30 mar 2012

Web sul blog: Pericolo censura e chiusura della rete in Italia

Web sul blog: Pericolo censura e chiusura della rete in Italia: Articolo da PuntoInformatico.it Roma - Altro che Governo dei professori, del rilancio e del futuro. Quello del Professor Mario Monti ri...

28 mar 2012

La manifestazione antislovena ha pure i risvolti positivi


Alla manifestazione di Fiamma tricolore (movimento politico di estrema destra) il 17 marzo a Cividale, per dire «no all’annessione del Friuli Orientale alla Slovenia» (ma chi persegue un progetto del genere e, soprattutto, chi sarebbe così folle da farsi carico di un territorio derelitto come il nostro?) non c’eravamo, ma abbiamo potuto vederne il lungo e dettagliato video pubblicato in internet.
Considerato che lo scopo era quello di chiedere un «censimento» sulle leggi di tutela statali e regionale, la sparutissima adesione alla «marcia» (poche decine di persone, soprattutto di resiani residenti fuori valle, nonostante l’imponente battage pubblicitario) ha certificato, al pari della precedente manifestazione a San Pietro al Natisone, che i contrari alla salvaguardia di lingua e cultura slovena rappresentano ormai i classici quattro gatti. Fare altre verifiche, dunque, non serve: sarebbero soldi buttati via. E del risparmio di denaro pubblico dobbiamo essere grati.
leggi di più....http://www.dom.it/la-manifestazione-antislovena_ha-pure-risvolti-positivi/
ti può interessare....http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=1845

Incredibile ma vero che nel 2012,quando non esistono più i confini,che si facciano ancora manifestazioni del genere!
Mi sembra di essere ritornata indietro nel tempo.

26 mar 2012

GRANDE SUCCESSO DEL BK EVOLUTION SUL PRESTIGIOSO PALCO DEL FOLKEST


I suoni antichi dei dialetti sloveni delle valli del Natisone e del Torre uniti ai ritmi contemporanei del folk-rock. È il mix che caratterizza la produzione dei BK (Beneške Korenine) evolution la formazione nata nel  2007 e che ha all'attivo già due LP. Un mix che, lo scorso 14 marzo, ha affascinato anche la giuria del premio “Suonare@folkest, premio Alberto Cesa 2012”. L'assessore alla cultura di Spilimbergo Luchino Laurora, il musicista Claudio Cappelli e i giornalisti Nicola Cossar e  Roberto Sacchi, hanno infatti scelto proprio la formazione benečana per il palco, fra i più prestigiosi in regione ma non solo, di FolkestInFesta il principale evento musicale dell'estate spilimberghese. Un riconoscimento certamente importante, basti pensare al numero dei gruppi che hanno presentato la domanda di partecipazione, ben 112, ma anche all'elevata qualità musicale delle formazioni che, dopo la preselezione degli organizzatori, hanno preso parte alla fase finale del concorso sul palco del teatro Miotto di Spilimbergo.
I “bikappa” infatti hanno superato il duo  (chitarra e contrabbasso) udinese “Humpty Duo” che ha suonato alcuni pezzi strumentali acoustic-groove (secondo la loro stessa definizione) e gli Irish&more che invece hanno proposto brani della tradizione nord-europea.
A prevalere però è stata l'originalità della composizione delle Beneške korenine che con le canzoni presentate  (tra le altre anche “Tan stran na wade” con testo della poetessa Silvana Paletti e “Za te zahvalit”, reinterpretazione di un brano dell'indimenticabile cantautore valligiano Francesco “Checco” Bergnach) hanno saputo conquistare i giurati con il loro stile semplice, senza fronzoli virtuosistici, ma mai banale visto l'arrangiamento orchestrale e i frequenti cambi di ritmo.
Un buon contributo – passateci l'eccesso di campanilismo – l'ha dato anche la miglior presenza scenica del gruppo, certamente più adatta – rispetto agli altri finalisti – al palcoscenico di un festival popolare. 
A.B. Novi Matajur 21.03.2012

21 mar 2012

Fondo regionale per la minoranza linguistica slovena


Con il Fondo regionale per la minoranza linguistica slovena (art. 21 L.R. 26/2007) – parte corrente, sono finanziate, mediante la concessione di contributi fino all’intero importo della spesa ammissibile:
a) iniziative realizzate da istituzioni scolastiche pubbliche o dall’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell’autonomia scolastica del Friuli Venezia Giulia (ANSAS) per il sostegno dello sviluppo dell’offerta formativa e didattica nelle scuole di ogni ordine e grado aventi sede nel territorio di insediamento della minoranza linguistica slovena (DPR 12 settembre 2007), con particolare riguardo a quelle di interscambio studentesco e di personale docente, realizzate in collaborazione con istituzioni scolastiche della Repubblica Slovena;
b) iniziative per lo sviluppo della reciproca conoscenza delle diverse realtà culturali e linguistiche della regione Friuli Venezia Giulia, realizzate da enti e organizzazioni attive per la tutela delle minoranze e la promozione delle diversità linguistiche e culturali;
c) iniziative per favorire la collaborazione transfrontaliera nei settori della cultura, dell’educazione, dello sport e delle attività ricreative, realizzate dagli enti locali territoriali dell’area di insediamento della minoranza slovena, in cooperazione con le locali autorità della Repubblica Slovena.
Il termine per la presentazione delle domande di contributo scade il 31 marzo 2012. leggi di più...http://www.dom.it/fondo-regionale-per-la-minoranza-slovena-domande-fino-al-31-marzo/

19 mar 2012

Ricordi primaverili della val Cornappo-Pomladanski spomini iz Karnahtske doline(1943)




Pomladanski spomini (1943)


Pričelo se je novo življenje,radost in mladost.Po novim je zadišalo,zmagovito vstaja pomlad.Zadnji sledovi snega izginjajo in Karnahtska dolinca sanja v pomladnem zelenju.Dan za dnem jo obzarja zlato sonce in mračni gozdovi ji pojejo skrivnostno pesem.Popki rijejo skozi zemeljsko plast in silijo na dan.Kako se bo začudilo to novo cvetje vsemu zelenju,ki je že vstalo v novemu življenju.
Stojim pred pragom skromne beneške hiše in gledam proti gozdu:vidim drevje ki poganja zelene lističe in ki se oblači v svatovska oblačila.Po drevju pa skakljajo drobne seničke:vsaka žvrgoli svojo pesem ter tolaži ljudem žalostna srca.
Bil je prvi pomladanski dan.Kar nekej mi je reklo:-Pojdi v naravo,lep dan je!-
Nisem imela obstanka,vedno  mi je vleklo ven na prosto v gozd. Šla sem ven v bližnji gozdiček in sem poslušala petje ptičic;zdelo se mi je,da mi hočejo povedati,da je prišla pomlad in z njo novo življenje.Ko tako poslušam petje ptičic,mi pride nasproti stara oključena ženica ki je težko hodila,a še težje je dihala. 
Iz njenih potez na obličju se je čitalo trpljenje.Vsaka guba na njenem licu je izražala nekaj posebno žalostnega.Skoro ni bilo sledu na njej,da je bila morda nekdaj mlada.
Starka se ustavi,pobere suho vejo in jo veže v snop.Prijazno se mi je nasmejala ker sem ji pomagala dvigniti veje.
Rekla mi je:-Jaz sem bila tudi nekoč mlada kakor si ti sedaj,a leta so tako hitro potekala,da ne vem kdaj.Izrabi mladost,saj veš v človeku traja malo!-
Kar strah mi je postalo in pozabila na starkine besede.Kapljice so padale druga za drugo,nekaj se jih je ustavilo na črni ruti starke.
Ženica se je ozrla proti nebu,vzdihnila in odšla,jaz pa sem pohitela proti domu.
Da,tudi življenje ima svojo pomlad,in to je mladost!




Ricordi di primavera  (1943)


E' iniziata una nuova stagione, di felicità e giovinezza.
Respiro un'aria nuova,è arrivata la primavera.
Nella Val Cornappo stanno sparendo le ultime tracce di neve,la piccola valle sogna nel verde primaverile. Giorno dopo giorno il sole dorato la illumina e gli oscuri boschi le cantano una canzone segreta.I germogli spingono lo strato di terra e
fuoriescono.Come saranno stupiti i giovani fiori da tutto questo verde!
Io sto dinanzi alla porta di un'umile casa della valle,il mio sguardo va verso il bosco:vedo gli alberi che hanno messo le verdi foglioline e che vestono  abiti da sposa.Tra i rami saltellano delle piccole cincie,ognuna canta la sua canzone e porta  conforto ai cuori tristi degli uomini.
Era il primo giorno di primavera,una voce mi invitava ad uscire:-Esci,vai ad assaporare la natura,è una splendida giornata!-
Ero inquieta,da sempre mi attiravano gli spazi aperti ed in particolare il bosco.Uscii e mi incamminai nel boschetto vicino.Ascoltavo il canto degli uccellini,mi sembrava che annunciassero l'arrivo della primavera e con essa una nuova vita.
Mentre ero intenta al dolce ascolto, mi venne incontro una vecchietta molto curva che faticava a muoversi e respirava affannosamente.Dal suo viso si capiva la sua vita dura,ogni ruga delle sue guance faceva intravvedere una certa tristezza. Quasi non c'era traccia su di lei della gioventù.
La nonnina si fermò,raccolse dei rami secchi  e li legò in una fascina,io le sorrisi e l'aiutai.
Ella mi disse:-Anch'io ero un tempo giovane come sei tu,ma gli anni sono volati così veloci, che non me ne sono neppure accorta.
Godi la tua giovinezza finchè sei in tempo,perchè dura così poco!-
Il sangue mi si raggelò e dimenticai le sue parole.
Sul  viso rugoso scesero ad una ad una le lacrime ed alcune si fermarono sul suo fazzoletto nero.La vecchietta rivolse gli occhi al cielo,sospirò e sparì mentre io ritornai velocemente a casa.


Sì,anche la vita ha la sua primavera,la gioventù!!!










Il tarassaco o dente di leone


Nei prati della Terska dolina sta spuntando il "modar":ottima insalata primaverile depurativa.Io lo uso lessato,saltato in padella con pancetta e aglio,nelle minestre o frittate.Il suo nome varia a seconda della zona o regione.
I friulani lo chiamano "ledrichessa" o "tala",in val Torre "modar",nella vicina Slovenia "regrat".

16 mar 2012

Allarme siccità in Friuli Venezia Giulia


di avatar Luisa Maria Carretta 

Temperature elevate e carenza d’acqua, un mix che sta mettendo in ginocchio il settore dell’agricoltura del Friuli Venezia Giulia. Secondo la Coldiretti nelle aree non irrigate, le coltivazioni sono compromesse quasi irreparabilmente e la situazione sembra destinata a peggiorare se nei prossimi 10, 15 giorni non dovesse piovere.
Temperature elevate e carenza d’acqua, un mix che sta mettendo in ginocchio il settore dell’agricoltura del Friuli Venezia Giulia.
Secondo la Coldiretti nelle aree non irrigate, le coltivazioni sono compromesse quasi irreparabilmente e la situazione sembra destinata a peggiorare se nei prossimi 10, 15 giorni non dovesse piovere.
Non c’è coltura che non sia colpita:
il mais denuncia una perdita del 41 per cento,
la soia del 26, i pascoli del 20,
la patata del 34
e la vite del 12,
secondo il monitoraggio effettuato dai tecnici della Coldiretti che hanno anche riscontrato una situazione di stress tra gli animali negli allevamenti con una conseguente perdita di produzione sia per il latte sia per le carni.
Aspettando la pioggia, in una delle Regioni più verdi del Nord Italia, Coldiretti annuncia la richiesta alla Regione Friuli Venezia Giulia, l’immediata attivazione degli uffici per il riconoscimento dello stato di calamità oltre al potenziamento della rete irrigua.  http://guide.supereva.it/

Proverbio sloveno per San Gregorio

Svet Gregor ptičke ženi.

San Gregorio sposa gli uccellini.


E' vero gli uccellini in questo periodo stanno cercando la compagna.





15 mar 2012

BK Evolution alle selezioni per il Folkest

BK EVOLUTION AL FOLKEST, Spilimbergo

14 marzo 2012, ore 21:15 – Spilimbergo, teatro Miotto - selezioni di “Suonare@Folkest – Premio Alberto Cesa”, prima serata (ingresso libero)

Prima tappa spilimberghese delle selezioni del concorso indetto da Folkest. Saliranno sul palco Humpty Duo, Irish&More, BK Evolution. Il gruppo primo classificato suonerà a Folkest 2012 durante FolkestInFesta, il secondo classificato suonerà durante la fase itinerante (decentramento) di Folkest 2012. A giudicarli, una qualificata Giuria composta dall’assessore alla Cultura del comune di Spilimbergo Luchino Laurora, dalla regista RAI-Fvg Claudia Brugnetta, dal musicista Claudio Cappelli e dai giornalisti Nicola Cossar e Roberto G. Sacchi.   http://bk-evolution.blogspot.com/

La formazione BK Evolution  è nata nel 2007. Dopo la prima positiva esperienza con il CD “Kekko Bergnach unplugged”, dedicata alle canzoni scritte dal cantautore beneciano, si è dedicata alla realizzazione del secondo CD “Jablen”. Il gruppo fa parte della comunità slovena della Provincia di Udine dove si distinguono le varietà dialettali del Natisone, del Torre e di Resia. E' quindi quasi una logica conseguenza che le canzoni siano scritte in stile etnorock, che istintivamente si avvicina alla poesia dei dialetti locali.

Revoca dell’obbligo delle gomme invernali e delle catene da neve sulle tratte autostradali Autovie Venete

http://bora.la/2012/03/15/
Fine dell’obbligo di utilizzare gomme invernali o di portare catene da neve a bordo sulle autostrade A4 Venezia-Trieste, A28 Portogruaro-Conegliano, A23 Palmanova-Udine e sul raccordo Villesse-Gorizia. L’ordinanza (n. 68 del 2011) che introduceva questo obbligo, infatti, sarà revocata da oggi, giovedì 15 marzo 2012.
Le gomme da neve e le catene potranno “andare in soffitta” fino alla prossima stagione.L’obbligo, secondo quanto previsto inizialmente, avrebbe dovuto rimanere in vigore fino al 15 aprile, ma viste le condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli e le temperature estremamente miti, è stato deciso di revocare l’ordinanza.I cartelli posizionati lungo la rete autostradale, che ricordano agli automobilisti la norma, saranno oscurati.

14 mar 2012

A Bardo chiesti 10mila euro annui per una rete Internet senza fili



Dal Novi Matajur
Di internet veloce per i Comuni montani della Regione si incomincia a parlare già sotto la precedente giunta Illy.
Il punto è che il relativo progetto regionale Ermes prevedeva l'attivazione di internet non tanto per fornire il necessario servizio alla popolazione, ma piuttosto per consentire ai diversi uffici dei Municipi di montagna di comunicare tra loro in vista dell'approvanda riforma degli Enti locali che disponeva la possibile istituzione di associazioni intercomunali di servizi e, quindi, lo spostamento fisico di alcuni uffici verso le sedi comunali della pianura.
L'amministrazione Illy costituiva la Mercurio SpA, una costola dell'Insiel Spa che è una società in house della Regione Friuli Venezia Giulia creata con il compito di offrire soluzioni informatiche "su misura" per la pubblica amministrazione e la sanità regionale, al fine di portare la banda larga con fibra ottica in tutti i Comuni della Regione entro la fine della legislatura.
In attesa della banda larga, la Mercurio Spa dava avvio nel 2007 ad una serie di “progetti ponte” per fornire internet veloce a 75 comuni montani con teconologia satellitare bidirezionale ed apparati wireless. Costo dell'operazione: tre milioni di euro.
La giunta Tondo nel 2009 cancella la Mercurio Spa reincorporandola nell'Insiel e tutte le opere da essa realizzate vengono abbandonate in favore di un'altra e più efficiente tecnologia, denominata SPC, peraltro già conosciuta nel 2007, con grande spreco di denaro pubblico.
Nella Terska dolina il vecchio sistema satellitare potrebbe ancora servire il Museo Etnografico di Bardo e la sala polifunzionale di Zavarh, se non fosse che l'apparato è in tilt dal mese di ottobre 2011 e non si sa quando o se verrà ripristinato.
leggi di più http://www.novimatajur.it/main.php?page_id=articolo&id=1830

Vecchi mestieri:il contadino-kmet



 Una volta in val Torre la principale attività era coltivare la terra: tutti sapevano usare la vanga(lopata) per vangare(kopati),la falce(kosa) e il falcetto(srp) per falciare,il rastrello(grabje) per rastrellare.
Gli uomini e le donne avevano le braccia forti e si aiutavano a vicenda.Pregavano per scongiurare la grandine(touča).Portavano tutto sulla schiena nella gerla(koš),nella cesta(koša) e nella zbrincja(gerla per il fieno).In primavera si vangava la terra,si seminava
rape(riepa),cipolla( čebula),aglio(luk),patate(grampier),verze(broskue),mais (sierak),radicchio(lidrik),carote (koronje) ecc.
Nella stalla si allevava la mucca (krava),il maiale nel "cjot"(prasac), le pecore nell' uckar(ovce) e le capre(koze).Si tenevano galline che pascolavano nei prati.Le mucche erano piccole,agilissime,nere e davano poco latte.
La prima mucca è arrivata a Bardo nell'anno 1793 portata al pascolo da una signora di Gemona.Negli anni 50' a Zavarh c'erano più di 300 mucche e due latterie.L'ultima mucca è stata venduta nel 1978.
Oggi c'è qualche tentativo di ritornare ai vecchi mestieri con l'allevamento di capre e un paio di mucche,cavalli.

13 mar 2012

Tanamea. Individuati tre esemplari di gatto selvatico


gatto selvatico-divja mačka
felis silvestris
Il territorio del Parco Naturale delle Prealpi Giulie si conferma ancora una volta area di rilevante importanza ambientale. A dimostrazione della straordinaria biodiversità di questo lembo verde del Friuli ci sono alcune nuove recenti scoperte sul gatto selvatico (slov. divja mačka, lat. felis silvestris).
Che il micione dalla coda a batuffolo, peculiare per le sue striature, fosse presente nel parco non era aspetto sconosciuto. Ma adesso, con la sua cattura, è arrivata la certezza. A seguire, passo dopo passo, il progetto di monitoraggio del felino è stato un gruppo di ricerca che fa capo alla Facoltà di scienze agrarie e ambientali dell’Università di Udine, col coordinamento del ricercatore Stefano Filacorda, esperto del comparto e collaboratore anche per l’Ente parco Prealpi. L’equipe, che ha avviato la ricerca lo scorso anno, e che continuerà l’indagine anche nel 2012 e 2013, è riuscito a intercettare, fino a ora, tre gatti selvatici.
I mammiferi sono stati catturati con sistemi che non procurano sofferenza e quindi sono stati dotati di uno speciale collare, molto leggero. In questo modo, tramite l’invio di segnali elettronici, gli esperti saranno in grado di conoscere lo spostamento dei gatti selvatici e di conoscere meglio le loro abitudini.
«Abbiamo operato nell’area di Tanamea – spiega Filacorda – col posizionamenti di gabbie-trappole. Purtroppo, non comprendendo la finalità del nostro lavoro, alcune persone, ignote, hanno più volte chiuso le trappole, impedendoci di procedere come da scaletta. C’è il timore, cioè, che la cattura del felino possa causare dolore all’animale e che il progetto stesso lo danneggi. È vero, invece, e va chiarito, il contrario: conoscere questo mammifero, appartenente a una specie protetta, significa tutelarlo, favorire la sua permanenza nel parco, quindi nel suo habitat naturale».
Il micione è stato cercato anche in altre aree: non solo in Val di Musi, tra Lusevera e Tanamea, ma pure in area monte Cuar, nella zona Armentarie, a Trasaghis, Forgaria e in Val Aupa ma è stato individuato solo in Alta Val del Torre.
«In questa zona vive bene perché è numerosa la presenza di piccoli roditori di cui si nutre. C’è da dire che il gatto selvatico è presente, in Italia, solo nella fascia nord-est del FriuliVenezia Giulia, in una parte dell’Appennino e in un lembo della Liguria. Più numerosi gli esemplari che vivono, invece, nel nord e centro dell’Europa, in particolare nell’area dei Carpazi» leggi di più  http://www.dom.it/tanamea-individuati-tre-esemplari_di-gatto-selvatico/

Felis silvestris .wikipedia
Il gatto selvatico (Felis silvestris Schreber1775) è un mammifero carnivoro della famiglia dei Felidi.
Aspetto
 I gatti selvatici sono assai simili ai comuni gatti domestici, i quali si sono molto probabilmente originati dalla sottospecie lybica circa 10.000 anni fa.
Il colore va dal grigio-brunastro al bruno-sabbia, con colori più chiari man mano che si procede verso sud: lungo la colonna vertebrale corre una banda scura che verso il centro tende al nerastro. Nerastre sono anche delle striature che percorrono verticalmente la fronte, i lati della bocca e la coda ed orizzontalmente il petto, i lati degli occhi e le zampe, mentre lungo i fianchi sono presenti variegature brune che tendono ad inscurirsi sul quarto posteriore. Le sottospecie orientali ed africane presentano la punta delle orecchie nera e fisionomia slanciata, mentre quelle più settentrionali hanno corporatura massiccia.
Comportamento 
Il gatto selvatico ha abitudini notturne: durante il giorno sonnecchia nel folto della vegetazione o in rifugi veri e propri. Si tratta di animali territoriali, che delimitano un proprio territorio piuttosto vasto (in media 10 km²) marcandolo con segnali odorosi e visivi (ad esempio segnando i tronchi con le proprie unghie) e pattugliandolo costantemente per scoprire eventuali intrusi. Le aree periferiche del territorio possono sovrapporsi a quelle di altri esemplari, senza che ciò comporti scontri violenti.
Alimentazione
Caccia prevalentemente piccoli roditori, uccelli e rettili, ma quando il cibo scarseggia non disdegna di mangiare anche insetti. Ottimo pescatore, generalmente riesce a catturare piccoli pesci artigliandoli, dopo un paziente lavoro di attese e appostamenti .

7 mar 2012

Riapertura grotte di Villanova-Zavarh jame



Domenica 4 marzo riaperte le grotte di Villanova-Zavarh 

Profondità754 m
Altezza500 m s.l.m.
Dopo la consueta pausa invernale domenica 4 marzo riaprono le spettacolari Grotte di Villanova e l’Ufficio IAT delle Grotte, nel quale è possibile ricevere materiale informativo e d’accoglienza su tutto il territorio regionale.
Durante i mesi invernali il GELGV, Gruppo gestore delle Grotte, ha iniziato ad attrezzare alcune parti della Grotta Nuova, finora riservate ai soli speleologi, allo scopo di ampliare gli itinerari delle visite speleoturistiche.
Tra le prime novità della nuova stagione turistica spiccano le nuove convenzioni stipulate con Il Museo Archeologico Medioevale di Attimis, l’Antiquarium della Motta e la Mostra del Fossile di Povoletto, Il Castello di Duino, Il Parco Zoo Punta Verde di Lignano Sabbiadoro e l’Immaginario Scientifico di Trieste, che gestisce anche altre sedi a Pordenone, Malnisio e Montereale Valcellina. Accanto alle altre convenzioni già attive negli anni scorsi e rinnovate anche per il 2012, questi accordi di collaborazione offrono sconti e agevolazioni per la visita al percorso turistico della Grotta Nuova e alle strutture convenzionate. Altre convenzioni per i visitatori delle Grotte consentono di accedere a menù turistici presso alcuni ristoratori dei comuni di Lusevera, Nimis e Tarcento. L’elenco delle convenzioni e le modalità per usufruire degli sconti sono visibili presso la reception delle Grotte e sul sito internet www.grottedivillanova.it
Da marzo a metà giugno il percorso turistico della Grotta Nuova è aperto solo nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Naturalmente per scolaresche e comitive (min. 15 persone) su prenotazione è possibile effettuare visite fuori orario.
Info al 392 1306550 e, negli orari d’apertura delle Grotte, al 0432 787915.http://www.info.fvg.it/udine/domenica-4-marzo-riaprono-le-grotte-di-villanova/02-03-2012-16810


Col termine generico di grotte di Villanova vengono indicate le principali grotte che si aprono nell'area di Villanova delle Grotte(frazione di Lusevera, in provincia di Udine). In una piccola area delle Prealpi Giulie compresa fra il massiccio dei Monti La Bernadia e la catena del Gran Monte sono state scoperte numerose cavità fra cui le maggiori sono la Grotta Doviza, la Grotta Nuova di Villanova, la Grotta Egidio Feruglio e l'Abisso Vigant. Le prime tre cavità si aprono nel territorio del comune diLusevera, la quarta in quello di Nimis. Altre grotte si aprono nel territorio di Taipana (Monteaperta, ...).
Le grotte dell'area di Villanova sono state esplorate da intere generazioni di speleologi a partire dalla seconda metà del XIX secolo. Attualmente sono stati esplorati e rilevati oltre quindici chilometri di gallerie.
La grotta Dovica o Tazajama (dietro la grotta trad.letterale)si apre nei pressi di Villanova delle Grotte (Lusevera, Udine) con tre ingressi posti sul versante destro della valle Ta pot Cletia. La lunghezza delle gallerie esplorate finora è superiore a tre chilometri. La grotta, particolarmente complessa, si sviluppa su più livelli. I rami principali sono percorsi da alcuni ruscelli che si uniscono nel Salone delle Confluenze. Le prime esplorazioni della grotta Doviza risalgono alla seconda metà del XIX secolo (1876), ma l'esplorazione ed il rilievo topografico più completi risalgono al primo decennio del '900 ad opera di Giovanni Battista De Gasperi. All'epoca delle prime esplorazioni erano noti solamente due ingressi, definiti come Superiore ed Inferiore. La pianta topografica e la descrizione della cavità vennero pubblicate nel 1916 sulla monografia Grotte e Voragini del Friuli nell'ambito della rivista Mondo Sotterraneo del Circolo Speleologico ed Idrologico Friulano. Nella seconda metà del '900 ulteriori contributi al rilievo topografico della grotta vennero da speleologi di diverse associazioni friulane ed isontine. La scoperta del terzo ingresso della cavità è avvenuta nel 2007.
La grotta Nuova di Villanova si trova esattamente in corrispondenza dell'abitato di Villanova delle Grotte (Lusevera). La Grotta Nuova è particolarmente interessante poiché si tratta di una delle maggiori cavità di contatto conosciute: si sviluppa infatti al contatto fra una bancata di flysch ed una di conglomerato calcareo. Le gallerie principali sono caratterizzate da una tipica sezione trapezoidale, col soffitto in conglomerato, pareti in flysch e fondo coperto da sedimenti.(wikipedia)
LA STORIA
Verso la metà di maggio del 1925 Pietro Negro di Zavarh ,nel passare accanto ad una casa presso la chiesa parrocchiale,si accorse che da una fascina addossata ad una parete rocciosa usciva una strana condensa simile a fumo.Incuriosito si avvicinò alla fascina credendo che si trattasse ad un inizio d'incendio.Invece era tutt'altro: si trattava di vapore acqueo che usciva da un fessura della parete rocciosa.
Allora si ricordò dei racconti degli anziani su misteriose grotte che si trovavano sotto al paese,ma nessuno era riuscito a trovarle.Racconti di una meravigliosa sala ricca di cristalli ed altre meraviglie,che attraversava il paese,forse collegandosi con la vicina grotta Doviza,nota anche col nome di Zaiama.
Una frana o altro forse aveva ostruito  questa galleria,per cui ogni ricerca era stata vana fino allora.
La fessura fu allargata per quanto bastava a far passare una persona,quindi con lampada e piccola picozza insieme ad un altro paesano,Negro esplorò la voragine.
Trovarono un biglietto sul quale c'era scritto:"13-14 aprile1911 G.B.De Gasperi e M. Rodaro del circolo speleologico qui ebbero quartiere durante il rilievo dei canali inferiori.9-10 settembre gli stessi passarono le ore di riposo in questo luogo .29  dicembre finito il rilievo di tutta la grotta.Saluti ai posteri".
Quel messaggio era stato lasciato dallo studioso G.B.De Gasperi che aveva fatto un rilievo della grotta per 2500 m,ponendola al primo posto tra le grotte italiane conosciute.
Il paese in seguito a queste esplorazioni assunse il nome di Villanova delle Grotte.(dalla guida di Villanova delle Grotte) 


La leggenda del" polentar"
 - Leggende, scoperte e nuove ricerche.
I vecchi di questo paese asseriscono che anticamente nella grotta di Villanova esisteva una vasta galleria tutta ornata di limpidi cristalli che, passando in prossimità della chiesa e della Borgata Dolina proseguiva verso il Monte Bernadia. 
È storia antica, tramandataci dai nostri avi, che una volta nella casa Scudir del Borgo Dolina una famiglia di poveri contadini stava allestendo la cena. 
Quando la padrona ebbe finito di cuocere la polenta disse in dialetto:
chi oce poblisati polentar? (chi vuol pulire il mattarello'?)
Daite mene, daite mene! (date a me, date a me!)
rispose una voce cupa proveniente dall'ignoto.
I presenti furono presi da tale spavento che, precipitosamente abbandonarono cena e casa senza farvi ritorno sino a due giorni dopo, cioè quando vennero a sapere che tre forestieri erano stati a visitare la grotta penetrando fin sotto la Borgata Dolina.
Da notare che in un angolo della casa esisteva un foro in cui si versavano le lavature della cucina. (web)





5 mar 2012

Galanthus nivalis(bucaneve)




Il bucaneve (Galanthus nivalisLinnaeus 1753) è una pianta perenne, erbacea ed eretta della famiglia delle Amaryllidaceae.
l nome del genere (“Galanthus”) deriva da due parole greche: “gala” = latte (bianco come il latte) e “anthos” = fiore.
Il nome specifico (“nivalis”) fa riferimento alla sua precoce fioritura in mezzo alla neve.



Scoperta sul web
Galanthus reginae-olgae Orph. - Bucaneve della Regina Olga: si tratta di una specie distribuita prevalentemente nella Penisola Balcanica sud-occidentale (AlbaniaMacedonia e Nord Ovest della Grecia) con stazioni disgiunte in Calabria e Toscana nord-occidentale (Galanthus nivalis Orph. subsp. reginae olgae) e Sicilia (Galanthus nivalis Orph. subsp. vernalis Kamari), si distingue per il parenchima clorofilliano caratterizzato da uno strato di cellule a palizzata particolarmente grandi e allungate, per la fioritura tendenzialmente autunnale e per il fatto di essere pianta isteranta, che emette le foglie solo al termine della fioritura (questi ultimi due caratteri sono tipici della sola subsp. reginae-olgae).

3 mar 2012

Taipana (Tipana) e le sue frazioni

 video postato su youtube da romeoditreviso 

Taipana (Tipána in sloveno) è un comune italiano di 699 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia. Fino al 1935 il comune prendeva il nome della odierna frazione di Platischis.
Taipana sorge a 478 m s.l.m. tra i primi rilievi delle Prealpi Giulie, nel bacino del torrente Cornappo. Oltre al capoluogo fanno parte del comune le frazioni di Cornappo(Karnahta), Debellis(Debeleze), Monteaperta(Viskorsa), Montemaggiore(Brezje), Ponte Sambo, Platischis(Platisce) e Prossenicco(Prosnid), paesini che soffrono quasi tutti di un grave fenomeno di spopolamento.

Storia 

La storia del comune di Taipana si intreccia con quella della Pieve di Nimis e di Tricesimo fino alla creazione della parrocchia resiedente a Taipana nel 1896. La prima fonte scritta che attesta l'esistenza del toponimo Taipana (citato con il nome Taypana) risale ad un atto notarile depositato il 20 luglio 1320 presso la pieve di Nimis in cui si accerta che " Presentibus... Leonardus filius Marini de Taypana... medietas vertat presbitero...in dicta Ecclesia.
Rimasta prima sotto la giurisdizione del Patriarcato di Aquileia in seguito a quella Austro-Ungarica, sotto la Repubblica VenetaTaipana e le frazioni vicine assunsero importanza e si svilupparono come ville, poi raggruppate in epoca Napoleonica nella "vicinia" (l'assemblea dei capi famiglia) di Taipana.

Seconda guerra mondiale 

Durante la seconda guerra mondiale il territorio del Comune fu coinvolto dalle attività della resistenza friulana con la partecipazione delle Brigate Garibaldi e delle Brigate Osoppo .

Lingue e dialetti 

Il censimento del 1971 riscontrava che il 74,4% della popolazione del comune si dichiarava appartenente alla minoranza linguistica slovena.
Questo dato in seguito al fenomeno dello spopolamento montano ha visto ridursi drasticamente la minoranza linguistica slovena.(wikipedia)




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