli in meno rispetto allo scorso anno scolastico. In tre anni il numero si è ridotto addirittura del quaranta per cento, a testimonianza della drammatica crisi demografica. La riduzione colpisce anche l’asilo dell’Istituto comprensivo statale con insegnamento bilingue sloveno-italiano, che però vanta cifre in positivo sia per la primaria che per la secondaria di primo grado. Il «Paolo Petricig», che sarà frequentato da 284 allievi. L’editoriale è dedicato alle attese della comunità slovena rispetto al nuovo governo, prima fra tutte l’esigenza di seggi garantiti per la comunità slovena nelle due Camere. La richiesta è sostenuta anche dal deputato della minoranza italiana nel parlamento sloveno, Felice Žiža, intervistato dal Dom in occasione della visita della comunità italiana di Pirano al museo multimediale Smo a San Pietro al Natisone. In prima pagina è pubblicato anche un commento di Riccardo Ruttar, sulla morte del paese di Uccea, nel quale negli anni Settanta fu maestro. Allora contava ancora 120 abitanti, dei 400 che si contavano al termine della seconda guerra mondiale. “Il destino di Uccea/Učja – chiamiamo così questa sua prevedibile parabola storica – si è compiuto. Rimane un ricordo e il rimpianto constatando che per prime ad abbandonarlo sono state le pubbliche istituzioni. Uno dei luoghi della nostra storia, emblema di tanti altri nostri paesini su cui incombe la stessa sorte. E questo mio scritto non è che uno sconsolato De profundis col cuore affranto per il probabile analogo destino di molti paesi delle mie Valli slovene”, commenta Ruttar. Nella pagina sportiva in apertura c’è una polemica. “A i calciatori delle valli del Natisone e del Torre, di Resia e della Valcanale non è garantita la possibilità di partecipare ai Campionati europei delle minoranze linguistiche che si svolgeranno dal 20 al 28 giugno 2020. La Federazione italiana gioco calcio ha, infatti, chiuso le porte della rappresentativa della minoranza slovena in Italia agli atleti che non militano in formazioni espressione della minoranza slovena. E in provincia di Udine tali squadre non ce ne sono. L’esclusione viene considerata un’ingiustizia da Alessio Codromaz di San Pietro al Natisone, 25 anni, difensore, che all’europeo ci tiene a partecipare, eccome. Ma è in forza al Brian Lignano (già Brian Precenicco fino allo scorso campionato di Eccellenza), dunque una squadra non della minoranza. Lui però della comunità slovena si sente parte. Sarebbe come escludere dalla nazionale azzurra un calciatore italiano che milita in un campionato estero”.

12 set 2019

Verniki Kanalske doline še v skrbeh - Valcanale, fedeli preoccupati



Zdaj, ko se poletje poslavja in se približuje jesen, so verniki iz Kanalske doline malce zaskrbljeni. Potem, ko je februarja dolgoletni ukovški župnik g. Mario Gariup skupnosti v Lužnicah, Šenkatriji, Naborjetu, Ukvah in Ovčji vasi za vedno zapustil in tri leta po smrti žabniškega župnika monsinjorja Dionisija Mateuciga, verniki opažajo, da pri upravljanju župnij Naborjet -Ovčja vas, Ukve in Žabnice še naprej ni prave skrbi za domače jezike, v katere je močno ukoreninjena krščanska vera.
Naj spomnimo, da je v Kanalski dolini dvojezično bogoslužje – v italijanščini in slovenščini – ohranjeno še posebej v Ukvah in Žabnicah.
V Kanalski dolini je od decembra lani prisoten mladi slovenski pater, ki ga pa za zdaj videnska nadškofija ni stalno sprejela. V soglasju z nadrejenimi v Ljubljani in videnskim nadškofom Mazzocatom pomaga župniku Claudiju Bevilacqui v cerkvah Pastoralnega sodelovanja Trbiž. Ob tem bistveno prispeva k ohranjanju italijansko-slovenskega bogoslužja v Ukvah – ko je prisoten, saj v okviru novih pastoralnih sodelovanj stalnih duhovnikov ni.

Cerkev Sv. Filipa in Jakoba v Ukvah/La chiesa dei Ss. Filippo e Giacomo a Ugovizza
Kanalčani so ga sicer že dobro sprejeli – tako Slovenci, kot Nemci, Furlani in Italijani. Zelo cenijo njegova prizadevanja, da bi povezal skupnost, od otrok in mladih do odraslih in starejših.
V Žabnicah je tri leta po smrti žabniškega duhovnika Dionisija Mateuciga pa pogosto prisoten duhovnik pomočnik, ki slovenščine ne obvlada. Zadnje čase si prizadeva, da bi se v slovenščini najmanj naučil prebirati, a verniki opažajo, da je bogoslužje v cerkvi vse manj dvojezično in takšno ostaja še posebej na pobudo samih vernikov.
Ob tem ljudje ne razumejo, zakaj v Žabnicah mašuje duhovnik, ki slovenščine ne zna, ko bi lakho obrede vodil pater, ki skrbi za Ukve, ali slovenski sobrat, ki je v italijanščini, slovenščini in nemščini pastoralno odgovoren za Višarje. Drugi duhovnik bi lahko lažje maševal v vaseh Pastoralnega sodelovanja Trbiž, kjer se ne moli po slovensko.


   in alto a destra Cerkev Sv. Egidija v Žabnicah/La chiesa di Sant’Egidio a Camporosso

Dvojezični verouk v Špietru - Catechismo bilingue a San Pietro


Con l’inizio del nuovo anno scolastico riprenderà l’insegnamento bilingue, in italiano e sloveno, del catechismo, tenuto dalla catechista Anita Bergnach, affiancata da Vesna Jagodic.
Le lezioni per i gruppi dei nati nel 2010 e nel 2011 riprenderanno subito dopo l’inizio dell’anno scolastico e si terrano al venerdì, dalle 16 alle 17, nei locali messi a disposizione dall’istituto comprensivo bilingue a San Pietro al Natisone.
Si sta lavorando anche per far partire il terzo gruppo. Le iscrizioni per i bambini nati nel 2012 vanno effettuate al cell. 333 8189294.

Na začetku novega šolskega leta se lahko otroci iz Nediških dolin in okolice spet prijavijo k dvojezičnemu verouku. Katehetinja bo tudi letos Anita Bergnach, ki ji bo pomagala Vesna Jagodic.
Za skupini otrok, rojeni v letih 2010 in 2011, se bo pouk odvijal ob petkih od 16. do 17. uri, sicer v prostorih, ki jih je dala na razpolago Državna večstopenjska šola s slovensko-italijanskim dvojezičnim poukom v Špietru.
Trenutno si organizatorji prizadevajo, da bi lahko pouk stekel še za tretjo skupino. Prijave za otroke, ki so se rodili leta 2012, zbirajo na tel. št. 333 8189294.

                                                                         ZELO LEPO-OTTIMA DECISIONE!

11 set 2019

Il nuovo governo e gli Sloveni -Nova vlada in Slovenci


Če bi kdo pred dobrim mesecem napovedal vladno večino med Gibanjem petih zvezd in Demokratsko stranko, bi mu rekli, da je nor, ali da govori o fantapolitiki. In prav takšna vladna koalicija, skupaj z gibanjem Liberi e uguali (Svobodni in enakopravni), bo odslej vodila državo.Ne bom razglabljal o možnostih te večine, da bo trajala cel mandat, ki se bo sklenil na začetku leta 2023. Ugotavljam samo, da je to ena med najbolj levo usmerjenimi koalicijami v zgodovini italijanske države. Zaradi povedanega se samo po sebi postavlja vprašanje, kaj lahko nova vlada in posledično večina v parlamentu storita za našo narodno skupnost in kako se bo naša skupnost premikala v tej novi politični stvarnosti.
V zadnjih letih smo ugotavljali, da sodi zajamčeno mesto v parlamentu med prioritetna vprašanja. S takšno večino so povsem upravičena pričakovanja, da bomo lahko zadevo primerno rešili. Nekaj dvomov pa vendar imam. Najprej ne gre pozabiti na zadnje od štirih parlamentarnih glasovanj o zmanjšanju števila parlamentarcev, ki naj bi sodilo v program nove vladne koalicije. Če bodo parlamentarno zastopstvo zmanjšali za eno tretjino, pomeni, da se manjšajo tudi možnosti za našo prisotnost v Rimu. Spremenili naj bi sicer volilni zakon, ki bo postal proporčne narave. V novem volilnem zakonu bo treba zato najti rešitev za slovenskega poslanca oz. senatorja.
Sprašujem se, če bomo znotraj narodne skupnosti našli skupni jezik, ki ga na to temo doslej nismo. Z zdajšnjo vladno sestavo je Demokratska stranka postala močnejša in bo verjetno pri določitvi Slovenca za Rim iskala rešitev v doslej ustaljeni obliki na podlagi strankarske izbire, kar se je doslej vedno pozitivno obrestovalo, saj so bili vsi slovenski parlamentarci izraz Demokratske stranke in njenih predhodnic.
V tem primeru bo omenjeno izbiro težko združiti s tisto, ki zagovarja tezo, da naj gre v Rim predstavnik manjšine, ne pa stranke. Na manjšini je, da poišče primerno rešitev, ki naj upošteva nove dinamike znotraj naše skupnosti in teži k njeni subjektiviteti. Podobno razmišljam tudi v zvezi z bodočimi kandidaturami za obnovo Deželnega sveta.
V teh spremembah se je zgodilo še nekaj novega: senatorka Tatjana Rojc je postala politično močnejša, saj je izraz večine in je zelo blizu državnemu tajniku Zingarettiju. Rojčeva je torej postala »prva dama» manjšinske politike. Njeno povečano politično valenco bo treba upoštevati in to ne velja samo za našo skupnost, marveč za širšo deželno stvarnost.Če so delnice Rojčeve porasle, rastejo tudi pričakovanja, da bo kot izraz večine lažje in prej rešila nekaj odprtih vprašanj. Ob nadaljnji slovenski prisotnosi v parlamentu, bi dodal še umestitev manjšinskega omizja na notranjem ministrstvu ter nekaj drugih vprašanj, vezanih na izvajanje zaščitnega zakona in na šolstvo. Skratka, Tatjana Rojc bo morala prevzeti vodilno vlogo znotraj manjšine, povezovati različne sogovornike in se truditi, da se čimprej odpravijo določena medosebna nesoglasja.
Drugo pomembno poglavje, na katerega moramo biti pozorni, predstavljajo bilateralni odnosi med Slovenijo in Italijo. Kako bo zunanji minister Di Maio sledil tem problematikam in izboljšal dosedanje odnose zeleno-rumene koalicije, v kateri je sodeloval kot vodilna osebnost, ne vemo. Vemo pa, da se marsikatero manjšinsko vprašanje rešuje na nivoju bilateralnih odnosov, v prvi vrsti na relaciji med obema zunanjima ministroma. V času Salvinijeve in Di Maiove vladne koalicije je bilo takšnega sodelovanja med Rimom in Ljubljano zelo malo, kot je opozoril – zdaj že bivši – slovenski ambasador v Rimu Bogdan Benko.
Nova vladna koalicija narekuje naši skupnosti, da spremeni svojo notranjo dinamiko. Če želimo doseči konkretne rezultate, moramo biti sposobni tudi določenih notranjih potez ter se zediniti glede nekaterih za manjšino pomembnih vprašanj.
Ustvariti priložnosti za medsebojni dialog na 360 stopinj je prva prioriteta, ki čaka vse nas, manjšinsko elito, a tudi širšo organizirano stvarnost. Ne smemo pozabiti, da bomo odslej imeli za sogovornika rdeče-rumeno koalicijo v Rimu, na Deželi pa desno-sredinsko z močnim ligaškim predznakom. Bolj bomo nesoglasni, bolj bodo drugi to izkoristili. Naša javnost je utrujena pretiranega ločevanja, ki je izraz preteklosti in določene manjšinske blokovske delitve, ki nima razloga, da obstaja. Naša skupnost se številčno manjša in v nekaterih predelih našega teritorija postajamo že neprepoznavni in to tudi zaradi naših notranjih delitev.
Dobro bi bilo, da se dosedanje tako imenovano institucionalno manjšinsko zastopstvo usede za mizo in določi smer krmarjenja v sicer nerazburkanem morju, a brez gotovosti, da se lahko na obzorju ne dvignejo temni nevihtni oblaki. Za pospešeno iskanje medmanjšinskega dialoga bi nam bila hvaležna tudi Slovenija.
Rudi Pavšič


Contea di Tribil Superiore: Replica della Mostra "Antica Valle del Natisone" -...

Contea di Tribil Superiore: Replica della Mostra "Antica Valle del Natisone" -...

Citazione


“Poti po näs”, Občina Rezija cilja na sredstva iz zaščitnega zakona

Občina Rezija, ki jo od konca maja vodi Anna Micelli, se bo potegovala za sredstva, ki jih v okviru javnega razpisa dodeljuje Dežela Furlanija – Julijska krajina za izvajanje 8. člena zaščitnega zakona za slovensko manjšino 38/2001 oziroma 19. člena deželnega zakona za Slovence 26/2007, ki zadevata rabo slovenskega jezika v javni upravi. Dežela FJK je razpis objavila 31. julija, za leta 2019, 2020 in 2021 pa je na voljo 770 tisoč evrov.
Občina Rezija bo na podlagi sklepa občinskega odbora, ki se je sestal v četrtek, 29. avgusta, prijavila projekt “Poti po näs”. Ta predvideva dva različna sklopa dejavnosti, s katerimi bi v dolini pod Kaninom okrepili javno rabo slovenskega jezika oziroma domačega rezijanskega narečja. Občina vsake štiri mesece izdaja svoj informativni bilten. S pomočjo sredstev, ki so na razpolago v okviru deželnega razpisa, pa bi poskrbeli za redno objavljanje novic institucionalnega in promocijskega značaja v rezijanščini. Drugi del projekta pa predvideva pripravo avdio-video posnetkov, ki so povezani z institucionalnim delovanjem lokalne uprave.

http://novimatajur.it/attualita/poti-po-na%cc%88s-obcina-rezija-cilja-na-sredstva-iz-zascitnega-zakona.html

9 set 2019

DIALETTI SLOVENI:BENECIA E RESIA


V Sloveniji “VarnoVŠolo” z rumenimi ruticami in balončki - In Slovenia "SicuriAScuola"con palloncini e gilè gialli


immagine da https://www.slovenskenovice.si/novice/slovenija/vozniki-pazite-na-solarje
V Sloveniji se je v ponedeljek, 2. septembra, začelo novo šolsko leto. V vrtce bo po podatkih, ki jih je objavilo ministrstvo za šolstvo na začetku vključenih več kot 87.000 otrok (med šolskim letom se njihovo število povečuje, za primerjavo pa naj dodamo, da je junija letos vrtce obiskovalo skupno 91.128 otrok). Pouk pa se je začel še za približno 261.500 slovenskih šolarjev: približno 74 tisoč je letos dijakov (približno 20.500 v prvih letnikih), 187.525 pa osnovnošolcev, kar je največ od prehoda v 21. stoletja (pri številu slovenskih osnovnošolcev je treba upoštevati, da slovenska osnovna šola traja devet let, op.ur.). Med osnovnošolci pa je letos 20.840 prvošolcev (lani jih je bilo 21.751, na 11 podružničnih šolah pa v šolskem letu 2019/2020 ne bodo imeli vpisanih učencev v 1. razred). Rase pa v zadnjih letih število otrok, ki se šolajo na domu, kar omogoča šolska zakonodaja od leta 1996 (prvi štirje učenci pa so se doma izobraževali šele leta 2004). Lani se je doma šolalo že 332 otrok, podatki za letošnje leto pa naj bi bili znani oktobra.
Za otroke, ki so letos prvič prestopili šolski prag, je Javna agencija Republike Slovenije za varnost prometa pripravila posebno akcijo, ki poteka pod sloganom #VarnoVŠolo in voznike opozarja na prisotnost otrok na cesti, poroča STA. Prvošolčki so tako imeli zanje obvezne rumene rutice, dobili pa so tudi rumene balončke, tako da jih je bilo na cesti gotovo lažje opaziti. Agencija je že pripravila tudi nova preventivna gradiva #VarnoVŠolo, s katerimi predstavlja pet korakov za večjo varnost udeležencev v prometu. Za varno pot v šolo in domov skrbijo sicer številni policisti, redarji in prostovoljci. V Ljubljani so se policistom v prvem šolskem tednu pri varovanju otrok na poti v šolo in domov pridružili dijaki dveh ljubljanskih srednjih šol. Avtomoto zveza Slovenije pa je v okviru kampanje Še 365 dni! opozorila voznike in druge udeležence v prometu, da se otroci in mladi vračajo na šolske poti.

8 set 2019

Na Dobraču za večje povezovanje - Sul Dobratsch per più collaborazione


Na Dobraču, ki je 2166 metrov visoka gora nad Beljakom in Ziljo, so leta 2017 na cerkvi Marijinega vnebovzetja (Maria Himmelfahrt am hl. Stein), ki jo imenujejo Windische Kirche ali Slovenska cerkev, namestili slovensko- nemško ploščo, ki spominja na nastanek cerkve leta 1690. Zgodovina slovenske cerkve, ki se na vrhu gore nahaja ob nemški cerkvi (Maria am Stein), je zanimiva.
Leta 1690 sta se zakonca Semmler, plemiška lastnika Levjega gradu (Wasserleonburg) v Čačah/Saak pod Dobračem, zaobljubila, da bosta na Dobraču postavila cerkev, če bo njun gluhonemi sin po Marijini priprošnji ozdravel. Njuna prošnja je bila uslišana, vendar je beljaško sodišče gradnjo cerkve prepovedalo. Zakonca sta vztrajala in cerkev zgradila. Še danes je cerkev med najvišje ležečimi cerkvami v Evropi.
V soboto, 7. septembra, bo na Dobraču dan čezmejnega srečanja. Ob 7.30 bo s parkirišča beljaškega kina Cineplex odpotoval brezplačni avtobus do Rožtrate, na kateri bo od 8.30 srečanje treh dežel z domačimi dobrotami za vse udeležence. Slednje bo ob 9.30 Matjaž Podlipnik iz ustanove Turizem Kranjska Gora vodil do vrha Dobrača; hkrati jim bo ponudil zgodovinske in kulturne informacije z območja ob Tromeji. Opoldan bo v slovenski cerkvi na vrhu Dobrača sveta maša, ki jo bo daroval župnik Stanko Trap. Ob 17. uri se bo avtobus vrnil v Beljak.


Na vrh Dobrača vabijo Slovensko prosvetno društvo »Dobrač« z Brnce/Fürnitz, Slovensko prosvetno društvo »Zila«, Slovensko planinsko društvo Celovec, Naravni park Dobrač, Turizem Kranjska Gora, Slovenski planinski muzej, Turistično društvo Dovje-Mojstrana, Gornjesavski muzej Jesenice, Župnija Saak/Čače in Klub 99 Celovec – ki združuje osebnosti s slovenske skupnosti na Koroškem. Letos prvič sodelujeta tudi slovenski društvi iz Kanalske doline, sicer Združenje »Don Mario Cernet« in Slovensko kulturno središče »Planika«.
Prireditev podpirajo tudi Dežela Koroška, Evropska unija in Občine Beljak, Podklošter, Čajna in Bad Bleiberg. (Luciano Lister)
Incontro internazionale sabato, 7 settembre, sul Dobratsch in Gailtal/Zilja.
Il Dobratsch è un monte di 2166 m che svetta sopra Villach e la Valle del Gail. Nel 2017 sulla Windische Kirche/Slovenska cerkev («chiesa slovena», intitolata all’Assunzione di Maria), che si trova sulla cima del monte accanto alla “chiesa tedesca” (Maria am Stein), è stata posta una lapide in sloveno e tedesco, che ne ricorda la storia.
Sorse, infatti, nel 1690 come ex voto dei coniugi Semmler, i nobili proprietari del castello di Wasserleonburg presso Saak. La coppia si era impegnat a costruire una chiesetta sul monte se il figlio sordomuto, per intercessione di Maria, fosse guarito. Furono esauditi e riuscirono a costruire la chiesa malgrado le resistenze del tribunale di Villach. Ancora oggi la chiesa figura tra quelle più in quota d’Europa.
Sabato, 7 settembre, alle 7.30 partirà una navetta gratuita dal Cineplex di Villach, diretta alla volta della malga Rosstratte, dove, dalle 8.30, si svolgerà un incontro delle tre regioni all’insegna delle specialità culinarie. Alle 9.30 dalla malga partirà una passeggiata guidata verso la cima del Dobratsch e la chiesa slovena, con informazioni a cura di Matjaž Podlipnik dell’ente turismo di Kranjska Gora. Alle 12.00, nella chiesa slovena, sarà officiata una Messa in tedesco e sloveno, cui collaboreranno un terzetto femminile del Gailtal/Zilja e cantori del Sattnitz/Gure. Alle 17.00 la navetta riporterà i partecipanti a Villach.
L’evento è organizzato dai circoli culturali della minoranza slovena carinziana Slovensko prosvetno društvo «Dobrač» di Fürnitz/Brnca e Slovensko prosvetno društvo «Zila» del Gailtal; dal club alpinistico sloveno di Klagenfurt Slovensko planinsko društvo Celovec; dal Parco naturale del Dobratsch; dagli enti sloveni Turizem Kranjska Gora, Slovenski planinski muzej, Turistično društvo Dovje-Mojstrana, Gornjesavski muzej Jesenice; dalla Parrocchia di Saak/Čače e dal Klub 99 Celovec – che riunisce personalità della minoranza slovena in Carinzia. Quest’anno collaborano per la prima volta anche i circoli della minoranza slovena valcanalese, l’Associazione/Združenje «Don Mario Cernet» e il Centro culturale sloveno/Slovensko kulturno središče «Planika».
L’evento è promosso anche dal Land Carinzia, dall’Unione europea e dai Comuni di Villach, Arnoldstein/Podklošter, Nötsch e Bad Bleiberg.

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